Buscopann
Utente non raggiungibile
Per me qualcosa di estremamente intimo è scambiarsi i liquidi dei propri genitali (pipì esclusa ovviamente, ma c'è a chi piace pure quello e magari non dormono neppure assieme
)Buscopann
Dormire
- Autore Discussione Carola
- Data d'inizio
- Stato
)Buscopann
Simy
WWF
è un'intimità diversa secondo me...Per me qualcosa di estremamente intimo è scambiarsi i liquidi dei propri genitali (pipì esclusa ovviamente, ma c'è a chi piace pure quello e magari non dormono neppure assieme
Buscopann
geko
Utente di lunga data
Dunque. Cerco di spiegarmi un po' meglio. Non sto dicendo che sia bello, che sia giusto e che tutti debbano fare così. Solo che il fatto di dormire insieme, per me, significa qualcosa in più. Perché IO sono fatto così, perché PER ME equivale a farti entrare in una mia sfera intima e inviolabile... che io perlomeno sento inviolabile. Mancanza di rispetto non direi proprio perché di solito in questi casi patti chiari amicizia lunga sin da subito. E secondo me la trasparenza degli intenti è una forma di rispetto maggiore rispetto al limitarsi a dormire insieme. Forse abbiamo una concezione differente di cosa il rispetto sia.
Non è uno stile di vita che sto abbracciando e che attualmente mi interessa. Ma resta comunque il modo in cui io ho gestito le relazioni basate solo ed esclusivamente sul sesso. E che in tutta onestà mi hanno lasciato ben poco dentro, ma del resto non cercavo altro in quel momento della mia vita. Stop, tutto qui.
Che poi qualcuno lo trovi squallido e poco edificante poco cambia...
Buscopann
Utente non raggiungibile
E' un'intimità fisica. Ma io non vedo mai solo un fisico. Per me non esiste donna senza un'anima...Indipendentemente se amo oppure no
Buscopann
Sbriciolata
Escluso
sicuramente è intimo Busco, ma io non credo di mancare di rispetto ad una persona se dico di non volerci dormire assieme, dopo aver fatto sesso, o prima. Durante non mi pare il casoPer me qualcosa di estremamente intimo è scambiarsi i liquidi dei propri genitali (pipì esclusa ovviamente, ma c'è a chi piace pure quello e magari non dormono neppure assieme
Buscopann
Il fatto è che quando vado a dormire, così come in altre situazioni, mi devo sentire a mio agio, e questo avviene solo se, oltre all'attrazione sessuale, c'è feeling ad altri livelli. Ed il fatto che due persone abbiano in comune solo la reciproca attrazione sessuale non implica mancanza di rispetto... come se avessero qualunque altra unica passione in comune.
Buscopann
Utente non raggiungibile
Ci sono tante cose squallide e poco edificanti nella vita. Questa è solo una delle tante e certamente mi scandalizza assai meno di tante altre.
Trovo comunque che questo modo di gestire le relazioni celi sostanzialmente una grande ipocrisia. Ma sicuramente sto sbagliando. Ciò che non esiste per me non è detto che non debba ovviamente esistere per qualcun altro. Ora che abbiamo finito di discutere andiamo a farci un panino che ho fame. Dopo però ognuno a casa sua :carneval:
Buscopann
Minerva
io
questo lo capisco di più.
certe fisime mi sembrano moralistiche "al contrario".
geko
Utente di lunga data
Questo è poco ma sicuro... non sei nemmeno il mio genere, quindi non solo il letto, ma anche la cucina è off limits per te! :carneval:
No in realtà mi dispiace che da una semplice considerazione personale vengano estrapolate cose che non c'entrano molto col concetto espresso.
La storia del rispetto poi... credo che chi mi conosce un pochino al di là di questa discussione, sappia che su certe cose non transigo, e il rispetto reciproco è una di queste. Ma io non ci vedo il nesso in questo caso, davvero.
Boh, sarà che sul dormire sono io quello strano che si fa tutte 'ste paranoie eh...
Strano perché di solito condivido in toto i tuoi posts. Questa sarà stata solo un'eccezione. Quindi vada per il panino! :up:
Simy
WWF
io con la mortadella grazie :smile:
Minerva
io
dipende da cosa s'intenda per attrazione sessuale.se non mi sento a mio agio non faccio nemmeno l'amore...fosse anche per una nottesicuramente è intimo Busco, ma io non credo di mancare di rispetto ad una persona se dico di non volerci dormire assieme, dopo aver fatto sesso, o prima. Durante non mi pare il caso
contepinceton
Escluso
Mah...
Io non vado dietro a tutte queste questioni.
Quando ho dato, ho dato.
E dove sono sono.
E lì mi addormento.
TUtto il mondo può andare a farsi fottere.
Io sto dormendo.
Io intanto ho fottuto.
Vuoi dormire lì con me?
Fallo...
Ma stai muta che devo dormire.
Vuoi andartene
Vai e chiudi piano la porta.
Non bado tanto a queste cose
Nel mio egocentrismo
L'importante è riposare in pace XD.
contepinceton
Escluso
NoConclusione: sono strano io e mi faccio troppe seghe mentali.
Andate e dormite in pace. Tutti accucciolati a cucchiaio eh!
sei un uomo moderno
abituato a vivere per i cassi suoi
e pieno di "esigenze" no?
:up::up::up::up:non esiste prorpio dormire..e da cretini..poi cosa fai??ti addormenti mano nella mano...palrando d'amore???ahahahahah..non chiuderei occhio..no no che riposi con il maritin cornuton...
Minerva
io
preferisco gli obsoleti.No
sei un uomo moderno
abituato a vivere per i cassi suoi
e pieno di "esigenze" no?
mi chiedo solo quale donna si accontenti di una prestazione a ore.e non c'entra nulla la morale , qui si parla di rispetto per se stessi: siccome io valgo , se non ti coinvolgo abbastanza peggio per te, lasciamo proprio stare.
contepinceton
Escluso
Fidati....tutte le donne in carriera ehehehehehehe...
Non hanno tanto tempo da perdere in smancerie sai?
E devi rendere ogni minuto che ti concedono sai?
carissima Minerva..ci sono tantissime donne che vogliono due ore di sesso e via..senza offesa per nessuno..le''innamorate''sono rarissime...
Minerva
io
a grande richiesta (mia) signori e signore : la botola
[SIZE=-1]E poi in quattro o cinque siamo finiti a casa mia. E poi tutti gli altri si sono sfilati lentamente ma tu no, sei rimasta lì, sul divano, hai detto che saresti rimasta cinque minuti così ti raccontavo del libro che stavo scrivendo. Intanto sulla porta c'erano gli altri che salutavano e ridacchiavano, facevano dei gesti.
Poi eccoci, le solite cose, noi che parliamo, io che sopporto le tue idiozie e intanto penso 'resistere resistere resistere' mentre tu parli di astrologia e tarocchi e cabale e contemplazioni e tutte le scemenze che il mondo ti perdona perché tanto la tua missione è un'altra, la tua missione è di là, in camera. Poi le parole vanno a zero e vai con la natura. Silenzi che si dilatano e corpi che si avvicinano, queste cose qui, musica che è sbagliata ma fa niente, baci e mani e respiri, la rituale anticamera della mia camera. [/SIZE]
[SIZE=-1]Poi c'è un momento terrificante in cui occorre alzarsi dal divano per andare di là. Percorriamo metri che sono imbarazzanti chilometri - perché tu non volevi, tu non avresti mai detto, è la prima volta che ti accade - e poi sei nuda in tre secondi. Ecco, è lì che mi succede. Ci penso in quel preciso momento. Penso alla botola.
La botola. L'invenzione definitiva. La soluzione finale. Il peggior fantasma tecnologico che l'egoismo maschilista possa concepire. La botola. Noi siamo lì, come natura crea. Noi si fa il sesso. Io salgo gradini rapidi e ripidi con una fretta scomposta e tutta maschile. Pochi colpi di piccozza e già intravedo la vetta, e allora accelero, non ti aspetto, me ne frego, corro, esplodo e intanto già ci penso (penso alla botola) e insomma non ho neanche finito (la botola) e sì insomma non ho ancora finito (la botola) e insomma diciamo che sono circa ai quattro quinti dell'orgasmo (la botola) e io zak! mi sposto e zak! tiro la leva e zak! la botola si apre, tu sparisci, tu finisci in strada. Ma non è mica una cosa medievale. È fatta bene. La botola ha il placet dell'Istituto superiore della sanità. L'hanno controllata i pompieri. Il cunicolo che ti sbatte in strada è fatto a scivolo, non ti fai niente, precedi di pochi secondi i tuoi vestiti (a trovarli) e mentre precipiti neppure ti sei accorta che hai sfiorato anche un'altra leva che ha chiamato automaticamente l'85-85 (35-70 a Roma) e così arriva subito il taxi, puoi stare tranquilla. E neppure sai che hai sfiorato un'altra leva che automaticamente ha fatto aprire uno sportellino proprio accanto al mio letto: ci sono dentro una sigaretta e un accendino e un portacenere. E neppure sai che hai sfiorato un'altra leva che automaticamente ha fatto aprire un altro sportellino: ci sono dentro una bottiglia di Perrier e chessò, un panino col salame. A scelta. Ci sono dei modelli che fanno partire anche la musica. [/SIZE]
[SIZE=-1]E comunque è lì che mi succede: nei chilometri che passano dal salotto alla camera. Penso alla botola. E ci penso perché è l'istante in cui già presumo, è il momento in cui già ti vedo per come sarai dopo, e allora penso al prezzo che mi farai pagare, ai lunghi quarti d'ora di sdolcinamenti forzosi, improbabili, ai cicci-picci, ai tuoi sensi di colpa religiosi o culturali o atavici che possano essere, alle vicinanze e agli abbracci da strangolamento che non ti facciano sentire biotta di fronte al peccato, al tuo occhio che sorveglia il mio per sincerarsi ch'io non pensi già ad altro, per esempio a una sigaretta, a un bicchiere d'acqua frizzante, o chessò, a un panino col salame, alla mia musica, alla relazione cui dovevo lavorare anziché bissare prestazioni a puro scopo dimostrativo: ma almeno, dopo, sarai certa che è stato speciale, una cosa diversa, perché non eravamo mica due corpi che meramente si bramavano, macché, c'era anche, come si dice, la testa; del resto tu sei diversa, tu non volevi, non sei abituata, è la prima volta che ti capita così, ovviamente potevi anche non farlo, mi hai quasi fatto un favore, non l'abbiamo fatta in due questa cosa: da parte tua è stato un pegno, una concessione, un'eccezione, una confessione. La botola.
Stai per dirmi che si è fatto tardi. La botola. Stai per dirmi che si è fatto molto tardi. La botola. Stai per dirmi che si è fatto troppo tardi. La botola. Stai per dirmi che non ti dispiacerebbe dormire da me. La.[/SIZE]
[SIZE=-1]E poi in quattro o cinque siamo finiti a casa mia. E poi tutti gli altri si sono sfilati lentamente ma tu no, sei rimasta lì, sul divano, hai detto che saresti rimasta cinque minuti così ti raccontavo del libro che stavo scrivendo. Intanto sulla porta c'erano gli altri che salutavano e ridacchiavano, facevano dei gesti.
Poi eccoci, le solite cose, noi che parliamo, io che sopporto le tue idiozie e intanto penso 'resistere resistere resistere' mentre tu parli di astrologia e tarocchi e cabale e contemplazioni e tutte le scemenze che il mondo ti perdona perché tanto la tua missione è un'altra, la tua missione è di là, in camera. Poi le parole vanno a zero e vai con la natura. Silenzi che si dilatano e corpi che si avvicinano, queste cose qui, musica che è sbagliata ma fa niente, baci e mani e respiri, la rituale anticamera della mia camera. [/SIZE]
[SIZE=-1]Poi c'è un momento terrificante in cui occorre alzarsi dal divano per andare di là. Percorriamo metri che sono imbarazzanti chilometri - perché tu non volevi, tu non avresti mai detto, è la prima volta che ti accade - e poi sei nuda in tre secondi. Ecco, è lì che mi succede. Ci penso in quel preciso momento. Penso alla botola.
La botola. L'invenzione definitiva. La soluzione finale. Il peggior fantasma tecnologico che l'egoismo maschilista possa concepire. La botola. Noi siamo lì, come natura crea. Noi si fa il sesso. Io salgo gradini rapidi e ripidi con una fretta scomposta e tutta maschile. Pochi colpi di piccozza e già intravedo la vetta, e allora accelero, non ti aspetto, me ne frego, corro, esplodo e intanto già ci penso (penso alla botola) e insomma non ho neanche finito (la botola) e sì insomma non ho ancora finito (la botola) e insomma diciamo che sono circa ai quattro quinti dell'orgasmo (la botola) e io zak! mi sposto e zak! tiro la leva e zak! la botola si apre, tu sparisci, tu finisci in strada. Ma non è mica una cosa medievale. È fatta bene. La botola ha il placet dell'Istituto superiore della sanità. L'hanno controllata i pompieri. Il cunicolo che ti sbatte in strada è fatto a scivolo, non ti fai niente, precedi di pochi secondi i tuoi vestiti (a trovarli) e mentre precipiti neppure ti sei accorta che hai sfiorato anche un'altra leva che ha chiamato automaticamente l'85-85 (35-70 a Roma) e così arriva subito il taxi, puoi stare tranquilla. E neppure sai che hai sfiorato un'altra leva che automaticamente ha fatto aprire uno sportellino proprio accanto al mio letto: ci sono dentro una sigaretta e un accendino e un portacenere. E neppure sai che hai sfiorato un'altra leva che automaticamente ha fatto aprire un altro sportellino: ci sono dentro una bottiglia di Perrier e chessò, un panino col salame. A scelta. Ci sono dei modelli che fanno partire anche la musica. [/SIZE]
[SIZE=-1]E comunque è lì che mi succede: nei chilometri che passano dal salotto alla camera. Penso alla botola. E ci penso perché è l'istante in cui già presumo, è il momento in cui già ti vedo per come sarai dopo, e allora penso al prezzo che mi farai pagare, ai lunghi quarti d'ora di sdolcinamenti forzosi, improbabili, ai cicci-picci, ai tuoi sensi di colpa religiosi o culturali o atavici che possano essere, alle vicinanze e agli abbracci da strangolamento che non ti facciano sentire biotta di fronte al peccato, al tuo occhio che sorveglia il mio per sincerarsi ch'io non pensi già ad altro, per esempio a una sigaretta, a un bicchiere d'acqua frizzante, o chessò, a un panino col salame, alla mia musica, alla relazione cui dovevo lavorare anziché bissare prestazioni a puro scopo dimostrativo: ma almeno, dopo, sarai certa che è stato speciale, una cosa diversa, perché non eravamo mica due corpi che meramente si bramavano, macché, c'era anche, come si dice, la testa; del resto tu sei diversa, tu non volevi, non sei abituata, è la prima volta che ti capita così, ovviamente potevi anche non farlo, mi hai quasi fatto un favore, non l'abbiamo fatta in due questa cosa: da parte tua è stato un pegno, una concessione, un'eccezione, una confessione. La botola.
Stai per dirmi che si è fatto tardi. La botola. Stai per dirmi che si è fatto molto tardi. La botola. Stai per dirmi che si è fatto troppo tardi. La botola. Stai per dirmi che non ti dispiacerebbe dormire da me. La.[/SIZE]
- Stato