Alphonse02
Utente di lunga data
Non considererei l'intervento di un professionista specializzato (per quanto capace) come potenzialmente risolutivo se non ci sono le condizioni (disponibilità sincera a "lavorare" su se stessi da parte dei partners).Sicuramente col senno di poi, sapremmo tutti come comportarci non c'è dubbio e non si può avanzare anche l'idea di stare staccati per un pò, perchè come dicevamo nei post precedenti gli errori sono stati commessi ambo le parti, quindi l'unica strada da intraprendere e quella di consultare un professionista, che vi aiuti a dialogare, poi sarete voi a prendere e fare delle scelte,
L'esperto può essere un "facilitatore" solo se le parti sono disponibili ad impegnarsi in un percorso di rielaborazione del rapporto su basi nuove ...
Perché non si torna mai alla condizione precedente la crisi, è una mera illusione.
Sarei estremamente cauto, la rabbia e/o il risentimento covano sotto la cenere, sono pronti a riemergere ad ogni litigio. E nella vita di coppia si verificano litigi, direi inevitabilmente..... anche perché in te non percepisco rancore o rabbia, non so in lei, in effetti non hai detto granché, di come ora si pone con te, quali sono le sue sensazioni ai sentimenti ci si arriva dopo.
Viene di rinfacciare quello che si riteneva (anche in buona fede) superato ...
È umano, non ci puoi fare niente.
Quindi, da persona seria, lo devi mettere nel conto, quando cerchi di continuare la relazione di coppia dopo un tradimento. E lo devi fare presente, se sei l'esperto consulente di coppia.
E' una soluzione classica : il week end a Parigi come due fidanzatini ... lasciando i figli, il cane, il gatto, ecc. a casa. E pure i problemi.Magari, potrebbe essere un'idea non so, prova a organizzare un week end lungo, lascia il bambino ai nonni e andate soli tu e lei e provate ad aprirvi a dialogare e non soloe dopo tira una linea e vedi come va, comincia a tracciare una linea comunicativa, anche il sesso è comunicazione per certi versi e allo stato di fatto state comunicando,
L'esito del presunto rimedio non è però scontato.
In un caso di un amico tradito, dopo il rientro alla vita ordinaria, la moglie ritenne che aveva "pagato" il dovuto e che non dovesse nulla più al coniuge...
Non ha accettato di "lavorare" sulla "nuova" relazione di coppia: ha pensato che doveva essere "reintegrata" nella sua piena dignità di moglie e madre senza pagare ulteriore dazio.
Neanche un mese dopo il rientro dalla famosa vacanza si era alla situazione di crisi che si riteneva curata. La moglie aveva ripreso l'atteggiamento critico e seccato che l'aveva condotta al tradimento e lui aveva provato la delusione del mancato cambiamento.
E così, tutto è saltato.
Il "perdono" o la riconciliazione sono concetti dinamici, sono processi di durata, non istantanei, secondo la mia opinione.
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