E questo è positivo per l'interazione sul forum.
All'inizio mi indisponeva, ma poi si comprende che è una regola, come quando per entrare in alcune case si viene richiesti di lasciare le scarpe fuori.
A casa della mia compagna è così, a casa mia no. Tocca regolarsi di conseguenza.
Assolutamente preferibile mantenere un rapporto accettabile in presenza di figli da crescere da separati. Quando è possibile ...
Quello che dà da pensare è che lei (compagna) in costanza di convivenza abbia avuto più partners (e questo spiegherebbe la riluttanza a fare il nome dell'amante, come richiesto da
@Pago), il che indica un disagio interiore forte e, probabilmente, una ricerca di occasioni o, comunque, una disponibilità a fare esperienze sessuali al di fuori della coppia.
Tenuto conto che, come sembra accertato in generale in sociologia, il rapporto sessuale è divenuta una modalità consueta per lo screening di candidati per l'instaurazione di rapporti sentimentali (anche se ci si rifugia facilmente nella scusa che "era per solo sesso", quando si tradisce e si è scoperti), ebbene si potrebbe trarre la conclusione che il rapporto sentimentale tra Pago e la compagna si era incrinato definitivamente e, dunque, la coppia non c'era più.
La riottosità ad ammetterlo della compagna di Pago si potrebbe spiegare con la difficoltà psicologica di lei di lasciare la "comfort zone" creata con la convivenza e la presenza del figlio.
Chi più, chi meno, tutti provano timore nel riorganizzare il proprio futuro ed affrontare gli innumerevoli problemi pratici da risolvere del vivere da single (anche con figlio) dopo che hai sperimentato la convivenza.
Personalmente, ho notato che la famosa "crisi di mezza età" maschile si è trasferita in campo femminile con l'aggravante del ticchettio dell'"orologio biologico" (rapportato alla menopausa).
Difficile dire se la crisi in campo femminile sopra accennata sia dovuta a fragilità o, invece, a maggior consapevolezza di cosa si vada cercando.