Denatalità: ma gli uomini?

Pincopallino

Utente di lunga data
si l'intenzione è escludere la madre, non è proprio carino come comportamento
Ascoltavo una collega di altra nazionalità che anni fa affitto‘ il proprio utero, facendosi coltivare dentro di se un ovulo fecondato.
Mi disse di non sentirsi madre ma solo magazzino temporaneo.
Parole sue, tradotte in italiani dal sottoscritto, ma la parola warehouse lascia spazio a poche interpretazioni.
Oggi è madre di due figli e benestante. Allora doveva pagarsi il dentista e con la paga di allora non se lo poteva permettere, quindi produsse un figlio per una coppia romana, tramite una clinica privata.
 

danny

Utente di lunga data
1,29 figli per coppia.
Età media parto 32, 4.

Quanti sono gli anni disponibili per fare figli?
Da 32 a 40 circa.
La generazione dei miei genitori da 20 a 40. La mia... Un po' meglio di ora, ma per i laureati andava uguale.
Un conto è avere a disposizione 20 anni, un altro 8.
In otto anni fai un figlio, forse due
In 20 dipende, ma se le condizioni ci sono puoi farne anche 13, 14, come la famiglia del marito di mia madre.
Un'altra questione è curarsi da soli i figli o affidarli ai nonni.
Quanti figli puoi affidare ai nonni, se disponibili, sani e in pensione?
Uno? Due? Tre?
Per quanti figli? Nonni disposti ad accogliere 6 o 9 nipoti non ne conosco.
Gli stessi nonni si rifiutano al secondo o terzo nipote. Quindi tocca arrangiarsi. La tata è l'opzione migliore ma devi garantire un 2000 euro al mese.
Con l'asilo nido hai un sacco di assenze per malattie da colmare.
Puoi permetterti un lavoro?
Dipende. Io non vedo la mia collega da 4 anni, ma siamo un caso unico. Mia moglie ha fatto sì e no un due, forse tre mesi di maternità, ma dopo una settimana era già in ufficio al martedì. Figlia con mia madre.
Ti ridimensioni, se non hai aiuti. Anche perché lei aveva 34 anni e i genitori suoi erano già al terzo nipote e sarebbero morti di lì a poco.
Fare figli dai 32, 33, 35 anni ai 40 al massimo ti consente un solo figlio. Dai 30, 31, due. Tre se hai un posto di lavoro dove te lo permettono.
La media dell' 1,29 pertanto è comprensibile.
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Ascoltavo una collega di altra nazionalità che anni fa affitto‘ il proprio utero, facendosi coltivare dentro di se un ovulo fecondato.
Mi disse di non sentirsi madre ma solo magazzino temporaneo.
Parole sue, tradotte in italiani dal sottoscritto, ma la parola warehouse lascia spazio a poche interpretazioni.
Oggi è madre di due figli e benestante. Allora doveva pagarsi il dentista e con la paga di allora non se lo poteva permettere, quindi produsse un figlio per una coppia romana, tramite una clinica privata.
un lavoro come un altro, offresi corpo come magazzino temporaneo, visto la difficoltà a sbarcare il lunario potrebbe essere una soluzione.
Se una lavora ha pure diritto alla maternità
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
un lavoro come un altro, offresi corpo come magazzino temporaneo, visto la difficoltà a sbarcare il lunario potrebbe essere una soluzione.
Se una lavora ha pure diritto alla maternità
certo, però a quel punto la prima che grida al femminismo la butto nell'altoforno per la ghisa
 

Brunetta

Utente di lunga data
Secondo te nella società attuale quali sono gli elementi che portano gli uomini a non avere disponibilità alla responsabilità di un figlio?
Ci sono alcuni fattori sociali che incidono su questa disponibilità?
Non credo economici.
Penso che la spinta al consumo, in tutti i sensi, e al cercare un ruolo da giovane che possa avere disponibilità di denaro e possibilità di cambiare, lavoro e relazioni, sia molto forte.
Poi vi è una narrazione rispetto alle responsabilità delle genitorialità che crea preoccupazioni. I genitori giovani dicono (non lo so se sia vero ovunque, per tutti e in tutti i contesti sociali) di aver sempre paura di sbagliare e di non essere in grado di garantire la vita di cui i figli pensano abbiano diritto.
Ma per tantissimi aspetti vi è la percezione di un incombente giudizio.
 

Nonècomecredi

Utente di lunga data
Non credo economici.
Penso che la spinta al consumo, in tutti i sensi, e al cercare un ruolo da giovane che possa avere disponibilità di denaro e possibilità di cambiare, lavoro e relazioni, sia molto forte.
Poi vi è una narrazione rispetto alle responsabilità delle genitorialità che crea preoccupazioni. I genitori giovani dicono (non lo so se sia vero ovunque, per tutti e in tutti i contesti sociali) di aver sempre paura di sbagliare e di non essere in grado di garantire la vita di cui i figli pensano abbiano diritto.
Ma per tantissimi aspetti vi è la percezione di un incombente giudizio.
Spesso si raggiunge l'indipendenza economica in tarda età, a quel punto si iniziano ad apprezzare "gli sfizi" della vita. Questo vale sia per gli uomini che per le donne.
Quindi investire tempo in un progetto comune, e vale sia per gli uomini che per le donne, è vissuto come un sottrarre tempo ai propri bisogni, spesso purtroppo soddisfatti in età molto avanzata.
 
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