danny
Utente di lunga data
A mia moglie è accaduto 6 anni fa.senza polemica e facendo tutti gli scongiuri, ne riparleresti in maniera diversa anche se avessi necessità di essere messa in T.I e ti dicessero "mi spiace, ma non abbiamo posto, ci sono già ricoverati quelli che andavano in palestra o che facevano gli aperitivi vicini vicini".
Polmonite virale, ospedale del mio comune, testuali parole della pneumologa che l'aveva visitata a pagamento per urgenza (visite col SSN richiedono mesi): "Sarebbe da rivovero, ma non abbiamo posto e io stessa non ho possibilità di seguirla. Provi a stare a casa, se non guarisce contatti un altro ospedale".
Che vi accorgiate ora che la sanità è stata smantellata con la politica di integrazione dei privati e le direzioni sanitarie di nomina politica da anni, mi sorprende.
Io lo sostengo da un po' avendo avuto esperienza in questi anni, anche per situazioni gravi come tumori e che in alcuni casi hanno portato al decesso.
Che i vecchi venissero lasciati morire lo avevo già capito all'epoca in cui mi lasciò mia nonna e ne ho solo avuto la conferma con la perdita di tre persone nelle RSA a marzo.
Potrei fare l'elenco delle situazioni più assurde e in una Lombardia che comunque da anni accoglie pazienti da ogni parte d'Italia, evidentemente messa anche peggio.
Le volte che sono stato in ospedale avevo sempre vicini di letto provenienti da altre regioni. Abitando vicino a un ospedale, so che ci sono B&B che campano sui familiari in trasferta da altre regioni e so che anche ora abbiamo pazienti Covid provenienti da regioni messe male (mi dicono anche dalla Campania, ma penso che la più disastrata sia la Calabria).
Non esiste alcun rapporto né ricerca attendibile in merito.sugli aperitivi pol'esse, ma al momento non si hanno notizie di focolai scoppiati in qualche palestra
Per mia esperienza so invece di focolai scoppiati negli ambienti di lavoro e della pratica di occultare sintomi da parte di alcuni.
Del medico curante che abbia più tempo per fare assistenza.È mesi che si fa informazione sulla procedura per chi presenta i sintomi riconducibili al Covid. Così come sono mesi che si raccomanda di rivolgersi al proprio medico curante, in primis, per evitare di intasare i P.S. Hanno fatto anche i disegnini. Di cos'altro c'è bisogno?
Attualmente sono ingolfati anche loro.
Ovviamente non visitano e fanno prescrizioni al telefono, solo che ricevono tante telefonate e non possono garantire tempo sufficiente per tutti.
Almeno nel mio comune, che ha il record dei positivi.
Ho ancora in mente le 120 chiamate senza risposta di una mia compaesana al suo medico di base e il suo appello disperato sul gruppo locale. "Adesso cosa posso fare?". Le zone dove c'è maggior concentrazione di persone risentono e risentiranno sempre di un problema di gestione dei numeri. Già prima era un casino.
Anche meno.Certi giornalai dovrebbero smettere di andare in tv
Può essere veroche questa estate si è fatta i i caxxi suoi
. Ma ha un incubazione di 14 gg
....
Mediamente 5 gg, in alcuni casi anche due.
Comunque attorno a me lo stanno facendo tutti.
Ad esclusione di nudisti e persone che sono state in vacanza con me.
Comunque vivere all'aria aperta, prendere il sole per la vitamina D non può fare che bene.
Per questo chi conosco che ha vissuto al mare, al sole e comunque all'aria aperta probabilmente non si è ammalato come gli altri.
Siamo precisi, però.Il movimento e assembramento delle persone favoreggiano il contagio.
Il movimento non favorisce un cazzo.
Se io cammino e intercetto per un secondo una persona che cammina non accadrò nulla, neppure se non porto la mascherina.
L'assembramento sì, ma non solo quello.
I contagi richiedono Droplet per la trasmissione (quindi basta una sola persona contagiosa posta nella vicinanza di un metro per almeno 15 minuti) oppure aerosol.
I luoghi di contagio pertanto sono tutti i luoghi chiusi con un inefficace ricambio di aria dove stazionano a lungo più persone tra cui deve esserci la presenza di almeno una che sia contagiosa in quel periodo.
Pertanto tutti i luoghi di lavoro dove hai un alto rischio di condividere lo spazio con colleghi che vengono col raffreddore o la tosse, o anche solo nei due giorni prima di ammalarsi.
Le abitazioni dove risiedano altri familiari (figli, coniugi, altri parenti).
Gli ospedali.
Le case di riposo.
I supermercati specie se di piccola volumetria.
I mezzi pubblici, specie le metropolitane e i treni con i finestrini sbarrati.
I parrucchieri.
Ristoranti, bar, negozi, centri commerciali di limitata volumetria e con scarso ricambio d'aria dove si sta più di 15 minuti.
Tutti gli altri luoghi chiusi dove si staziona a lungo.
Una palestra con un soffitto alto, una chiesa molto grande, luoghi chiusi dove ci sono grandi masse d'aria e il virus può espandersi limitando la concentrazione sono luoghi a rischio moderato.
Ovviamente stare all'aria aperta non crea problemi, ad esclusione delle situazioni in cui si parla al tavolo e c'è molto rumore per cui si è portati a stare vicini.
Questo è quanto detto e stradetto e presente sui libri, e che vale per qualsiasi virus respiratorio (le pratiche igieniche consigliate per il Covid sono le stesse dell'influenza: aprite qualsiasi libro o andate sul sito dell'ISS, e ne avrete la prova).
Che poi si decida di sanzionare chi vive all'aria aperta rinchiudendo le persone nelle abitazioni, mi sembra un paradosso, però la funzionalità di queste disposizioni è quella non di evitare i contagi, ma di rallentarli senza creare eccessivi danni all'economia e dando comunque l'idea di stare facendo qualcosa anche se non serve a un cazzo.
La camorra farà buoni affari comprando le attività che falliranno da noi.Hanno paura che insorgano
Invece noi tutti buoni e zitti
Fanculo si può dire?
DI questo bisognerà farsene una ragione.