ma perchè si passa per forza da un estremo all'altro? L'uomo macho, come lo intendi tu è altrettanto palloso come il sottone! Anzi è un sottone camuffato spesso e volentieri.
Eh, ma ci sono sempre donne che sognano di fare il giro con l'uomo macho, anche mascalzoncello, dopo anni spesi accanto ad una "stufa spenta". Il brivido attrae. Poi, che duri è un'altra cosa.
Certi uomini che conosco sono di una noia e tristezza pazzesca, tant'é che mi sono sempre domandato come facciano ad avere una donna accanto. E, sotto sotto, posso trovare comprensibile che vengano lasciati. Meno che vengano traditi.
Questo 3d è abbastanza chiaro, come altri. La storia è finita. Perchè non prenderne atto, perchè girarci attorno con giustificazioni che servono solo a raccontarsela? I figli, il mutuo, i vicini e i parenti! Vogliamo parlare di questi? E allora è preferibile un forum di gente anonima per lavare i panni sporchi all'insaputa di tutti e soprattutto all'insegna del codadipaglismo. Dai urlate, sbraitate a finestre aperte, lanciate piatti, sfogatevi invece di buttare soldi in terapie di coppia per salvare la faccia!
Non avresti tutti i torti, sulla carta.
La realtà (esperienza concreta) fornisce indicazioni diverse, però.
Ognuno è diverso anche come reagisce. Non sopporto scenate, insulti, grida. D'istinto sarei violento, ma ho un forte autocontrollo, ovviamente entro certi limiti. Come diceva il mio maestro (e secondo padre) ero un falso calmo, persino glaciale ma se superavo il limite le mie reazioni divenivano incontrollate e potenzialmente pericolose.
Quando è finita è finita.
p.s. ne soffrono meno anche i figli
Non sono d'accordo.
E' vero che molti dei traditi cercano di recuperare il rapporto.
E qui, nel forum, ci sono parecchi esempi.
Anche io l'ho fatto il tentativo e ho analizzato, a distanza di tempo, le ragioni di quel comportamento.
Ci sono stati diversi fattori, anzi tre principali, che ho potuto identificare a posteriori, quando riesci a compiere una introspezione serena in merito alla tua reazione al tradimento.
Primo, i figli. Specialmente se sono piccoli, soffrono nell'immediatezza del cambiamento (assenza improvvisa di un genitore, incontrarlo fuori casa, ecc.). E cerchi di evitare/ridurre tale disagio. Mia figlia la prese malissimo, a scuola (elementari) mi dissero che era divenuta pigra, apatica, e così via. E' stato un anno scolastico molto difficile. Quando tornai a casa, era contentissima. Me lo ricordo benissimo ....
Adesso, che è una donna matura, mi ha confessato che ha rimosso dalla memoria quel periodo.
Secondo, il disappunto per il fallimento esistenziale. Che può essere più o meno profondo a secondo di quanto siano intrecciate le personalità. Nel mio caso, avevamo fatto liceo ed università insieme, siamo cresciuti insieme (anche se entrambi avevamo avuto delle esperienze). Tendi a dare per scontato di conoscere l'altro, metti in conto (sbagliando) di aver realizzato una "simbiosi" quasi perfetta, una fiducia completa. E' dura ammetterlo, prima a se stessi. Dopo è meno difficile farlo nei confronti degli altri (parenti, amici, colleghi).
Terzo, una certa angoscia per il dover ricominciare daccapo. Lo sbandamento iniziale c'è per tutti, poi ci si riprende con tempi diversi, a secondo delle circostanze, dell'attività lavorativa, dell'ambiente familiare ed amicale, e soprattutto di come vivi la tua personalità (ciascuno di noi sa quello che ha fatto, quanto è capace e quanto è considerato, ha un'idea delle proprie possibilità di riprendersi). Nel mio caso, gli amici veri furono molto solidali, la mia famiglia di origine molto unita e collaborativa, al lavoro mi fu espressa grande solidarietà e nel lavoro trovai un modo di controllare l'angoscia .
Non so quale sia la percentuale di successo nel superare il tradimento e rimanere insieme (senza approfondire in quali condizioni e con quale soddisfazione).
Per me, su due esperienze (da tradito e, poi, da traditore) una è fallita (senza troppi sconvolgimenti) una è riuscita (in modo accettabile, tutto sommato).
Ma ogni storia è diversa, come le persone.
Tanto l'ultimo a sapere è sempre il cornuto, si dice, erroneamente...perchè è il primo a sapere, sempre!
Non è così in gran parte dei casi.
E' una brutta sorpresa la scoperta del tradimento.
Non di rado lo vedono prima gli altri e ti mettono in allerta.
Poi, ci sono sempre quelli che non vogliono accorgersi dei segni premonitori, perché non vogliono affrontare la realtà. Ma sono una minoranza, direi sparuta.