Brunetta
Utente di lunga data
Peccato che hai attribuito a me cose che non ho detto. Ma non mi conosci. È come quando dico che potrei essere una gattamorta e chi mi conosce dice che è impossibile.Quello che mi dispiace è il mio essere fraintesa, per me le persone sono tali a prescindere dal colore della pelle, io sono sempre stata per il vivi e lascia vivere, non ho mai giudicato orientamento sessuali, religione, orientamento politico, niente di niente, sono sempre stata abituata a giudicare le persone in base al loro modo di porsi e comportarsi.
Quello che mi lascia basita è il razzismo al contrario, io trovo terrificante non poter esprimere sdegno quando vedo comportamenti che mai sono stati accettati nella nostra società, mi sento rispondere sempre che invece di cercare di migliorare la situazione bisogna andare a cercare la feccia italiana che si è comportata di cacca all'estero...è un po' come giustificare un ragazzino che non si comporta bene a scuola prendendo spunto da quelli che fanno peggio di lui invece di porgli davanti un paragone costruttivo, è una gara al ribasso.
A questo punto alzo le mani, spero veramente di sbagliarmi io perché ciò significherebbe non essere andati alla deriva.
Io mi pongo sempre in modo più che assertivo con un coraggio che rasenta la temerarietà e forse l’incoscienza.
Non mi sono mai trattenuta da intervenire con chi si comporta male, indipendentemente dalla situazione. Ancora recentemente il mio ex ha detto che mi sono rivolta in modo così assertivo con gruppi che gli hanno fatto temere di poter finire lui vittima di violenza.
Non è una tendenza eroica, ma caratteriale, basata sulla incoscienza di chi si sente invulnerabile perché nel si considera nel giusto. Un paio di volte le ho prese, ma non ho imparato.
Quindi in tutti gli episodi che racconti, se in mia presenza, sono intervenuta, perfino con adolescenti che so che sono pericolosi.
Ma sono questioni diverse dal cercare soluzioni.
Non è che se sgrido bambini e mamme per aver buttato immondizia per strada, risolvo il problema e non lo faccio nell’illusione di farlo. Sono impulsiva. È una questione caratteriale, come buttare fuori il marito.
Ma non è che penso di aver dato mai il buon esempio e di poter far diventare educate le persone ignoranti, con i miei rimbrotti.
Per questo cerco di capire se ci sono delle soluzioni che rendano fattibile un cambiamento che ritengo opportuno.
E io di questo cerco di parlare.
Ma è come quando viene un tradito che vuole solo sfogarsi. Se cerco di indurlo a ragionare per capire se c’era qualcosa che non funzionava, mi manda a quel paese perché voleva solo sfogarsi.
Si può pure sfogarsi contro gli stranieri, il comune e pure il meteo, ma “piove governo ladro!” non ha mai risolto nulla.
È come mettere le telecamere per individuare i colpevoli. Una bambina mi disse “basta mettere il cappuccio“.
Ma poi è noto ed è giusto che non faccia l’ergastolo chi ha rubato il vaso al cimitero.
Che si fa?
Tutte le mie riflessioni fanno cagare? Ok.