Domanda Esistenziale

Nocciola

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non esiste il diritto all'aborto. esiste una facoltà di interrompere la gravidanza in struttura ospedaliera con tutte le assistenze del caso. sta cosa ve la farò entrare in testa, ve lo assicuro
Assistenze che non ci sono
Ci si sta lamentando di questo. Del trattamento che viene riservato a chi abortisce e alla trafila che bisogna fare che aggiunge dolore al dolore
 

Nocciola

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non è l'etica mia è il testo di legge che parla espressamente di cercare di trovare alternative all'aborto. che poi le cose si possano fare con altri modi e che il medico debba prendere atto quando la decisione è presa e passare la palla, se mi passi il termine, al medico non obiettore ok.

non contesto questo. che a differenza di quello che alcuni malpensano, io riconosco il valore della 194. dico però che un testo di 45 anni fa possa e debba essere sottoposto a revisione ed aggiornamento senza che i malpensanti di cui sopra tentino di far passare la cosa come un tentativo di abolizione

contesto il ragionamento per il quale alla fine l'aborto è la soluzione migliore, perchè gira gira è quella la conclusione cui si vuole arrivare, per un certo modo di pensare.
Nessuno ha scritto che è la migliore, a volte l’unica possibile anche se dolorosa
E tu medico dovresti aiutarmi invece che ostacolarmi e rendere tutto più difficile e doloroso
 

perplesso

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Assistenze che non ci sono
Ci si sta lamentando di questo. Del trattamento che viene riservato a chi abortisce e alla trafila che bisogna fare che aggiunge dolore al dolore
protestare contro le assistenze che non ci sono, lo condivido. mi permetto di affermare che non succede solo nei reparti di ostetricia, quindi lo ritengo un problema generale culturale della classe medica ed infermieristica. ci sarà da lavorare, suppongo, nelle scuole di specializzazione
 

Ginevra65

Moderatrice del cazzo
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non esiste il diritto all'aborto. esiste una facoltà di interrompere la gravidanza in struttura ospedaliera con tutte le assistenze del caso. sta cosa ve la farò entrare in testa, ve lo assicuro
ok, esiste una facoltà di scelta, ma esercitare tale facoltà è in diritto, o no?
 

Ginevra65

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protestare contro le assistenze che non ci sono, lo condivido. mi permetto di affermare che non succede solo nei reparti di ostetricia, quindi lo ritengo un problema generale culturale della classe medica ed infermieristica. ci sarà da lavorare, suppongo, nelle scuole di specializzazione
però siamo tranquilli se si va a pagamento l'aborto te lo fa anche il medico che nel pubblico si fa obiettore
 

perplesso

Administrator
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ok, esiste una facoltà di scelta, ma esercitare tale facoltà è in diritto, o no?
no. le facoltà si possono o non possono esercitare. un diritto, specie se naturale come quello alla salute, si esercita a prescindere. se vai in pronto soccorso non è che devi chiedere permesso per entrare. mi spiego?

una facoltà rientra nell'ambito del diritto ma non è un diritto in sè. difatti la 194 parla di aborto come ultima scelta. PRIMA si deve tentare di trovare un'alternativa, non perchè sono tutti stronzi, ma perchè così vuole la procedura. ovvio che ci sia modo e modo per assecondare la procedura

però siamo tranquilli se si va a pagamento l'aborto te lo fa anche il medico che nel pubblico si fa obiettore
siamo tutti consapevoli di vivere in un mondo di stronzi. non conosco leggi che aboliscano l'ipocrisia
 

spleen

utente ?
protestare contro le assistenze che non ci sono, lo condivido. mi permetto di affermare che non succede solo nei reparti di ostetricia, quindi lo ritengo un problema generale culturale della classe medica ed infermieristica. ci sarà da lavorare, suppongo, nelle scuole di specializzazione
La cosa riguarda le direzioni sanitarie ben più di medici ed infermieri, che nella maggioranza dei casi fanno quello che possono e a volte anche l'impossibile.
E riguarda anche la sanità e l'idea che ne abbiamo, visto ache a son di tagli e privatizzazioni stiamo andando in vacca.
 

perplesso

Administrator
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La cosa riguarda le direzioni sanitarie ben più di medici ed infermieri, che nella maggioranza dei casi fanno quello che possono e a volte anche l'impossibile.
E riguarda anche la sanità e l'idea che ne abbiamo, visto ache a son di tagli e privatizzazioni stiamo andando in vacca.
non ho citato le scuole di specializzazione a caso. diceva un saggio che cattivi allievi sono sempre il prodotto di pessimi maestri
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
la legge prevede l'obiezione di coscienza. fatevene una ragione. e non tutte le malformazioni sono incompatibili con la vita. che poi certi medici possano essere meno grevi, non ne dubito. non succede solo nei reparti di ostetricia, posso garantire
Purché sia obiezione di coscienza e non di opportunità (carriera, guadagno ecc) perché in quel caso se fosse per me, ripeto, vai ad obiettare in Sudan a calci in culo
 

perplesso

Administrator
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parvemi di aver già detto del mondo di stronzi. che non venga presa però come scusa per restare nella palude eh
 

patroclo

Utente di lunga data
Quando la sanità è in mano ad un gruppo politico/religioso/affarista come da noi, le probabilità di far carriera nel pubblico sono ridottissime se non sei un obiettore.

Ricordiamoci che la legge è stata varata in un periodo "democristiano" solo grazie ad un referendum, in sintesi significa che l'accesso è teoricamente già difficile di suo ma c'è chi interpretando la legge in maniera elastica lo facilita e c'è chi invece lo ostracizza ...il tutto rimanendo, più o meno, nella norma
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
la legge prevede l'obiezione di coscienza. fatevene una ragione. e non tutte le malformazioni sono incompatibili con la vita. che poi certi medici possano essere meno grevi, non ne dubito. non succede solo nei reparti di ostetricia, posso garantire
ma non lo sai che la libertà vale solo se loro sono d'accordo? altrimenti è oscurantismo
mi tocca insegnarti tutto
 

Nocciola

Super Moderatore
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protestare contro le assistenze che non ci sono, lo condivido. mi permetto di affermare che non succede solo nei reparti di ostetricia, quindi lo ritengo un problema generale culturale della classe medica ed infermieristica. ci sarà da lavorare, suppongo, nelle scuole di specializzazione
Vero, vero anche che mi aspetto un’empatia maggiore in caso di aborto rispetto a un intervento alla tibia.
Quello che non è chiaro che nonostante tutto nel momento in cui vai ad abortire sei trattata di merda e si tenta in ogni modo di far salire sensi di colpa per scoraggiare invece che acellerare le pratiche Più chiaro così? Ma lo avevo già scritto
 

perplesso

Administrator
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Vero, vero anche che mi aspetto un’empatia maggiore in caso di aborto rispetto a un intervento alla tibia.
Quello che non è chiaro che nonostante tutto nel momento in cui vai ad abortire sei trattata di merda e si tenta in ogni modo di far salire sensi di colpa per scoraggiare invece che acellerare le pratiche Più chiaro così? Ma lo avevo già scritto
non devono nè trattarti come un cencio nè accelerare le pratiche. si dovrebbe dare per scontato che se si va a chiedere un parere, vuol dire che non si è affatto certe di quello che si vuole davvero. e lì dovrebbero partire le valutazioni sulle opzioni. sull'urbanità di modi di medici e dinfermieri parvemi di aver già scritto che ne penso
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quando la sanità è in mano ad un gruppo politico/religioso/affarista come da noi, le probabilità di far carriera nel pubblico sono ridottissime se non sei un obiettore.

Ricordiamoci che la legge è stata varata in un periodo "democristiano" solo grazie ad un referendum, in sintesi significa che l'accesso è teoricamente già difficile di suo ma c'è chi interpretando la legge in maniera elastica lo facilita e c'è chi invece lo ostracizza ...il tutto rimanendo, più o meno, nella norma
No. La legge è stata approvata in “regime” democristiano e poi è stata chiesta l’abrogazione per referendum e sono prevalsi i no.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ecco qui non sono assolutamente d'accordo con te.

"hai anche specificato che chi abortisce perché il figlio potrebbe nascere disabile sceglie la via più facile", io ho specificato che sopprimere un potenziale disabile è una pratica assolutamente legale, ma che io non condivido perchè mi puzza di eugenetica nazista, e ho anche specificato che è importante e più onesto chiamare le cose col loro nome: chi fa questa scelta è come se dicesse "meglio un aborto che un figlio disabile", io dico NO e lo dico da padre di un figlio disabile.

Poi siamo tutti d'accordo che ci sono vite la cui qualità è talmente pessima da meritare di non essere vissute, ma il punto è: chi ha il diritto di decidere questo per un altro? vale per l'aborto, e vale per l'eutanasia
Le cose purtroppo non sono mai semplici.
Conosco disabili gravissimi (parlo di mancanza totale di arti o di tetraparesi) felicissimi di vivere con tutte le difficoltà. E tutti conosciamo Bebe Vio (e altri atleti disabili) che ci fa dimenticare le sue disabilità. Il fatto che la disabilità sia arrivata in seguito a malattia è un altro discorso, ma ci ricorda che la salute e l’efficienza non sono per sempre garantite.
Però forse non tutti ricordano che la legge è stata approvata sull’onda emotiva del panico generato dall’incidente della Icmesa. Gli abitanti e le donne in gravidanza della zona erano state prese dal terrore.
Ed è comprensibile che ciò che si fa per amore e con entusiasmo non si possa poi pensare che venga affrontato con freddezza e raziocinio.
Anche chi pensa di abortire lo fa in una situazione di emotività.
Certo è facile dire che bisogna pensarci prima o che durante ci vogliono buoni consigli o che dopo ci vorrebbe assistenza. Ma la realtà è un casino e la legge cerca di mettere ordine.
 

omicron

Pigra, irritante e non praticante
Ecco qui non sono assolutamente d'accordo con te.

"hai anche specificato che chi abortisce perché il figlio potrebbe nascere disabile sceglie la via più facile", io ho specificato che sopprimere un potenziale disabile è una pratica assolutamente legale, ma che io non condivido perchè mi puzza di eugenetica nazista, e ho anche specificato che è importante e più onesto chiamare le cose col loro nome: chi fa questa scelta è come se dicesse "meglio un aborto che un figlio disabile", io dico NO e lo dico da padre di un figlio disabile.

Poi siamo tutti d'accordo che ci sono vite la cui qualità è talmente pessima da meritare di non essere vissute, ma il punto è: chi ha il diritto di decidere questo per un altro? vale per l'aborto, e vale per l'eutanasia
tuo figlio ha una disabilità che con gli attuali strumenti diagnostici non si può neanche riconoscere, però come gli altri hanno la libertà di dire "se mio figlio non è perfetto lo butto nell'umido" io ho la libertà di dire che è un ragionamento da mostri senza cuore e senza sentimenti, gli stessi che poi pretendono l'empatia dagli altri, quando loro non ne hanno, se mi avessero detto che mia figlia era down (perchè tanto nessuno lo dice ma è lì che si va sempre a parare), io me la sarei tenuta, cosa che dissi anche a mio marito che volle buttare 800€ nei test genetici
 

spleen

utente ?
tuo figlio ha una disabilità che con gli attuali strumenti diagnostici non si può neanche riconoscere, però come gli altri hanno la libertà di dire "se mio figlio non è perfetto lo butto nell'umido" io ho la libertà di dire che è un ragionamento da mostri senza cuore e senza sentimenti, gli stessi che poi pretendono l'empatia dagli altri, quando loro non ne hanno, se mi avessero detto che mia figlia era down (perchè tanto nessuno lo dice ma è lì che si va sempre a parare), io me la sarei tenuta, cosa che dissi anche a mio marito che volle buttare 800€ nei test genetici
Recentemente in una struttura qui vicino un bambino nato inaspettatamente con la sindrome di Down è stato abbandonato dalla madre, su pressioni della famiglia, dopo una settimana dal parto. Prima se lo è portato a casa, allattato, poi lo ha restituito al mittente. Non gli ha lasciato nemmeno la tutina cha aveva addosso.
La gara per coccolarlo, per nutrirlo, per vestirlo è subito partita tra il personale del reparto maternità e poi è stato adottato.
Ma a me sta cosa stringe il cuore.
Sta idea malsana che si sta diffondendo che la vita o è perfetta, o non vale un cazzo, scusatemi, ma a me fa schifo.
 

Nocciola

Super Moderatore
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non devono nè trattarti come un cencio nè accelerare le pratiche. si dovrebbe dare per scontato che se si va a chiedere un parere, vuol dire che non si è affatto certe di quello che si vuole davvero. e lì dovrebbero partire le valutazioni sulle opzioni. sull'urbanità di modi di medici e dinfermieri parvemi di aver già scritto che ne penso
Non sto parlando di chi chiede un parere ma di chi vuole abortire. Non chiedo pareri e non ne voglio perché so cosa fare. Non mi tratti cole vengono trattate le donne in ospedale che fanno questa scelta. O vogliamo tornare agli aborti clandestini?
 
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