Ieri sera mi ha chiamato il suocero dicendo che ha saputo, tramite mia moglie, della nostra decisione. Io sono caduto dal pero nel senso che, sapevo che mia moglie doveva parlare con i suoi, ma non mi ha detto quando! Ci sono rimasto male, e dall'altra parte mi sono anche incazzato con lei perché non me l'aveva detto (sarebbe stato all'uopo avvisarmi!); per ultimo era in mezze lacrime perché l'hanno cazziata di brutto, additandole delle colpe, in parte vere in parte no, forse esagerando un poco. Al telefono, ho dovuto sfoggiare un "politichese" del miglior Andreotti (le famose convergenze parallele), e cercare di rimanere sui generis senza andare oltre con spiegazioni e/o scendere troppo nei dettagli. Se non altro sono riuscito a convincerli (apparentemente) della scelta fatta. Ma mi aspetto che tornino alla carica. Ho voluto tralasciare qualsiasi dettaglio, poiché non è affar loro in ogni senso, così come ho fatto con mia madre.
Ci sono rimasto un po' male, ma mi è sembrato giusto cercare di rincuorarla in un certo senso e mostrarmi quella persona "forte" che lei ha sempre desiderato ma mai avuto. Ho sempre creduto che, alla lunga, il buon senso e la positività mi ripagheranno delle scelte fatte.
E' una regola che ho imparato sul lavoro: mai parlare male o denigrare gli altri, poiché in futuro potresti lavorare per e con la "concorrenza".
Mi spiace per lei, so cosa si prova quando i tuoi stessi parenti ti danno contro. Ma, ciò che ho pensato e che, probabilmente, glie ne parlerò in futuro, è che se già il tuoi parenti non ti danno ragione ma ti danno contro, qualcosa vorrà pure significare! Sarà colpa sua o dei parenti, oppure di una infanzia ed adolescenza difficle? Credo un 50/50, ciò che non scusa nulla dell'accaduto, sia chiaro...
Perché con me mia madre è rimasta delusa, sì, ma non mi ha dato contro ed ha capito? Non è certo dovuto soltanto al perché le ho parlato bene e chiaro!
In ogni caso, prima che io lasci casa mia, le farò ben presente per l'ennesima volta, che il fatto di aver omesso qualsiasi dettaglio del nostro rapporto con gli altri è dovuto soltanto alla salvaguardia del buon nome e della buona reputazione che la nostra famiglia ha. Non ho voglia che si dica in giro "quella è la fedifraga", oppure che chi ci conosce si faccia dei voli pindarici con la mente arrivando persino ad accusarmi, senza cognizione di causa, della situazione! Voglio soltanto che le malelingue abbiano poco gioco in questa specie di... massacro.
Ripeto abbiate pazienza, sto cercando di fare del mio meglio per districare questo benedetto filo di Arianna.