Certo che il matrimonio serve per rendere stabile quello che senza l'istituzione non lo sarebbe e non garantirebbe il futuro alla prole! E' proprio quel che dicevo. Se la passione permanesse nel tempo basterebbe quella.
Sorvoliamo sul fatto che storicamente, anche alle nostre latitudini, il matrimonio passionale romantico è un'idea recente.
Beh, qui stai dicendo che per rendere stabile un matrimonio bisogna ricorrere a un contratto scritto che OBBLIGHI qualcuno a fare una determinata cosa. A me sembra un contratto di lavoro più che qualcosa di legato all'amore, o anche solo all'affetto.
Nell'India rurale i matrimoni sono stabilissimi, figurati, anzi, la tradizione vuole che la vedova si getti nella pira del marito.
Ma non mi fa venire in mente niente legato all'amore per quanto stabile possa essere un matrimonio così...
Difficile è trovare una persona da scegliere ogni giorno, in cui trovare tutto. In questo sta il significato di 'compagno'.
L'altro giorno parlavo con una mia amica, sposata da vent'anni con un uomo per cui ancora prepara cenette romantiche e che sposerebbe ogni giorno, nonostante i suoi mille difetti che lei riconosce e di cui si lamenta

. Superfluo dire che non ha mai sentito il bisogno di tradirlo. Ecco, questo per me è amore... una cosa rara, ma limpida, totale e pulita.
Questo discorso lo capisco di più.
Lo scegliere la persona che hai accanto ogni giorno.
Ma bisogna trovare i motivi per fare questa scelta.
Tu l'hai sposata. Lei immagina che in lei tu abbia apprezzato quello che lei è. Dovrebbe diventare un'altra

? Sei tu "strano" non lei.
Tu hai trovato un'amante alla quale hai attribuito qualità che non ha (se ci fosse stata quella passione e quell'intesa sarebbe stata coinvolta come te. Se non condivide la tua visione di vita e del matrimonio, dove sta l'intesa?) e allora quel che è tua moglie non ti basta ma lei è così, perché mai dovrebbe far qualcosa di diverso? Fai tu qualcosa di diverso!
Qui purtroppo mi tocca darti ragione.
Quello che ha fatto la cazzata sono io, non lei. Io infatti non mi aspetto ne pretendo che lei faccia alcunché. Ne che diventi qualcuna che non è. Il pensiero non mi ha mai neppure sfiorato.
La mia non era una richiesta, era una constatazione. Se quello che lei è mi ha portato qui, continuare non può portare in nessun altro posto che qui. Ma non stavo dicendo che lei dovrebbe fare nulla di speciale.
Ribadisco, la cazzata è tutta mia, la colpa è solo mia, non sua.
Quello che dovrebbe risolvere il problema, ammesso e non concesso che sia possibile sono io, non lei.
Ma cosa dovrei fare? Scegliere ogni giorno una donna con cui non riesco a fare sesso e con cui non riesco a condividere quasi nulla di quello che mi passa per la testa?
Anche sul discorso dell'amante mi tocca ammettere, e mi fa malissimo, che hai ragione.
Per questo dicevo che se mi separo l'alternativa non è tanto rifarsi uan vita con un'altra donna, mi piace pensarlo, ma se non l'ho trovata in 35 anni... non è verosimile che la trovi ora.
Forse hanno ragione quelli che mi dicono che volo troppo alto e che semplicemente dovrei accontentarmi e non rompere.
Che è quello che sto cercando di fare, credimi, vedo e apprezzo tutto quello che ho, che è moltissimo, più di quanto potevo chiedere. E adesso voglio pure la compagna con cui sentirmi in sintonia e capito. Pensa che viziato, eh?
Non so Brunetta, capisco quello che dici e ha tutto molto senso ma non posso neanche desiderare a comando.