astonished
Utente di lunga data
Ciao Eliade.
Sono rassegnato ma cosciente di ciò che mi aspetta, e perciò meno timoroso o pauroso di quanto non lo fossi mesi fa.
L'idea di farmi dare consigli da chi, in questa vicenda, ha degli interessi, non mi sfagiola nemmeno un po'. Gli interessi dei miei suoceri non sono tanto riferiti alle condizioni dei pargoli, bensì sono soprattutto legati al fatto che, essendo loro pensionati, essendo in salute e volendosi (giustamente) godere la vita, con questa nuova situazione temono di dover aiutare di più mia moglie con i bimbi, ciò che sottrarrebbe a loro il loro tempo...
A volte penso che l'unica cosa che mi fa andare avanti è pensare ai figli e concentrarmi su di loro, anche se so che non sarà sempre così.
L'idea di tornare indietro, ad onor del vero, non mi passa più per la testa, e non ne sento il desiderio.
Mi preme molto che i miei figli crescano bene, sereni e tranquilli, e che la questione di cuore tra me e mia moglie non sia, per loro, una sorta di chiave di lettura per la loro infelicità.
Dopodomani saremo dalla psicologa ed affronteremo discorso da fare ai bimbi. Ed entro il fine settimana glie ne parleremo. Poi vi farò sapere.
Ciao Davide,
anch'io penso che tu stia seguendo la strada giusta. Ti leggo molto lucido e determinato e posso capirti: la chiave è in questa tua frase "non tornerei mai indietro......" e se la dici è perchè probabilmente hai cominciato a rivedere l'idea che hai di tua moglie, cominci ad esserne distaccato ma soprattutto cominci a vedere per te delle possibilità di farcela ad affrontare un futuro in cui lei non ne farà più parte se non per quanto i figli possano accomunarvi. Ti racconto una cosa: sabato scorso, eccezionalmente ho dovuto lavorare; la sera, al fine di procurarmi qualcosa da mangiare per cena, mi sono fermato in un centro commerciale che mi è di strada; fatte le scale dal parcheggio sotterraneo, dopo pochi metri incrocio la mia ex moglie che parlava a telefono (magari prorpio con il suo amante, chissà!) lei interrompe la chiamata, poi dopo qualche secondo di imbarazzo, più da parte sua che mia, facciamo quattro chiacchiere interlocutorie, e subito dopo mi chiede se vogliamo fare la spesa insieme (bada bene io so benissimo che la sua storia è più viva che mai e che me l'ha chiesto forse pensando di farmi un favore); le dico che ho da comprare qualcos'altro prima e che poi l'avrei richiamata; faccio quello che devo fare (dovevo comprare un connettore elettrico) e dopo circa mezzora la richiamo: abbiamo condiviso circa venti minuti a fare ognuno la sua spesa: quello stesso momento che fino ad un paio di anni fa ci avrebbe dato il senso della famiglia, specie a noi che non avevamo figli, si è trasformato per me in un'attesa a che si potesse finire il prima possibile; alla fine mi ha chiesto di darle una mano a portare le buste, l'ho riaccompagnata sotto il parcheggio dove anche lei aveva la macchina, si è offerta di riaccompagnarmi alla mia di macchina ma le ho detto che preferivo fare due passi e così è stato. Mi dispiace molto affermare quanto dirò ora perchè se ci ripenso sento un gran vuoto derivante dagli anni buttati in una relazione infruttuosa, anche se so che questa è la vita e tutto fa esperienza, ma alla sera, quando ho avuto la possibilità di riflettere su quanto vissuto poco prima, ho sentito un senso di sollievo, lo stesso che sento tutte le volte dopo un incontro incontro con lei, il sollievo deriva dal fatto che ho capito che mai tornerei indietro, non la vorrei più, non è più quella che sento come una persona a me intima, faccio persino fatica a ricordare che ci ho convissuto tanti anni insieme, ed al costo di essere preso come superficiale, anche sul lato fisico non rispecchia più la donna che vorrei, questo tanto per dire che quando si ama una persona non si vedono i difetti nè caratteriali nè fisici, questi riemergono quando l'amore finisce.
Ora Davide chiediti se per caso anche a te stia capitando qualcosa di simile.
Ti auguro un in bocca al lupo per il futuro dal quale credo tu possa trarre le soddisfazioni che certamente meriti. :up:
Edito il mio post per compeltare il pensiero:
Ovvio che anche da parte della mia ex-moglie sarà stato sicuramente lo stesso, nel senso che anch'io sono uscito dalla sua sfera intima, ovvio, tanto più pensando al fatto che la sua relazione con l'amante continua imperterrita, immagino, e dunque anch'io non risulto più attraente sul piano intellettivo nè tantomeno fisico. Con questo voglio dire che quando una relazione si interrompe, anzi quando finisce il sentimento che unisce due persone, tutti quei motivi che prima si ritenevano suffiienti a tenere il legame vengono meno, ed ognuno riparte slegato sentimentalmente dall'altro. Questo può essere triste, anzi forse lo è certamente, ma quando si arriva alla constatazione che non si vorrebbe più un rapporto con quella che è stata la tua compagna, non si può fare altro che prenderne atto e guardare avanti. Per arrivare a questa fase può volerci del tempo, a me sono stati necessari circa 12 mesi per giungere a questa conclusione ed altri 3-4 mesi per esserne certo. Ora di quella coppia che eravamo noi non è rimasto niente, forse solo un tiepido ricordo, ma è necessario arrivare a questo punto per poter essere veramente onesti con chi eventualmente succederà alla precedente compagna.
Paradossalmente ho maturato l'idea che il tradimento sia il tentativo estremo, seppur sbagliando e fatto inconsciamente, di dare un'ultima chance ad una coppia la cui relazione è già finita da tempo: in questo senso penso che il tradimento il più delle volte sia la conseguenza della fine di una relazione più che la causa.Tutti i traditi dovrebbero riflettere se i problemi di coppia emersi con il tradimento non fossero già presenti prima che questo si perpetrasse e credo che nella maggioranza dei casi la risposta sarebbe affermativa.
Scusate se sono stato poco chiaro, spero che abbiate capito il senso delle mie affermazioni: sono a lavoro in una giornata particolarmente impegnativa e mi sono concesso una piccola pausa perchè ci tenevo a scrivere qualcosa a Davide.