Non è che si seguono poi così schemi, non so quali siano tra l’altro.
Il tradimento è tradimento e devasta ed essere scoperti toglie tutti i riferimenti entro i quali ci si erano costruite le certezze di poter tradire da super-amante capace di compiere il delitto perfetto. Anche perché la relazione extra ha funzioni di cui il lucidissimo traditore non è consapevole, benché ami credere di essere l’unico risolto.
Quando ci si trova dentro è diverso dal rendering
C'è chi tradisce collocando i riferimenti nella relazione principale.
E sono quelli che non sceglierei mai come amanti. Sono inaffidabili esattamente per i motivi che elenchi anche tu.
Poi c'è chi tradisce collocando i riferimenti fuori dalla relazione principale.
Quel famoso discorso, che a volte offende e fa soffrire, che dice di come il tradito non esista neppure nel tradimento.
Se non come accessorio che definisce il fatto che si sta tradendo (nel senso che se non ci fosse il/la legittim* non potrebbe esserci tradimento).
Io ho sempre tradito collocando il tradire ben lontano dalla relazione principale.
Che era protetta e oscurata. A tutti i livelli.
Altro motivo per cui chi mi parlava della relazione principale era fuori alla velocità della luce. Se parlava, significava che i suoi riferimenti erano nella relazione principale e non era nella bolla con me.
E il tradito per me non esisteva.
Non è un eufemismo.
non ho mai sentito il minimo senso di colpa. Perchè l'altro non era coinvolto in me.
Semmai a volte mi seccavo per la menzogna. Quando non ero particolarmente coinvolta nella relazione principale, finiva che mi incazzavo pure col tradito perchè la sua presenza mi metteva in condizione di mentire e di solito sfanculavo malamente. Se il legittimo è un intralcio, non all'amore ma al farmi i fatti miei, e no c'è nulla che bilancia...beh...a che pro tradire?
Da dentro, non in rendering, il tradire, ossia lo scopare dentro nella mia bolla non mi ha mai creato disagio.
Era un posto che aprivo e chiudevo e riguardava soltanto me.
Ci entravo sola e ne uscivo sola.
E mi piaceva immensamente la mia bolla.
Se mi avessero beccata, e non è mai successo, mi avrà detto culo, dubito che avrei fatto atto di contrizione.
Non avevo niente per cui contrirmi.
Avevo scopato e di quello mi sarei assunta la responsabilità.
Scopare in giro significa anche mettere in conto che dall'altra parte l'altro ti può mandare a fare in culo.
E ha pienamente ragione dal suo punti di vista.
Dubito anche che chiederei scusa.
Non sarebbe vero.
Mi dispiacerei se l'altro soffre.
Ma quando ho scopato a giro, era chiaro in me che avrei potuto provocare dolore.
Quindi chiedere scusa per quel dolore lo troverei idiota. Per me stessa.
Mi dispiacerebbe.
Evitare quel dolore è l'origine delle attenzioni, anche ossessive, se vogliamo, alla separazione della bolla.
Compreso il cancellare maniacalmente ogni traccia.
Facendo attenzione a che le tracce siano compatibili con la quotidianità (tipo il non mentire mai sul posto in cui sono, per dire).
Uno dei miei amanti, il 40enne mi ha insegnato che più le bugie sono vicine alla realtà, più sono facili da assorbire come verità.
Poi...non ti voglio convincere.
Io parlo solo delle mie esperienze.
