Sì, bravissima, proprio in quel senso. Partendo dal presupposto che le nostre scelte siano il risultato di un'incessante mediazione tra ciò che sentiamo migliore per noi, più adatto alla nostre indole e alla nostra struttura di personalità, e quello che la società e la cultura nella quale siamo immersi ci indica come giusto o migliore o preferibile.
A volte discriminare tra i due aspetti, spontaneo e sociale, non è per niente semplice.
Però penso che mettere l'etichetta di giusto o sbagliato sia più un'esigenza sociale, che non fa progredire di molto nella conoscenza e nell'esplorazione di sè, perchè blocca nella vergogna e nel senso di inadeguatezza chi si discosta da una norma condivisa dai più (talvolta solo a parole, ma lasciamo da parte per un momento l'ipocrisia).
Siccome non siamo tutti uguali, considero normale che in un'esperienza comune possano essere soddisfatti e rispecchiati bisogni e contributi molto diversi per ciascuno. Stavamo per l'appunto cercando di capire cosa e come, lasciando da parte i giudizi (anche se è comprensibile che ognuno consideri le proprie le ragioni più giuste

).
Ciao Leda,
mi devi scusare, sono lenta ... avevo intuito,
ma a volte (spessissimo) ho come bisogno di
un panorama da uccello, perciò quel monologo prima.
Infatti, oggi come oggi, sono convintissima, che il privato
va conservato proprio nel suo nocciolo di privatezza, nel
senso di rispettare le varie scelte, interpretazioni di valori ecc.
Quando c'è rispetto, si da autonomia. Quando c'è autonomia,
ci si interroga, si guarda, si decide ecc. e non il proseguire
di modi e convinzioni altrui ... come giudizi, che influiscono
enormemente - anche se non consapevolmente - sulle scelte.
perciò, sono dell'opinione, che qualsiasi tipo di unione va
tutelata con diritti e doveri reciproci. non solo il matrimonio.
avevo parlato di due forze, una la ricerca dello stare assieme,
e l'altra di una forza rivolti a se stessi come crescita personale.
sta qui, trovare l'equilibrio, secondo me. ed è un fattore altamente
personale! alcune cose si condividono altre meno altre rimangono private.
è un modellarsi di continuo a nuove scoperte, a vecchi addii,
a trasformazioni ... a tante cose. nel mio piccolo dò moltissimo.
ma su alcune cose, sono irremovibile. perché sono come tracce
di percorsi, che non si sono condivisi ... quando si mette in dubbio
l'intenzione dell'altro. la diffidenza è veleno. non potrei vivere.
ci siamo sposati dopo 18anni. ma più per tutelare me e non la figlia.
ma la mia vecchiaia ... quella là farò a casa. è già stabilito da tanto tempo ...
chi vuole venire è il benvenuto, naturalmente ...
ma senza obblighi o costrizioni ... se poi, le cose vanno diversamente,
te lo farò sapere ... :smile: ...
nel frattempo ... mi godo l'altalena tra vari estremi ...
sienne