Andromeda4
Utente di lunga data
Se voglio usare espressioni colloquiali, le uso, ma non faccio errori. Mi dispiace, continui a pensare che "frequente" sia "giusto".E' un errore diffuso perché nei dialetti meridionali spesso si utilizza questo raddoppio fonosintattico.
Così accade spesso che nelle conversazione scritta su piattaforme on line, social e forum, si noti spesso l'utilizzo di questo termine "apposto", nel significato che si dà nella conversazione orale.
La scrittura anche della componente fonetica modifica anche la proprietà di quello che viene espresso.
La forma corretta e quella errata comportano un atteggiamento differente nel porsi con l'interlocutore, che potremmo definire utilizzando un altro termine in voga oggi "sciallo". Si usa per conversazioni più leggere.
Potremmo aprire una lunga conversazione anche sulla caduta in disuso delle consuetudini nello scrivere lettere formali di un tempo a causa dell'utilizzo della posta elettronica, ma è profondamente OT.
Basti dire solo che se si usano intenzionalmente certi termini, si vuole dare una certa enfasi alla conversazione, dandole un tono più colloquiale.
D'altronde, come avrai notato, mi piace utilizzare anche l'intercalare, il tutto col medesimo scopo, dare un andamento più affine al linguaggio parlato che a quello scritto ai post.
Non stiamo, a mio parere, facendo pagine letterarie, ma conversazione.
Quindi se scrivo "Maddai, che sta di'?", evito di usare lo sterile emoticon per simulare l'espressività di una conversazione reale.
D'altronde, è una parte del mio lavoro.
Pensavo che si capisse, ma qui si dà tutto troppo per scontato.
Quindi "apposto" non è colloquiale, è un errore grammaticale con tutti i crismi, perché esiste la stessa espressione, corretta, che vuol dire tutt'altro. Esattamente come il "piuttosto che" o "solo che", altra formula che mi fa venire l'orticaria, usati male. Avrà iniziato il primo cretino, e tutti dietro.