Crisi di coppia fisiologica e tradimento

spleen

utente ?
Io sì, ma evidentemente Spleen no, visto quello che ha scritto su cosa avesse tuo marito in testa quando ti ha lasciato (?).
Di certo non racconto io le storie degli altri, però spesso i nuovi, si fa per dire, utenti nulla sanno di noi.
Ti secca che faccio un complimento a Lostris?
Eccheccazzo. 😁
 

danny

Utente di lunga data
Certo, però non sono convinta che sia la nostra incapacità di gestire le modifiche chimiche la base del tradimento, quantomeno se non in una parte dei casi.
Forse perché questo mi sembra getti, in realtà, un peso ulteriore su chi tradisce, che è forse giustificato dalla chimica, ma anche superficiale a i seguirla, no?
Non esattamente.
Saper riconoscere le emozioni e gestirle significa anche saperle rendere produttive.

Quindi si piò tradire consapevolmente, senza essere considerati superficiali, per ragioni assolutamente valide e senza venire addebitati di essere schiavi delle emozioni.

Non è un antitesi tra maturo-fedele vs, superficiale-infedele, ma semplicemente una questione di riconoscimento e gestione di sè.
Ovvero, so come funziono, indi faccio scelte sulla base di ciò che personalmente ritengo sia meglio per me.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Lo faccio pure io
Ma non so perché la interpretano tutti come “visto che non capisci un cazzo te la rispiego”
Conta l’espressione.
Mio padre aveva una espressione dolce e autorevole, come mia figlia, che gli assomiglia moltissimo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sicuramente non mi sono spiegato bene, perché devo rispiegare continuamente lo stesso concetto.
E devo pure giustificarmi.
Probabilmente in un dialogo ci saremmo compresi meglio, ma ho la sensazione che la diffidenza verso ciò che ho esposto sia dovuta
a pregiudizi verso la mia persona, dovuto alla mia storia, che deve restare cristallizzata per sempre non allontanandomi mai da ciò che ero 10 anni fa.
E' una sensazione, non so se dovuta ai neurotrasmettitori o alle sovrastrutture culturali, ma ce l'ho.
No.
Tutto è dovuto al fatto che sei certissimo che la tua teoria sia inoppugnabile e scientificamente supportata.
 

danny

Utente di lunga data
No.
Tutto è dovuto al fatto che sei certissimo che la tua teoria sia inoppugnabile e scientificamente supportata.
Beh, è scritta sui libri di biologia
Non mi permetto di saperne di più.
Magari hanno torto i ricercatori, però, non me la sento di sentirmi superiore a loro.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Conta l’espressione.
Mio padre aveva una espressione dolce e autorevole, come mia figlia, che gli assomiglia moltissimo.
Io non ho pazienza e non mi piace ripetermi
Cerco di essere chiara e di parlare in italiano corretto
Pertanto devi capire
Se non capisci è colpa tua
 

Etta

Utente di lunga data
Non è essenziale come potrebbe sembrare.
Possono esistere amori resistenti a qualunque infedeltà.
L'universo dei sentimenti è sconfinato.
Parlate per voi. Per me è essenziale.
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
RIASSUNTO FINO A QUI:
la chimica è il punto di partenza.
Stabilisce come funzionano le nostre emozioni.
Riconoscere le emozioni e saperle interpretare dà modo a noi individui di distinguerci dai cani e dagli opossum, ovvero di fare scelte basate su parametri esperienziali, culturali e non, differenti per ognuno di noi. L'equilibrio è proprio dovuto alla capacità di gestione delle emozioni su queste basi.
Che ci permette di fare scelte personali indipendenti da esse.

A cosa serve questo pippone? Solo a capire come funzioniamo per gestirci un po' meglio. Che serva o meno lo decidete voi, io lo faccio da anni e sto decisamente meglio.
 

poppy

Miele e formaggio

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Certo, nessuno tradisce per "stimolare la dopamina" in modo consapevole, così come nessuno mangia cioccolato dicendo “ho una carenza di magnesio”, ma dietro le scelte, che ci sembrano personalissime, ci sono meccanismi noti, è vero. Il punto è: a che età smettiamo di farci fregare sempre dalle stesse emozioni? Perché a 15 o 20 anni puoi anche permetterti di credere che tutto sia nuovo, che ogni fuoco sia l’inizio di qualcosa, che ogni brivido abbia un futuro. Ma passati i 50, con alle spalle strade, divorzi, notti insonni e sveglie piene di silenzi, dovremmo almeno aver capito che certi fuochi scaldano solo un attimo, e poi magari bruciano tutto il resto. E allora la domanda non è più “perché proviamo quello che proviamo?”, ma: perché ci ostiniamo a sperare che le stesse premesse ci portino, stavolta, a un finale diverso? Sarà pure neurochimica, ma a una certa età dovremmo iniziare a leggere il bugiardino.
Anche prima dei 50, secondo me
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
RIASSUNTO FINO A QUI:
la chimica è il punto di partenza.
Stabilisce come funzionano le nostre emozioni.
Riconoscere le emozioni e saperle interpretare dà modo a noi individui di distinguerci dai cani e dagli opossum, ovvero di fare scelte basate su parametri esperienziali, culturali e non, differenti per ognuno di noi. L'equilibrio è proprio dovuto alla capacità di gestione delle emozioni su queste basi.
Che ci permette di fare scelte personali indipendenti da esse.

A cosa serve questo pippone? Solo a capire come funzioniamo per gestirci un po' meglio. Che serva o meno lo decidete voi, io lo faccio da anni.
Giusto, sapere come funzioniamo è importante, ma tra il sapere e il saperci fare, c’è la stessa differenza che c’è tra leggere il manuale di una moto e saperla piegare in curva quando piove, perché la chimica è il motore, la cultura è la mappa… ma alla fine sei tu, con la tua storia e le tue cicatrici, che decidi se frenare o mollare tutto e volare giù dal tornante. Il vero problema non è capire come funzioniamo, è che spesso scegliamo comunque il disastro, pur avendo tutte le informazioni per evitarlo e gestirsi è un’arte. E come tutte le arti, qualcuno la studia, qualcuno la improvvisa, qualcuno si illude di saperla già fare, e qualcuno, raramente, ci riesce davvero, tipo l'homo sanza lettere di Leonardo, o Gilmour che suona la chitarra senza saper leggere la musica
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
OH, questo è FINALMENTE uno spunto interessante.
Quattro pagine, ma ci siamo riusciti ad arrivare al punto a cui volevo tendere.
Se la chimica funziona così, e funziona così senza metterlo in dubbio, come possiamo comunque capire come gestirla senza fare danni?
Sempre che si possa gestire, ovviamente. Perché la domanda è anche questa.

E che cazzo.:ROFLMAO: Questo è il quesito!
In sintesi, smettendo di fare gli adolescenti quando si dovrebbe essere degli adulti.semplificando molto ma secondo me rende
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Io sì, ma evidentemente Spleen no, visto quello che ha scritto su cosa avesse tuo marito in testa quando ti ha lasciato (?).
Di certo non racconto io le storie degli altri, però spesso i nuovi, si fa per dire, utenti nulla sanno di noi.
La tua risposta fa intendere che il marito di @Lostris l'abbia lasciata perché ha scoperto un tradimento. Visto che io e te sappiamo bene la storia, direi che lasciare intendere questo è sbagliato.
E @Etta che mette like, non sapendo assolutamente nulla, ti dà la misura di quanto quel post è stato frainteso
 
Ultima modifica:

danny

Utente di lunga data
Giusto, sapere come funzioniamo è importante, ma tra il sapere e il saperci fare, c’è la stessa differenza che c’è tra leggere il manuale di una moto e saperla piegare in curva quando piove, perché la chimica è il motore, la cultura è la mappa… ma alla fine sei tu, con la tua storia e le tue cicatrici, che decidi se frenare o mollare tutto e volare giù dal tornante. Il vero problema non è capire come funzioniamo, è che spesso scegliamo comunque il disastro, pur avendo tutte le informazioni per evitarlo e gestirsi è un’arte. E come tutte le arti, qualcuno la studia, qualcuno la improvvisa, qualcuno si illude di saperla già fare, e qualcuno, raramente, ci riesce davvero. Tipo l'homo sanza lettere di Leonardo, o Gilmour che suona la chitarra senza saper leggere la musica
Ti ricordi anni fa, molti anni fa, quando leggendo Quattroruote trovavi tante descrizioni tecniche?
Negli anni 60, 70 era importante sapere tutto di come funzionava il mezzo.
I guidatori dovevano essere esperti. Ora fa tutto la macchina, non decidi più tu, e se si guasta ci vuole la casa madre spesso, poiché non riesci nemmeno a cambiare una lampadina.
Oggi non è più importante sapere come funziona una macchina, la si usa e basta.
Difatti non la si ama più così tanto...
 

hammer

Utente di lunga data
Era necessario questo pippone per giungere a queste conclusioni?
Secondo me si.
E' utile ripassare, ogni tanto, come funzioniamo.
 

danny

Utente di lunga data
La tua risposta fa intendere che il marito di lo stress l'abbia lasciata perché ha scoperto un tradimento. Visto che io e te sappiamo bene la storia, direi che lasciare intendere questo è sbagliato.
E @Etta che mette like, non sapendo assolutamente nulla, ti dà la misura di quanto quel post è stato frainteso
Difatti il marito non l'ha lasciata, non è andata così, ma non devo essere io a confutare l'errore nel post di Spleen.
Non racconto le storie degli altri.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Beh, è scritta sui libri di biologia
Non mi permetto di saperne di più.
Magari hanno torto i ricercatori, però, non me la sento di sentirmi superiore a loro.
Anche i terrapiattisti si riferiscono a testi e a prove inoppugnabili.
La digestione, ad esempio, è una funzione molto complessa, ma una sciocchezza al confronto del funzionamento ormonale-sessuale e agli eq del cervello.
Eppure, nella “ricerca della felicità“ e del nostro benessere mangiamo troppo o troppo poco o cose sbagliate o all’opposto sviluppiamo una ricerca della salute maniacale ecc.
Ma soprattutto non riusciamo a capire, non solo noi, ma anche i medici specialisti, perché una volta mangiamo una cosa e stiamo benissimo e un’altra invece ci viene vomito e diarrea a spruzzo. Ma soprattutto non capiamo perché (in famiglia o a una cena in compagnia) abbiamo mangiato tutti le stesse cose, eppure gli altri stanno bene e noi… diarrea a spruzzo.
Questo (come cerca di fare capire la serie del Dr House) il corpo ha un funzionamento complesso e i fattori che determinano un tipo di effetto su una persona dipendono dai fattori esterni scatenanti, ma soprattutto da come quella SINGOLA persona reagisce a quegli stimoli in un tempo determinato.
Sarà successo a tanti di domandarsi perché una persona ci ha suscitato attrazione o repulsione in un determinato incontro, quando magari l avevamo già incontrata e non ce ne eravamo nemmeno accorti.
C’è un film di Claude Lelouch, Tutta una vita, che esplicitamente affronta questa cosa.
Ma in realtà tutta la filmografia di Lelouch ruota intorno al tema dell’incontro che diventa significativo per quelle due persone lì in quel momento e non prima.
Ma è l’argomento di molti altri film e romanzi.
E sì succede che nella ricerca del piacere si incontri una persona che ci fa scatenare gli ormoni, ma non sappiamo perché e perché proprio in quel momento lì.
Tanto è vero che gli uomini lo spiegano con il bel culo o le belle tette o i meno grezzi gli occhi o il sorriso, le donne sono proprio convinte di aver trovato un uomo straordinariarmente affascinante, poi mostrano le foto e le amiche “ah sì un bel tipo”, mentre pensano 😳
Per cui spiegare come succede boh ha forse un senso, ma non si sa perché, figuriamoci stabilire che sia inevitabile l’evoluzione, essendo noi umani gli unici animali non soggetti al calore e che abbiamo creato letteratura e poesia, oltre agli studi biochimici.
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Io non ho pazienza e non mi piace ripetermi
Cerco di essere chiara e di parlare in italiano corretto
Pertanto devi capire
Se non capisci è colpa tua
Non è proprio così.
Ma non apriamo un altro filone.
 
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