Invece va valutato eccome e definirlo patologico è un espediente per non dire che è una merda.
Se gli anni passano e uno è mosso solo dal mal funzionamento del suo cazzo è una merda.
Perché?
Se si giudica un comportamento va anche motivato.
Mia figlia può dirmi "Non mi piacciono gli spinaci". E' un suo personalissimo giudizio legato ai suoi gusti che accetto, ma se mi dice "Chi mangia spinaci è scemo", le chiedo perché. Perché con quell'affermazione lei non esprime semplicemente una propria scelta, ma emette un giudizio che vuole essere oggettivo sulla base di una visione però che a me si palesa come soggettiva.
A me, che sono uomo, una persona anziana non fa specie che abbia gli stessi desideri sessuali di quando era giovane ('i desideri non invecchiano quasi mai con l'età), anche se frustrati dalle innegabili limitate possibilità.
Come non stupiva quando da ragazzo le mie coetanee guardavano quelli più grandi di me.
Ci sono fasce di età in cui ogni persona è più attraente rispetto ad altre.
Uomini che lo diventano a 30 o 40 e donne che lo perdono a 40 dopo aver avuto la fila negli anni precedenti.
E altri ancora che lo vivono diversamente.
Si è realisti se si valuta correttamente questo, adeguando i propri desideri sessuali istintivi alle possibilità del momento. 'La stagione dell'amore viene e va'.
Ma i desideri restano, comunque, sono sempre quelli. Ognuno di noi ha almeno un uomo o una donna irraggiungibili che desidera portarsi a letto, a 20 come a 70 anni. E basta, solo quello, senza altri coinvolgimenti.
Nell'era della
libertà sessuale non ha più senso giudicare un desiderio, soprattutto se istintivo.
Poi c'è chi riesce a metterlo in pratica usando la disponibilità economica personale e l'avidita' altrui.
Ma questo vale per qualsiasi cosa.
Con i soldi si fa tutto. Non è una novità.
Anche di questo ce ne si deve fare una ragione perché non credo cambierà a breve.
Se non piace, è un altro discorso, che rimane ancorato però alla valutazione soggettiva.
Può dispiacere a te, piacere ad altri. Anche questo fa parte delle libertà.
Per dire, io non farei probabilmente mai bondage, ma sono assolutamente convinto che possa piacere a chi lo pratica, che non giudico, esattamente come non giudico chi è omosessuale, chi è scambista, chi fa qualsiasi scelta personale lecita.
Buon per lui, e finisce lì.
Il mio discorso è che si è in una società veramente libera quando ognuno è libero di fare scelte esenti da giudizi personali altrui oggettivizzati.