dilemma

Foglia

utente viva e vegeta
Tu ti concentri su una storia che hai vissuto tu. Io parlo a livello generale, non potendo avere alcun riscontro né interesse verso di loro.
Quando ci si relaziona con una persona lo si fa comunque e sempre non mostrando di volersene approfittare mai.
Vale per un amico, ancor di più per un coniuge.
Se io - porto un esempio inventando - sono a casa e ho un coniuge che mi mantiene, non occupo il tempo andando a scopare con un'altra.
Non è solo più una questione di tradimento, ma anche di ingratitudine verso chi mi consente di avere i vantaggi di un reddito pur in assenza di lavoro e di dignità mia.
Se il coniuge mi consente di aprire un'attività o mi regala dei soldi per farlo o per comprare un'auto, non lo ripago facendogli una carognata come può essere quella di tradirlo. Perché un tradimento si può comprendere, accettare, ma uno che ti dà l'idea di mirare solo al suo interesse personale su tutti i piani no.
Io non ho vissuto alcuna storia, ero "in transito", e ne ho condiviso uno scorcio appena. E non di storia, ma di sensazioni. E torno a ripeterti che la dignità si ha anche nel tacere le pinzette in mano, o l'auto che ti sei comprato per te. E tutti i pompini nel cesso che ti sono mancati, perché in fondo le chiedevi solo quelli. In tutto questo (proprio in mezzo eh) ci stanno tre figli che a questo punto saranno cresciuti da soli, o solo quando il padre rincasava dal lavoro. Dignità, no? :).
E' facile per una donna lavorare e crescere non uno, non due, ma tre figli. Certo, lavori eh, pure con tre figli, mica lo nego. Avrà pensato di "sedersi", ha sbagliato. Però non dico neanche la cura di tre figli (guarda... evito), ma a sto livello non tanto i pompini mancati, ma quelli ricevuti, li vogliamo a sto punto quantificare oppure no?
 

Brunetta

Utente di lunga data
Tu ti concentri su una storia che hai vissuto tu. Io parlo a livello generale, non potendo avere alcun riscontro né interesse verso di loro.
Quando ci si relaziona con una persona lo si fa comunque e sempre non mostrando di volersene approfittare mai.
Vale per un amico, ancor di più per un coniuge.
Se io - porto un esempio inventando - sono a casa e ho un coniuge che mi mantiene, non occupo il tempo andando a scopare con un'altra.
Non è solo più una questione di tradimento, ma anche di ingratitudine verso chi mi consente di avere i vantaggi di un reddito pur in assenza di lavoro e di dignità mia.
Se il coniuge mi consente di aprire un'attività o mi regala dei soldi per farlo o per comprare un'auto, non lo ripago facendogli una carognata come può essere quella di tradirlo. Perché un tradimento si può comprendere, accettare, ma uno che ti dà l'idea di mirare solo al suo interesse personale su tutti i piani no.
Sono argomenti non diversi, benché in scala, di quelli di chi, poiché ti è venuto a prendere, ti ha pagato la cena e ha fatto finta di essere interessato ai tuoi pensieri, pensa di meritare almeno un pompino.
 

danny

Utente di lunga data
Sono argomenti non diversi, benché in scala, di quelli di chi, poiché ti è venuto a prendere, ti ha pagato la cena e ha fatto finta di essere interessato ai tuoi pensieri, pensa di meritare almeno un pompino.
Sapevo che arrivava questo commento, perché ad alcune correnti di pensiero sembra ovvio ipotizzare che tra una relazione di condivisione economica, di famiglia e di progetti debbano sussistere le stesse regole che esistono tra due estranei.
Invece io credo che vi sia una profonda differenza tra una persona che non si conosce e non condivide nulla con noi rispetto a un'altra verso cui nutriamo anche un rapporto di fiducia oltre che di condivisione.
Anche perché essere presi in giro dal vicino di casa non è la stessa cosa in termini emotivi che essere traditi dal marito.
No, non è indispensabile ricevere un pompino dopo aver pagato cena e quant'altro.
Regola vuole che chi invita possa offrire senza pretendere nulla in cambio e come qualsiasi uomo che non sia decerebrato sa benissimo le cene sono sempre e solo per conoscenza e se si va a letto lo si decide in due.
A me tra l'altro sembra sia capitato di non aver colto proprio quell'occasione, come mi è stato fatto notare, ma la donna in questione non mi piaceva.
Non guardiamo sempre la prospettiva dal punto di vista femminile. Non siamo tutti pronti ad aspettare una gentile concessione da parte di chiunque.
Ovviamente se il feeling non nasce, non ci sarà una seconda occasione nel breve periodo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Sapevo che arrivava questo commento, perché ad alcune correnti di pensiero sembra ovvio ipotizzare che tra una relazione di condivisione economica, di famiglia e di progetti debbano sussistere le stesse regole che esistono tra due estranei.
Invece io credo che vi sia una profonda differenza tra una persona che non si conosce e non condivide nulla con noi rispetto a un'altra verso cui nutriamo anche un rapporto di fiducia oltre che di condivisione.
Anche perché essere presi in giro dal vicino di casa non è la stessa cosa in termini emotivi che essere traditi dal marito.
No, non è indispensabile ricevere un pompino dopo aver pagato cena e quant'altro.
Regola vuole che chi invita possa offrire senza pretendere nulla in cambio e come qualsiasi uomo che non sia decerebrato sa benissimo le cene sono sempre e solo per conoscenza e se si va a letto lo si decide in due.
A me tra l'altro sembra sia capitato di non aver colto proprio quell'occasione, come mi è stato fatto notare, ma la donna in questione non mi piaceva.
Non guardiamo sempre la prospettiva dal punto di vista femminile. Non siamo tutti pronti ad aspettare una gentile concessione da parte di chiunque.
Ovviamente se il feeling non nasce, non ci sarà una seconda occasione nel breve periodo.
Appunto.
Un matrimonio è una condivisione di vita, tanto più è inopportuno fare i conti della serva.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ho presente una che tradisce.
Il marito la ama, si fa un culo a lavorare fino alle 8 di sera, lei lavoricchia saltuariamente e durante il giorno esce con l'amante.
Lui torna a casa, fa la spesa, prepara la cena, lava i piatti che lei gli lascia nel lavello.
E non è un coglione. Semplicemente la adora e si fa in 4 per lei e per fare stare tutta la famiglia.
Questo equilibrio funziona perché lui ha gioia nel dare a chi ama con la consapevolezza di essere di fronte a una persona di cui avere profonda fiducia.
Stai parlando di te, no ?😎
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ti dico quello che penso: prima di arrivare a far salire la carogna a un uomo, con tutte le conseguenze che hai descritto, se tradisci, vieni scoperta e lui ti rinfaccia di averti regalato auto e pelliccia, restituisciglieli. Lo azzittisci e ti riprendi la tua dignità e libertà.
Eventualità forse MAI verificatasi nella storia.
 

danny

Utente di lunga data
Appunto.
Un matrimonio è una condivisione di vita, tanto più è inopportuno fare i conti della serva.
In sede di separazione (quasi) TUTTI fanno i conti della serva.
"LA casa a me ma io ti passo tot per i figli, eh no, tu hai già la casa io ti passo meno, e la macchina è intestata a me ma me la giri perché la uso io, no, quello l'ho ereditato dalla zia Proserpina detta Pina, e quello è il vaso dello zio Buonanima detto Buo, e che ne facciamo del cane, e del gatto e del topo...".
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Se io - porto un esempio inventando - sono a casa e ho un coniuge che mi mantiene, non occupo il tempo andando a scopare con un'altra.
Non è solo più una questione di tradimento, ma anche di ingratitudine verso chi mi consente di avere i vantaggi di un reddito pur in assenza di lavoro e di dignità mia.
Se il coniuge mi consente di aprire un'attività o mi regala dei soldi per farlo o per comprare un'auto, non lo ripago facendogli una carognata come può essere quella di tradirlo.
PERFETTO.
 

Brunetta

Utente di lunga data
In sede di separazione (quasi) TUTTI fanno i conti della serva.
"LA casa a me ma io ti passo tot per i figli, eh no, tu hai già la casa io ti passo meno, e la macchina è intestata a me ma me la giri perché la uso io, no, quello l'ho ereditato dalla zia Proserpina detta Pina, e quello è il vaso dello zio Buonanima detto Buo, e che ne facciamo del cane, e del gatto e del topo...".
Tutti no.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Ma non è questione di invidia.
E' questione che anche tu ti sei sentito fregato dal lato finanziario, se non mi sbaglio.
In parte sì, anche se parliamo di situazioni COMPLETAMENTE diverse.
La mia - in estrema sintesi - è la situazione di chi s'è svuotato le tasche per acquistare e ristrutturare una casa (che, appunto, tra acquisto e ristrutturazione ho al momento pagato io per 2/3 e lei per 1/3) e si vede spesso rinfacciato il fatto che non faccio abbastanza, quindi non guadagno abbastanza (in parte è vero, eh).
La situazione è più o meno sempre le stessa, e anche se sono convinto che il suo non sia un atteggiamento voluto, è anche vero che è totalmente distruttivo per la coppia (includiamo anche l'estrema saltuarietà dei rapporti sessuali).
Non me ne posso, nè voglio andare, anche e soprattutto per motivi economici (sinceramente mi farebbe impazzire l'idea di lasciare una casa che ho pagato per 2/3, sebbene intestata a nostro figlio).
La loro situazione è quella di una che si sveglia la mattina alle 9:30/10:00 (i bambini li porta lui a scuola) e cazzeggia al telefono, o in palestra, o in giro con le amiche (ha due colf, una fa anche da baby sitter).
Spende e spande, spesso sbuffa, se si incazza (col marito) puà anche essere particolarmente aggressiva.
Poi, con gli amici è fantastica, generosa e disponibile, soffre un pò della sindrome dell'ape regina, ma è un'atteggiamento che solitamente infastidisce le donne, non gli uomini.

Ora allargo un po' il discorso :)
Pensa che al giorno d'oggi c'è chi condivide provocazioni come questa:


Ecco: mettiti un attimo dall'altra parte della barricata. Tu vedi una donna "viziata". Non dico che sia giusto eh, chattare o tradire che sia.
E' che i privilegi e i sentimenti non stanno sullo stesso piano.
Lo percepisci l'effetto grottesco del racconto che ho postato? :)
Leggerò con calma. ;)
 
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Brunetta

Utente di lunga data
Principio interessante, anche se non riesco a farlo mio.
Se pensi a un bambino, lo vedi chiaramente.
Un bambino che viene accontentato in tutto è sia un tiranno, sia dipendente da chi lo accontenta.
 

Jim Cain

Utente di lunga data
Non sono amici. Sono conoscenti. Imho naturalmente.
Tu la vorresti un'amica che è invidiosa di te? Che sotto sotto rode perchè te "fai la vita da regina"? Ti confideresti con lei?
La mia compagna si spacca la schiena al lavoro, è un avvocato, e per come la vedo io una così (cioè, la su amica) la guarderei come si guarda un pesce rosso in una vaschetta.


Se lei è una regina, pure per situazione economica acquisita, sai quanti leccaculo avrà intorno? Se fosse una mia amica non mi farei problemi ad esprimere quello che penso, anche perchè non sarebbe col sottocontenitore di rabbia o invidia compressa.
Infatti :
a) la mia compagna le dice sempre quello che pensa (sbagliando anche, nei toni e nel merito, ma gliele dice) ;
b) da circa un annetto la signora si è circondata di nuove amicizie, tutte super 'leccaculo' e fancazziste come lei.
Un caso ?
 

Brunetta

Utente di lunga data
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