danny
Utente di lunga data
Il web è un amplificatore, nient'altro.
Ti dà la possibilità di fare lo stronzo, di dileggiare, di sparare cazzate, di esprimere il bullo che c'è in te senza la paura delle conseguenze dirette e fisiche che puoi incontrare nella realtà.
I social network attualmente sono lo strumento più potente.
L'uso di termini come "cagna" rivolto alle donne ree di avere una libertà sessuale è ormai standardizzato.
Il web rende evidente il marcio che alberga in ognuno di noi, lo libera dai condizionamenti che nel reale esistono sempre. Prova a dire a una ragazza in faccia "cagna" e vedi che ti succede.
Il web moderno, quello dei social network dove tutti scrivono, è diventato un gregge dove tante pecore tentano di fare il lupo.
Io ricordo, alle medie, che un mio compagno aveva diffuso una foto di nudo di una tipa di seconda che era andata con lui. La diffusione toccò i maschietti di terza, e fu limitata ai 10 secondi di osservazione della stampa.
Niente di più. Il tutto segretamente, perché far sapere alle ragazze che i maschi combinavano cose di questo tipo voleva dire trovarsele tutte contro.
Oggi si gioca allo stesso modo, come si è sempre fatto (o voluto fare) ma si cercano - visto che si può - consensi universali.
E le conseguenze aumentano.
Ho letto dei commenti disgustosi in relazione alla ragazza che si è impiccata.
La mancanza di rispetto è totale grazie al web. Per tanti lei era una cagna: aveva tradito (come tanti/e), aveva fatto sesso davanti a una telecamera (come tanti/e) ma il problema che questo non era più un segreto, ma era dominio pubblico.
Una doppia morale, che da sempre ci contraddistingue: tutto è lecito nell'alcova (in questo caso nell'abitacolo di un auto), ma nulla deve trapelare. Che un pompino visto in internet è da cagna, ma se la tua ragazza invece non te lo fa è una stronza.
A me dispiace molto che questa ragazza non abbia avuto le spalle larghe abbastanza per sopravvivere a tutto questo: un bel vaffanculo a tutti quei frustrati che l'hanno dileggiata on line ci sarebbe voluto.
Ti dà la possibilità di fare lo stronzo, di dileggiare, di sparare cazzate, di esprimere il bullo che c'è in te senza la paura delle conseguenze dirette e fisiche che puoi incontrare nella realtà.
I social network attualmente sono lo strumento più potente.
L'uso di termini come "cagna" rivolto alle donne ree di avere una libertà sessuale è ormai standardizzato.
Il web rende evidente il marcio che alberga in ognuno di noi, lo libera dai condizionamenti che nel reale esistono sempre. Prova a dire a una ragazza in faccia "cagna" e vedi che ti succede.
Il web moderno, quello dei social network dove tutti scrivono, è diventato un gregge dove tante pecore tentano di fare il lupo.
Io ricordo, alle medie, che un mio compagno aveva diffuso una foto di nudo di una tipa di seconda che era andata con lui. La diffusione toccò i maschietti di terza, e fu limitata ai 10 secondi di osservazione della stampa.
Niente di più. Il tutto segretamente, perché far sapere alle ragazze che i maschi combinavano cose di questo tipo voleva dire trovarsele tutte contro.
Oggi si gioca allo stesso modo, come si è sempre fatto (o voluto fare) ma si cercano - visto che si può - consensi universali.
E le conseguenze aumentano.
Ho letto dei commenti disgustosi in relazione alla ragazza che si è impiccata.
La mancanza di rispetto è totale grazie al web. Per tanti lei era una cagna: aveva tradito (come tanti/e), aveva fatto sesso davanti a una telecamera (come tanti/e) ma il problema che questo non era più un segreto, ma era dominio pubblico.
Una doppia morale, che da sempre ci contraddistingue: tutto è lecito nell'alcova (in questo caso nell'abitacolo di un auto), ma nulla deve trapelare. Che un pompino visto in internet è da cagna, ma se la tua ragazza invece non te lo fa è una stronza.
A me dispiace molto che questa ragazza non abbia avuto le spalle larghe abbastanza per sopravvivere a tutto questo: un bel vaffanculo a tutti quei frustrati che l'hanno dileggiata on line ci sarebbe voluto.