Io credo di aver capito cosa volevi indagare (non nel senso di investigare ma nel senso di approfondirne le dinamiche). Sicuramente posso dire che ci sono vite che sembrano perfette non perché i protagonisti siano sani e felici ma perché si integrano in una dimensione (la casa, il prato da curare, il garage da sistemare, la figlia da portare a danza e la moglie con cui avere rapporti a ferragosto e capodanno). Poi, siccome è una vita infelice e priva di gioia, tutto questo viene integrato da altre donne che portano: allegria, brio, autostima, sessualità rinnovata. Ma deve rimanere oscuro, per non intaccare la facciata. Se rimane opaco, tutto bene. Se viene fuori, possono emergere lati del carattere che nemmeno pensavi di avere per proteggere il tuo mondo. A me è successo così e quando ci penso, mi fa malissimo ma tanti segnali di questo stile relazionale e modo di pormi li avevo già visti in me (ad esempio quando la mia amante dei tre anni chiese di venirmi a parlare, io impazzì letteralmente pensando che gli fosse dato di volta il cervello. Non capivo che magari avesse bisogno di me dato che fino al giorno prima parlavamo ore, pensavo solo al fatto che non ne avevo voglia, che lei non aveva diritto in quanto non legittima e che poteva distruggere la mia facciata. Poi ho sempre avuto fortuna perché si sono ritirate in buon ordine ma a questo punto non so come avrei potuto reagire).