Nell'estate del 2014, le cose non andavano affatto bene. Probabilmente, la sua menopausa aveva avuto un ruolo, ma non era l'unico problema: anche io avevo le mie colpe. In quel periodo, ho iniziato a sospettare che lei avesse una storia con un collega, ma ho deciso di non indagare. Non l'ho mai spiata, perché la trovavo una cosa umiliante. Ho pensato che per lei la famiglia fosse comunque la cosa più importante e che, anche se avesse avuto una relazione, questa sarebbe finita. E così ho continuato a coltivare la mia vita a Milano.
Un po' di tempo prima, avevamo attivato la geolocalizzazione familiare, quando i telefoni con GPS non erano ancora molto precisi. Un giorno, tornando dal lavoro, volevo vedere se mia moglie era già uscita dalla piscina e se fosse tornata a casa. Invece, il GPS la tracciava in un paese vicino. Ho deciso di verificare cosa ci fosse in quel punto: c'era un motel. Anche in quell'occasione, ho deciso di non dirle nulla.
All'inizio del 2015, abbiamo ricevuto in regalo un fine settimana alle terme di Bormio. È stato bellissimo: le terme, i massaggi, la cena e una fantastica notte di sesso, proprio come ai vecchi tempi. È l'ultima cosa bella che ricordo.
Passando i mesi, pensavo che la storia se mai c’era stata doveva essere finita. Arrivata l’estate, siamo andati in ferie al sud con nostra figlia, nel paese di sua madre, dove avevamo delle amicizie.
Nel bel mezzo della vacanza, durante una passeggiata, mi ha confessato tutto: che era innamorata di un altro e che voleva la separazione. È stata una bella botta: praticamente non ho mangiato per tre giorni. Poi, ragionandoci, me ne sono fatto una ragione e ho accettato la separazione. Non le ho chiesto nulla della sua storia. Lei mi ha detto che lo aveva conosciuto in piscina qualche mese prima. E' più giovane di mia moglie di nove anni e anche lui sposato e una figlia.
Tornati dalla vacanza, abbiamo spiegato la situazione ai figli in modo graduale. Ovviamente non abbiamo detto nulla della sua relazione. In autunno, abbiamo formalizzato la separazione tramite suo cognato, che fa l'avvocato.
A lei sono andati la casa e i figli con affidamento congiunto. A me è toccato pagare metà del mutuo e gli alimenti per i figli. Ho avuto sei mesi per lasciare la casa e nel gennaio del 2016 mi sono trasferito a Milano per iniziare tutto da capo.