Del "sono come sono...."

Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.

Lettrice

Utente di lunga data
Mari'

Per me smussare aluni aspetti spigolosi del mio carattere non e' ipocrisia... Tanto meno cerco di farmi accettare in virtu' di quegli smussamenti.. quello sarebbe un ERRORE... ma cercare un compromesso tra l'essere me e l'essere me magari meno aggressiva e meno arrogante per una persona che ritengo importante, mi sembra basilare...

La sostanza non cambia... il caratteraccio rimane... ma apettare che qualcuno mi accetti in toto, senza neanche vagamente smussare alcuni aspetti poco gradevoli, mi sembra utopico... e non smusso (non uso il verbo cambiare perche' non si tratta di un cambiamento) per il quieto vivere... smusso per mia volonta'...
 
O

Old amoreepsiche

Guest
Non è sui tuoi limiti il contendere ma nel fatto che prima o poi debbano essere accettati, anche se magari risultano lesivi per gli altri..... c'è una leggera differenza. Naturalmente sempre che ci sia interesse al sentire degli altri..............e questo è il nocciolo!
E non parlo di rapporti, contatti o conoscenze estemporanee.... quello non hanno valore esemplificativo nè esistenziale..... sono la pioggia o il sole in un giorno qualunque. Li prendi come vengono tanto non hanno progetti ma casualità.
Bruja
forse è per questo che io non sono mai soddisfatta....perchè dobbiamo accettare i nostri limiti? non sarebbe un po'come adagiarsi sugli allori senza cercare costantemente di migliorarci?....ho sempre pensato che il mio essere intanto ha un senso, se cerco continuamente di spostare i miei limiti + avanti e mi impegno con tutte le mie forze per superarli.....
mi dice mio padre che alla fine, anche se non li supero, l'importante è che so che mi sono impegnata al massimo delle mie possibilità per farlo....ma se il mio massimo non è servito, rispondo io, che mi sono impegnata a fare?
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Feddy, ma di che stamo parlando? Del sesso degli angeli? Di chi ha scoperto che gli piace suonare la chitarra o vuole far scuola di tango (ogni riferimento non è casuale...)?Stiamo parlando di chi si scopre traditore e vuol rivendicare il suo diritto di vivere la sua libertà e il suo modo di essere ...
E quel tipo di libertà non ci sta per niente con l'impegno che ci si prende quando si sceglie di formare una coppia...
e ancora meno ci sta dire "sono fatto così"!

E mi sembra ancor più disonesto del tradimento scaricare la responsabilità sul partner che non accetta la scoperta delle vera natura le responsabilità della chiusura...
Eh dai uno fa il suoi porci comodi a destra e a manca e questo è segno della sua natura ed è la partner che si chiudeeeee???!!!!
Stiamo parlando di sentimenti che nel tempo mutano e del riconoscere ciò...e di fare il punto con se stessi e verso il partner...

Nessuna responsabilità al partner per l'eventuale chiusura, così come la chiusura può esser voluta dallo stesso traditore....ma qui si torna all'esser determinati e puri, caterpillar verso ogni situazione, al bianco o nero, non tenendo in conto alcun altro elemento che il rapporto a due, che nel frattempo, magari, vede coinvolte altre persone ed altre situazioni...

Nel suo ragionamento iniziale, se leggi, Bruja parlava di un terremoto, piccolo o grande (e quello può essere proprio il tradimento, o no?) che inducesse a riflettere sulla propria natura, sul come si è, che non è sempre uguale vent'anni prima o vent'anni dopo...quanti, che dicevano "NO, IO MAI" si son poi trovati in quella situazione?
 

Miciolidia

Utente di lunga data
amore..certo...ma

forse è per questo che io non sono mai soddisfatta....perchè dobbiamo accettare i nostri limiti? non sarebbe un po'come adagiarsi sugli allori senza cercare costantemente di migliorarci?....ho sempre pensato che il mio essere intanto ha un senso, se cerco continuamente di spostare i miei limiti + avanti e mi impegno con tutte le mie forze per superarli.....
mi dice mio padre che alla fine, anche se non li supero, l'importante è che so che mi sono impegnata al massimo delle mie possibilità per farlo....ma se il mio massimo non è servito, rispondo io, che mi sono impegnata a fare?
Tutto è relativo al limite di cui si parla.

Come è tutto è relativo alla propria ambizione, al proprio progetto, al proprio egoismo, alla volontà reale di ricostruire nella relazione .


Si impara una qualsiasi professione, ci si puo' esercitare su qualsiasi interesse, ma nessuno ci insegna a come educare e a come educarci nella relazione...e non solo, molto è determinato dal segno che abbiamo vissuto a nostra volta e dal corredo biologico che ci portiamo appresso.
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Non sono i sentimenti che mutano, si trasformano magari...ma la voglia di essere sinceri, propositivi, relamente ATTIVI verso l'oggetto amoroso a cui si professa amore. Questo è faticoso, questo richiede impegno,QUOTIDIANO, e quella frase "io sono come sono " chiedetevi se mai è stata pronunciata nella fase di innammoramento, dove si faceva di tutto per dimostrare attenzione sincera nei fatti e non a chiacchere verso l'altro.anzi...molto spesso la letteratura insegna che si pronuncia proprio l'esatto contrario " io sono come tu mi vuoi".
 

Mari'

Utente di lunga data
Lettri'

Per me smussare aluni aspetti spigolosi del mio carattere non e' ipocrisia... Tanto meno cerco di farmi accettare in virtu' di quegli smussamenti.. quello sarebbe un ERRORE... ma cercare un compromesso tra l'essere me e l'essere me magari meno aggressiva e meno arrogante per una persona che ritengo importante, mi sembra basilare...
Mi sono dovuta ricredere, molte volte ho smussato tanto e troppo, da fare in modo che gli altri se ne sono approfittati ...

La sostanza non cambia... il caratteraccio rimane... ma apettare che qualcuno mi accetti in toto, senza neanche vagamente smussare alcuni aspetti poco gradevoli, mi sembra utopico... e non smusso (non uso il verbo cambiare perche' non si tratta di un cambiamento) per il quieto vivere... smusso per mia volonta'...
Non penso che si cambia nell'arco della vita, semmai ci si modella/completa ... il carattere lo si ha fin dalla nascita ... sono gli eventi che ci smussano.
 

Lettrice

Utente di lunga data
Non sono i sentimenti che mutano, si trasformano magari...ma la voglia di essere sinceri, propositivi, relamente ATTIVI verso l'oggetto amoroso a cui si professa amore. Questo è faticoso, questo richiede impegno,QUOTIDIANO, e quella frase "io sono come sono " chiedetevi se mai è stata pronunciata nella fase di innammoramento, dove si faceva di tutto per dimostrare attenzione sincera nei fatti e non a chiacchere verso l'altro.anzi...molto spesso la letteratura insegna che si pronuncia proprio l'esatto contrario " io sono come tu mi vuoi".
Pero' la letteratura pecca di romanticismo... iniziare una relazione sotto il segno di un romanticismo alla 'Sono come tu mi vuoi' e' l'inizio di un fallimento...

I sentimenti sono farlocchi... il cuore mente molto spesso... l'unica cosa affidabile e' come hai scritto... la VOGLIA di essere sinceri... questo sarebbe sufficente ad evitare/evitarci una valange di rogne...

Ma nessuno ha mai letto 'Ingannevole e' il cuore piu' di ogni altra cosa'?
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Mi sono dovuta ricredere, molte volte ho smussato tanto e troppo, da fare in modo che gli altri se ne sono approfittati ...

Mari' chi vuole approffitare di se stesso ne approfitta comunque CREDO, vorrei sbagliarmi.

Se uno è bugiardo lo rimane. Se tradisce idem. Se è incapace ..uguale..se non capisce continuerà ad ignorare...

Modellare il nostro carattere come dici giustamente è cosa che fa bene a noi stessi se l'immagine che abbiamo di noi stessi non ci piace sempre.

o no?
 

Miciolidia

Utente di lunga data
Pero' la letteratura pecca di romanticismo... iniziare una relazione sotto il segno di un romanticismo alla 'Sono come tu mi vuoi' e' l'inizio di un fallimento...

I sentimenti sono farlocchi... il cuore mente molto spesso... l'unica cosa affidabile e' come hai scritto... la VOGLIA di essere sinceri... questo sarebbe sufficente ad evitare/evitarci una valange di rogne...
Hai ragione la letteratura pecca di stronzate...altro che romanticismo...
 

Mari'

Utente di lunga data
Mari' chi vuole approffitare di se stesso ne approfitta comunque CREDO, vorrei sbagliarmi.

Se uno è bugiardo lo rimane. Se tradisce idem. Se è incapace ..uguale..se non capisce continuerà ad ignorare...

Modellare il nostro carattere come dici giustamente è cosa che fa bene a noi stessi se l'immagine che abbiamo di noi stessi non ci piace sempre.

o no?
Micia io mi piaccio, ti sembrera' una cazzata: Mi sono scelta.
 

Lettrice

Utente di lunga data
Micia io mi piaccio, ti sembrera' una cazzata: Mi sono scelta.
Anche io mi piaccio... ma non posso dire che mi sono scelta... mi sono solo capitata


Ma mi piacio anche smussandomi... per qualcuno che mi piace...

Vado a chiamare Apu...
 

Mari'

Utente di lunga data
perchè dovrebbe apparirmi una cazzata. perchè non dovrai crederti?


Io mi piaccio meno in alcuni aspetti....in alcuni nel pensarmi a ristroso mi detesto e mi incazzo con me stessa , mi prenderei a sckiaffi...e mi riferisco ad ambiti e emotivi come in altro.
Sapessi le litigate che faccio con me stessa
mi metto anche in punizione
poi siccome mi amo mi perdono e dico: Nessuno e' perfetto
 

Bruja

Utente di lunga data
amoreepsoche

forse è per questo che io non sono mai soddisfatta....perchè dobbiamo accettare i nostri limiti? non sarebbe un po'come adagiarsi sugli allori senza cercare costantemente di migliorarci?....ho sempre pensato che il mio essere intanto ha un senso, se cerco continuamente di spostare i miei limiti + avanti e mi impegno con tutte le mie forze per superarli.....
mi dice mio padre che alla fine, anche se non li supero, l'importante è che so che mi sono impegnata al massimo delle mie possibilità per farlo....ma se il mio massimo non è servito, rispondo io, che mi sono impegnata a fare?

Tu sei oltre.... sei al superamento dei propri limiti che è un'ambizione umana di livello superiore. Dice bene tuo padre, conta anche l'impegno in sé come autodimostrazione di una dinamica migliorartiva autonoma.
Se il tuo massimo non è servito ti sei impegnata per te stessa appunto e per l'opinione cche ognuno può o vorrebbe avere di sé. Quanto l'intenzionalità è buona, il non riuscire può tacitare la coscienza, ma deve essere una non riuscita espletata in perfetta buonafede. Se ci si domanda solo a cosa sia servita la nostra fatica, quando si sa bene che è un cammino che comunque ci rende proprio più liberi interiormente, perchè ci sgancia dai nostri atteggiamenti istintuali e spesso eliocentrici, significa che si ha più caro il parere altrui che il nostro....
Bruja


x Marì ... proprio in quella definizione qualitativa "senza trucco e senza inganno" sta l'essere o il non essere scorretti nel considerare che la nostra natura può essere lesiva, in certi frangenti, verso gli altri..... faccio un banalissimo esempio:
Siamo tutti/e persone oneste e sincere, vediamo una cosa che ci infastidisce, ad esempio uno che bestemmia.... ora se non ci importa evitiamo di imbatterci in quella persona che comunque infastidisce, diversamente chiediamo di imprecare pure, ma in modo meno sgradevole e sguaiato.... se l'altro se ne infischia e continua, esercita un suo diritto o invade i miei diritti di non sentire il suo turpiloquio??? QUESTO è il contendere... e vorrei fosse chiaro una volta per tutte.... nessuno nega niente, se una cosa non sta bene si affronta il problema, punto, ma se la si considera transabile non sarebbe un tantinello dimostrazione di civiltà reciproca rende la sopportazione il meno spiacevole possibile? Anche chi suda ed ha un odone caprimo è se stesso.... ma stranamente si lava e si deodora per non imporre il suo ODORE NATURALE alle narici altrui..... ma nessuno pretende che NON sudi!!!

x Feddy
La centralità del tuo post è valida in questo periodo:

Nel suo ragionamento iniziale, se leggi, Bruja parlava di un terremoto, piccolo o grande (e quello può essere proprio il tradimento, o no?) che inducesse a riflettere sulla propria natura, sul come si è, che non è sempre uguale vent'anni prima o vent'anni dopo...quanti, che dicevano "NO, IO MAI" si son poi trovati in quella situazione?

Non ho detto che non si debba prendere atto di un errore ma di come, e mi ripeto fino alla noia, quell'errore lo si perpetri e/o lo si perpetui........ lì sarebbe la differenza. E di nuovo, non si tratta di cambiare o di non accettarsi ma di evitare di "calpestare o svilire" il rispetto e la considerazione dovuta al partner... specie se non ti obbliga alla menzogna...
Dopo di che c'è spazio per qualunque accordo, ma se non è reciproco e bilaterale il dire di essere in coppia è una vera "defecazio tormentosa"!!!!!
 

Mari'

Utente di lunga data
x Marì ... proprio in quella definizione qualitativa "senza trucco e senza inganno" sta l'essere o il non essere scorretti nel considerare che la nostra natura può essere lesiva, in certi frangenti, verso gli altri..... faccio un banalissimo esempio:
Siamo tutti/e persone oneste e sincere, vediamo una cosa che ci infastidisce, ad esempio uno che bestemmia.... ora se non ci importa evitiamo di imbatterci in quella persona che comunque infastidisce, diversamente chiediamo di imprecare pure, ma in modo meno sgradevole e sguaiato.... se l'altro se ne infischia e continua, esercita un suo diritto o invade i miei diritti di non sentire il suo turpiloquio??? QUESTO è il contendere... e vorrei fosse chiaro una volta per tutte.... nessuno nega niente, se una cosa non sta bene si affronta il problema, punto, ma se la si considera transabile non sarebbe un tantinello dimostrazione di civiltà reciproca rende la sopportazione il meno spiacevole possibile? Anche chi suda ed ha un odone caprimo è se stesso.... ma stranamente si lava e si deodora per non imporre il suo ODORE NATURALE alle narici altrui..... ma nessuno pretende che NON sudi!!!
Sono d'accordo, io li chiamo compromessi del vivere con gli altri, tolleranze.
 

Bruja

Utente di lunga data
Marì

Tu ti piaci perchè in cuor tuo, anche se sei te stessa, sai di non essere lesiva per gli altri.... o ameno mai intenzionalmente o coscientemente..... sbaglio???
Bruja
 

Bruja

Utente di lunga data
Mari'

Sono d'accordo, io li chiamo compromessi del vivere con gli altri, tolleranze.


Voilà la parola chiave al negativo..... spesso si pretende da altri tolleranze per noi stessi che noi non offriremmo a nostra volta, ecco ciò che contestavo, o peggio che sappiamo di non dover tollerare perchè tanto non saranno atteggiamenti o modalità che l'altro/a adotterà mai ............ecco l'architrave del convivere!!! Reciprocità.........e tolleranza frammista al rispetto.
Bruja
 

Mari'

Utente di lunga data
Tu ti piaci perchè in cuor tuo, anche se sei te stessa, sai di non essere lesiva per gli altri.... o ameno mai intenzionalmente o coscientemente..... sbaglio???
Bruja
No non sbagli ... mi riesce meglio su me stessa
 

Mari'

Utente di lunga data
Voilà la parola chiave al negativo..... spesso si pretende da altri tolleranze per noi stessi che noi non offriremmo a nostra volta, ecco ciò che contestavo, o peggio che sappiamo di non dover tollerare perchè tanto non saranno atteggiamenti o modalità che l'altro/a adotterà mai ............ecco l'architrave del convivere!!! Reciprocità.........e tolleranza frammista al rispetto.
Bruja

Trovi che non sono una persona abbastanza tollerante?
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
Top