Considerazioni

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Googlando

Quando viviamo una storia d'amore, ma soprattutto quando la storia d'amore finisce, capiamo che della vita abbiamo molto da imparare, che la vita è un'esperienza da acquisire, così come si impara ad andare in bicicletta o a suonare il piano.
E cosa ci dice l'esperienza sull'amore?
Di farne a meno, come per il caffè e le sigarette, o di concedercene di tanto in tanto, come per un bicchiere di vino o un pezzo di cioccolata? L'amore è sempre il contrario di ciò che la saggezza indica?

Ecco in questo senso, secondo me, esistono due tipi di Amore.

L'Amore maturo e quello immaturo.

L'Amore maturo, resistente a ogni idealizazzione, esente da gelosia masochismo o ossessione, è una forma di amicizia con una dimensione sessuale, è piacevole, sereno e ricambiato( ed è forse per questo che molti di quelli che hanno conosciuto la passione, il desiderio, gli negano, quando è esente il dolore, la qualifica di amore).

L'Amore immaturo invece (l'età però c'entra assai poco) è una storia di caotica oscillazione tra idealizzazione e delusione, un'instabile condizione dove sensazioni di estasi e beatitudine si mescolano con un senso di soffocamento e nausea mortale, dove l'impressione di aver finalmente trovato la risposta arriva insieme alla sensazione di non essere mai stati così disorientati.
 
Osho

Un bel testo di Osho


Per prima cosa: ci sono due tipi di amore. C.S. Lewis ha diviso l’amore in due tipi: “l’amore-bisogno” e “l’amore-dono”. Anche Abraham Maslow divide l’amore in due tipi. Il primo lo chiama “amore-carenza” e il secondo “amore-essere”. La distinzione è significativa e dev’essere compresa.
L’“amore-bisogno” o l”amore-carenza” dipende dall’altro; è amore immaturo. In realtà non è amore vero, è un bisogno. Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo. Tu sfrutti, manipoli, domini. Ma l’altro è reso succube, viene praticamente distrutto. E anche l’altro fa esattamente la stessa cosa: tenta di manipolarti, di dominarti, di possederti, di usarti. Usare un altro essere umano non ha niente a che fare con l’amore: sembra amore, ma è una moneta falsa. Ma questo è ciò che accade quasi al novantanove per cento della gente perché la prima lezione d’amore l’impari nella tua infanzia.
Un bambino nasce e dipende dalla madre. Il suo amore verso la madre è un “amore-carenza”: egli ha bisogno della madre, non può sopravvivere senza di lei. Egli ama la madre perché è la sua vita. In realtà, non c’è amore; amerebbe qualsiasi donna – chiunque lo protegga, lo aiuti a sopravvivere, chiunque soddisfi il suo bisogno. La madre è una sorta di cibo di cui si nutre. Non riceve solo latte dalla madre, ma anche amore – e anche questo è un bisogno.
Milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita; non crescono mai. Invecchiano, ma nelle loro menti non crescono mai; la loro psicologia rimane infantile, immatura. Hanno sempre bisogno di amore. Sono sempre affamate d’amore, lo bramano come il cibo.
L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che avere bisogno. Comincia a traboccare, a condividere; comincia a donare. La differenza è fondamentale. Nel primo caso, ciò che importa è come avere di più. Nel secondo, l’importante è come donare, sempre di più e incondizionatamente. Questo significa crescita, è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. In questo caso l’amore non è dipendente, e tu puoi amare, che l’altro ci sia o meno. In questo caso l’amore non è una relazione, è uno stato dell’essere.
Cosa succederebbe se tutti i miei discepoli scomparissero e io restassi solo? Pensi che farebbe differenza? Cosa succede quando un fiore sboccia nel mezzo di una foresta senza che ci sia nessuno ad apprezzarlo, a conoscere la sua fragranza, nessuno che commenti e dica “che bello”, che ne gusti la bellezza, la gioia, nessuno con cui condividere – cosa accade al fiore? Muore? Soffre? Si lascia prendere dal panico? Si suicida? Semplicemente continua a fiorire. Non fa alcuna differenza se qualcuno passa oppure no; è irrilevante. Il fiore ontinua a diffondere la sua fragranza al vento. Continua a offrire la sua gioia a Dio, al Tutto.
Se fossi solo, anche allora il mio amore sarebbe uguale. Non siete voi a creare il mio amore. Se fosse così, naturalmente senza di voi il mio amore sparirebbe. Non siete voi a far scaturire amore dal mio essere, sono io a riversarlo su di voi: è “amore-dono”, “amore-essere”.
E io non sono veramente d’accordo con C.S. Lewis e Abraham Maslow. Il primo tipo di ‘amore’, che loro definiscono così, non è amore, è un bisogno. Come può un bisogno essere amore? L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare – che qualcuno ascolti o meno è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.
Gli altri possono ricevere, o perdere l’opportunità – ma per quanto riguarda te, l’amore scorre e trabocca. I fiumi non fluiscono per te, lo fanno che tu ci sia o meno. Essi non scorrono per la tua sete, per i campi assetati; semplicemente scorrono. Tu puoi lenire la tua sete, o puoi perderne l’opportunità – dipende da te. In realtà il fiume non stava scorrendo per te, semplicemente scorreva. Che tu usi la sua acqua per il tuo campo, per i tuoi bisogni, è casuale.
Un Maestro è un fiume, il discepolo è casuale. Il Maestro scorre; tu puoi partecipare, puoi gioirne, puoi condividere il suo essere. Puoi esserne travolto, ma egli non lo fa per te. Egli non fluisce per te in particolare, semplicemente fluisce. Ricordalo. E questo è ciò che io chiamo amore maturo, vero, autentico, amore sincero.
Quando dipendi dall’altro c’è sempre miseria. Nel momento in cui sei dipendente, cominci a sentirti miserabile, poiché la dipendenza è schiavitù. Allora cominci a vendicarti in modi sottili, perché la persona da cui devi dipendere acquista potere su di te. A nessuno piace che qualcuno abbia potere su di lui, a nessuno piace essere dipendente; perché la dipendenza uccide la libertà, e l’amore non può fiorire nella dipendenza. L’amore è un fiore della libertà – ha bisogno di spazio, di spazio assoluto. L’altro non deve interferire. È molto delicato.
Quando sei dipendente, l’altro certamente ti dominerà, e tu cercherai di dominare l’altro. Questa è la lotta che ha luogo tra i cosiddetti amanti; essi sono nemici intimi – continuamente in lotta. I mariti e le mogli – cosa stanno facendo? L’amore è molto raro; lottare è la regola, amare è un’eccezione. Ed essi tentano di dominare in tutti i modi – perfino attraverso l’amore.

Questo non è amore – è una contrattazione. E contrattano continuamente sul prezzo; è una lotta continua. C.S. Lewis e Abraham Maslow suddividono l’amore in due tipi. Io non lo faccio. Io dico che il primo tipo di amore è solo un nome, una moneta falsa; non è reale. Solo il secondo tipo di amore è amore vero.
L’amore accade soltanto quando sei maturo. Diventi capace di amare solo quando sei cresciuto. Quando sai che l’amore non è un bisogno ma un traboccare: amore-essere o amore-dono – allora dai senza alcuna condizione.
Il primo tipo, il cosiddetto amore, deriva dal profondo bisogno di una persona per l’altro, mentre l’amore-dono o l’amore-essere fluisce o trabocca da una persona matura a un’altra, è frutto dell’abbondanza; si viene inondati d’amore. È in te e comincia a muoversi intorno a te, proprio come quando accendi una lampada e i raggi cominciano a diffondersi nell’oscurità. L’amore è un sottoprodotto dell’essere. Quando tu sei, hai l’aura dell’amore intorno a te. Quando non sei, non possiedi quell’aura. E quando non ce l’hai, chiedi all’altro di darti amore.
Lasciamelo ripetere: quando non hai amore, chiedi all’altro di dartelo; sei un mendicante. E l’altro chiede a te di darlo a lui o lei. Ebbene, due mendicanti che tendono le mani l’uno di fronte all’altro, ed entrambi sperano che l’altro abbia l’amore... ovviamente entrambi alla fine si sentiranno sconfitti, entrambi si sentiranno ingannati.
Puoi chiedere a qualsiasi marito e a qualsiasi moglie, puoi chiedere a ogni amante: entrambi si sentono ingannati; che l’altro avesse l’amore era una tua proiezione. Se hai una proiezione sbagliata, cosa può farci l’altro? La tua proiezione si è infranta, semplicemente perché l’altro non si è dimostrato all’altezza, ecco tutto. Ma l’altro non ha nessun obbligo di soddisfare le tue aspettative.
E l’altro si sente ingannato, perché a sua volta sperava che l’amore fluisse da te. Entrambi speravate che l’amore sarebbe fluito dall’altro, e ne eravate entrambi privi. Come avrebbe potuto nascere l’amore? Al massimo potrete essere miserabili insieme. Prima, eravate infelici da soli, separati, ora potete esserlo insieme. E ricorda, quando due persone sono infelici insieme, non si tratta di una semplice addizione, ma di una moltiplicazione.
Da solo ti sentivi frustrato, ora vi sentite frustrati insieme. Di buono in questo c’è che ora puoi gettare la responsabilità sull’altro: l’altro ti sta rendendo infelice – questo è il vantaggio. Ti puoi sentire a tuo agio. “Non c’è niente di sbagliato in me... ma l’altro.... Ora puoi gettare la responsabilità sull’altro; hai trovato un capro espiatorio. Ma la miseria rimane, si moltiplica.
Ebbene questo è il paradosso: coloro che si innamorano non hanno amore, ecco perché si innamorano. E poiché non hanno amore, non possono darne. E ancora una cosa: una persona immatura si innamora sempre di un’altra persona immatura, perché hanno lo stesso linguaggio. Una persona matura ama una persona matura. Una persona immatura ama una persona immatura.
Puoi continuare a cambiare marito o moglie mille volte, troverai di nuovo lo stesso tipo di donna e la stessa miseria ripetuta in forme diverse – ma la stessa miseria ripetuta, è praticamente la stessa cosa. Puoi cambiare moglie, ma tu sei immutato, e non cambi. Ebbene, chi sceglierà l’altra moglie? Tu, e la scelta sarà di nuovo frutto della tua immaturità. Sceglierai di nuovo un tipo di donna simile.
Il problema di base in amore è che prima devi diventare maturo, allora troverai un partner maturo; le persone immature non ti attrarranno affatto. È proprio così.
In effetti una persona matura non si innamora, si eleva nell’amore. La definizione inglese “fall in love”, “cadere in amore”, non è corretta. Solo persone immature cadono; inciampano e cadono in amore. Se in qualche modo riuscivano a stare in piedi, non sono in grado di farlo per sempre – trovano una donna e si perdono, trovano un uomo e si perdono. Erano sempre pronti a cadere a terra e a strisciare. Non hanno spina dorsale; non hanno l’integrità che permette di stare da soli.
Una persona matura possiede l’integrità per essere sola. E quando una persona matura dà amore, lo dà senza vincoli: semplicemente dona. Quando una persona matura dà amore, ti è grata per averlo accettato, non viceversa. Non si aspetta che tu le sia riconoscente – no, niente affatto, non ha neppure bisogno dei tuoi ringraziamenti. Ringrazia te per aver accettato il suo amore. E quando due persone mature sono in amore, accade uno dei più grandi paradossi della vita, uno dei fenomeni più belli: sono insieme e tuttavia tremendamente sole; sono insieme al punto da essere quasi una sola persona. Ma la loro unità non distrugge la loro individualità, anzi l’aumenta: diventano più individui. Due persone mature in amore si aiutano a vicenda per diventare più libere, senza politica, né diplomazia, né tentativi di dominare. Come puoi dominare la persona che ami?

L’amore, per essere vero amore, dev’essere “amore-essere”, “amore-dono”. “Amore-essere” indica uno stato dell’amore. Quando sei arrivato a casa, quando hai conosciuto chi sei, allora un amore sorge nel tuo essere. Allora la fragranza si diffonde e tu puoi donarla ad altri. Come puoi donare qualcosa che non hai? Per darla, il primo requisito essenziale è possederla.

Tratto da Osho L'Esperienza Tantrica NSC
 
La più alta dichiarazione di amore che ho avuto in questi mesi è stata:

Faremo quello che CI va.
C'era un mondo dietro lì un mondo.

Ma sono tanto felice che sto mondo
mia sia crollato in testa....:rotfl::rotfl::rotfl::rotfl::rotfl:
 

Leda

utente Olimpi(c)a
:eek: ma (l'ho già detto) io parlavo dell'istituzione in generale proprio per la tutela dei figli (per quelli nati fuori dal matrimonio le leggi sono molto recenti) perché si è sempre saputo che l'amore non è una garanzia.
Per quanto riguarda la coppia. il matrimonio è anche un impegno di tutela reciproca che non sarebbe necessario istituzionalizzare se fosse spontaneo o se l'amore, che la garantisce, una volta presente non potesse finire.
Vallo a raccontare alle nostre nonne che si sposavano, facevano figli e non avevano altra fonte si sussistenza che il marito che avrebbero dovuto affidarsi all'amore. Sarebbero finite come le vedove indiane sulla pira o a mendicare.
Ma se parli delle nonne sono d'accordo, eh :)
Se parliamo di un matrimonio di questi anni, invece?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma se parli delle nonne sono d'accordo, eh :)
Se parliamo di un matrimonio di questi anni, invece?
Mah! Che ne so? Non so perché la gente si sposa.
Per molti saranno valide le ragioni dei nonni più un po' di sesso.
Qualcuno sarà innamorato, chi più chi meno.
Le coppie che vedo?
Quasi tutte condividono la vita come possono e come per loro va bene.
Chiedi invece per me?
Non mi sposo più. Ho già dato. :mrgreen:
Io ci credevo.:mad:
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

già oltre 1500 a.C esisteva il matrimonio.
la futura moglie veniva comprata ...
ed era solo un passaggio da un gruppo sociale in un altro
e la prole apparteneva a un solo di questi gruppi ...
la prole era anche considerata come futuri "braccianti" ...
e così anche, se uno dei due veniva a mancare ...
la prole aveva un suo posto. L'appartenenza a quel gruppo sociale ...

per come lo intendo io, è una protezione della prole,
nel caso uno dei due viene a mancare. soprattutto il padre.
vi erano le guerre ... non dimentichiamolo. spesso non ritornavano ...

e oggi, matrimonio o non matrimonio ... parlare di famiglia
non lo trovo tanto corretto. se mai di forme di famiglie.
e non conta più la "quantità" ... ma la "qualità" ...
e questo passaggio porta con se, delle difficoltà, mi sembra chiaro.
da una parte, valori, idee, concezioni ecc. legati ad una cultura del passato.
mentre oggi, è diverso ... già le motivazioni sono diverse.
e creare una "comunità", in un periodo con una corrente forte
di formazione e realizzazione individuale ... porta a delle forze contrastanti.

ecc. ecc.

il discorso lo trovo molto interessante ...

sienne
 

sienne

lucida-confusa
Ciao

sono pigra ... non torno indietro a cercarlo. ho letto qualcosa dei PACS.

L'idea è molto buona. Perché è la ricerca di trovare nuove regolamentazioni
a questa pluralità reale di formazione di piccole "comunità".
La società è questa: persone si mettono assieme per vari motivi,
creando un nucleo e sono portatori di tante cose, come valori ecc.
ed è giusto, che ci sia un'uguaglianza di considerazione e "trattamento".
Se questi nuclei sono la base di questa società, allora non si tratta solo
di diritti, ma anche di doveri reciproci! Es. ci sono fratelli e sorelle
che convivono, omosessuali ecc. tante forme ... e anche se non corrispondono
più, in certe forme, a una certa tradizione con certi intenti, bisogna
prenderne atto, che c'è questa trasformazione e tutti vanno tutelati!
Certo, c'è la Chiesa ... una Chiesa, che non riconosce il matrimonio civile ...

ecc. ecc.

Ci sono tante forme di volersi bene e di voler prendersi cura l'uno dell'altro ...
È veramente una questione di etica ...
E la responsabilità di patti, di varie forme di comunità, va non solo tutelata,
ma anche ricordata ... se no, la consapevolezza anche dei doveri, va a passeggio ...

sienne
 
Ultima modifica:

Leda

utente Olimpi(c)a
Mah! Che ne so? Non so perché la gente si sposa.
Per molti saranno valide le ragioni dei nonni più un po' di sesso.
Qualcuno sarà innamorato, chi più chi meno.
Le coppie che vedo?
Quasi tutte condividono la vita come possono e come per loro va bene.
Chiedi invece per me?
Non mi sposo più. Ho già dato. :mrgreen:
Io ci credevo.:mad:
Non volevo essere troppo diretta, col rischio di risultare indelicata, ma stavo proprio chiedendo in COSA credevi tu. Cioè, in quale matrimonio, con quale significato :eek:
 
Non volevo essere troppo diretta, col rischio di risultare indelicata, ma stavo proprio chiedendo in COSA credevi tu. Cioè, in quale matrimonio, con quale significato :eek:
ma c'è un altro significato tranne quello di vivere la vita insieme nel reciproco amore, conforto e appoggio fisico/morale?
 

feather

Utente tardo
ma c'è un altro significato tranne quello di vivere la vita insieme nel reciproco amore, conforto e appoggio fisico/morale?
Dovresti definire "reciproco amore", specie "amore".
Inoltre si, c'e' anche il significato di condividere una cammino di crescita personale con un'altra persona.
 

Leda

utente Olimpi(c)a
L’amore infantile segue il principio: amo perché sono amato. L’amore maturo segue il principio: sono amato perché amo. L’amore immaturo dice: ti amo perché ho bisogno di te. L’amore maturo dice: ho bisogno di te perché ti amo.

Solo chi ha fede in sé stesso può essere fedele agli altri.

L'amore è un potere attivo dell'uomo; un potere che annulla le pareti che lo separano dai suoi simili, che gli fa superare il senso d'isolamento e di separazione, e tuttavia gli permette di essere sé stesso e di conservare la propria integrità.

Sembra un paradosso, ma nell'amore due esseri diventano uno, e tuttavia restano due.

L'uomo moderno pensa di perdere qualcosa − del tempo − quando non fa le cose in fretta; però non sa che fare del tempo che guadagna, tranne ammazzarlo.

Amare qualcuno non è solo un forte sentimento, è una scelta, una promessa, un impegno.

Paradossalmente, la capacità di stare soli è la condizione prima per la capacità d'amare.

Dalla nascita alla morte, dal lunedì alla domenica, da mattina a sera, tutte le attività sono organizzate e prestabilite. Come potrebbe un uomo prigioniero nella ragnatela della routine ricordarsi che è un uomo, un individuo ben distinto, uno al quale è concessa un'unica occasione di vivere, con speranze e delusioni, dolori e timori, col desiderio di amare e il terrore della solitudine e del nulla?

Chi ama davvero ama il mondo intero, non soltanto un individuo particolare.

Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo.

L'unico modo per conoscere profondamente un essere è l'atto di amore; questo atto supera il pensiero, supera le parole. È il tuffo ardito nell'esperienza dell'unione.

La felicità dell'uomo moderno: guardare le vetrine e comprare tutto quello che può permettersi, in contanti o a rate.
Il grassetto in verde è in palese contrapposizione con quello dello scritto di Osho, o no? :rolleyes:

Quando viviamo una storia d'amore, ma soprattutto quando la storia d'amore finisce, capiamo che della vita abbiamo molto da imparare, che la vita è un'esperienza da acquisire, così come si impara ad andare in bicicletta o a suonare il piano.
E cosa ci dice l'esperienza sull'amore?
Di farne a meno, come per il caffè e le sigarette, o di concedercene di tanto in tanto, come per un bicchiere di vino o un pezzo di cioccolata? L'amore è sempre il contrario di ciò che la saggezza indica?

Ecco in questo senso, secondo me, esistono due tipi di Amore.

L'Amore maturo e quello immaturo.

L'Amore maturo, resistente a ogni idealizazzione, esente da gelosia masochismo o ossessione, è una forma di amicizia con una dimensione sessuale, è piacevole, sereno e ricambiato (ed è forse per questo che molti di quelli che hanno conosciuto la passione, il desiderio, gli negano, quando è esente il dolore, la qualifica di amore).

L'Amore immaturo invece (l'età però c'entra assai poco) è una storia di caotica oscillazione tra idealizzazione e delusione, un'instabile condizione dove sensazioni di estasi e beatitudine si mescolano con un senso di soffocamento e nausea mortale, dove l'impressione di aver finalmente trovato la risposta arriva insieme alla sensazione di non essere mai stati così disorientati.
Descritto così, l'amore maturo può essere provato per più persone contemporaneamente, direi.
Non si capisce perchè, tra tante, se ne dovrebbe sposare una sola :p

Comunque, posta così, la distinzione mi pare piuttosto scorretta, come se chiedessi a qualcuno: "Preferisci essere una persona adulta, matura e stimabile o un irrisolto cronico, che fa scelte contraddittorie e fallaci?" Voglio vedere chi ti risponderebbe: "La seconda, la seconda!!"

Un bel testo di Osho


Per prima cosa: ci sono due tipi di amore. C.S. Lewis ha diviso l’amore in due tipi: “l’amore-bisogno” e “l’amore-dono”. Anche Abraham Maslow divide l’amore in due tipi. Il primo lo chiama “amore-carenza” e il secondo “amore-essere”. La distinzione è significativa e dev’essere compresa.
L’“amore-bisogno” o l”amore-carenza” dipende dall’altro; è amore immaturo. In realtà non è amore vero, è un bisogno. Tu usi l’altro, lo usi come un mezzo. Tu sfrutti, manipoli, domini. Ma l’altro è reso succube, viene praticamente distrutto. E anche l’altro fa esattamente la stessa cosa: tenta di manipolarti, di dominarti, di possederti, di usarti. Usare un altro essere umano non ha niente a che fare con l’amore: sembra amore, ma è una moneta falsa. Ma questo è ciò che accade quasi al novantanove per cento della gente perché la prima lezione d’amore l’impari nella tua infanzia.
Un bambino nasce e dipende dalla madre. Il suo amore verso la madre è un “amore-carenza”: egli ha bisogno della madre, non può sopravvivere senza di lei. Egli ama la madre perché è la sua vita. In realtà, non c’è amore; amerebbe qualsiasi donna – chiunque lo protegga, lo aiuti a sopravvivere, chiunque soddisfi il suo bisogno. La madre è una sorta di cibo di cui si nutre. Non riceve solo latte dalla madre, ma anche amore – e anche questo è un bisogno.
Milioni di persone rimangono infantili per tutta la vita; non crescono mai. Invecchiano, ma nelle loro menti non crescono mai; la loro psicologia rimane infantile, immatura. Hanno sempre bisogno di amore. Sono sempre affamate d’amore, lo bramano come il cibo.
L’uomo matura nel momento in cui comincia ad amare piuttosto che avere bisogno. Comincia a traboccare, a condividere; comincia a donare. La differenza è fondamentale. Nel primo caso, ciò che importa è come avere di più. Nel secondo, l’importante è come donare, sempre di più e incondizionatamente. Questo significa crescita, è l’inizio della maturità.
Una persona matura dà. Solo una persona matura può dare, perché solo una persona matura può avere. In questo caso l’amore non è dipendente, e tu puoi amare, che l’altro ci sia o meno. In questo caso l’amore non è una relazione, è uno stato dell’essere.
Cosa succederebbe se tutti i miei discepoli scomparissero e io restassi solo? Pensi che farebbe differenza? Cosa succede quando un fiore sboccia nel mezzo di una foresta senza che ci sia nessuno ad apprezzarlo, a conoscere la sua fragranza, nessuno che commenti e dica “che bello”, che ne gusti la bellezza, la gioia, nessuno con cui condividere – cosa accade al fiore? Muore? Soffre? Si lascia prendere dal panico? Si suicida? Semplicemente continua a fiorire. Non fa alcuna differenza se qualcuno passa oppure no; è irrilevante. Il fiore ontinua a diffondere la sua fragranza al vento. Continua a offrire la sua gioia a Dio, al Tutto.
Se fossi solo, anche allora il mio amore sarebbe uguale. Non siete voi a creare il mio amore. Se fosse così, naturalmente senza di voi il mio amore sparirebbe. Non siete voi a far scaturire amore dal mio essere, sono io a riversarlo su di voi: è “amore-dono”, “amore-essere”.
E io non sono veramente d’accordo con C.S. Lewis e Abraham Maslow. Il primo tipo di ‘amore’, che loro definiscono così, non è amore, è un bisogno. Come può un bisogno essere amore? L’amore è un lusso. È abbondanza. Significa possedere così tanta vita che non sai più cosa farne, quindi la condividi. Significa avere nel cuore infinite melodie da cantare – che qualcuno ascolti o meno è irrilevante. Anche se nessuno ascolta, devi comunque cantare, devi danzare la tua danza.
Gli altri possono ricevere, o perdere l’opportunità – ma per quanto riguarda te, l’amore scorre e trabocca. I fiumi non fluiscono per te, lo fanno che tu ci sia o meno. Essi non scorrono per la tua sete, per i campi assetati; semplicemente scorrono. Tu puoi lenire la tua sete, o puoi perderne l’opportunità – dipende da te. In realtà il fiume non stava scorrendo per te, semplicemente scorreva. Che tu usi la sua acqua per il tuo campo, per i tuoi bisogni, è casuale.
Un Maestro è un fiume, il discepolo è casuale. Il Maestro scorre; tu puoi partecipare, puoi gioirne, puoi condividere il suo essere. Puoi esserne travolto, ma egli non lo fa per te. Egli non fluisce per te in particolare, semplicemente fluisce. Ricordalo. E questo è ciò che io chiamo amore maturo, vero, autentico, amore sincero.
Quando dipendi dall’altro c’è sempre miseria. Nel momento in cui sei dipendente, cominci a sentirti miserabile, poiché la dipendenza è schiavitù. Allora cominci a vendicarti in modi sottili, perché la persona da cui devi dipendere acquista potere su di te. A nessuno piace che qualcuno abbia potere su di lui, a nessuno piace essere dipendente; perché la dipendenza uccide la libertà, e l’amore non può fiorire nella dipendenza. L’amore è un fiore della libertà – ha bisogno di spazio, di spazio assoluto. L’altro non deve interferire. È molto delicato.
Quando sei dipendente, l’altro certamente ti dominerà, e tu cercherai di dominare l’altro. Questa è la lotta che ha luogo tra i cosiddetti amanti; essi sono nemici intimi – continuamente in lotta. I mariti e le mogli – cosa stanno facendo? L’amore è molto raro; lottare è la regola, amare è un’eccezione. Ed essi tentano di dominare in tutti i modi – perfino attraverso l’amore.

Questo non è amore – è una contrattazione. E contrattano continuamente sul prezzo; è una lotta continua. C.S. Lewis e Abraham Maslow suddividono l’amore in due tipi. Io non lo faccio. Io dico che il primo tipo di amore è solo un nome, una moneta falsa; non è reale. Solo il secondo tipo di amore è amore vero.
L’amore accade soltanto quando sei maturo. Diventi capace di amare solo quando sei cresciuto. Quando sai che l’amore non è un bisogno ma un traboccare: amore-essere o amore-dono – allora dai senza alcuna condizione.
Il primo tipo, il cosiddetto amore, deriva dal profondo bisogno di una persona per l’altro, mentre l’amore-dono o l’amore-essere fluisce o trabocca da una persona matura a un’altra, è frutto dell’abbondanza; si viene inondati d’amore. È in te e comincia a muoversi intorno a te, proprio come quando accendi una lampada e i raggi cominciano a diffondersi nell’oscurità. L’amore è un sottoprodotto dell’essere. Quando tu sei, hai l’aura dell’amore intorno a te. Quando non sei, non possiedi quell’aura. E quando non ce l’hai, chiedi all’altro di darti amore.
Lasciamelo ripetere: quando non hai amore, chiedi all’altro di dartelo; sei un mendicante. E l’altro chiede a te di darlo a lui o lei. Ebbene, due mendicanti che tendono le mani l’uno di fronte all’altro, ed entrambi sperano che l’altro abbia l’amore... ovviamente entrambi alla fine si sentiranno sconfitti, entrambi si sentiranno ingannati.
Puoi chiedere a qualsiasi marito e a qualsiasi moglie, puoi chiedere a ogni amante: entrambi si sentono ingannati; che l’altro avesse l’amore era una tua proiezione. Se hai una proiezione sbagliata, cosa può farci l’altro? La tua proiezione si è infranta, semplicemente perché l’altro non si è dimostrato all’altezza, ecco tutto. Ma l’altro non ha nessun obbligo di soddisfare le tue aspettative.
E l’altro si sente ingannato, perché a sua volta sperava che l’amore fluisse da te. Entrambi speravate che l’amore sarebbe fluito dall’altro, e ne eravate entrambi privi. Come avrebbe potuto nascere l’amore? Al massimo potrete essere miserabili insieme. Prima, eravate infelici da soli, separati, ora potete esserlo insieme. E ricorda, quando due persone sono infelici insieme, non si tratta di una semplice addizione, ma di una moltiplicazione.
Da solo ti sentivi frustrato, ora vi sentite frustrati insieme. Di buono in questo c’è che ora puoi gettare la responsabilità sull’altro: l’altro ti sta rendendo infelice – questo è il vantaggio. Ti puoi sentire a tuo agio. “Non c’è niente di sbagliato in me... ma l’altro.... Ora puoi gettare la responsabilità sull’altro; hai trovato un capro espiatorio. Ma la miseria rimane, si moltiplica.
Ebbene questo è il paradosso: coloro che si innamorano non hanno amore, ecco perché si innamorano. E poiché non hanno amore, non possono darne. E ancora una cosa: una persona immatura si innamora sempre di un’altra persona immatura, perché hanno lo stesso linguaggio. Una persona matura ama una persona matura. Una persona immatura ama una persona immatura.
Puoi continuare a cambiare marito o moglie mille volte, troverai di nuovo lo stesso tipo di donna e la stessa miseria ripetuta in forme diverse – ma la stessa miseria ripetuta, è praticamente la stessa cosa. Puoi cambiare moglie, ma tu sei immutato, e non cambi. Ebbene, chi sceglierà l’altra moglie? Tu, e la scelta sarà di nuovo frutto della tua immaturità. Sceglierai di nuovo un tipo di donna simile.
Il problema di base in amore è che prima devi diventare maturo, allora troverai un partner maturo; le persone immature non ti attrarranno affatto. È proprio così.
In effetti una persona matura non si innamora, si eleva nell’amore. La definizione inglese “fall in love”, “cadere in amore”, non è corretta. Solo persone immature cadono; inciampano e cadono in amore. Se in qualche modo riuscivano a stare in piedi, non sono in grado di farlo per sempre – trovano una donna e si perdono, trovano un uomo e si perdono. Erano sempre pronti a cadere a terra e a strisciare. Non hanno spina dorsale; non hanno l’integrità che permette di stare da soli.
Una persona matura possiede l’integrità per essere sola. E quando una persona matura dà amore, lo dà senza vincoli: semplicemente dona. Quando una persona matura dà amore, ti è grata per averlo accettato, non viceversa. Non si aspetta che tu le sia riconoscente – no, niente affatto, non ha neppure bisogno dei tuoi ringraziamenti. Ringrazia te per aver accettato il suo amore. E quando due persone mature sono in amore, accade uno dei più grandi paradossi della vita, uno dei fenomeni più belli: sono insieme e tuttavia tremendamente sole; sono insieme al punto da essere quasi una sola persona. Ma la loro unità non distrugge la loro individualità, anzi l’aumenta: diventano più individui. Due persone mature in amore si aiutano a vicenda per diventare più libere, senza politica, né diplomazia, né tentativi di dominare. Come puoi dominare la persona che ami?

L’amore, per essere vero amore, dev’essere “amore-essere”, “amore-dono”. “Amore-essere” indica uno stato dell’amore. Quando sei arrivato a casa, quando hai conosciuto chi sei, allora un amore sorge nel tuo essere. Allora la fragranza si diffonde e tu puoi donarla ad altri. Come puoi donare qualcosa che non hai? Per darla, il primo requisito essenziale è possederla.

Tratto da Osho L'Esperienza Tantrica NSC
Ribadisco quanto sopra: un amore-essere e il concetto di matrimonio, come impegno e scelta di una persona specifica, non stanno insieme nella stessa realtà.
 
Il grassetto in verde è in palese contrapposizione con quello dello scritto di Osho, o no? :rolleyes:



Descritto così, l'amore maturo può essere provato per più persone contemporaneamente, direi.
Non si capisce perchè, tra tante, se ne dovrebbe sposare una sola :p

Comunque, posta così, la distinzione mi pare piuttosto scorretta, come se chiedessi a qualcuno: "Preferisci essere una persona adulta, matura e stimabile o un irrisolto cronico, che fa scelte contraddittorie e fallaci?" Voglio vedere chi ti risponderebbe: "La seconda, la seconda!!"



Ribadisco quanto sopra: un amore-essere e il concetto di matrimonio, come impegno e scelta di una persona specifica, non stanno insieme nella stessa realtà.
ma questo lo so...
E non posso farci nulla...
Infatti la mia scelta fu oculata per certi aspetti...
Direi che poi nella fase dell'impegno ho mancato e non poco...
Ma siccome ha mancato pure lei...

Pari siamo...
Come disse in quel film rorschach mask
Non sono io ad essere rinchiuso con voi, ma voi con me.

[video=youtube;Eyfkj388RwE]http://www.youtube.com/watch?v=Eyfkj388RwE[/video]
 

Leda

utente Olimpi(c)a
ma questo lo so...
E non posso farci nulla...
Infatti la mia scelta fu oculata per certi aspetti...
Direi che poi nella fase dell'impegno ho mancato e non poco...
Ma siccome ha mancato pure lei...

Pari siamo...

Come disse in quel film rorschach mask
Non sono io ad essere rinchiuso con voi, ma voi con me.

[video=youtube;Eyfkj388RwE]http://www.youtube.com/watch?v=Eyfkj388RwE[/video]
Eh, vedi? Se il gioco riesce in due non è perchè c'è una Verità, ma perchè entrambi hanno codici simili :)


EDIT
Che film della madonna-2!
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 
Ultima modifica:
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top