Creare una famiglia

alberto15

Utente di lunga data
Per me è minimo stare in casa se il bimbo ha bisogno di quello o fare una passeggiata tranquilla per favorire il sonno.
Quello che non capirò mai è come si possano considerare cose del genere come una galera, un figlio non è una pratica che rovina il weekend, il benessere di un figlio crea benessere ai genitori.
Poi io ho avuto figli piuttosto spartani che dormivano beati sotto l’ombrellone e non ho mai sentito mancanza di discoteca che non ho mai frequentato.
applausi, potevo averla scritta io :up::up::up:
 

alberto15

Utente di lunga data
Considerare matura la mia ex perchè ha voluto costruire una famiglia con me e poi per la famiglia ha sacrificato la coppia ed è incazzata perchè io non ho fatto altrettanto mi sembra una ragionamento che non sta in piedi ( ....e sto usando eufemismi)
Indubbiamente ho difettato in maturità, ma non chiedero mai scusa per aver sentito il bisogno di calore, affetto, sesso che in quella casa non ho più trovato......e non che non l'abbia cercato e offerto.

questa evoluzione della coppia, che penso sia un caso frequentissimo, non è un segnale di maturità è solo un errato senso di "seriosità"
esatto, e' una situazione "classica" : tua moglie ti ha "usato" per ottenere un figlio , dopodiche' sei stato accantonato. Come la mantide
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
a me pare una facile giustificazione : ho voglia di fare sesso sfrenato ma ho preso un impegno. Per un po' lo mantengo e poi, vabbe' chissenefrega trombo come un riccio per soddisfare il mio ego. Tanto mia moglie/marito mica lo sa.
La scelta fra i propri codici morali e le proprie voglie prima o poi arriva per tutti. Sono però convinto che chi si ritrova a scegliere il codice morale per poi trasformarlo in frustrazione o depressione possa definirsi in qualche modo maturo.
 

danny

Utente di lunga data
Le tre parole che ho evidenziato mi danno l’orticaria.
Ma non dubito che sia un problema mio di interpretazione.
La parola attenzioni mi sembra che si riferisca a coccole dovute, studiate per far contento e non come moti spontanei che, mi sembrava fosse evidente dalla mia premessa, dovrebbero scaturire spontaneamente dalla gioia di quello che si vive.

Femmina lo uso per cani, gatti, leoni. Per gli esseri umani lo trovo limitante, come quando nasce e un neonato e dicono che è una femmina o un maschio, poi si è bambine e bambini e in seguito donne e uomini.

Aiutandola pure mi irrita grandemente perché sembra che ci siano compiti da femmina e compiti da maschio, appunto, e lui sarà premuroso se guarderà i figli suoi o se laverà i piatti che anche lui ha sporcato.

Ovviamente la famiglia è una scelta di entrambi, gioie e fatiche, e dovrebbe nascere dal desiderio di crearla.

Non dubito che i fastidi possano essere solo miei.
Sì, è un problema nostro di interpretazione.
E' solo una questione di buon senso, alla fine, e non di termini usati, come puntualizzi in questo caso.
Io, Danny sposo Sandy. Scelgo lei come donna che mi stia al fianco per tutto la vita, lei sceglie me.
Stiamo insieme trovando il nostro equilibrio per due o tre anni.
Un equilibrio che soddisfa entrambi e sulla base del quale decidiamo insieme di di avere un figlio.
L'equilibrio alla nascita del figlio ovviamente cambia: siamo tutti e due proiettati verso di lui, come è gusto.
Ha bisogno di noi per sopravvivere, crescere, diventare grande.
Questo nuovo equilibrio per funzionare però non deve escludere nessuno di noi e deve soddisfare entrambi, esattamente come prima. E' un "entrambi" diverso, certo, perché include un figlio e introduce nuovi ruoli ma segue le stesse regole di prima nella condivisione.
Quando non funziona?
Quando uno dei due elementi della coppia sposta l'equilibrio attribuendosi un peso maggiore rispetto all'altro, che si sente escluso.
Dalle decisioni, dalla sfera affettiva, dall'interesse dell'altro.
La situazione peggiore si crea quando il coniuge non solo non ti vede più come un uomo o come una donna, ma ti svaluta pure come genitore, come padre, come madre, negando il valore parentale.
Fare figli richiede grande umiltà e disponibilità al confronto, doti rare.
 

alberto15

Utente di lunga data
La scelta fra i propri codici morali e le proprie voglie prima o poi arriva per tutti.
L'errore piu' grande che si possa fare (e tu sei campione in questo) e' pensare che gli altri siano come te.

Semplicemente se io prendo un impegno non e' che a meta' strada dico " eh vabbe' chissenefrega dell'impegno e mando tutto affanculo per soddisfare le mie voglie". Esiste qualcuno che prende un impegno e LO PORTA A TERMINE. Facile soddisfare il proprio ego. Potrei farlo anche io te l'ho gia' detto. Ma non aggiungerebbe niente al mio "bagaglio".
 

danny

Utente di lunga data
sono perfettamente d'accordo con te. Tutto il resto e' una raccolta di hobby cioe' passatempi. Non capisco come molte persone mettano "andare a teatro" "viaggiare" come imprescindibili e fondamentali obiettivi di vita e i figli buttarli allo sbaraglio tra un divorzio e l'altro. L'importante per loro e' andare a teatro.
Non credi che siano attività piacevoli da fare anche con i figli?
 

danny

Utente di lunga data
a me pare una facile giustificazione : ho voglia di fare sesso sfrenato ma ho preso un impegno. Per un po' lo mantengo e poi, vabbe' chissenefrega trombo come un riccio per soddisfare il mio ego. Tanto mia moglie/marito mica lo sa.
Tu pensi troppo al sesso.
Le relazioni tra uomo e donne non sono quasi mai pornografiche.
 
Ultima modifica:

Jacaranda

Utente di lunga data
a me pare una facile giustificazione : ho voglia di fare sesso sfrenato ma ho preso un impegno. Per un po' lo mantengo e poi, vabbe' chissenefrega trombo come un riccio per soddisfare il mio ego. Tanto mia moglie/marito mica lo sa.
Guarda che vale per entrambi ..quindi è democratico
 

alberto15

Utente di lunga data
Non credi che siano attività piacevoli da fare anche con i figli?
appunto, leggi bene quello che ho scritto. C'e' gente che non fa figli per andare meglio a teatro o fare un viaggio ayurvedico in India. Tutto legittimo per carita' ma preferisco andare a Milano marittima con i figli a vederli giocare con paletta e secchiello, saro' limitato ma a me piace cosi'
 

Jacaranda

Utente di lunga data
"siete stati lasciati da parte" ? Sei contento dell'equazione "scopo quindi figo" "tradito quindi coglione"? Ti diverti con poco
No alberto, ti sbagli.
Arci non ha mai negato di poter essere anche lui cornuto...proprio in virtù delle tesi che sostiene ... la sfigaggine sta per lui nel rimuginare negativamente su una condizione in realtà da ritenersi normale .....
 

Foglia

utente viva e vegeta
Infatti siete stati entrambi lasciati da parte. I dinosauri che applaudono alle stelle cadenti, proprio. :rotfl:
Embè. Seguendo la tua logica l'alternativa è quella di fare come te, e cioè "lasciar da parte" Peraltro io continuo a non capire un accidenti della tua logica: dici che come tua moglie nessuna, e però la metti a parte con tante nessune. Salvo invece fare capire tra le righe che quello che si sente lasciato a parte sei tu.
Guarda che (te lo dico per esperienza) non è che non "si capiscono", le corna. A volte si è comodi a non sentirle, che è profondamente diverso. E se quando si sentono non ti viene da dire "bene, bravo, bis" e' perché di fatto hai già veramente lasciato da parte, a tua volta. La logica secondo cui la famiglia e' nemica della coppia non è una logica: e' una constatazione per diversi. Da' atto di quello che già c'era prima: vale a dire secondo me qualcosa che già tendeva (rubo parole tue) a lasciar da parte. E le corna peraltro in tutto questo sono solo una eventualità. I figli non "creano". I figli amplificano quello che già c'è.
 

danny

Utente di lunga data
appunto, leggi bene quello che ho scritto. C'e' gente che non fa figli per andare meglio a teatro o fare un viaggio ayurvedico in India. Tutto legittimo per carita' ma preferisco andare a Milano marittima con i figli a vederli giocare con paletta e secchiello, saro' limitato ma a me piace cosi'
Non vedo il problema.
E' una vostra scelta. E in questa scelta ci dovete stare bene tutti.
 

Foglia

utente viva e vegeta
E' indicativo ad esempio il fatto che tra te e tua moglie vi fosse comunque armonia e complicità "direzionale", nella crescita di vostra figlia. Non è roba da poco. Tante coppie sento che dicono di "essere andate in crisi" dopo la nascita di un figlio. Dando all'avvenimento una valenza che non ha. "Dopo il figlio si è trasformato (o trasformata)". Non è vero. C'era già un rapporto che non sto a definire giusto o sbagliato: di certo disfunzionale rispetto a una famiglia. Il vostro rapporto ad esempio non lo trovo disfunzionale, nella misura in cui avete continuato il vostro personale equilibrio di coppia nel "dare e ricevere". Paradossalmente lo trovo molto più armonioso di tante altre situazioni (la mia in primis).
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
"siete stati lasciati da parte" ? Sei contento dell'equazione "scopo quindi figo" "tradito quindi coglione"? Ti diverti con poco
Non c'è un'equazione. C'è un intestardirsi a voler sostenere a tutti i costi un modello valoriale che porta infelicità. Perché, delle due l'una. Se tu ti senti più contento ad essere coerente con il tuo sistema di valori, cosa cazzo ti incazzi per le corna? Sei tu che hai scelto accanto a te una persona che non era coerente col tuo sistema di valori. Se invece rimpiangi con tormento e lacerazione interiore la vita che avevi prima di scoprire che a qualcun altro non bastavi, Prenditela con i paraocchi che ti hanno messo coloro che ti hanno inculcato quel sistema di valori che è sbagliato. Ma il sistema di valori non può essere sbagliato e giusto al tempo stesso.
Non è figo chi scopa tanto. È figo chi sa quello che vuole. Ed invece di macerarsi si vive la vita stando meglio possibile.
Tutto qua.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Embè. Seguendo la tua logica l'alternativa è quella di fare come te, e cioè "lasciar da parte" Peraltro io continuo a non capire un accidenti della tua logica: dici che come tua moglie nessuna, e però la metti a parte con tante nessune. Salvo invece fare capire tra le righe che quello che si sente lasciato a parte sei tu.
Guarda che (te lo dico per esperienza) non è che non "si capiscono", le corna. A volte si è comodi a non sentirle, che è profondamente diverso. E se quando si sentono non ti viene da dire "bene, bravo, bis" e' perché di fatto hai già veramente lasciato da parte, a tua volta. La logica secondo cui la famiglia e' nemica della coppia non è una logica: e' una constatazione per diversi. Da' atto di quello che già c'era prima: vale a dire secondo me qualcosa che già tendeva (rubo parole tue) a lasciar da parte. E le corna peraltro in tutto questo sono solo una eventualità. I figli non "creano". I figli amplificano quello che già c'è.
quoto tutto, tranne la parte sui figli. Un figlio ha un potenziale distruttivo fatto di egoismo giusto e di altrettante giuste pretese che una bomba nucleare gli fa una pippa.
Soprattutto se la guardi sotto il punto di vista della gestione dell'energia. Motivo per cui i figli si fanno da giovani. Io l'unica cosa che cambierei della mia paternità è che invece del fatto una figlia a 33 anni suonati come Gesù Cristo mi sarei mosso molto prima e mi sarei fatto la paternità da universitario. Con energie infinite, molti meno soldi in tasca, senza bisogno di digerire obtorto collo le puttanate sul tempo di qualità. Sicuramente mi sarei risparmiato qualche esperienza estrema, Ma questo non vuol dire assolutamente che il mio spirito guida suino non si sarebbe potuto svegliare anche dopo un lungo sonno da ragazzo padre.
Poi sul fatto che se fai un figlio per cementare un rapporto ormai sfibrato puoi solo peggiorare le cose, sono il primo a pensarla come te. Ma dipende soltanto dal fatto che per garantirti uno straccio di immortalità di fatto di metti dentro casa un dipendente che non puoi licenziare Iper sindacalizzato che ha solo diritti e pochissimi doveri E che soprattutto se ti prende per stanchezza vince lui.
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
L'errore piu' grande che si possa fare (e tu sei campione in questo) e' pensare che gli altri siano come te.

Semplicemente se io prendo un impegno non e' che a meta' strada dico " eh vabbe' chissenefrega dell'impegno e mando tutto affanculo per soddisfare le mie voglie". Esiste qualcuno che prende un impegno e LO PORTA A TERMINE. Facile soddisfare il proprio ego. Potrei farlo anche io te l'ho gia' detto. Ma non aggiungerebbe niente al mio "bagaglio".
Tesoro mio Se fossi convinto che tutti si potessero misurare con il mio metro probabilmente non starei sul cazzo a metà dei disagiati che scrivono online a cui ricordo, per l'appunto, che sono Feccia di risulta. Detto questo il problema non sta nel fatto che uno faccia una scelta, Il problema sta nel fatto che chi fa una scelta di coerenza, impegno e portare a termine le cose come dici tu, poi dovrebbe essere contento dei risultati che ha in mano. Invece, quando leggo di persone che per aver portato a termine un impegno si permettono pure di incazzarsi, lo trovo particolarmente sciocco. Che Madre Teresa di Calcutta fosse una persona poco intelligente è parecchio dedita alla masturbazione mentale sta scritto in tutte le biografie. Eppure ha fatto una vita di assoluto rigore e aderenza ai suoi codici. E probabilmente pure morta contenta. Indi per cui cazzo vuoi? Se ti senti più figo di me perché te la prendi nel culo, in aderenza ai tuoi codici morali, godi e non rompere il cazzo.
Io però da parte mia sospetto che tutta questa certezza nel momento in cui arrivano le corna in testa non ce l'hai, e il problema non è che hai preso l'impegno giusto con la persona sbagliata, Il problema è che hai preso l'impegno sbagliato. Secondo me.
 
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