E di loro: i figli parliamo poco!

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Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Purtroppo capita di far figli come ...i gatti.
La vera promessa e assunzione di responsabilità dovrebbe avvenire nel momento in cui si diventa genitori.
Chi mette in pericolo la stabilità della famiglia ai figli non pensa. Mi sembra "coccodrillesco" preoccuparsi dopo di salvare la faccia con altre menzogne ammantate di delicatezza.
Poi bisogna ricordare che i figli possono avere età diverse e che i bisogni di un bimbo di pochi anni sono diversi da un ragazzino e ancor più di un adolescente quasi adulto.
Sono spesso i genitori a pretentere razionalità dal piccolo ed sentimentalismo (non sentimento) dall'adulto.
Ogni figlio reagirà ..come reagirà e poi elaborerà il tutto e si creerà una propria autobiografia in cui inserirà anche quel fatto.
Il fatto che un adulto, che non è stato in grado di controllare i propri impulsi e far scelte ponderate, pretenda improvvisamente di poter controllare le reazioni altrui e, peggio ancora, dei figli e che magari voglia illudersi che uno sfascio possa essere indolore lo trovo ridicolo, tragico e grottesco.
 
Purtroppo capita di far figli come ...i gatti.
La vera promessa e assunzione di responsabilità dovrebbe avvenire nel momento in cui si diventa genitori.
Chi mette in pericolo la stabilità della famiglia ai figli non pensa. Mi sembra "coccodrillesco" preoccuparsi dopo di salvare la faccia con altre menzogne ammantate di delicatezza.
Poi bisogna ricordare che i figli possono avere età diverse e che i bisogni di un bimbo di pochi anni sono diversi da un ragazzino e ancor più di un adolescente quasi adulto.
Sono spesso i genitori a pretentere razionalità dal piccolo ed sentimentalismo (non sentimento) dall'adulto.
Ogni figlio reagirà ..come reagirà e poi elaborerà il tutto e si creerà una propria autobiografia in cui inserirà anche quel fatto.
Il fatto che un adulto, che non è stato in grado di controllare i propri impulsi e far scelte ponderate, pretenda improvvisamente di poter controllare le reazioni altrui e, peggio ancora, dei figli e che magari voglia illudersi che uno sfascio possa essere indolore lo trovo ridicolo, tragico e grottesco.
Ti quoto in parte perchè come sai è Natale...e che non si dica che la sinistra esiste solo per dar contro al cavaliere!!
Vorrei portare l'accento sul fatto che una famiglia non si dovrebbe certo sfasciare per una storia di corna. Ci deve essere dell'altro. A me preoccupa piuttosto il fatto che chi volutamente sfascia una famiglia poi pretenda pure di essere credibile. Si illude magari che lo sfascio è indolore perchè pensa solo a sè stesso. Ma poi Persa quando la famiglia s'è sfasciata, come possono gli adulti guardare ancora in faccia i bambini? A sto punto meglio sparire, meglio quello che se ne va e non torna mai più. Ito.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Ti quoto in parte perchè come sai è Natale...e che non si dica che la sinistra esiste solo per dar contro al cavaliere!!
Vorrei portare l'accento sul fatto che una famiglia non si dovrebbe certo sfasciare per una storia di corna. Ci deve essere dell'altro. A me preoccupa piuttosto il fatto che chi volutamente sfascia una famiglia poi pretenda pure di essere credibile. Si illude magari che lo sfascio è indolore perchè pensa solo a sè stesso. Ma poi Persa quando la famiglia s'è sfasciata, come possono gli adulti guardare ancora in faccia i bambini? A sto punto meglio sparire, meglio quello che se ne va e non torna mai più. Ito.
Irresponsabilità totale è quella che suggerisci?
Dopo la paura di non essere stati considerati, l'abbandono per dare la certezza di contare meno di niente?
E' questo che suggerisci?
 
Irresponsabilità totale è quella che suggerisci?
Dopo la paura di non essere stati considerati, l'abbandono per dare la certezza di contare meno di niente?
E' questo che suggerisci?
No io suggerisco di guardare in faccia la realtà e di trarre sempre le debite conclusioni...se io avessi creduto alle lusinghe e alle parole mi sarei fottuto, io invece ho solo guardato agli alberi e ai loro frutti. E ho agito di conseguenza. alla fine questa scelta paga.

Sbatti il muso, e ti svegli.

Impacchetti e metti via.
Importante è non passare la vita con la rivalsa dentro, ti rendi spiacevole e imbarazzante agli altri e perdi l'enorme possibilità ad altri di volerti bene.

Come dirti, mia cara, perchè io devo rifiutare ciò che mi viene elargito?
Perchè un affetto deve essere rifiutato solo perchè non proviene dalla moglie?

Insomma...se una ti dice...dai pincy...lei non ti vuole bene, ma io si, almeno lascia che lo faccia io.

Incapponirsi a pretendere ciò che vorremmo da chi ce l'ha solo promesso è na cagata bestiale.

Ti tiene per lo spago per una vita...
Non ne vale la pena...

Pensa Persa che siamo così in basso, che ci sono donne che si fanno i sensi di colpa perchè sai, ehm, lui ha "dovuto" tradirle...ehm...sai...com'è loro non erano abbastanza puttane a letto...e così l'uomo è scappato.
Robe da matti.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
No io suggerisco di guardare in faccia la realtà e di trarre sempre le debite conclusioni...se io avessi creduto alle lusinghe e alle parole mi sarei fottuto, io invece ho solo guardato agli alberi e ai loro frutti. E ho agito di conseguenza. alla fine questa scelta paga.

Sbatti il muso, e ti svegli.

Impacchetti e metti via.
Importante è non passare la vita con la rivalsa dentro, ti rendi spiacevole e imbarazzante agli altri e perdi l'enorme possibilità ad altri di volerti bene.

Come dirti, mia cara, perchè io devo rifiutare ciò che mi viene elargito?
Perchè un affetto deve essere rifiutato solo perchè non proviene dalla moglie?

Insomma...se una ti dice...dai pincy...lei non ti vuole bene, ma io si, almeno lascia che lo faccia io.

Incapponirsi a pretendere ciò che vorremmo da chi ce l'ha solo promesso è na cagata bestiale.

Ti tiene per lo spago per una vita...
Non ne vale la pena...

Pensa Persa che siamo così in basso, che ci sono donne che si fanno i sensi di colpa perchè sai, ehm, lui ha "dovuto" tradirle...ehm...sai...com'è loro non erano abbastanza puttane a letto...e così l'uomo è scappato.
Robe da matti.
Ma ti senti bene?
Scrivi una cosa sui figli.
Su quello pongo domande e tu rispondi che cerchi sesso e coccole altrove...!!!
Ma che c'entra ...allora avresti potuto rispondere che ti piace il motociclismo o il minestrone.:nuke:
 
Ma ti senti bene?
Scrivi una cosa sui figli.
Su quello pongo domande e tu rispondi che cerchi sesso e coccole altrove...!!!
Ma che c'entra ...allora avresti potuto rispondere che ti piace il motociclismo o il minestrone.:nuke:
Io non cerco niente. Dove leggi questo?
Io cerco solo di capire i fenomeni...
E alla fine della fiera, certi fenomeni a me suonano normali come il sole che tutte le mattine sorge...è la vita persa...

Dispersit superbos in mente chordis suae...
 
Adesso so perchè sono così ... i miei avrebbero fatto un gran favore a se stessi e a noi se si fossero separati.
Ma io sono stato più furbo dei miei, mi sono io separato da loro. e almeno sono riuscito a vivere in un certo modo.
Certo cara terzaeccedente...quando ascolto il Don Giovanni di Mozart...mi viene un brivido sinistro dentro.
 

laterzaditroppo

Utente di lunga data
Ma io sono stato più furbo dei miei, mi sono io separato da loro. e almeno sono riuscito a vivere in un certo modo.
Certo cara terzaeccedente...quando ascolto il Don Giovanni di Mozart...mi viene un brivido sinistro dentro.
E' così facile diventare genitori, ma poi comportarsi da GENITORE è tutt'altra cosa.
Mi dispiace dei brividi, a me quel pezzo piace, ma forse tu hai dei brutti ricordi che si collegano con quella musica.
 
E' così facile diventare genitori, ma poi comportarsi da GENITORE è tutt'altra cosa.
Mi dispiace dei brividi, a me quel pezzo piace, ma forse tu hai dei brutti ricordi che si collegano con quella musica.
é il rapporto che Mozart inscena in quest'opera, a darmi i brividi.
Si scorge il terrificante rapporto che questo dio, ha avuto con suo padre.
La morte del padre, fu una cosa terribile per il figlio Mozart.
 

laterzaditroppo

Utente di lunga data
é il rapporto che Mozart inscena in quest'opera, a darmi i brividi.
Si scorge il terrificante rapporto che questo dio, ha avuto con suo padre.
La morte del padre, fu una cosa terribile per il figlio Mozart.
Il rapporto che i figli hanno con i propri genitori influisce poi la loro vita ma soprattutto la sfera amorosa e sessuale: ti sei mai guardato da questo punto di vista?
 
Il rapporto che i figli hanno con i propri genitori influisce poi la loro vita ma soprattutto la sfera amorosa e sessuale: ti sei mai guardato da questo punto di vista?
Si. E ho scoperto cose molto interessanti.
 
Mah, senti, sono cose che mi hanno detto quelle che sono state a letto con me. Non posso scriverle qui. ( per rispetto a loro), mi vergognerei da morire.

Ma una colossale smentita per mia madre comunque.
 

aristocat

Utente iperlogica
Mah, senti, sono cose che mi hanno detto quelle che sono state a letto con me. Non posso scriverle qui. ( per rispetto a loro), mi vergognerei da morire.

Ma una colossale smentita per mia madre comunque.
Allora taccio :rolleyes:. Come, del resto, si conviene a una gentildonna :carneval: come me :eek:
 
Allora taccio :rolleyes:. Come, del resto, si conviene a una gentildonna :carneval: come me :eek:
Ma una cosa te la dico, mia figlia è stata molto liberatoria per me.
So che posso risparmiare a lei, un sacco di guai.
Mia figlia è stata molto terapeutica nel sciogliere certi nodi.
Certo che sei una gentildonna. Veramente sai.:up::up:
 

paperoga

Utente
i figli/e.
ecco la variabile non controllabile di qualsiasi tradimento/divisione/riappacificazione.

stanno meglio in una famiglia di due persone che vivono assieme non stimandosi più o in una situazione definibile come "moderna" in cui i genitori rispettandosi si ricreano le loro vite.

naturalmente scegliere tra restare insieme d'amore e daccordo e dividersi restando nemici e usando la prole come armi di distruzione di massa è facile.
ma nelle precedenti due ipotesi ?
quale sarà la migliore per loro a prescindere dai nostri bisogni?

mi viene in mente la teoria dei giochi.
ma temo sia un gioco a somma zero in cui escluse le soluzioni estreme che sono indubitabilmente la migliore e la peggiore le due rimanenti non offrono elementi misurabili per coadiuvare la decisione.
e quindi al diavolo la razionalità e affidiamoci all'intuito e all'esperienza.
con i rischi conseguenti.

io penso di avere un osservatorio non privilegiato, ma quantomeno alternativo alla questione.
sono un padre e quindi per definizione comune colui che lascia la casa e si occupa (o a volte purtroppo non si occupa) dei figli a distanza.
ma sono anche colui che fino ad adesso ha incarnato la figura "materna" all'interno della casa e della vita di queste bimbe.
insomma un uomo messo di fronte a problematiche che si considerano per tradizione di competenza femminile in caso di divisione.

non faccio che chiedermi da quando è iniziata questa storia cosa sarebbe meglio per le nostre bimbe.
e a parte il desiderio, che si forma quando la notte è buia, e che si dissolve all'alba; di darle una vita all'interno di una famiglia unita e con due genitori che si amano; le soluzioni che mi si prospettano le trovo tutte ugualmente inquietanti.
...restare assieme "per il bene dei figli" e annullare la propria vita e con il tempo al propria capacità "genitoriale" mi sembra una cura peggio del male.
...dividersi ed affidare le mie figlie ad una mamma che non sa addormentare se hanno paura la sera o come districarsi nei conflitti fraterni che quotidianamente si scatenano.
...prendere le bimbe ed andarmene e privarle di quella figura fondamentale in cui identificare la propria femminilità e con l'adolescenza la propria sessualità.
io ho vissuto senza una figura paterna è la mia identità sessuale è stata (e sono conscio che è) molto compromessa. anche se a volte dalle difficoltà nascono delle opportunità. e cmq non potrei permettere che le mie figlie affrontino i problemi che ho dovuto affrontare io.

che fare? resta l'infame via di restare e fare finta che tutto vada bene, anche con il partner. in modo da dare una ambiente sereno alle figlie.
ma è una vera strategia di lungo periodo ?
quanto tempo passerà prima di sbroccare completamente e creare una crisi forse peggiore della odierna? con ricadute anche peggiori.

volevo scrivere un post con le mie opinioni, ma mi rendo conto che ho solo dubbi.
diceva un filosofo che non ricordo che solo chi pone dei dubbi tende al bene e sono le certezze incrollabili che portano alle più nefande atrocità che la storia umana ha visto.
ho solo paura che attanagliato dai dubbi scelga di non scegliere trascinando la mia vita e la crescita delle mie figlie in un piatto susseguirsi di giornate prive di scopi.

......mi spiace. oggi sono di umore nero. sarà san valentino che incombe e che preferirei saltare con il fast forward.
 

Fedifrago

Utente di lunga data
Non ho risposte buone per tutte le occasioni ma posso riportarti la mia esperienza sperando possa esser di aiuto.

Quando decisi di andarmene di casa (non guardare solo al mio nick...:eek: lo feci per un profondo disagio personale in cui il rapporto con mia moglie pareva del tutto compromesso....ero al "non ti amo più"...) affrontai le mie figlie (12 e 14 anni) dicendo loro che i problemi tra me e la loro madre erano tali che non vedevo altra soluzione (assumendomi la responsabilità piena della scelta in quanto mia moglie era assolutamente contraria a scelte definitive...)...

Da loro ebbi la conferma che il disagio che si stava vivendo lo avevano perfettamente presente e che la mia scelta era per loro una conferma....

Mi premurai di sottolineare che loro non c'entravano in tutto questo che anzi il mio distacco dalla situazione di disagio mi avrebbe consentito di riavvicinarmi di più a loro (negli ultimi anni ero solo un ectoplasma, una macchina da lavoro, lavoro che usavo per star fuori di casa il più possibile...)...così feci e riuscì a dedicarmi a loro il tempo necessario (quando erano da me) per farmi tornar presente nella loro vita....

Ovvio che quando dopo un anno e mezzo decidemmo di riprovare, pur con tutti i distinguo e i se e i ma del caso, loro ne furono contentissime, ma quando dopo alcuni mesi chiesi loro come vedevano al situazione mi confortò assai sentir dire loro che erano felici che i problemi fra me e la madre sembrassero sulla via della risoluzione, ma che erano coscienti del distinguo fra il nostro rapporto con loro e fra di noi e che in quell'anno e mezzo non avevano avvertito un mio distacco da loro, pur con le difficoltà dello stare in due case diverse...

Per questo dico sempre che "usare" i figli per non affrontare fino in fondo i problemi fra marito e moglie è irrispettoso innanzitutto nei confronti dei figli (ovviamente con la consapevolezza che l'età dei figli è un a variabile da non sottovalutare...)

Riassumendo quindi: se la scelta che facciamo fa star bene noi e se si tiene nella massima considerazione le problematiche dei figli, questi possono solo ricevere input positivi da segnali di chiarezza...
 

giobbe

Utente di lunga data
Non ho risposte buone per tutte le occasioni ma posso riportarti la mia esperienza sperando possa esser di aiuto.

Quando decisi di andarmene di casa (non guardare solo al mio nick...:eek: lo feci per un profondo disagio personale in cui il rapporto con mia moglie pareva del tutto compromesso....ero al "non ti amo più"...) affrontai le mie figlie (12 e 14 anni) dicendo loro che i problemi tra me e la loro madre erano tali che non vedevo altra soluzione (assumendomi la responsabilità piena della scelta in quanto mia moglie era assolutamente contraria a scelte definitive...)...

Da loro ebbi la conferma che il disagio che si stava vivendo lo avevano perfettamente presente e che la mia scelta era per loro una conferma....

Mi premurai di sottolineare che loro non c'entravano in tutto questo che anzi il mio distacco dalla situazione di disagio mi avrebbe consentito di riavvicinarmi di più a loro (negli ultimi anni ero solo un ectoplasma, una macchina da lavoro, lavoro che usavo per star fuori di casa il più possibile...)...così feci e riuscì a dedicarmi a loro il tempo necessario (quando erano da me) per farmi tornar presente nella loro vita....

Ovvio che quando dopo un anno e mezzo decidemmo di riprovare, pur con tutti i distinguo e i se e i ma del caso, loro ne furono contentissime, ma quando dopo alcuni mesi chiesi loro come vedevano al situazione mi confortò assai sentir dire loro che erano felici che i problemi fra me e la madre sembrassero sulla via della risoluzione, ma che erano coscienti del distinguo fra il nostro rapporto con loro e fra di noi e che in quell'anno e mezzo non avevano avvertito un mio distacco da loro, pur con le difficoltà dello stare in due case diverse...

Per questo dico sempre che "usare" i figli per non affrontare fino in fondo i problemi fra marito e moglie è irrispettoso innanzitutto nei confronti dei figli (ovviamente con la consapevolezza che l'età dei figli è un a variabile da non sottovalutare...)

Riassumendo quindi: se la scelta che facciamo fa star bene noi e se si tiene nella massima considerazione le problematiche dei figli, questi possono solo ricevere input positivi da segnali di chiarezza...

Ma tu hai provato a presentare la tua nuova fidanzata alle figlie?
Probabilmente non avrebbero lasciato trasparire niente, ma non credo che sarebbero state contente.
Io ho una zia che è rimasta vedova a 35 anni con due figli: non ha mai pensato di risposarsi proprio per non dare dispiacere ai figli che avevano già subito la morte del padre.
I figli accettano abbastanza bene la separazione ma forse si sentono “traditi” quando i genitori si uniscono con degli estranei che acquisiscono il diritto di far far parte della loro famiglia.
Poi è chiaro che il tempo e il dialogo riescono quasi sempre a curare completamente questi traumi.
Praticamente penso che la separazione sia sempre una cosa negativa ma in alcune occasioni è inevitabile, è il male minore.
Il risposarsi o il convivere con un'altra persona, a mio parere, è un atto un po' egoista, si pensa in primo luogo a se stessi e chi si è visto si è visto.
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Credo che non si possa avere la presunzione di essere certi di fare la cosa migliore.
Ci si separa perché ...è inevitabile.
Poi si cerca di fare del proprio meglio. A volte si dice troppo, a volte tropèpo poco. Si cerca di salvaguardare la figura dell'altro genitore e poi magari si percepisce un'ostilità nascosta. Si esprime chiaro risentimento e poi invece traspare un legame ancora presente.
Insomma si fa quel che si può.
 
Stato
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