Perché sono fondamentalmente femminista da sempre ma riconosco che le donne sono spesso le peggiori nemiche di se stesse.
Basti pensare alle polemiche sull'uso del femminile in particolari termini quali sindaca, presidente o presidentessa ecc.
Non so quale università ha vietato l'uso del termine "tutti" perché non è "inclusivo" e cosi via cantando...
E poi come ogni anno si mette su il mercato delle vacche e tutt* zitt*?
(Notare gli asterischi politicamente corretti)
Io posso capire che l'assenza di contenuti e spesso di intelligenza in certe manifestazioni dello spettacolo possa dare fastidio, qualche volta urta anche me, ma il politicamente corretto è una arma inutile e a doppio taglio.
Inutile perchè non migliora fattivamente la condizione della donna, (ci vuole ben altro) a doppio taglio perchè è densa di tante di quelle contraddizioni che si avvita su se stessa.
Per promuovere la libertà presunta di qualcuno non è possibile limitare quella espressiva di altri, anche se questo è povero di contenuti, altrimenti la nostra società si trasforma in quella dei talebani del politicamente corretto, in un nuovo neopuritanesimo linguistico e decisionale che è antitetico al valore delle nostre conquiste culturali.