Cosa fa fallire un matrimonio

Foglia

utente viva e vegeta
Posso capire che alcune persone ,nel loro percorso esistenziale si incastrino in difficoltà e possano aver bisogno di aiuto.

Però non ti sembra eccessivo che si prenda sempre più in considerazione il rivolgersi ad uno specialista?

Vedo mamme che portano i figli dallo psicologo, donne che vanno dal terapeuta per ogni cosa che a me pare molto banale. Ma loro se ne fanno un cruccio. Pensano troppo e cristallizzano i problemi , un chiodo fisso.



Sai quante volte mi chiedo se non altro da fare. Io non ho tempo di soffermarmi su tutte le problematiche, via una sotto l’altra.

Mi è incomprensibile come si faccia ad andare in fissa.
Molto banalmente posso portarti l'esperienza con mia madre. La premessa è che non è andata mai a fare nessuna terapia, in effetti - come darle torto? :D - lei è stata quella "giusta", e io quella "sbagliata": tanto per farti capire il "piano". Da adolescente, quando voleva lanciar qualche strale (ma neanche, secondo me nemmeno se ne rendeva conto, davvero) mi diceva che tra me e lei "di quando era giovane" non poteva esserci alcun confronto. Questo a una adolescente, capisci? :) Il mondo per i miei si è sempre diviso in un catalogo di "belli", e di "brutti" (perché alla fine dei conti mio padre ha sempre avallato questo modo di pensare), e il resto erano doveri e.... boh, li definirei (anche se non è il termine esatto) "riscatti". L'ho già raccontato, ma serve a capire un pò il tipo: mi portò da bambina da un avvocato per valutare i pro e i contro di una separazione da mio padre. Lo sai perché? Questo capitò in concomitanza con il fatto che ricevette una eredità, ed era preoccupata (meglio non avrebbe voluto) metterla in comune con mio padre (a tacere il fatto che le eredità non ricadono mai nella comunione, ma all'epoca non ero in grado di dirglielo :D). Oltre ad altre cose che ho raccontato. Era.... più o meno "in biella", diciamo così, o almeno in apparenza lo era :), ma senza dubbio se all'epoca io fossi finita da uno psicologo certe problematiche (ben tenute "in famiglia") sarebbero anche saltate fuori (e inevitabilmente avrebbero comportato la messa in discussione di certi principi "educativi" e di certi comportamenti dei miei). Ed invece tutte queste cose erano (soprattutto questo a dire di mio padre) delle emerite stronzate, robe da matti e di gente che aveva per così dire i problemi "seri". Quando ero in depressione tra le poche e vaghe cose che ricordo (tendo a rimuovere "il brutto", con i pro e i contro che questo mio modo di essere comporta) ne ho presenti due. La prima fu un mettere le mani avanti (chissà per cosa poi? :) ) dicendo che da loro mi ero per così dire "congedata sana", vale a dire che i casini erano sorti solo con il matrimonio. La seconda che ci tenne a dire (a una depressa!!!! :) ) con mio padre fu che se ne non fossi nata per loro sarebbe stato certamente meglio.
Son venuta su lo stesso, eh :)
Ma la mia esperienza mi porta a pensarla molto diversamente da te: oggi certe opportunità sono state ampiamente sdoganate ;), e il fatto che vi siano genitori che coi figli parlano, e che ci tengano a correggere (pronti anche a correggersi, o per lo meno a cercare di capire certe dinamiche, a non lasciarle per così dire latenti a casa), beh, personalmente non posso che far altro che guardarlo in maniera positiva.
Un'altra via è l'apertura al confronto con gli altri (che non significa "faccio come fanno gli altri", ma che mi apro alla possibilità che dagli altri io possa imparare). Anche in questo caso devo dire che sono venuta su in una famiglia abbastanza chiusa. Per me i confronti erano sui voti a scuola dei miei compagni, sui risultati (anche nello sport non ero "abbastanza brava" :) ), su chi era meglio di me nel comportamento coi propri genitori..... :)
Insomma, forse forse qualche problemino è nato anche da lì. Per me è già un successo rendermene conto ed evitare (provare ad evitare :) ) di passare questa eredità a mio figlio ;)
 

danny

Utente di lunga data
Anche io la feci anni fa, per il compleanno mi regalarono 10 sedute.
a parte che dopo le prime due zoppicavo, poi gradualmente cominciai a sentirmi meglio, come mi sento in questi giorni che ho una nuova passione.
anche a me disse che dovevo fare delle scelte e quindi scelsi di cambiare amante e di imbiancare la sala color salmone, cambiando anche le placche della living da bianche a nere opache.
mi disse anche che avvertiva delle tensioni a livello intestinale e che potevo avere problemi di stitichezza. ecco l’intestino per me è un orologio svizzero, tutte le mattine dal 1997 alle 9.35 faccio la cacca ovunque io sia è mai un dolore.
chissà cosa avvertiva.
Tra un'ora e dieci.
Interessante.
:)
 

danny

Utente di lunga data
No....non è stata nessuna avventura a fare scaturire questi problemi...
Li avevamo da anni...
L amico di famiglia all'inizio è stato solo quello che li ha fatti scaturire...
Ora ci troviamo su due binari separati...
Non lo reggo più...
Anche adesso abbiamo appena finito una discussione sui figli...sulle responsabilità...
@Brunetta non tiro fuori cose così...per mostrizzarlo...
Abbiamo dei forti dissidi ormai incolmabili...
Veramente...
Sto scrivendo dopo una litigata...al di là del bene e del male...dove lui è ancora convinto di essere nel giusto...anche sulla gestione dei figli...
Ma non puoi essere convito di essere nel giusto...dove tuo figlio 14 enne ti dice ...che tanto lui non esce di casa...al di là del covid...
E tu adulto?non fai nulla?
Dai ...
Su questo sono d'accordo.
 

danny

Utente di lunga data
Va bene...se vuoi avere ragione tu...
Accomodati ...
Saprò riconoscere un amicizia quando la vedo...
E so anche riconoscere che il piccolo ha bisogno di un aiuto ...da parte di un professionista...
Sono dell' idea che abbia necessità di aprirsi con qualcuno...tipo uno psicologo....
Solo che lo penso solo io....
Ricorda la storia di una mia amica, tua coetanea.
Stesso problema con il figlio della stessa età, stessa situazione.
Capisco.
 

danny

Utente di lunga data
Ma qui gli viene proposta la compagnia famiglie amiche.
A mia figlia frega nulla di ciò, ma altri suoi coetanei escono con le famiglie e i figli.
Se ai ragazzi piace ancora, perché no?
Non lo trovo strano. Dipende cosa si fa.
Tipico esempio, le attività di trekking in montagna.
 

danny

Utente di lunga data
Sottolineavo la differenza tra giocare da solo e farlo online con gli amici
Qui il problema mi sembra che non abbia amici
Il problema è comune ad altri ragazzi adolescenti in difficoltà.
Non è solo il "non avere amici": è vivere la socialità con forte disagio.
Se è questo il problema, va affrontato, perché non si risolve sa solo.
Se è invece una semplice questione caratteriale e temporanea, no.
Ma questo solo i genitori lo possono sapere.
 

danny

Utente di lunga data
No, ritengo che sia utile alla famiglia, ritengo che tutti i comportamenti della famiglia debbano essere messi in discussione ed eventualmente modificati.
Il percorso deve essere di gruppo e non del ragazzo solo per far contento un genitore che pensa sia un diverso perché non fa quello che vorrebbe facesse. (O faccia, non so come si scrive correggimi tu nel caso)
Guarda che non funziona così.
Ci sono percorsi ben definiti, ma principalmente l'intervento è sempre sul soggetto in cura.
I genitori vengono informati sull'andamento, nulla più.
Diversa la questione per casi psichiatrici, in cui il nucleo familiare può avere anche una funzione di mantenimento del disturbo o della patologia.
Non è compito del forum definire che tipo di caso ci stiamo trovando di fronte.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Ricorda la storia di una mia amica, tua coetanea.
Stesso problema con il figlio della stessa età, stessa situazione.
Capisco.
Speriamo che migliori veramente durante quest' estate....
Vedremo... già il fatto che non abbia fatto sport durante tutto l inverno l ha portato ad isolarsi...prima praticava atletica, faceva gare ma poi col covid si è bloccato tutto e lui soprattutto ha deciso che non era cmq più il suo sport...
Stesso discorso per lo scoutismo...non vuole più farlo ..su questo ci siamo accordati che terminerà almeno l anno...(agosto)...io vorrei che lo continuasse ma sarà dura convincerlo...
È veramente un bel gruppo il ns di scout...imparano tanto...i ragazzi che li seguono sono formati adeguatamente e secondo me è una scuola di vita ..
Però non posso obbligarlo ...
È tutto un vediamo come va...
Tanto il nome della psicologia ormai ce l ho...
Se vedo che non si schioda dal suo comportamento....posso sempre contattarla..inoltre ho un ottimo feedback positivo...sta seguendo la figlia di una cara amica che ha problemi di apprendimento e altro....
 

danny

Utente di lunga data
Beh non tutti possiamo amare il mondo scout... altrimenti saremmo tutti in giro coi pantaloncini corti in pieno inverno🤣🤣🤣
Sicuramente non lo obbligherei mai ad andare dallo psicologo senza il suo consenso....
Io spero sempre che si sblocchi da solo..
Poi con l inizio del liceo a settembre....nuovi compagni....nuova scuola...dovrebbe incontrare un bel po'di gente nuova....
Mia figlia va dallo psicoterapeuta, ma ha dei grossi disturbi conseguenza dell'anoressia.
Non ha mai avuto problemi di socialità, anzi, i disturbi sono iniziati proprio quando ha per obbligo dovuto rinunciare alla sua vita sociale.
Nel caso dell'anoressia i genitori sono coinvolti perché il loro comportamenti influisce sul mantenimento della malattia.
Viene loro spiegato come devono reagire nelle varie situazioni, che non sono normali.
Se una ragazza non vuole mangiare perché vede i ragni nel piatto ti viene spiegato come devi comportarti nel casa e cosa non devi fare.
Il disturbo psichiatrico di un figlio ha influenza anche sull'equilibrio della coppia, necessariamente, e delle persone. E' fonte di stress, perché inibisce una comunicazione corretta tra i soggetti e foriero talvolta di scontri. Tieni conto che conosciamo famiglie che vanno avanti da cinque anni, puoi immaginarti come problemi di questo tipo ti cambino e come parlarne con altri può aiutare.
Il fenomeno degli adolescenti solitari, fino all'estremo del HIkikomori ( ci sono associazioni per questo disturbo), è abbastanza diffuso in questo periodo storico ed è cresciuto col lockdown. E' soprattutto diffuso tra i maschi. Chiedere, come genitore, una consulenza, senza coinvolgere il figlio, a una di queste associazioni o a uno psicologo specializzato in disturbi dell'adolescenza è un consiglio che mi sento di darti.
Dopo potrai capire l'entità del problema relativamente a tuo figlio e se è necessario intervenire.
 

danny

Utente di lunga data
Posso capire che alcune persone ,nel loro percorso esistenziale si incastrino in difficoltà e possano aver bisogno di aiuto.

Però non ti sembra eccessivo che si prenda sempre più in considerazione il rivolgersi ad uno specialista?

Vedo mamme che portano i figli dallo psicologo, donne che vanno dal terapeuta per ogni cosa che a me pare molto banale. Ma loro se ne fanno un cruccio. Pensano troppo e cristallizzano i problemi , un chiodo fisso.



Sai quante volte mi chiedo se non altro da fare. Io non ho tempo di soffermarmi su tutte le problematiche, via una sotto l’altra.

Mi è incomprensibile come si faccia ad andare in fissa.
Non ti raccontano tutto.
La figlia di un'amica picchia i familiari.
Fa scene di isteria allucinanti in casa.
Episodi terribili. E' in cura da anni.
La guardi da fuori e pensi sia una bella ragazza, in realtà vive un disagio enorme.
Che sta coinvolgendo il resto della famiglia, per cui il fratello non riesce più ad andare a scuola, vive con profonda sofferenza il rapporto con i coetanei etc
Quando parlo di profonda sofferenza parlo di episodi che vanno oltre all'adolescente pigro stravaccato sul letto.
Ovviamente non lo si va a dire in giro per evitare lo stigma sociale.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
@bravagiulia75 75 Eventualmente curiosa qua.
Grazie Danny...
Lo conoscevo già il fenomeno... è ben per quello che mi sono allarmata....
Vero è che il piccolo è attaccato fin troppo a suo padre...altro che a me....
È effettivamente troppo attaccato anche nel senso fisico.... banalmente se siamo fuori insieme ... Cerca continuamente un contatto con lui....in modo scherzoso perché è anche carino vederli...fanno tenerezza ....
Con me scherza ma in una maniera molto molto soft...
L altro campanello di allarme.... è il fatto che lui in dad ci stava benissimo....era stra felice...ho provato ad indagare ma non ha manifestato nessun disagio coi compagni....gli insegnanti anzi lo vedono in maniera molto positiva come uno che interagisce con gli altri (soprattutto durante la dad che aiutava parecchi a risolvere anche problemi dovuti alla connessione ...)..
Non so cosa pensare cmq...
A giorni sono positiva altri proprio per nulla ..
Perché cmq problemi non risolti in età adolescenziale condizionano in maniera notevole il tuo essere adulto...
 

danny

Utente di lunga data
Grazie Danny...
Lo conoscevo già il fenomeno... è ben per quello che mi sono allarmata....
Vero è che il piccolo è attaccato fin troppo a suo padre...altro che a me....
È effettivamente troppo attaccato anche nel senso fisico.... banalmente se siamo fuori insieme ... Cerca continuamente un contatto con lui....in modo scherzoso perché è anche carino vederli...fanno tenerezza ....
Con me scherza ma in una maniera molto molto soft...
L altro campanello di allarme.... è il fatto che lui in dad ci stava benissimo....era stra felice...ho provato ad indagare ma non ha manifestato nessun disagio coi compagni....gli insegnanti anzi lo vedono in maniera molto positiva come uno che interagisce con gli altri (soprattutto durante la dad che aiutava parecchi a risolvere anche problemi dovuti alla connessione ...)..
Non so cosa pensare cmq...
A giorni sono positiva altri proprio per nulla ..
Perché cmq problemi non risolti in età adolescenziale condizionano in maniera notevole il tuo essere adulto...
Vero.
Non è questo il posto dove potrai ottenere risposte. Il mio consiglio è di rivolgervi (l'ideale è fare squadra tra genitori, ma vedo che ci sono difficoltà) a uno specialista di disturbi dell'adolescenza e chiedere, prima di coinvolgere vostro figlio, se vi è riscontro al problema che noti e come procedere.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Vero.
Non è questo il posto dove potrai ottenere risposte. Il mio consiglio è di rivolgervi (l'ideale è fare squadra tra genitori, ma vedo che ci sono difficoltà) a uno specialista di disturbi dell'adolescenza e chiedere, prima di coinvolgere vostro figlio, se vi è riscontro al problema che noti e come procedere.
Al max ci vado solo io....poi seguirò il consiglio del terapeuta...e il marito messo di fronte ad un parere di una persona qualificata non potrà che seguirmi ...e poi vedremo...
...
L ideale è che il ragazzetto si sblocchi da se....
 

danny

Utente di lunga data
Al max ci vado solo io....poi seguirò il consiglio del terapeuta...e il marito messo di fronte ad un parere di una persona qualificata non potrà che seguirmi ...e poi vedremo...
...
L ideale è che il ragazzetto si sblocchi da se....
Sì, vacci tu, e fatti consigliare. Scegli un professionista che abbia competenza in disturbi dell'adolescenza. Spesso lavorano anche in associazioni.
 

bravagiulia75

Annebbiata lombarda DOCG
Si da m
Sì, vacci tu, e fatti consigliare. Scegli un professionista che abbia competenza in disturbi dell'adolescenza. Spesso lavorano anche in associazioni.
La psicologa che segue la figlia della mia amica è esperta di problemi dell' adolescenza....al max sbatto via 100 euro....
Ma veramente prima di arrivare a lei...voglio dare ancora un po'di tempo al piccolo....
Cmq ci andrò sicuramente da sola e prima io...
E poi vedremo...
Tua figlia come va?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Il padre.
Sarebbe già qualcosa.
No. Lei vorrebbe che facesse quello che lei ritiene giusto.
Sui ruoli materno e paterno ho aperto una discussione
 
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