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Daniele

Utente orsacchiottiforme
Temporeggia?!?
Sono pochi mesi!
Pochi mesi??? ma sai quanti sono?? consideriamo 3600 secondi al giorno ci sono troppi tic tac. Bisogna prendersi del tempo per capire chi siamo e cosa vogliamo, ma fatto questo bisogna fare, agire e non pensare che qualcosa capiterà per sistemare il tutto. Io sinceramente me ne sarei andato di casa, ma non come scelta definitiva, ma per far vedere alla mugliera fedifraga quanto diventa difficile gestire lavoro, figli con un amante quando si è da soli. Una reazione più soft? Quando lei negava l'evidenza mandarla a quel paese, l'essere meno calmi e diplomatici, invece lui lo è troppo. MI chiedo cosa possa pensare una donna fedifraga del suo uomo che l'accusa di tradimento e permane calmo...in assurdo una persona scoperta non si aspetta calma piatta.
 
Incredibile come la fa facile chi non è sposato e soprattutto non ha figli. Va bene allora OK. Sono innamorato perso di un'altra domani mattina faccio le valige e parto per la mia nuova vita.
Ogni chiarimento del caso lo affido al mio avvocato.
Che qualcuno ritiri la posta per me.:cool:
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Vi ricordo che esiste..abbandono del tetto coniugale...non più severa come una volta, ma che comunque può farti passare dalla parte del torto.
Non credo che valga in caso di infedeltà coniugale o meglio abbandono è una fuga senza motivi, in questo il motivo è una colpa di lei. per alcune persone potrebbe essere intollerabile vivere con una megera menzoniera.
 

Verena67

Utente di lunga data
Vi ricordo che esiste..abbandono del tetto coniugale...non più severa come una volta, ma che comunque può farti passare dalla parte del torto.

si risolve mandando la lettera dell'avvocato PRIMA (cosa che Dave deve fare assolutamente e SUBITO). Dopo, non è piu' abbandono.
 

Verena67

Utente di lunga data
Persa, a volte sono duro, ma lo sono soprattutto con chi rischiano di ritrovarsi invischiati in una situazione mica bella e sinceramente Dave è nella pupù fino al collo, meglio non essere diplomatici e badare al risultato.
in soldoni hai ragione. Dove sbagli è nei giudizi morali (nemmeno Gesù...riflettici). Lei non la giudico, non spetta a me né a te, né a nessuno, ma è un fatto che il famoso "tac" di cui parlavamo nel thread di ieri, non le è ancora pervenuto. Non intende ancora rinunciare all'amante.
E questo è inaccettabile.
 

dave.one

Utente di lunga data
Ciao a tutti, cerco di rispondere con calma e mettervi al corrente della situazione:
1) Il tempo è quello che è; Daniele avrà ragione nel dire che forse è passato troppo tempo. Sono solo due mesi e mezzo da quando ho scoperto la tresca, ma è un annetto bello e buono da quando sono cominciati i problemi. forse è tanto, forse è poco tempo. Dipende, è come vedere un bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto.
2) Detto questo, e dopo varie altre discussioni con mia moglie, è chiaro che la strada sembra intrapresa. L'andare dalla psicologa di gruppo è solo un modo per capire chi siamo e perché siamo arrivati a quel punto, e per capire cosa è andato storto - fondamentalmente, per avere un punto di vista diverso sulla situazione. Risposte che probabilmente non arriveranno in un attimo né in un paio di giorni, ma che comunque servono sia a me che a lei.
3) Ho la consapevolezza che il nostro rapporto è finito - per lo meno, quello che era. Cosa arriverà dopo NON potrà essere ciò che è stato. La strada più "giusta" è la separazione, punto e basta. Ma da qui nascono un fracco di domande: casa, figli, soldi, comunione dei beni, ciò che è stato fatto e costruito in tanti anni... Insomma, mica pizza e fichi! Permettetemi che questo abbisogna anche del tempo per riflettere su come affrontarlo e costruire qualcosa di nuovo dal nulla mettendo a posto tutti i pezzi del puzzle...
4) rifacendo una disamina dell'accaduto, e quindi sui perché siamo arrivati a questo punto. E' vero, lei ha commesso qualcosa di sbagliato, ma è lecito chiedersi perché è successo. Ora, ciò che mi viene da pensare è che io non sia stato all'altezza come uomo e marito per lei, mi pare lapalissiano; il perché lo conosco e me ne vergogno quasi a parlarne, ovvero: insicuro, poco riflessivo, indeciso, inconcludente, non avvezzo alle disamine per arrivare al succo delle questioni, insomma: una sfilza di aggettivi non proprio edificanti per il proprio ego. Questo che riflessione porta? Che se non cambio io, un domani potrebbe capitarmi ancora. Dare la colpa agli altri senza aver capito quali sono le proprie non è un comportamento costruttivo e maturo. Le mie ora le ho capite, ed ho perfettamente compreso che sono tratti caratteriali incompatibili con, per esempio, quello di mia moglie. Se penso a cosa invece c'è di positivo in me, non riesco a cavare un ragno dal buco. Certo ci sono sani principi, come onestà, libertà, lealtà, fedeltà, altruismo e così via, ma non sono sufficienti evidentemente. Per inciso: è semplicemente riuscire a capire se stessi ed i propri problemi per prenderne atto ed evitare che domani siano ancora causa di sconforto e delusioni, per se e per gli altri. La fase più problematica sta nel capire che sono tratti caratteriali che si sono formati con il tempo, che si sono "radicati" nel proprio io e che non so fino a che punto possono essere cambiati, modificati o smussati. Forse un aiuto esterno, come una psicologa, me lo può fare capire.
5) Per ultimo, il mio scopo ora è trovare terreno solido sul quale posarmi e da lì ripartire. Non so quanto tempo e cosa ci voglia, ma è un obiettivo importante se uno vuole ripartire, considerando che ciò che sono non è ciò che gli altri vorrebbero vedere ed avere. Prendere consapevolezza di se stessi e da lì costruire qualcosa attorno. Cercare caposaldi forti e sani sui quali basare la propria identità.
Comunque consigli e critiche sono sempre ben accetti, ci mancherebbe.
E grazie per preoccuparvi, a vostro modo, di quanto sta accadendo. Solo chi ha passato questi momenti può realmente capire.
 

Verena67

Utente di lunga data
Scusami, ma sarò come sempre franca.

Sbagli approccio "patologizzandoti": per carità, è giusto e anche razionale "interrogarsi" su quei lati del proprio carattere che possono aver "deluso" il partner ma la cosa finisce lì.

Non siamo "prodotti industriali" migliorabili: siamo esseri umani. L'amore è "cieco" nel senso che o c'è, o non c'è. Scendiamo dall'empireo (in questo momento l'amore se c'è, è ovvio che sta dormendo) sul concreto: il desiderio di condividere vita o famiglia con una persona c'è o non c'è.

Non sarà "migliorandoti" che riconquisterai tua moglie. Il pacchetto quello è, quello lei conosce, quello lei ha accettato e voluto per tanti anni.

E' lei che si è (illusa a mio avviso) convinta di trovare qualcosa di "meglio" altrove, in ciò ignorando la prima responsabilità: il pacchetto al 50 % l'ha costruito lei.

Una donna non ti sposa senza sapere chi sei. Lo sa eccome. Ma fa una valutazione di "sufficienza", specie quando mette al mondo dei figli.

Pensare che se tu "cambierai" lei ti amerà di nuovo è la piu' deludente delle autoillusioni.

Anzi, paradossalmente, io credo che lei, a posteriori, apprezzerà un DAVE capace di mettere da parte le illusioni e di essere molto molto concreto (proprio per gli ovvi problemi: casa, mutui, figli, genitori, etc.).

E' lei che deve cambiare, Dave, prospettiva sulla vostra coppia, non tu.

Cosa pensi che l'altro, l'amante, non sia altrettanto indeciso e incapace di prendere decisioni? Anche quella di non rovinare una famiglia insidiando una donna sposata è una decisione che moltissimi non si sentono MAI di prendere....

Non giocare un gioco sentimentale, è un lusso che non puoi permetterti, ora come ora.

Offri il piatto "al netto" di valutazioni psicologiche: è il piatto della tua famiglia, dei tuoi figli.

Dalle un brusco risveglio CONCRETO.

Auguri!!
 
Vi ricordo che esiste..abbandono del tetto coniugale...non più severa come una volta, ma che comunque può farti passare dalla parte del torto.
No. Tu puoi andartene, basta che lo fai in un certo modo, consultando un avvocato, e comunicando dove vai a risiedere, ecc..ecc..ecc..
Chi invece se ne va senza il certo modo, entra nel regime di separazione di fatto. Ma in genere non fa tanta strada eh?
Ma ripeto è SQUALLIDO sentir parlare in un certo modo, facilitone, cialtrone, da fuori di testa, da persone che nelle loro vita non si sono mai assunti certi obblighi.
Fedeltà sessuale MA CHI SE NE FREGA.
Sono ben altri e più onerosi gli impegni che ci si prende nel matrimonio, presso la società. Tanto è vero che chi sceglie la convivenza, lo fa anche, per scansare quegli obblighi.
Tutti bravi a rivendicare sempre e solo i nostri diritti, ai doveri però non ci si pensa mai.

Non c'è solo l'amare.
C'è anche l'onorare.
 
Non credo che valga in caso di infedeltà coniugale o meglio abbandono è una fuga senza motivi, in questo il motivo è una colpa di lei. per alcune persone potrebbe essere intollerabile vivere con una megera menzoniera.
Ma viviamo in uno stato di diritto, dove le leggi non le fai tu.
Se tu ti suicidavi, mica ficcavano dentro la tua ex eh?
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Scusami, ma sarò come sempre franca.

Sbagli approccio "patologizzandoti": per carità, è giusto e anche razionale "interrogarsi" su quei lati del proprio carattere che possono aver "deluso" il partner ma la cosa finisce lì.

Non siamo "prodotti industriali" migliorabili: siamo esseri umani. L'amore è "cieco" nel senso che o c'è, o non c'è. Scendiamo dall'empireo (in questo momento l'amore se c'è, è ovvio che sta dormendo) sul concreto: il desiderio di condividere vita o famiglia con una persona c'è o non c'è.

Non sarà "migliorandoti" che riconquisterai tua moglie. Il pacchetto quello è, quello lei conosce, quello lei ha accettato e voluto per tanti anni.

E' lei che si è (illusa a mio avviso) convinta di trovare qualcosa di "meglio" altrove, in ciò ignorando la prima responsabilità: il pacchetto al 50 % l'ha costruito lei.

Una donna non ti sposa senza sapere chi sei. Lo sa eccome. Ma fa una valutazione di "sufficienza", specie quando mette al mondo dei figli.

Pensare che se tu "cambierai" lei ti amerà di nuovo è la piu' deludente delle autoillusioni.

Anzi, paradossalmente, io credo che lei, a posteriori, apprezzerà un DAVE capace di mettere da parte le illusioni e di essere molto molto concreto (proprio per gli ovvi problemi: casa, mutui, figli, genitori, etc.).

E' lei che deve cambiare, Dave, prospettiva sulla vostra coppia, non tu.

Cosa pensi che l'altro, l'amante, non sia altrettanto indeciso e incapace di prendere decisioni? Anche quella di non rovinare una famiglia insidiando una donna sposata è una decisione che moltissimi non si sentono MAI di prendere....

Non giocare un gioco sentimentale, è un lusso che non puoi permetterti, ora come ora.

Offri il piatto "al netto" di valutazioni psicologiche: è il piatto della tua famiglia, dei tuoi figli.

Dalle un brusco risveglio CONCRETO.

Auguri!!
Quoto tutto.
Però se Dave riconosce di non essere un decisionista è chiaro che non può aspettarsi da se stesso un comportamento deciso.
Però io non lo vedo indeciso, debole come lui si è lasciato autodefinire. A me pare un uomo che, anche di fronte a un grande dolore e a una ferità narcisistica, è stato in grado di mettersi in discussione e cercare di capire la situazione e la moglie e poi, ora, di considerare concretamente come affrontare una separazione.
Ce ne fossero di uomini (e persone) così, in mezzo a tanti egosti e ambigui!
 

Verena67

Utente di lunga data
Assolutamente sì! Specie se il decisionismo è quello di chi pensa sempre solo a sé!

Pero' ora deve agire. Lei ci sguazza in quest'ambiguità.
 

Brady

Utente di lunga data
Scusami, ma sarò come sempre franca.

Sbagli approccio "patologizzandoti": per carità, è giusto e anche razionale "interrogarsi" su quei lati del proprio carattere che possono aver "deluso" il partner ma la cosa finisce lì.

Non siamo "prodotti industriali" migliorabili: siamo esseri umani. L'amore è "cieco" nel senso che o c'è, o non c'è. Scendiamo dall'empireo (in questo momento l'amore se c'è, è ovvio che sta dormendo) sul concreto: il desiderio di condividere vita o famiglia con una persona c'è o non c'è.

Non sarà "migliorandoti" che riconquisterai tua moglie. Il pacchetto quello è, quello lei conosce, quello lei ha accettato e voluto per tanti anni.

E' lei che si è (illusa a mio avviso) convinta di trovare qualcosa di "meglio" altrove, in ciò ignorando la prima responsabilità: il pacchetto al 50 % l'ha costruito lei.

Una donna non ti sposa senza sapere chi sei. Lo sa eccome. Ma fa una valutazione di "sufficienza", specie quando mette al mondo dei figli.

Pensare che se tu "cambierai" lei ti amerà di nuovo è la piu' deludente delle autoillusioni.

Anzi, paradossalmente, io credo che lei, a posteriori, apprezzerà un DAVE capace di mettere da parte le illusioni e di essere molto molto concreto (proprio per gli ovvi problemi: casa, mutui, figli, genitori, etc.).

E' lei che deve cambiare, Dave, prospettiva sulla vostra coppia, non tu.

Cosa pensi che l'altro, l'amante, non sia altrettanto indeciso e incapace di prendere decisioni? Anche quella di non rovinare una famiglia insidiando una donna sposata è una decisione che moltissimi non si sentono MAI di prendere....

Non giocare un gioco sentimentale, è un lusso che non puoi permetterti, ora come ora.

Offri il piatto "al netto" di valutazioni psicologiche: è il piatto della tua famiglia, dei tuoi figli.

Dalle un brusco risveglio CONCRETO.

Auguri!!
quoto anch'io (con un po' di deja vù, o meglio deja entendù...:() e aggiungo....
Lo so cosa stai passando Dave, gli aspetti emotivi intendo. E nel tuo atteggiamento di autocolpevolizzazione ci vedo molto vittimismo e voglia di generare compassione. Non in noi ovviamente, ma in tua moglie. E il motivo per cui lo stai facendo è che vorresti che lei si rendesse conto del male che ti ha fatto. Autoflagellandoti speri che lei si renda conto che sei stato ferito nel profondo al punto di rivolgere le critiche principalmente verso di te e non verso di lei. Cerchi anche di dimostrare la tua "ragionevolezza", la tua disponibilità a guardare le cose da tutti i punti di vista ed essere disposto a cambiare qualunque cosa, perfino te stesso, pur di tornare come eravate prima.
Insomma stai mettendo un sacco di cose su un piatto e glielo stai offrendo. Magari non ho azzecato qualcosa qua e là, ma siccome mi riconosco molto nel tuo atteggiamento probabilmente il "succo" è corretto.
Peccato che lei ci leggerà tutt'altro. Vedrà esasperate quelle caratteristiche del tuo carattere che (forse) apprezza di meno. Oppure si sentirà messa alle corde. Vedere che tu evidenzi la tua sofferenza le sembrerà un tuo modo per aumentare il suo senso di colpa, la farà sentire accusata e si metterà sulla difensiva, ancor più di adesso, se possibile. Oppure la tua ragionevolezza si scontrerà con il suo comportamento illogico e diventerà anche questa un'accusa (come a dire "perché non sei stata ragionevole prima? perché non ci hai pensato?")...

Credo che la strada che dice Verena sia l'unica corretta. L'unica percorribile. Lei deve essere messa di fronte alla necessità di scegliere, in modo chiaro e definitivo. E quindi prima di tutto devi aver deciso tu. Devi esserti convinto che tu sei tu e che quello che è successo prevalentemente non dipende da te. Tu sei sempre stato te stesso (senza inganni) ed è quello che lei deve valutare.
 

Amoremio

Utente di lunga data
Quoto tutto.
Però se Dave riconosce di non essere un decisionista è chiaro che non può aspettarsi da se stesso un comportamento deciso.
Però io non lo vedo indeciso, debole come lui si è lasciato autodefinire. A me pare un uomo che, anche di fronte a un grande dolore e a una ferità narcisistica, è stato in grado di mettersi in discussione e cercare di capire la situazione e la moglie e poi, ora, di considerare concretamente come affrontare una separazione.
Ce ne fossero di uomini (e persone) così, in mezzo a tanti egosti e ambigui!
quoto
 

Amoremio

Utente di lunga data
Scusami, ma sarò come sempre franca.

Sbagli approccio "patologizzandoti": per carità, è giusto e anche razionale "interrogarsi" su quei lati del proprio carattere che possono aver "deluso" il partner ma la cosa finisce lì.

Non siamo "prodotti industriali" migliorabili: siamo esseri umani. L'amore è "cieco" nel senso che o c'è, o non c'è. Scendiamo dall'empireo (in questo momento l'amore se c'è, è ovvio che sta dormendo) sul concreto: il desiderio di condividere vita o famiglia con una persona c'è o non c'è.

Non sarà "migliorandoti" che riconquisterai tua moglie. Il pacchetto quello è, quello lei conosce, quello lei ha accettato e voluto per tanti anni.

E' lei che si è (illusa a mio avviso) convinta di trovare qualcosa di "meglio" altrove, in ciò ignorando la prima responsabilità: il pacchetto al 50 % l'ha costruito lei.

Una donna non ti sposa senza sapere chi sei. Lo sa eccome. Ma fa una valutazione di "sufficienza", specie quando mette al mondo dei figli.

Pensare che se tu "cambierai" lei ti amerà di nuovo è la piu' deludente delle autoillusioni.

Anzi, paradossalmente, io credo che lei, a posteriori, apprezzerà un DAVE capace di mettere da parte le illusioni e di essere molto molto concreto (proprio per gli ovvi problemi: casa, mutui, figli, genitori, etc.).

E' lei che deve cambiare, Dave, prospettiva sulla vostra coppia, non tu.

Cosa pensi che l'altro, l'amante, non sia altrettanto indeciso e incapace di prendere decisioni? Anche quella di non rovinare una famiglia insidiando una donna sposata è una decisione che moltissimi non si sentono MAI di prendere....

Non giocare un gioco sentimentale, è un lusso che non puoi permetterti, ora come ora.

Offri il piatto "al netto" di valutazioni psicologiche: è il piatto della tua famiglia, dei tuoi figli.

Dalle un brusco risveglio CONCRETO.

Auguri!!
è tutto molto vero
il grassetto poi dà la misura del dolore del tradito
 

Verena67

Utente di lunga data
Peccato che lei ci leggerà tutt'altro. Vedrà esasperate quelle caratteristiche del tuo carattere che (forse) apprezza di meno.
Questo per me è il nocciolo duro.
La tua strategia deve completamente neutralizzare quest'effetto.
Ti aspetta debole, bisognoso d'amore, insicuro?
Fatti trovare duro, irremovibile, concreto, freddo.

Guarda che lei nell'amante proprio quello ama. Chissà come corre quando lui fischia!!!
 

Amoremio

Utente di lunga data
cara Amore, è la misura di tutti i dolori d'amore (presunto). Quando si è quello che ama di piu', il vaso è pieno di fiele, in fondo al dolce delle illusioni.

a volte (può essere), sotto al dolce delle illusioni, il fiele può essere uno strato che copre il rimanente contenuto fatto di altrettanto dolci consapevolezze
a volte ...
forse ...
se si ha la voglia di cercare ancora :eek:
 

Grande82

Utente di lunga data
Questo per me è il nocciolo duro.
La tua strategia deve completamente neutralizzare quest'effetto.
Ti aspetta debole, bisognoso d'amore, insicuro?
Fatti trovare duro, irremovibile, concreto, freddo.

Guarda che lei nell'amante proprio quello ama. Chissà come corre quando lui fischia!!!
dura e chiara.
solo tu sai essere così.
quoto.
soprattutto l'ultima, dolorosa, riga.
 
Stato
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