Si può non essere sempre politicamente corretti, specie dopo una storia che per averla vissuta ci sputi sangue e lacrime per anni. Per me ci sta anche che non la si rispetti più, che la si detesti addirittura.
Nel mio caso, paradossalmente, io che l'avrei uccisa a mani nude, alla fine dei salmi l'ho pure graziata senza manco insultarla. Mentre in lui scatta una specie di repulsione ogni volta che la si nomina (va). La vita è strana.
Questa cosa l'hai sempre detta e non sono mai stata d'accordo

L'ultima cosa di cui un tradito ha bisogno è di verificare le capacità oggettive di rispetto del traditore. Ma figurati che gliene frega. Più la distrugge, più distrugge se stesso, questo è vero, ma stiamo parlando di un episodio che si vuol superare, nel caso, e non è che continuando ad apprezzare l'amante (è sotteso che lo si è fatto in partenza mettendo in piedi la storia) il tradito si senta meglio. Ti assicuro che più distanza si mette fra sè e l'amante che è stata, meglio è per tutti.
Non vi è mai capitato di disprezzare qualcuno, specie se è intercorsa una relazione lunga di amore, di affetto, di vicinanza particolare? Capita secondo me anche non in regime di tradimento conclamato, figuriamoci se non può succedere quando magari ci si è resi conto di aver preso un abbaglio, che l'altra persona per esempio si è venduta per qualcosa di diverso appellandosi all'ormone oppure per x ragioni di dipendenza; capita di detestarla anche solo perchè le abbiamo consentito di infilarsi in una fessura che poi si è allargata e ha fatto male; capita di vederla con sguardo non annebbiato dall'invaghimento e di vederla per quello che è, qualcuno che non ci piace. Capita, eccome.