Vorresti dire che nessun "ti amo" è sincero?
Oibò come si può inferire questo?!
Ho detto che l’amore non è la cosa superficiale che viene oggi rappresentata. È inevitabile rappresentarla così, perché è un bisogno dello spettacolo portare sull’esterno e quindi sull'aspetto fisico e i comportamenti evidenti ciò che è nella realtà un sentire interno.
Ma l’amore non è guardare una persona bellissima e perfetta ed esserne gratificati, l’amore è vedere la bellezza che non si vede in una persona normale.
Ti pare che sia mai esistita un’altra epoca in cui si vedevano tanti culi e tette e busti muscolosi?
Ogni giovane (e pure non più giovane) suda in palestra non per recuperare la mancanza di movimento, che era indispensabile per procurarsi il cibo un tempo, ma per costruire un corpo che sia più attraente possibile, rispetto ai modelli che vede. Perché si fa? Per essere amati! Ma si è amati per il culo, le tette, la tartaruga?
Ci si rifanno i lineamenti. Perché? E si trapiantano capelli e si tingono. Perché?
Per essere amati!
Ma si ama scegliendo un partner su una passerella?
Eppure ci caschiamo.
Chi si sceglieva tra i pochi di un paesino o di quello a fianco, come Renzo e Lucia, sapeva che amare è sì un moto spontaneo, ma è impegno.
Ora pare che se si attenua l’afflato spontaneo o se cala la forma fisica non si possa più essere amati o amare.
Non è una follia?