Ehm...ehm...grazie...
Sulla prima parte del post, non so che dirti...
Se torno indietro nella mia mente, so che l'incontro con la mia maestra alle elementari fu il primo segnale per me, che in casa mia c'era qualcosa che non andava.
A me i miei genitori sono sempre apparsi degli sfigati.
E dentro di me l'idea era questa: prima riesco a sfuggire e andarmene meglio è.
Vivo la possibilità di essere andato in collegio, come una corsia immensa: d'un tratto io che venivo punito perchè " Mi insiminivo sui libri", mi trovavo difronte un ambiente ricchissimo...pregno di tutte le cose di cui ero avidissimo.
So sai che un mio giudizio negativo su mia figlia pesa come un macigno eh?
Ecco perchè per certe questioni "delicate" ho sempre detto a mia moglie, pensaci tu...e facciamo finta che io non sappia nulla...si vergognerebbe da morire.
Da un altro punto di vista: io sono orgoglioso di mia figlia. E molto.
Ma non la amo di quell'amore tutto pucci pucci...
Non vivo certo per le gratificazioni che possono venire dai figli.
Non ce la faccio, non ci riesco...
Chissà vedremo da adulta...se comprenderà...certe cose...
Poi per me altre cose non sono sacrifici...ma piaceri, cose importanti della vita...
Ci sono momenti che so essere stati e sono, solo tra me e mia figlia...a volte ci guardiamo e ci sentiamo così complici...della serie abbiamo fottuto il mondo ancora una volta...
Ma come sai sant'ormone...ora regna sovrano...
L'amore pucci pucci è una delle manifestazioni dell'amore paterno, non è l'unica e non deve per forza essere privilegiata, soprattutto in certi periodi della crescita. Nessuno dirà mai che chi non è pucci pucci con la figlia adolescente manca in qualcosa.
Mi dissero una volta che avendo una figlia, avrei dovuto rinunciare a tutto per lei. Ohi, se servisse lo farei, come pure tu. Ma io per lei sogno una vita di soddisfazione e realizzazione personale. Sogno che riesca a farsi una famiglia -migliore di quella che ho fallito io- E che riesca a raggiungere i suoi obiettivi.
E mia madre sogna che IO mi realizzi. Come potrei spingere mia figlia a lottare per le sue ambizioni se non lo facessi io? E cosa potrei fare di più bello per mia madre se non realizzarmi?
Sui sacrifici. Parlavo con una amica che semi-vergognosa mi diceva che lei non si sentiva di sacrificarsi per i suoi figli come dovrebbe essere normale, a detta "della gente".
Semplicemente le elencai tutto quello che faceva per sua figlia. Rimase stupita quasi quando le dissi che lei in effetti si sacrificava, come tutti, per i suoi figli.
Sempre e comunque questioni di lessico secondo me.