Però qui si sta accentuando l’aspetto legale.
A me sembra secondario.
La legge segue e forma la mentalità e non è etica.
Ad esempio adesso si sta diffondendo (a parole, ma non so quando e quanto sarà condivisa) la idea del consenso. Ci sembra naturale che il sesso deve essere consenziente, ma poi arrivano le battute su una liberatoria.
Perché?
Perché da adulti sappiamo tutti e molto bene che il sesso è complicato e si può giocare a “facciamo che io ero…” come da bambini che si poteva essere guardie e ladri e chiedere di essere inseguiti e uccisi, senza avere nessun desiderio di morire nel reale, è un modo per i bambini di sperimentare il mondo, i ruoli e gli aspetti spaventosi.
Anche nel sesso si può giocare “facciamo finta che io ero una sconosciuta e tu mi violentavi.” Avete notato l’imperfetto che nei bambini è il tempo del far finta?
E si dice che anche durante si può dire di no. Ma in un gioco come questo il no è un gioco.
Quindi tutto dovrebbe essere progettato prima dicendo “facciamo finta che… io dirò no, ma nella parte, invece per dire no davvero, dirò chiave inglese.” Questo avviene nel sadomaso.
Ma vi pare davvero che sia una cosa fattibile sempre tra tutti in tutti i rapporti?
Per questo motivo sembra una forzatura. Ma appare tale perché si è diffusa sempre più l’idea di fare tutto e di più trasferendo nel reale le fantasie.