Cosa significa "perdonare"?

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Old caterina

Guest
bruja e moltimodi

Esatto! Prescinde dalla ricostruzione. Assolutamente. Quella dipende da ben altri fattori, di cui certamente il perdono è condizione necessaria, ma assolutamente non sufficiente.
Chi riesce a perdonare davvero, è grande soprattutto con se stesso. Perchè torna a vivere con l'animo pulito.
Ok...concordo con il concetto che perdonare significa smettere di provare rancore ed accettare le debolezze proprie ed altrui ed è condizione necessaria ma insufficiente per una ricostruzione. Concordo col fatto che il perdono serve a te per andare avanti, e viene "usato" per fare, come dici tu, pulizia dell'anima. Ma pensandoci bene, approfondendo ulteriormente, il perdono cosi' inteso, mi sa anche un po' di "rassegnazione". Della serie :è tutto normale cio' che accade...siamo tutti UMANI TROPPO UMANI! Ma il dubbio che a me sorge è che se la vita si nutre di illusioni, capacità di sognare, e di questo ti devi liberare per poterti evolvere dal pantano in cui ti trovi dopo aver subito un tradimento.... qual'è la via per "perdonare" e non perdere il piacere della vita?
Mi sembra un po contorto...ma io ormai mi sono incartata qui!!!
 

Iris

Utente di lunga data
Forse orgoglio eccessivo. Il tuo ego magari non si autoperdona di essere stato così stolto lasciarsi ingannare.
Bisognerebbe magari partire dall'idea che tutto ciò che pensiamo granitico, vero e immutabile nel tempo, è in realtà solo una falsa percezione della realtà.
Non avrei saputo dirlo meglio.
 

Nobody

Utente di lunga data
Ok...concordo con il concetto che perdonare significa smettere di provare rancore ed accettare le debolezze proprie ed altrui ed è condizione necessaria ma insufficiente per una ricostruzione. Concordo col fatto che il perdono serve a te per andare avanti, e viene "usato" per fare, come dici tu, pulizia dell'anima. Ma pensandoci bene, approfondendo ulteriormente, il perdono cosi' inteso, mi sa anche un po' di "rassegnazione". Della serie :è tutto normale cio' che accade...siamo tutti UMANI TROPPO UMANI! Ma il dubbio che a me sorge è che se la vita si nutre di illusioni, capacità di sognare, e di questo ti devi liberare per poterti evolvere dal pantano in cui ti trovi dopo aver subito un tradimento.... qual'è la via per "perdonare" e non perdere il piacere della vita?
Mi sembra un po contorto...ma io ormai mi sono incartata qui!!!
Non direi rassegnazione, piuttosto accettazione profonda degli aspetti meno accettabili del proprio sé e di quello degli altri.
Che non vuol dire identificarsi (o identificare gli altri) con questi aspetti sgradevoli. La condanna profonda ed irreversibile, a mio modo di vedere, dev'essere verso l'atto e non verso l'uomo che lo compie. Una distinzione sottile ma fondamentale.
Non ti devi assolutamente liberare della capacità di sognare, e delle "illusioni"!
Inaridiresti e basta. Seguire solo la ragione rende la vita un inferno.
Ma seguir sogni e illusioni (godendone appieno) conscia che sono sogni e illusioni...pieni di vita, brillanti, freschi, goduriosi!
...che si trasformeranno. Evolveranno o spariranno. O verranno frantumati da un altro sognatore.
 
O

Old caterina

Guest
moltimodi

Non direi rassegnazione, piuttosto accettazione profonda degli aspetti meno accettabili del proprio sé e di quello degli altri.
Che non vuol dire identificarsi (o identificare gli altri) con questi aspetti sgradevoli. La condanna profonda ed irreversibile, a mio modo di vedere, dev'essere verso l'atto e non verso l'uomo che lo compie. Una distinzione sottile ma fondamentale.
Non ti devi assolutamente liberare della capacità di sognare, e delle "illusioni"!
Inaridiresti e basta. Seguire solo la ragione rende la vita un inferno.
Ma seguir sogni e illusioni (godendone appieno) conscia che sono sogni e illusioni...pieni di vita, brillanti, freschi, goduriosi!
...che si trasformeranno. Evolveranno o spariranno. O verranno frantumati da un altro sognatore.
...scusa...ma non sono gli uomini a commettere gli atti?!?! Non è verso l'uomo (sè stesso e l'altro), verso la natura umana, l'essere e l'esserci, che bisogna dirigere la propria disillusione???
 

Bruja

Utente di lunga data
caterina

E' vero è nell'uomo tutto questo, ma è sempre l'uomo a stabilire su quale livello di percezione di sè e del proprio convincimento esistenziale vuole vivere.
Cerco di esser chiara fino alla trasperenza...................se io perdono non perdono solo l'atto negativo che mi viene fatto, ma metto e stessa al di sopra del male che questo ha provocato................. in qualche modo, e cercando di guardarlo come una conferma e non come un atto di superbia, è come la scelta di S. Francesco, nego agli orpelli ed alle estriorità ogni capacità di guidarmi o di manipolarmi perchè quello che ho in primo piano è la cura della mia anima..................o meglio, noi meno beatificati del fraticello, curiamo la nostra qualità esistenziale.
Chi ha necessità di perdono resta in quella sfera, chi perdona è oltre la sfera. E' anche ovvio che il perdono di questo tipo sia davvero una cura dell'anima, di quella offesa e di quella offendente. Quale persona di media intelligenza non valuterebbe con altri occhi chi sapesse essere così generoso e grande con sè stesso e con gli altri.
Questo naturalmente non farebbe fare una piega a quei "primati" che come massima aspirazione hanno, con tutti gli accorgimenti e gli apparati, alla fine la semplice esibizione e soddisfazione dei genitali!
Bruja
 
O

Old Airforever

Guest
A quanto pare, la categoria dei traditi si divide in diversi gruppi: quelli che perdonano, quelli che vorrebbero ma non ci riescono, quelli che perdonano ma poi si ricredono, quelli che fingono di perdonare per convenienza, quelli che non perdonano e poi non ce la fanno a stare da soli senza il compagno di una vita....
In tutti i casi, a quanto pare, dopo il tradimento subito c'è da porsi questo problema. A mio parere il perdono non ha nessuna attinenza con il tradimento...c'è solo da domandarsi se si riuscirà a prescindere dall'evento ed avere un'esistenza decente!! Voi cosa ne pensate in merito?
Mia personale opinione a seguito della mia personale storia.
Ho perdonato ma...mi sono pentito di averlo fatto. I motivi sono due:
1- le mie ex non sbagliavano ma perseveravano.
2- E' vero si che se si ama una persona si potrebbe anche perdonare una scorrettezza (infedeltà) che ci ha inflitto. Ma...perchè non la mettiamo sul punto di dire che, se questa persona ci avesse davvero amato non ci avrebbe cornificato? E' solo il tradito che deve perdonare per un'errore dell'altra persona, mentre quest'ultima (il traditore) per amore non fa una piega e non suda manco una camicia e può permettersi il lusso di tradire?
Air
 

La Lupa

Utente di lunga data
Air!!!!

Ma ciao!!!

Atterrato bene?

Vabbuò... scusate... salutavo... io di perdono non so niente, non pecco mai.
 
O

Old Airforever

Guest
Air!!!!

Ma ciao!!!

Atterrato bene?

Vabbuò... scusate... salutavo... io di perdono non so niente, non pecco mai.
Ciauuuuuuu!
Si, si, atterrato bene...ma...mi spii? Siamo rientrati con un motore "Out of Order"...l'hai tirata a caso o cosa?
Arrriciauuuuuuuu!
Airforever
 

Bruja

Utente di lunga data
Air

E che sarà mai un motore............ con quello che ha sopportato ultimamente ma pare una quisquiglia............. intendiamoci, sempre per uno che sa pilotare un aereo

Bruja

p.s riprendo il tuo post in un punto, diciamo che il perdono bisogna anche meritarselo........ non è una manna dal cielo o un diritto divino. Lo si dà a chi in qualche modo si dimostra meritevole, e magari non persevera. Perdonare chi persevera non c'entra con la comprensione e la benevolenza, ma con la stoltaggine.
 

Old simo

Utente di lunga data
Caterina

Ciao....
cosa significa perdonare? credo non sia facile rispondere, ti rispondo da tradita che ha perdonato. Di sicuro (x me) perdonare non significa dimenticare(beh pero' neanche stare sempre a rinfacciare)ma dare e darsi un'altra possbilità, ovviamente ciò solo se si crede realmente nella propria storia. Questo non vuol dire che sia facile, anzi....ovviamente se si decide di "provare" a perdonare(xchè non è detto che ci si riesca), deve esserci la voglia meglio il "coraggio" di continuare a credere nei propri sogni, e non considerarli illusioni. Poi se il perdono è fine a se stesso (cioè ti perdono ma ognuno a casa sua) allora è un'altro discorso. Credo che il perdono vada visto come un qualcosa che, se superato realmente, possa addirittura rafforzare una storia. Ovviamente chi è perdonato deve anche dimostrare di meritare quest'atto di estremo amore (xchè credo che di questo si tratti, e non di egoismo come ha detto qualcuno), altrimenti non ha senso e allora si che si perdono i sogni ma soprattutto si perde se stessi....perdonare una volta si....sbagliare è umano, perseverare....e non sono neanche d'accordo con chi dice che se qualcuno ama davvero non dovrebbe tradire quindi niente perdono(mi spiego: il ragionamento è più che giusto ovviamente, ma tutti possono sbagliare, e se amiamo davvero l'altro si da un'altra possibilità...e ciò non significa farsi calpestare o altro anzi...credo ci voglia molto coraggio nel perdonare!!) In quanto al senso di colpa, beh ti capisco benissimo, è cio' che ho provato io, paradossalmente continuavo a voler capire dove avevo sbagliato e quali erano le mie "colpe"....quasi a voler giustificare l'atto, e questo è sbagliato. Sai x quanto mi riguarda posso dirti senza vergogna che è dura, molto, perchè c'è sempre la paura di vedersi crollare di nuovo tutto addosso, ma mi acccorgo che piu' il tempo passa, piu' riaquisto fiducia nella mia storia, ovviamente anche con l'aiuto del mio lui!!!(anche se a volte ho ancora dei momenti di "angoscia"). Come dicevo perdonare non vuol dire dimenticare anzi....il perdono deve partire da noi ma si deve portare avanti in due. Se poi ci si accorge che l'altro non merita il nostro perdono, beh almeno non avremo il rimpianto di non averci provato. Spero di non essere stata troppo contorta....

un abbraccio.
simo
 
O

Old folletto

Guest
No no guarda simo,sei stata molto lineare e vorrei tanto che mio marito avesse fatto i tuoi ragionamenti, quindi secondo te se non si perdona non si ama abbastanza?
Così almeno mi consolo
 

Old simo

Utente di lunga data
folletto

come ho scritto in un'altro post,io non credo che l'amore di qualcuno si possa "misurare" in base al fatto se si perdona o no, credo semplicemente che, essendo diversi, si hanno visioni diverse...quello che ho scritto riguarda me e solo me, ovviamente si puo' essere d'accordo o no. c'era qualcuno che invece ha detto (non ricordo il titolo della discussione) che perdonare vuol dire essere egoisti, che se si ama davvero non si deve perdonare. Questo non è cio' che penso io...come ho detto credo ci voglia piu' coraggio a perdonare che a mollare tutto subito...ma ripeto, questa è solo una mia visione. (fermo restando che perdonare non è sinonimo di perseverare!!).
 

Old bastardo dentro

Utente di lunga data
No no guarda simo,sei stata molto lineare e vorrei tanto che mio marito avesse fatto i tuoi ragionamenti, quindi secondo te se non si perdona non si ama abbastanza?
Così almeno mi consolo
credo di si Folletto, io morro' col mio segreto ma credo ormai che l'unico modo per recuperare davvero sarebbe proprio di dire perche e spiegare i motivi per cui e successo. il non parlare non so se salvera' il mio matrimonio, la quiete dei miei figli etc. sono un bastardo, lo so ma se mia moglie avesse avuto piu' rispetto e sensibilita' nei miei confronti mi consento il beneficio del dubbio.... e forse e' proprio questo il problema che - nonostante il tradimento io non riesca a perdonare l'assenza di sensibilita'... so che devo combattere, ci devo credere ma e davvero dura perdonare certe cose e il tradimento non e una soluzione.
 

Old simo

Utente di lunga data
bastardo dentro

credo che quello di cui parli tu sia un altro tipo di perdono, forse non si dovrebbe neanche parlare di perdono....forse è mancanza di dialogo? a volte penso che delle volte basterebbe davvero poco per evitare catastrofi.....ovviamente nulla giustifica un tradimento.
 
O

Old folletto

Guest
B.d.

Caro b.d. il mio non parlare ha distrutto il mio matrimonio,il fatto è che ero convinta non ci fosse niente da dire e pensa che eravamo convinti di avere un bellissimo dialogo!! Ma alla fine parlavamo praticamente del più e del meno...
Sai adesso quante cose avrei da dirgli? Il problema è che lui non vuole più ascoltare o perlomeno è come se parlassi una lingua sconosciuta per lui..
Sempre meglio parlare prima, obbligare l'altro ad ascoltarci anche se pensiamo di essere pesanti o inopportuni, tutto per evitare di trovarsi fuori dal matrimonio chi ci ascolta e consola o soddisfa le nostre voglie.
 

Bruja

Utente di lunga data
Il punto focale

A volte bisogna trovare ilk modo di dialgare perchè ci si intende su piani differenti. Capita che si voglia parlare del proprio sentire e l'altro credo che lo si accusi, o che si voglia dire come si è malinteso qualcosa e l'altro si irriti e non veda che si sta cercando di dipanare la matassa dei propri errori di valutazione.
Il dialogo è importante ma ancora di più è capire se dall'altra parte lo si vuole e come lo si vuole. Spesso i traditori per dialogo intendono potersi chiarire per sè stessi e i traditi poter farr intendere il loro dolore e su questi piani si è entrambi poco ricettivi perchè un tradimento lo si vede sempre come un errore e chi è tradito vorrebbe compreso il profondo stato di delusione in cui versa.
Partendo da queste comprensioni si può impostare un dialogo di ricostruzione. Diversamenye è un parlare fra sordi......
Bruja
 

Old simo

Utente di lunga data
C'è differenza tra sentire e ascoltare anche....spesso si sente ma non si ascolta. In una coppia la cosa piu' difficile da fare è proprio confrontarsi alla "pari", cioè senza cercare di far prevalere le proprie idee a tutti costi. Spesso succede che in una discussione si arrivi al litigio perchè nessuna delle parti tira fuori la parte razionale(quindi alla fine è meglio non parlare affatto). Si è in coppia in due, e si sa, noi donne siamo molto piu' riflessive e abbiamo bisogno di continui confronti, mentre gli uomini sono molto piu' pratici e prima si risolve una questione meglio è(ci tengo a sottolineare che questo non lo dico io ma molti psicologi). Dovremmo riuscire ad arrivare ad una via di mezzo, cioè a venirsi in contro a metà strada, ovviamente cio' non è facile, ma forse cosi' molti "perdoni" (passatemi la "licenza poetica!) potrebbero essere evitati...ovviamente non tutti, sennò sarebbe tutto troppo bello!
 

Nobody

Utente di lunga data
...scusa...ma non sono gli uomini a commettere gli atti?!?! Non è verso l'uomo (sè stesso e l'altro), verso la natura umana, l'essere e l'esserci, che bisogna dirigere la propria disillusione???
Certo, sono d'accordo con te...sono gli uomini a commettere gli atti. Ma la condanna irreversibile dev'essere sempre verso l'atto e non l'uomo.
Ogni uomo puo' cadere (anzi cade sempre a parte qualche raro santo), e giudicare e condannare irrevocabilmente senza possibilità di perdono l'altro, vuol dire alla fine autocondannare irrevocabilmente se stessi.
Io non sono cristiano, ma molti che si professano tali e che magari vanno a messa tutte le domeniche dimenticano sempre: rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori. E non si parla certo di soldi.
 

Bruja

Utente di lunga data
Hai ragione

Sono gli atti d essere giudicatio, ma non dobbiamo dimenticare che gli atti provengono dal nostro LIBERO ARBITRIO, quindi se non c'è stata una vera coercizione, è difficile scindere gli atti dagli uomini nel momento della scelta.
E' vero che sbagliare è umano e fa parte della vita medesima, ma bisogna pure farsene conto ed imparare dai propri errori. E' questa la presunzione necessaria perchè ci vengano rimessi i nostri debiti, sia dai nostri debitori che da noi stessi. E non serve essere cristiano, basta avere il senso morale della comune coscienza e dell'equità nei rapporti umani per intuirlo.
Bruja
 

Nobody

Utente di lunga data
Sono gli atti d essere giudicatio, ma non dobbiamo dimenticare che gli atti provengono dal nostro LIBERO ARBITRIO, quindi se non c'è stata una vera coercizione, è difficile scindere gli atti dagli uomini nel momento della scelta.
E' vero che sbagliare è umano e fa parte della vita medesima, ma bisogna pure farsene conto ed imparare dai propri errori. E' questa la presunzione necessaria perchè ci vengano rimessi i nostri debiti, sia dai nostri debitori che da noi stessi. E non serve essere cristiano, basta avere il senso morale della comune coscienza e dell'equità nei rapporti umani per intuirlo.
Bruja
Ci sarebbe un mondo da dire sul cosiddetto Libero Arbitrio. Non so cosa intendi per vera coercizione. Ovvio, comunque, che nessuno ha una pistola puntata alla tempia.
Comunque concordo con te... bisogna assolutamente cercare di imparare dai propri errori. Il difficile spesso è vederli.
 
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