Cosa fare adesso?

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Grande82

Utente di lunga data
Brava.
Infatti è proprio così.
Se io venissi a scoprire che mia moglie mi sputtana in giro, uhm, mi separerei, così almeno non ha più nulla da sputtanare.
Insomma ho capito alla fine della fiera non è il tradimento in sè a causare danno, ma il sentirsi presi per il culo magari per anni.
Davide insomma dice: ok, è da qua fin qua, smettiamoci di illuderci e di prenderci per il culo.
Toccato il nocciolo della questione si affronta la faccenda.
Poi ovvio, se nel cuore alberga: rabbia, risentimento, rivendicazioni, voglia di farla pagare ecc...non si va da nessuna parte.
E ci si logora.
condivisibilissimo!
solo che purtroppo al tradimento troppo spesso seguono recriminazioni, risentimenti, storie vecchie di vent'anni 'tu non eri, non facevi, non dicevi..'
E allora?
Per me anche essere tradita è uno 'sputtanare'.
Non fa parte del mio patto.
Io pretendo di essere amata per come sono e in modo totalizzante. Se non sono abbastanza puoi andare altrove. Io amo così. Si fa un errore? Se ne parla. Si cerca di autogiustificarsi e pararsi il culo anzichè parlarne? Non era un errore, a quel punto. Eri stronzo e stop. E io merito di più.
E' sempre la stessa cosa: ci si basta quel che ci si fa bastare...
 

Amoremio

Utente di lunga data
Però in un matrimonio, (IMHO), vale ciò che mi disse la mia insegnante russa ( si non sono vissuto sempre e solo al paesello eh? ), suonare è 20% fattore di cuore, e 80% di testa, tu sei come una macchina che va di qua e di là, perchè non razionalizzi le emozioni, dentro la struttura del pezzo musicale.
Credimi, e qui parlo, delle defezioni....anche quando ti fai un'avventuretta devi avere molto controllo sul cuore. Appunto se poi ti ritrovi innamorato, sei nei casini. Si soffre anche nel non poter avere l'oggetto del nuovo amore no?
Ovvio se hai nel cuore un'altra persona, il tuo sguardo nei confronti del partner cambia. Anzi, lui arriva a non esistere più dentro il tuo cuore.
non esiste?
o si crede che non esista?
 

dave.one

Utente di lunga data
non esiste?
o si crede che non esista?
Questo dovrebbe saperlo chi ha deciso (volontariamente o meno) di sostituire l'amore per il partner con quello per un'altra persona. Ma tendo a credere che sia messo in disparte piuttosto di dire "non esista". Non credo che dopo tanti anni di convivenza insieme una persona facente parte di una coppia non possa più "esistere".
Immagino che tutti voi siete stati (o siete) innamorati. Immagino che sappiate bene con che occhi "vedete" il proprio partner. Ebbene, usando questi stessi occhi, potreste semplicemente immaginare la vostra vita accanto a quella di un altro o di un'altra? Ne dubito.
Al momento la mia vita accanto ad un'altra non la riesco ancora a concepire. Ma forse in futuro cambierò idea. Chi lo sa!?
 

minnie

Utente di lunga data
potrei quotare
ma....

ho vissuto il tradimento e ho sotto gli occhi alcune crisi coniugali, che mi fanno pensare che le cose non siano così "inquadrabili"

crisi che un mese prima non c'erano
e un mese dopo ... sbadabang
mogli belle, innamorate e "devote" (non sto parlando di me, quindi risparmiatemi le battute) che in pochi giorni si trasformano nella mente del traditore in presuntuose spaccamaroni convinte di aver sempre ragione e assatanate di sesso (coniugale, poi, eh!)
mariti protettivi e complici che diventano oppressivi impiccioni appiccicosi

diverbi su questioni risibili al pari dell'aspirapolvere che vengono portati ad esempio di crudeltà mentale e incompatibilità

e dietro?
dietro di solito c'è "l'altro"

una persona che ti abbaglia, ti incanta, ti fa pensare di aver trovato l'eldorado dei pregi desiderati, una nuova (e migliore) prospettiva di vita

una persona che non devi chiamare per ricordarle di chiamare il tecnico della caldaia
che ti chiama dicendo che aveva bisogno di sentirti e non per dirti cosa hanno detto i professori al colloquio o che fa tardi in ufficio mentre tu vorresti mangiare presto e andartene a letto
una persona che in un momento di pausa nella frenesia della giornata non hai bisogno di chiamare per sentirla perchè te la ritrovi lì di persona o al telefono che ti dice "stavo male se non ti vedevo e ho corso il rischio di disturbarti solo perchè non ne potevo fare a meno" - o giù di lì, le formulazioni variano molto, questa va bene per quando si sta già stringendo il cerchio, ma all'inizio basta "dovevo parlarti con urgenza di una cosa ma ora mi è passata di mente, che testa eh?" (in entrambi i casi hanno modo di ritenere che tu sia in una pausa di tranquillità, meglio - almeno all'inizio - se troppo stanco per dirgli "un'altra volta, scusa")

non mi dire che l'altro (o l'altra) è un portato della crisi della coppia
il seme della crisi è endemico nella coppia
ma, nella stragrande maggioranza dei casi che conosco direttamente (nel reale), germoglia perchè è funzionale al rapporto con l'altro e alla conservazione dell'immagine che il traditore ha di sè

ti farò anzi, in estrema sintesi, un esempio limite, ma vero
professionista affermato ed amabile sposato da 20 anni con una moglie volgare e iena oltre ogni dire
nessuno degli amici si spiegava come lui potesse sopportarla
avvia una storia con una collega di lavoro che, non si sa ancora bene come, viene a conoscenza della moglie che lo mette alla porta
si accasa con la collega, separazione e divorzio lampo, nuovo matrimonio
molti amici sperano che trovi nella nuova compagna una donna che che possa renderlo felice
nuova separazione
nuova compagna
nuovo fallimento
sulla base di ciò che mi ha detto lui, io ti dico: quella moglie, secondo me insopportabile ed impresentabile, era la sua "mezza mela", quelli che agli occhi di tutti erano motivi di crisi erano "giusti" per lui
incontrando una persona che lo ha messo (temporaneamente) sul piedistallo, perdipiù in età critica, ha sbroccato, ha perso la prospettiva
ed ha fatto un errore per il quale non ha trovato possibilità di appello
in astratto ti direi: gli è andata bene che lo abbia cacciato
in pratica: lui ora è infelice e prima non lo era

il discorso è in generale, non riguarda direttamente Dave (e mi scuso con lui)
è una riflessione che da un po' alberga nelle mie sinapsi


:umile::umile::umile::umile::umile::umile::umile:
 

minnie

Utente di lunga data
Beh, se separazione, significa, lasciar andare l'altro io ci sto.
Restituire la libertà all'altro.
Senza giudicarlo.
Non possiamo fare una colpa a chi non ci ama più, per il semplice fatto che non ci ama più.
Capita.
Quoto, riquoto, straquoto
 

dave.one

Utente di lunga data
condivisibilissimo!
solo che purtroppo al tradimento troppo spesso seguono recriminazioni, risentimenti, storie vecchie di vent'anni 'tu non eri, non facevi, non dicevi..'
E allora?
Per me anche essere tradita è uno 'sputtanare'.
Non fa parte del mio patto.
Io pretendo di essere amata per come sono e in modo totalizzante. Se non sono abbastanza puoi andare altrove. Io amo così. Si fa un errore? Se ne parla. Si cerca di autogiustificarsi e pararsi il culo anzichè parlarne? Non era un errore, a quel punto. Eri stronzo e stop. E io merito di più.
E' sempre la stessa cosa: ci si basta quel che ci si fa bastare...
Vedi Grande: il modo in cui vieni tradito e come lo vieni a sapere può influenzare il peso dei tuoi risentimenti o rancori verso il traditore.
Le motivazioni possono essere molteplici e disparatissime!
Penso che, alla fine, la cosa più brutta in assoluto è scoprire che la persona con cui hai condiviso tutto per un lungo tratto della tua vita dica semplicemente che "non ti ama più" e/o "non ti ha mai amato". Se non sbrocchi, che fai? O assimili il colpo e te ne fai una ragione, pensando al domani e non fermandoti a ieri, oppure soccombi e non ti tiri più su. Delle due opzioni preferirei di gran lunga la prima.
 

dave.one

Utente di lunga data
potrei quotare
ma....

non mi dire che l'altro (o l'altra) è un portato della crisi della coppia
il seme della crisi è endemico nella coppia
ma, nella stragrande maggioranza dei casi che conosco direttamente (nel reale), germoglia perchè è funzionale al rapporto con l'altro e alla conservazione dell'immagine che il traditore ha di sè
Grazie per la tua riflessione Amoremio, di ottima fattura.

Mi piacerebbe approfondissi il paragrafo qui sopra, perché mi è risultato un pochino ostico.
 

dave.one

Utente di lunga data
ultimamente si stanno sposando molti miei amici/che.
Sono così emozionati, belli, sorridenti.
si guardano negli occhi e li vedo pieni di amore.
Io non so se lei 'non ti ha mai amato', ma deve averlo creduto e averci fatto credere anche te.
Non so nemmeno che difetti tu abbia, ma mi domando se davvero lei non li conoscesse dall'inizio.
PEr questo ho sottolineato la frase di amoremio.
I difetti ce li abbiamo tutti. Ma in genere respingono meno di quanto attirino i pregi.
Altirmenti che senso ha quell'unione? tre figli? il matrimonio? la vita insieme?
Poi l'amore può anche finire, le persone possono tirar fuori volti nascosti... però non so fino a che punto fosse il tuo caso.
Comunque sia resta che tu dici di aver avuto le tue colpe (che non la giustificano, però sono a te chiare per il futuro).
Mi domando ancora cosa avresti potuto fare.
Se già non ti amava cosa potevi fare?
in pratica? Accorgermi di lei e andare a fondo delle sue perplessità per tempo. Forse non sarebbe cambiato nulla, se ciò che dice è vero. Ma almeno avrei avuto la certezza di aver fatto ciò che dovevo per tempo.
Se veramente non mi amava già da allora, il tempo sarebbe stato perso né più, né meno, ma almeno avremmo agito prima.
Se invece ci fossero state briciole di speranza, e se il suo non amarmi non avesse avuto fondamenti solidi, forse qualcosa sarebbe potuto cambiare allora.
 

Sid

Utente di lunga data
Immagino che tutti voi siete stati (o siete) innamorati. Immagino che sappiate bene con che occhi "vedete" il proprio partner. Ebbene, usando questi stessi occhi, potreste semplicemente immaginare la vostra vita accanto a quella di un altro o di un'altra? Ne dubito.
Al momento la mia vita accanto ad un'altra non la riesco ancora a concepire. Ma forse in futuro cambierò idea. Chi lo sa!?
Scusami se ti faccio una domanda personale, ma è dall'inizio del treddì che ci penso.
Perchè il timore di perdere tua moglie, quando lei ti ha manifestato i suoi malumori e le sue insoddisfazioni (quindi ben prima del tradimento), non ti ha dato uno scossone?
Non penso che sia spiegabile con il fatto che hai un carattere tranquillo, perchè comunque i polsi avrebbero dovuto tremarti un po' all'idea che la situazione reale non corrispondeva a quella che tu pensavi di vivere...

Altra domanda: tu hai descritto tua moglie come la "donna perfetta", ma poi hai scritto che avete capito che non siete la persona giusta l'uno per l'altra.
L'essere "perfetta" (presumo che tu intendessi che è la donna che - almeno secondo te - qualunque uomo vorrebbe al suo fianco) era quindi "in generale"?
E' possibile che tu avessi la sensazione che non era la donna giusta per come sei tu, ma che l'equilibrio che ti pareva di vivere in famiglia fosse il meglio che ti potevi aspettare?
 

Angel

Utente di lunga data
Vedi Grande: il modo in cui vieni tradito e come lo vieni a sapere può influenzare il peso dei tuoi risentimenti o rancori verso il traditore.
Le motivazioni possono essere molteplici e disparatissime!
Penso che, alla fine, la cosa più brutta in assoluto è scoprire che la persona con cui hai condiviso tutto per un lungo tratto della tua vita dica semplicemente che "non ti ama più" e/o "non ti ha mai amato". Se non sbrocchi, che fai? O assimili il colpo e te ne fai una ragione, pensando al domani e non fermandoti a ieri, oppure soccombi e non ti tiri più su. Delle due opzioni preferirei di gran lunga la prima.
Tutto giusto....ma abbi pazienza se una mi dice che non mi ha mai amato...arghh||:eek: ehhh:confused: ho sentito bene??....beh invece di sentirmi in colpa mi incazzerei un pochino, se permetti la vita è una sola e te ne accorgi 10 20 anni dopo??...praticamente ti ho fatto comodo fino adesso e ora che hai trovato il ganzo mi mandi a stendere :incazzato:....un pò più sensato sarebbe dire, è finita non ti amo più....con questo non voglio ne incitarti alla vendetta o altro.....è solo un mio pensiero, ma penso che fra un anno o due ci arriverai pure tu.....comunque un pò di rabbia potrebbe solo darti quella sferzata in più per reagire....non che non lo stai già facendo facendo :up: ma secondo me il peggio (emotivo) deve ancora arrivare :condom:
 

dave.one

Utente di lunga data
Scusami se ti faccio una domanda personale, ma è dall'inizio del treddì che ci penso.
Perchè il timore di perdere tua moglie, quando lei ti ha manifestato i suoi malumori e le sue insoddisfazioni (quindi ben prima del tradimento), non ti ha dato uno scossone?
Non penso che sia spiegabile con il fatto che hai un carattere tranquillo, perchè comunque i polsi avrebbero dovuto tremarti un po' all'idea che la situazione reale non corrispondeva a quella che tu pensavi di vivere...

Altra domanda: tu hai descritto tua moglie come la "donna perfetta", ma poi hai scritto che avete capito che non siete la persona giusta l'uno per l'altra.
L'essere "perfetta" (presumo che tu intendessi che è la donna che - almeno secondo te - qualunque uomo vorrebbe al suo fianco) era quindi "in generale"?
E' possibile che tu avessi la sensazione che non era la donna giusta per come sei tu, ma che l'equilibrio che ti pareva di vivere in famiglia fosse il meglio che ti potevi aspettare?
Ciao Sid, ti rispondo con ordine:
1) non mi aveva dato uno scossone perché mi sono sentito tremare le gambe. In secundis, e qui mi incolpo alquanto, non ho preso davvero di petto la situazione e non avevo capito cosa stava per succedere. Io mi crogiolavo nel mio tran tran quotidiano, sbagliando. Sappi, però, che lei già covava dei malumori prima di esternarmeli, ma non aveva capito a che cosa fossero dovuti. Dopodiché ci ha ragionato, ci ha pensato, ed è arrivata a capire che fondamentalmente erano dovuti a me, al fatto che, in estrema sintesi, lei cercava un marito nel vero senso della parola, che non fosse un maggiordomo in casa, un uomo che la "sovrastasse" in fatto di carattere - essendo il suo già di per se molto forte; un uomo che le desse fiducia, ma non perché potenzialmente traditore, ovvero che non fosse pressappochista, indeciso, ecc... Cose che hanno del vero in fondo, e delle quali me ne vergogno profondamente! Il mio carattere, per quanto lei cercava e richiedeva, non poteva essere all'altezza delle sue aspettative. La sua colpa è quella di non averlo capito prima, di non essersi fermata in tempo.
2) E' perfetta perché decisa, sicura, ottima dialettica, oculata, non si muove mai senza averci pensato su prima, è autorevole, ed i bambini la adorano proprio per quello, perché sa fare le scelte giuste al momento giusto. Se invece trova in me il suo esatto opposto (non in tutto, sia chiaro!), come fa quindi ad appoggiarsi a me se per caso ha bisogno di aiuto? Se già non le davo fiducia come persona sin dall'inizio perché caratterialmente diverso da lei, come si può creare un rapporto di complicità in cui lei si lascia andare con me, perciò creando quel circolo virtuoso che si autoalimenta nel reciproco aiuto?
Il mio errore è aver sottovalutato questo piccolo aspetto che altro non era che il diamante che regge la piramide rovesciata.
Il suo errore? ingenuità: essendo stato io il suo primo uomo, come poteva sapere come vive insieme una coppia? Che esperienza aveva di un rapporto di coppia? Se solo avesse avuto altri uomini prima di me, probabilmente non mi avrebbe sposato poiché avrebbe avuto di certo parametri di riferimento.
 

dave.one

Utente di lunga data
Tutto giusto....ma abbi pazienza se una mi dice che non mi ha mai amato...arghh||:eek: ehhh:confused: ho sentito bene??....beh invece di sentirmi in colpa mi incazzerei un pochino, se permetti la vita è una sola e te ne accorgi 10 20 anni dopo??...praticamente ti ho fatto comodo fino adesso e ora che hai trovato il ganzo mi mandi a stendere :incazzato:....un pò più sensato sarebbe dire, è finita non ti amo più....con questo non voglio ne incitarti alla vendetta o altro.....è solo un mio pensiero, ma penso che fra un anno o due ci arriverai pure tu.....comunque un pò di rabbia potrebbe solo darti quella sferzata in più per reagire....non che non lo stai già facendo facendo :up: ma secondo me il peggio (emotivo) deve ancora arrivare :condom:
Sai, Angel, credo che il fatto di non avermi mai amato, in fondo, sia una forzatura. In realtà, lei non mi ha amato negli ultimi anni, a mio avviso, da quando, dopo aver messo a posto la casa, ed il terzo bimbo che è cresciuto ed è diventato più autonomo, il daffare quotidiano che non le permetteva di sedersi e riflettere sulla sua vita.
Caro Angel: sul reagire... mi sembra di aver scritto in passato, del fatto che io non voglio essere il padre che mio padre fu per me. Incazzoso, irascibile, che, da piccolo alzava le mani su di me (le punizioni erano gli sculaccioni o gli schiaffoni...). E' un segno indelebile che mi porto addietro. Un bagaglio che, veramente, desidererei abbandonare e non darlo a nessuno.
Ricordo nettamente quella volta che, pivello io - avevo 14 anni credo - cominciai a fumare. Mio padre lo scoprì, e, quella sera, venne in camera mia, chiuse la porta, si sedette alla sedia della mia scrivania e mi chiese "tu fumi"? Io, ovviamente "nooOOO, assolutamente!"; vidi il fuoco nei suoi occhi; si "gettò" su di me, mi prese dal colletto del pigiama e mi scaraventò per terra, due schiaffoni ben piantati e una minaccia da infarto sul fatto che non dovevo più fumare... E non fumai più... Il suo intento aveva sortito l'effetto che desiderava.
Ora, io non riesco proprio ad incazzarmi, perché se mi incazzo, ho negli occhi mio padre, e so cosa provavo per lui in quei momenti. Non voglio che i miei figli vedano questo "lato" di mio padre in me. Mia moglie lo sa, e non lo tollera (ed ha ragione).
Purtroppo, ho anche preso una parte di questo carattere da mio padre, ed è la parte che desidero con tutte le mie forze reprimere. Non c'è nulla di meglio di una sana discussione in cui si portano sul piatto tutti i pro ed i contro, e, con massimo rispetto per le parti in causa, si raggiunge una decisione.
Questo è quanto voglio fare con mia moglie, e credo sia l'obiettivo che, pian piano e faticosamente, probabilmente raggiungerò.

Equilibrio, equilibrio...
 

Angel

Utente di lunga data
Io sono esattamente come te....ma questo non vuol dire che dentro di te non ci possa essere un pò di sana incazzattura...che tra l'altro non è il caso che sia manifestata specialmente con la violenza, un pò di torti li hai ricevuti anche tu, e non devono per forza avere una giustificazione perchè tu comunque vuoi dargliela, questa però (rabbia) potrebbe permetterti di affrontare la cosa un pò più freddamente. :)
 

Daniele

Utente orsacchiottiforme
Ed invece ti dirò...ottimo tuo padre visto che tu non fumi! L'effetto giusto è stato sortito ed è il risultato solo quello che conta e me ne rendo sempre conto di più.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Sai, Angel, credo che il fatto di non avermi mai amato, in fondo, sia una forzatura. In realtà, lei non mi ha amato negli ultimi anni, a mio avviso, da quando, dopo aver messo a posto la casa, ed il terzo bimbo che è cresciuto ed è diventato più autonomo, il daffare quotidiano che non le permetteva di sedersi e riflettere sulla sua vita.
Caro Angel: sul reagire... mi sembra di aver scritto in passato, del fatto che io non voglio essere il padre che mio padre fu per me. Incazzoso, irascibile, che, da piccolo alzava le mani su di me (le punizioni erano gli sculaccioni o gli schiaffoni...). E' un segno indelebile che mi porto addietro. Un bagaglio che, veramente, desidererei abbandonare e non darlo a nessuno.
Ricordo nettamente quella volta che, pivello io - avevo 14 anni credo - cominciai a fumare. Mio padre lo scoprì, e, quella sera, venne in camera mia, chiuse la porta, si sedette alla sedia della mia scrivania e mi chiese "tu fumi"? Io, ovviamente "nooOOO, assolutamente!"; vidi il fuoco nei suoi occhi; si "gettò" su di me, mi prese dal colletto del pigiama e mi scaraventò per terra, due schiaffoni ben piantati e una minaccia da infarto sul fatto che non dovevo più fumare... E non fumai più... Il suo intento aveva sortito l'effetto che desiderava.
Ora, io non riesco proprio ad incazzarmi, perché se mi incazzo, ho negli occhi mio padre, e so cosa provavo per lui in quei momenti. Non voglio che i miei figli vedano questo "lato" di mio padre in me. Mia moglie lo sa, e non lo tollera (ed ha ragione).
Purtroppo, ho anche preso una parte di questo carattere da mio padre, ed è la parte che desidero con tutte le mie forze reprimere. Non c'è nulla di meglio di una sana discussione in cui si portano sul piatto tutti i pro ed i contro, e, con massimo rispetto per le parti in causa, si raggiunge una decisione.
Questo è quanto voglio fare con mia moglie, e credo sia l'obiettivo che, pian piano e faticosamente, probabilmente raggiungerò.

Equilibrio, equilibrio...
io penso che la tua più grande qualità sia proprio riuscire a gestire tutto con estremo equilibrio. Ti sei saputo mettere in gioco, non ti sei messo su un pulpito a giudicare ma hai cercato la soluzione migliore per te e per i tuoi figli. Sai che avresti avuto l'approvazione di tutti (e non parlo solo del forum) se avessi gettato discretito su tua moglie uscendone come la vittima. Invece ti sei rimboccato le maniche e hai pensato a cosa era meglio per entrambi e soprattutto per i tuoi figli. E diq uesto i tuoi figli e anche tua moglie (forse non ora ma in futuro) te ne sarà grata.
Non vivere nel rancore credo sia la cosa più importante soprattutto per te. Poi i momenti di incazzatura e rabbia sono più che giustificati ma se incanalati in una direzione diversa possono darti la spinta per uscire da questa situazione.
Tutti abbiamo un lato del carattere che teniamo nascosto e tentiamo in tutti i modi di sopire. Credo che sia sinonimo di intelligenza e di rispetto verso gli altri riuscire a gestire questa parte oscura di noi.
Se posso chiedertelo com'è andata con tua mamma? Spero di non essere indiscreta
 

dave.one

Utente di lunga data
Ed invece ti dirò...ottimo tuo padre visto che tu non fumi! L'effetto giusto è stato sortito ed è il risultato solo quello che conta e me ne rendo sempre conto di più.
Mi spiace Daniele, ma non concordo. Se il risultato è che alla morte di mio padre io non abbia versato nemmeno una lacrima in sua memoria, ed abbia invece sofferto di più per la morte del nonno materno... Non credo che il fine giustifichi i mezzi in questo caso.
Ti piacerebbe che, se fossi padre, i tuoi figli non si ricordassero oppure non pensassero in futuro a te e/o non serbassero buoni ricordi di te? O meglio detto, si ricordassero di te per i tuoi difetti e non per i tuoi pregi?
 

Grande82

Utente di lunga data
Vedi Grande: il modo in cui vieni tradito e come lo vieni a sapere può influenzare il peso dei tuoi risentimenti o rancori verso il traditore.
Le motivazioni possono essere molteplici e disparatissime!
Penso che, alla fine, la cosa più brutta in assoluto è scoprire che la persona con cui hai condiviso tutto per un lungo tratto della tua vita dica semplicemente che "non ti ama più" e/o "non ti ha mai amato". Se non sbrocchi, che fai? O assimili il colpo e te ne fai una ragione, pensando al domani e non fermandoti a ieri, oppure soccombi e non ti tiri più su. Delle due opzioni preferirei di gran lunga la prima.
ma infatti l'assurdo è che il traditore tira fuori le recriminazioni e i risentimenti, non il tradito!!!
E io che ho tradito lo so bene cosa ho detto per giustificarmi!!

Sentirsi dire quello che ha detto a te è da girare le spalle e andarsene, perchè almeno poteva evitare di fare festeggiamenti, anelli e pranzo nuziale (oltre a tre figli) se sul serio non ti amava. MA poichè sei signore e sul passato non si torna...
 

Grande82

Utente di lunga data
Ciao Sid, ti rispondo con ordine:
1) non mi aveva dato uno scossone perché mi sono sentito tremare le gambe. In secundis, e qui mi incolpo alquanto, non ho preso davvero di petto la situazione e non avevo capito cosa stava per succedere. Io mi crogiolavo nel mio tran tran quotidiano, sbagliando. Sappi, però, che lei già covava dei malumori prima di esternarmeli, ma non aveva capito a che cosa fossero dovuti. Dopodiché ci ha ragionato, ci ha pensato, ed è arrivata a capire che fondamentalmente erano dovuti a me, al fatto che, in estrema sintesi, lei cercava un marito nel vero senso della parola, che non fosse un maggiordomo in casa, un uomo che la "sovrastasse" in fatto di carattere - essendo il suo già di per se molto forte; un uomo che le desse fiducia, ma non perché potenzialmente traditore, ovvero che non fosse pressappochista, indeciso, ecc... Cose che hanno del vero in fondo, e delle quali me ne vergogno profondamente! Il mio carattere, per quanto lei cercava e richiedeva, non poteva essere all'altezza delle sue aspettative. La sua colpa è quella di non averlo capito prima, di non essersi fermata in tempo.
2) E' perfetta perché decisa, sicura, ottima dialettica, oculata, non si muove mai senza averci pensato su prima, è autorevole, ed i bambini la adorano proprio per quello, perché sa fare le scelte giuste al momento giusto. Se invece trova in me il suo esatto opposto (non in tutto, sia chiaro!), come fa quindi ad appoggiarsi a me se per caso ha bisogno di aiuto? Se già non le davo fiducia come persona sin dall'inizio perché caratterialmente diverso da lei, come si può creare un rapporto di complicità in cui lei si lascia andare con me, perciò creando quel circolo virtuoso che si autoalimenta nel reciproco aiuto?
Il mio errore è aver sottovalutato questo piccolo aspetto che altro non era che il diamante che regge la piramide rovesciata.
Il suo errore? ingenuità: essendo stato io il suo primo uomo, come poteva sapere come vive insieme una coppia? Che esperienza aveva di un rapporto di coppia? Se solo avesse avuto altri uomini prima di me, probabilmente non mi avrebbe sposato poiché avrebbe avuto di certo parametri di riferimento.
come vi siete conosciuti?
come avete deciso di sposarvi?
 

Grande82

Utente di lunga data
Ed invece ti dirò...ottimo tuo padre visto che tu non fumi! L'effetto giusto è stato sortito ed è il risultato solo quello che conta e me ne rendo sempre conto di più.
le conseguenze?
quando conviene a te e parli della tua ex non fai che dire che avrebbe dovuto valutare le conseguenze.... per gli altri non vale?
 

dave.one

Utente di lunga data
come vi siete conosciuti?
come avete deciso di sposarvi?
Guarda: ci siamo conosciuti il 5 agosto 1996, in montagna qui nel Bresciano. Ero andato con amici di università c/o la casa parrocchiale della guida spirituale dell'università, un ottimo parroco, nulla da dire.
Lei ci era andata con sue amiche del tempo, io per i fatti miei con altri amici e non ci conoscevamo prima.
Non so cos'è stato, ma credo che durante quelle ferie io abbia visto in lei la persona con la quale finalmente mettere la testa a posto, ed abbia visto in lei il futuro della mia e sua vita insieme.
Forse non avevo ancora focalizzato bene il futuro, né probabilmente ero andato in profondità nel conoscerla bene, ma sapete, quando scocca quella scintilla, uno si butta a capofitto e difficilmente ragiona fino in fondo.
Al tempo, se ripenso indietro al tutto, ci accomunava l'amore per la montagna, per lo stare all'aperto, ma già da piccole cose avevo capito (e lei pure) che eravamo diversi.
Al tempo, essendo io uno squattrinato e quindi un universitario, mi è capitato più di una volta di uscire con lei e trovarmi senza soldi in tasca (che figuuuuura de meeerda!!!!); ero uno scapestrato ma evidentemente in me qualcosa di positivo aveva visto, forse la giovialità, l'esuberanza, la felicità, che ne so...
Come abbiamo deciso di sposarci? Riformulerei con "come ha deciso di sposarmi"!! Io manco ci pensavo al tempo, ero uno scapestrato. Poi è riuscita a convincermi e, sinceramente, a me non dispiaceva una possibile vita tutta mia fuori dalla allora casa mia, e soprattutto insieme a lei.
 
Stato
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