Commenti social

Brunetta

Utente di lunga data
Non credo nell’annientamento del potere, non credo nella lotta di classe, non credo sia possibile cambiare una società con la violenza, con la lotta. Non esiste un noi contro loro, io sono gli altri.

Il secolo scorso e parte di questo è bruciato dentro rivoluzioni ed estremismi, ha riempito le fosse comuni, non è cambiato un cazzo.

Io vivo come tutti gli altri nella dicotomia. Da un lato spero in una presa di coscienza collettiva, unica arma per rinnovare e rilanciare quel contratto sociale che sulla base di diritti e doveri condivisi ci aiuti ad andare avanti. Dall’altro la disperazione nello constatare che potrebbe essere solo una delle tante utopie che ci affliggono.

Quale speranza ha una umanità con una classe dirigente come questa, nella quale le nazioni più forti si ripropongono come potenze egemoni, neanche fossimo a metà ottocento? Non avendo fiducia nel popolo, dovrei riporla in queste mediocrissime bande di delinquenti? In un Biden rincoglionito? In quell’avanzo di galera di Putin? Nel neo imperatore della Cina? In quel macellaio di Nethaniao? Nei pizzicagnoli di Hamas che ad ottobre mentre violentavano le donne in Israele mettevano i neonati in forno? Negli ayatollah? Nel mostruoso burocratismo europeo? Nella corruzione delle classi dirigenti dei paesi del terzo mondo?

Vado avanti? Meglio di no, vero?

La vita è innanzi tutto un fatto individuale, prima di essere una faccenda collettiva e nulla può essere imposto a chi non crede nella possibilità di migliorare il tutto migliorando se stesso. Cosa capìta da sempre dalle grandi religioni della storia.

Ma se la nostra nuova religione è l’individualismo, la faccenda la vedo proprio dura, perché per me una cosa risulta abbastanza chiara, o l’umanità si salva tutta o non si salva nessuno, nemmeno il più ricco e potente.

Per me.
Due cose lievemente in contrasto.
La lotta di classe c’è. Solo che l’hanno vinta i ricchi.
L’hanno talmente vinta che sono come gli dei dell’Olimpo che guardano con compatimento chi si azzuffa e ci guadagnano.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Trovo gente comune, come proletari e sottoproletari, delle categorie ormai obsolete. Per questo chiedevo la definizione. Mio padre era operaio, io impiegata dipendente, cambia poco, se non nella mia possibilità di accedere all'istruzione che a lui è mancata. Per questo è l'unica distinzione che posso capire, soprattutto in questa discussione.
i proletari e sottoproletari del XXI secolo sono quelli con la partita IVA, oltre che chi è imprigionato nei contratti da Treu in poi. col gap che la prole qui nemmeno vogliono più fartela fare
 

iosolo

Utente di lunga data
i proletari e sottoproletari del XXI secolo sono quelli con la partita IVA, oltre che chi è imprigionato nei contratti da Treu in poi. col gap che la prole qui nemmeno vogliono più fartela fare
Come no? c'è l'incentivo maternità della Meloni ;)
 

spleen

utente ?
Due cose lievemente in contrasto.
La lotta di classe c’è. Solo che l’hanno vinta i ricchi.
L’hanno talmente vinta che sono come gli dei dell’Olimpo che guardano con compatimento chi si azzuffa e ci guadagnano.
Il novecento è bruciato nella contrapposizione tra -noi- e gli -altri-
E quando qualcuno va a sostituire qualcun altro, poi ha la tendenza ad imitarlo se non diventando peggio. Sta cosa l'aveva capita George Orwell già a metà del secolo scorso. Quando vedo i fedelissimi seguaci del pasciuto dittatore nord coreano non posso che vedere con chiarezza che ebbe una visione profetica in merito. E' la forma di rivendicazione violenta che non porta da nessuna parte.
Questo intendevo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Non credo nell’annientamento del potere, non credo nella lotta di classe, non credo sia possibile cambiare una società con la violenza, con la lotta. Non esiste un noi contro loro, io sono gli altri.

Il secolo scorso e parte di questo è bruciato dentro rivoluzioni ed estremismi, ha riempito le fosse comuni, non è cambiato un cazzo.

Io vivo come tutti gli altri nella dicotomia. Da un lato spero in una presa di coscienza collettiva, unica arma per rinnovare e rilanciare quel contratto sociale che sulla base di diritti e doveri condivisi ci aiuti ad andare avanti. Dall’altro la disperazione nello constatare che potrebbe essere solo una delle tante utopie che ci affliggono.

Quale speranza ha una umanità con una classe dirigente come questa, nella quale le nazioni più forti si ripropongono come potenze egemoni, neanche fossimo a metà ottocento? Non avendo fiducia nel popolo, dovrei riporla in queste mediocrissime bande di delinquenti? In un Biden rincoglionito? In quell’avanzo di galera di Putin? Nel neo imperatore della Cina? In quel macellaio di Nethaniao? Nei pizzicagnoli di Hamas che ad ottobre mentre violentavano le donne in Israele mettevano i neonati in forno? Negli ayatollah? Nel mostruoso burocratismo europeo? Nella corruzione delle classi dirigenti dei paesi del terzo mondo?

Vado avanti? Meglio di no, vero?

La vita è innanzi tutto un fatto individuale, prima di essere una faccenda collettiva e nulla può essere imposto a chi non crede nella possibilità di migliorare il tutto migliorando se stesso. Cosa capìta da sempre dalle grandi religioni della storia.

Ma se la nostra nuova religione è l’individualismo, la faccenda la vedo proprio dura, perché per me una cosa risulta abbastanza chiara, o l’umanità si salva tutta o non si salva nessuno, nemmeno il più ricco e potente.

Per me.
Aveva già detto tutto il maestro nel 1980:

"La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
non viene dalle stelle…
alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena
potete stare a galla.
E non è colpa mia se esistono carnefici
se esiste l’imbecillità
se le panchine sono piene di gente che sta male.
Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.
L’ayatollah Khomeini per molti è santità
abbocchi sempre all’amo
le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
che crea falsi miti di progresso..."
 

spleen

utente ?
Aveva già detto tutto il maestro nel 1980:

"La fantasia dei popoli che è giunta fino a noi
non viene dalle stelle…
alla riscossa stupidi che i fiumi sono in piena
potete stare a galla.
E non è colpa mia se esistono carnefici
se esiste l’imbecillità
se le panchine sono piene di gente che sta male.
Up patriots to arms, Engagez-Vous
la musica contemporanea, mi butta giù.
L’ayatollah Khomeini per molti è santità
abbocchi sempre all’amo
le barricate in piazza le fai per conto della borghesia
che crea falsi miti di progresso..."
Il grande Battiato.
Ero giovanissimo all'epoca e lui un cantautore misconosciuto. Poi uscirono in sequenza l'Era del cinghiale bianco, Patriots e La voce del padrone.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il novecento è bruciato nella contrapposizione tra -noi- e gli -altri-
E quando qualcuno va a sostituire qualcun altro, poi ha la tendenza ad imitarlo se non diventando peggio. Sta cosa l'aveva capita George Orwell già a metà del secolo scorso. Quando vedo i fedelissimi seguaci del pasciuto dittatore nord coreano non posso che vedere con chiarezza che ebbe una visione profetica in merito. E' la forma di rivendicazione violenta che non porta da nessuna parte.
Questo intendevo.
Ma io ho detto che comunque c’è chi ti fa la guerra.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perciò rimettiamo le bombe?
No. Anche perché il regicidio non è mai stato fruttuoso.
Non propongo rivoluzione.
Però comunque i potenti sono pochi e gli altri tanti. Se non fossero imbesuiti qualche azione potrebbero farla.
 

iosolo

Utente di lunga data
Trovo bellissimo che dal parlare di superficialità social, stiamo quasi per organizzare una rivolta :p:p:p
 

Brunetta

Utente di lunga data

spleen

utente ?
No. Anche perché il regicidio non è mai stato fruttuoso.
Non propongo rivoluzione.
Però comunque i potenti sono pochi e gli altri tanti. Se non fossero imbesuiti qualche azione potrebbero farla.
E io che ho detto?
Il comunismo implodendo ha smesso di essere uno spauracchio, il neoliberismo si è largamente approfittato di questo, è chiaro, lo smantellamento dello stato sociale, scuola, sanità, ricerca, è appena ll'inizio...
Quello che ho fatto notare è che l'emersione dall'imbesughimento è un percorso che può essere solo soggettivo. Perlomeno una volta era stimolato da qualche centro di potere alternativo.
Adesso calma piatta.
 

iosolo

Utente di lunga data
Eheee magari!
Dici magari perchè da come scrivi: "Se non fossero imbesuiti qualche azione potrebbero farla" mi sa che toccherebbe ad altri farla.
Al massimo ti diamo il comando? "Al mio segnale scatenate l'inferno"
 

iosolo

Utente di lunga data
Ultima modifica:

Brunetta

Utente di lunga data
E io che ho detto?
Il comunismo implodendo ha smesso di essere uno spauracchio, il neoliberismo si è largamente approfittato di questo, è chiaro, lo smantellamento dello stato sociale, scuola, sanità, ricerca, è appena ll'inizio...
Quello che ho fatto notare è che l'emersione dall'imbesughimento è un percorso che può essere solo soggettivo. Perlomeno una volta era stimolato da qualche centro di potere alternativo.
Adesso calma piatta.
Invece io credo ancora nella possibilità di aggregazione.
Ho pazienza.
La nostra vita è breve per poter vedere evoluzioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Dici magari perchè da come scrivi: "Se non fossero imbesuiti qualche azione potrebbero farla" mi sa che toccherebbe ad altri farla.
Al massimo ti diamo il comando? "Al mio segnale scatenate l'inferno"
Ma io sono vecchia. Cosa vuoi che faccia? Al massimo posso guardare i cantieri, anche della rivoluzione 😂
 

iosolo

Utente di lunga data
Comunque Pasolini stesso, ormai diversissimi anni fa, aveva cominciato a capire che il problema era dove risiedeva il potere, o meglio come lui chiamava Potere e faceva, fatica a individuarlo: «Scrivo “Potere” con la P maiuscola solo perché sinceramente non so in cosa consista questo nuovo Potere e chi lo rappresenti. So semplicemente che c’è». Quel potere gli appare silenzioso e invisibile, non lo riconosce né nel Vaticano, né nei potenti democristiani, né nelle Forze Armate e neanche nella grande industria. Forse esso risiede nell’industria come un tutto, un tutto non italiano ma transnazionale. Lì, in definitiva, ci sono gli interessi che definiscono la visione sottesa alla società dei consumi.

Quindi ripeto, come lo combatti questo potere?
Quindi @Brunetta contro chi dobbiamo fare questa azione secondo te? Quali cantieri dobbiamo aprire?
 
Top