I disturbi di personalità si rivelano nel tempo, non sono così evidenti come ci piace credere e come sarebbe bello, per salvaguardarsi.
Se così non fosse non ci sarebbero i femminicidi di cui leggiamo. Uomini che reagiscono in modo abnorme alla fine di una relazione, perché la sentono indispensabile alla definizione di sé.
Benno, come moltissimi protagonisti di delitti che colpiscono l’opinione pubblica, ha ucciso quando è arrivato a punto di rottura, prima era stato in grado di mimetizzarsi, di mimare la normalità. Ovviamente non con i genitori che erano consapevoli, ma non abbastanza. Lo colpevolizzavano per la sua non conformità.
Io ho visto il processo alla figlie che, in accordo con il fidanzato (di entrambe 🫣) hanno ucciso la madre. * Esemplificazione di un delirio che non solo ha fatto loro decidere di uccidere la madre, ma le ha convinte di poter realizzare il “delitto perfetto“ e così di mettere in atto dei depistaggi che sono stati invece costruzione di prove a loro carico.
Certamente nessuno avrebbe potuto prevederlo.
Io ho avuto una famiglia vicini di casa. Genitori cupi tremendi e figlio inquietante. Avevano lasciato sul balcone il cane per giorni, finché era stata chiamata la protezione animali e era stato portato in sicurezza.
I genitori sono morti a distanza di meno di un mese uno dall’altra e il figlio era totalmente indifferente (tipo Pietro Maso). Per me avrebbe potuto benissimo essere stato lui. Ma ci sarà stato un medico a certificare la morte naturale, no?
Fortunatamente il figlio è andato a vivere altrove.
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https://www.fanpage.it/milano/omici...so-spunto-dalle-serie-tv-per-uccidere-mamma/#