... e vissero per sempre felici e contenti

danny

Utente di lunga data
c'è di tutto, dipende dal tipo di uomo.
Certo che chi ha un botto di soldi, sicuro che la ragazza giovane al suo fianco ce l'ha ( ovvio se ha la tendenza a....)
ci sono uomini che si danno dei limiti ,ma sono sempre al ribasso.Minimo una decina d'anni più giovane.Ci dobbiamo rassegnare 😂😂
Conosco donne della mia età che vanno in alcuni locali a beccarsi quello più giovane.
Se si tratta di divertirsi senza impegno ho visto di tutto. Basta vivere il tutto con la leggerezza necessaria. Non tutte ce l'hanno, indipendentemente dall'età.
D'altronde la stessa cosa la vidi anni fa a Capo verde.
 
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Ginevra65

Moderatrice del cazzo
Staff Forum
Conosco donne della mia età che vanno in alcuni locali a beccarsi quello più giovane.
Se si tratta di divertirsi senza impegno ho visto di tutto. Basta vivere il tutto con la leggerezza necessaria. Non tutte ce l'hanno, indipendentemente dall'età.
D'altronde la stessa cosa la vidi anni fa a Capo verde.
mi piace la parola leggerezza che usi in questo contesto. Molto meglio di " divertirsi".
 

Brunetta

Utente di lunga data
Uhm... Non è che tutto quello che è diverso dalla sessualità femminile è deficiente.
È diverso.
E non può essere uguale in alcuna maniera. Siamo fisicamente diversi e funzioniamo con ormoni diversi.
Che si faccia fatica a comprendersi e a mostrarsi ma soprattutto ad accettarsi anche in età adulta è molto frequente ed è una delle cause di difficoltà di relazione nelle coppie.
Il meccanismo di base - senza cdondizionamenti culturali di alcun tipo - vede il maschio desiderare di accoppiarsi con la donna più fertile.
Questo è il sesso secondo natura.
Il resto sono sovrastrutture dovute alle culture e ai giudizi delle epoche e delle aree geografiche in cui vivono le persone.
Il sesso maschile non c'entra niente con la maturità della persona : questa è una tipica visione femminile, che pretende che l'uomo abbia finalmente un'erezione in assenza di attrazione fisica ma in presenza di intelligenza. È molto più visivo e fisico rispetto a quello femminile, non funziona così.
Poi di solito non lo si dice perché alle donne non piace sentirsi dire di essere apprezzate solo per il culo, per le tette o perché in grado di farlo venire duro più delle altre, ma siamo su un forum
Se non si riesce a dirlo neppure qui, in cui dovremmo poter aprirci è confrontarci sinceramente, la vedo male.
Te lo ripeto.
Non è così per tutti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Pensavo di averlo spiegato parecchie volte ma forse non si è capito.
Dare delle regole all'attrazione sessuale per trarne dei giudizi oggettivi non ha senso.
Il processo di formazione è diverso tra uomo e donna ed è differente tra persona e persona.
Non ha senso valutare come patologico il comportamento del 70enne che si paga la escort 20enne. Piaccia o no, segue l'istinto naturale. Non ha senso individuare figure parentali nei rapporti tra uomini e donne adulti con differenze di età: sono persone che si attraggono vicendevolmente per caratteristiche di genere, esattamente come mia figlia è attratta da Brad Pitt perché pur non essendo coetaneo è molto maschio.
Sì è attratti per ragioni che trascendono le sovrastrutture culturali, l'età, l'etica, i giudizi altrui.
Dopodiché nella vita si fanno altre scelte, tutti quanti, nelle quali oltre all'attrazione sessuale pura entrano in gioco altri fattori, diversi individuo per individuo.
Ma stare qui a dover spiegare che un uomo, qualsiasi uomo, è più sessualmente e istintivamente attratto da due chiappe sode che da un culo moscio pensavo fosse inutile.
Questo perché la natura orienta Il sesso, ovvero la riproduzione della specie verso le donne giovani, ovvero quelle più in grado di portare a termine una gravidanza.
Dopodiché a me piacciono anche le 50enni e trovo ancora eccitante mia moglie dopo 30 anni che ci conosciamo, ma questa è la mia visione personale, sono io, non la regola.
Non è che devo presentare qui solo me stesso, le mie esigenze e i miei gusti.
Invece va valutato eccome e definirlo patologico è un espediente per non dire che è una merda.
Se gli anni passano e uno è mosso solo dal mal funzionamento del suo cazzo è una merda.
 

danny

Utente di lunga data
Invece va valutato eccome e definirlo patologico è un espediente per non dire che è una merda.
Se gli anni passano e uno è mosso solo dal mal funzionamento del suo cazzo è una merda.
Perché?
Se si giudica un comportamento va anche motivato.
Mia figlia può dirmi "Non mi piacciono gli spinaci". E' un suo personalissimo giudizio legato ai suoi gusti che accetto, ma se mi dice "Chi mangia spinaci è scemo", le chiedo perché. Perché con quell'affermazione lei non esprime semplicemente una propria scelta, ma emette un giudizio che vuole essere oggettivo sulla base di una visione però che a me si palesa come soggettiva.
A me, che sono uomo, una persona anziana non fa specie che abbia gli stessi desideri sessuali di quando era giovane ('i desideri non invecchiano quasi mai con l'età), anche se frustrati dalle innegabili limitate possibilità.
Come non stupiva quando da ragazzo le mie coetanee guardavano quelli più grandi di me.
Ci sono fasce di età in cui ogni persona è più attraente rispetto ad altre.
Uomini che lo diventano a 30 o 40 e donne che lo perdono a 40 dopo aver avuto la fila negli anni precedenti.
E altri ancora che lo vivono diversamente.
Si è realisti se si valuta correttamente questo, adeguando i propri desideri sessuali istintivi alle possibilità del momento. 'La stagione dell'amore viene e va'.
Ma i desideri restano, comunque, sono sempre quelli. Ognuno di noi ha almeno un uomo o una donna irraggiungibili che desidera portarsi a letto, a 20 come a 70 anni. E basta, solo quello, senza altri coinvolgimenti.
Nell'era della libertà sessuale non ha più senso giudicare un desiderio, soprattutto se istintivo.
Poi c'è chi riesce a metterlo in pratica usando la disponibilità economica personale e l'avidita' altrui.
Ma questo vale per qualsiasi cosa.
Con i soldi si fa tutto. Non è una novità.
Anche di questo ce ne si deve fare una ragione perché non credo cambierà a breve.
Se non piace, è un altro discorso, che rimane ancorato però alla valutazione soggettiva.
Può dispiacere a te, piacere ad altri. Anche questo fa parte delle libertà.
Per dire, io non farei probabilmente mai bondage, ma sono assolutamente convinto che possa piacere a chi lo pratica, che non giudico, esattamente come non giudico chi è omosessuale, chi è scambista, chi fa qualsiasi scelta personale lecita.
Buon per lui, e finisce lì.
Il mio discorso è che si è in una società veramente libera quando ognuno è libero di fare scelte esenti da giudizi personali altrui oggettivizzati.
 
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danny

Utente di lunga data
mi piace la parola leggerezza che usi in questo contesto. Molto meglio di " divertirsi".
Il "divertimento" è una condizione che esclude la noia e la tristezza in certi ambiti.
La leggerezza è necessaria per riuscire a vivere senza condizionamenti inutili quello che veramente si desidera vivere.
Però bisogna essere consapevoli di quello che si vuole veramente.
Se non lo si è, e non si trasmette questa certezza, è dura simulare di vivere le situazioni con leggerezza.
 
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Jacaranda

Utente di lunga data
Perché?
Se si giudica un comportamento va anche motivato.
Mia figlia può dirmi "Non mi piacciono gli spinaci". E' un suo personalissimo giudizio legato ai suoi gusti che accetto, ma se mi dice "Chi mangia spinaci è scemo", le chiedo perché. Perché con quell'affermazione lei non esprime semplicemente una propria scelta, ma emette un giudizio che vuole essere oggettivo sulla base di una visione però che a me si palesa come soggettiva.
A me, che sono uomo, una persona anziana non fa specie che abbia gli stessi desideri sessuali di quando era giovane ('i desideri non invecchiano quasi mai con l'età), anche se frustrati dalle innegabili limitate possibilità.
Come non stupiva quando da ragazzo le mie coetanee guardavano quelli più grandi di me.
Ci sono fasce di età in cui ogni persona è più attraente rispetto ad altre.
Uomini che lo diventano a 30 o 40 e donne che lo perdono a 40 dopo aver avuto la fila negli anni precedenti.
E altri ancora che lo vivono diversamente.
Si è realisti se si valuta correttamente questo, adeguando i propri desideri sessuali istintivi alle possibilità del momento. 'La stagione dell'amore viene e va'.
Ma i desideri restano, comunque, sono sempre quelli. Ognuno di noi ha almeno un uomo o una donna irraggiungibili che desidera portarsi a letto, a 20 come a 70 anni. E basta, solo quello, senza altri coinvolgimenti.
Nell'era della libertà sessuale non ha più senso giudicare un desiderio, soprattutto se istintivo.
Poi c'è chi riesce a metterlo in pratica usando la disponibilità economica personale e l'avidita' altrui.
Ma questo vale per qualsiasi cosa.
Con i soldi si fa tutto. Non è una novità.
Anche di questo ce ne si deve fare una ragione perché non credo cambierà a breve.
Se non piace, è un altro discorso, che rimane ancorato però alla valutazione soggettiva.
Può dispiacere a te, piacere ad altri. Anche questo fa parte delle libertà.
Per dire, io non farei probabilmente mai bondage, ma sono assolutamente convinto che possa piacere a chi lo pratica, che non giudico, esattamente come non giudico chi è omosessuale, chi è scambista, chi fa qualsiasi scelta personale lecita.
Buon per lui, e finisce lì.
Il mio discorso è che si è in una società veramente libera quando ognuno è libero di fare scelte esenti da giudizi personali altrui oggettivizzati.
Aumentando il consumismo sessuale aumenta la noia, e aumentando la noia si diffondono capillarmente i tentativi di escogitare varianti allettanti. Inoltre la morale è sempre più individuale e meno collettiva, perciò ciascuno diventa emulo e limite di se stesso. Il che significa che o si ipotizza una società di devianti, o si aumenta la tolleranza verso l’inconsueto
 

danny

Utente di lunga data
Aumentando il consumismo sessuale aumenta la noia, e aumentando la noia si diffondono capillarmente i tentativi di escogitare varianti allettanti. Inoltre la morale è sempre più individuale e meno collettiva, perciò ciascuno diventa emulo e limite di se stesso. Il che significa che o si ipotizza una società di devianti, o si aumenta la tolleranza verso l’inconsueto
Sì e no.
Un tempo la libertà sessuale era appannaggio esclusivo delle classi aristocratiche e più benestanti, che potevano avere mezzi e possibilità per esplicitarla o averne consapevolezza. Basti pensare a un De Sade, che comunque ne subì le conseguenze anche penali, o alla Contessa di Castiglione, o a un Casanova, ma l'elenco è lunghissimo.
Le ville di delizie erano spesso luoghi per relazioni clandestine o anche per vere e proprie orgie, i salotti dei punti d'incontro.
Il resto del popolo era generalmente asservito alla rigida morale cattolica.
Il cambiamento della seconda metà del Novecento è stato quello di introdurre un benessere generalizzato che ha consentito di adottare abitudini e stili di vita inusuali per le precedenti generazioni.
Sono le possibilità economiche a aver reso possibili libertà e conseguente libertinaggio accessibili a tutti, ovvero a chi vuole usufruirne.
D'altronde, anche la rappresentazione di un episodio come Susanna e i vecchioni, era un escamotage costoso usato un tempo per ritrarre un nudo femminile e appenderselo in casa, non certo un'adesione conclamata al valore dell'episodio biblico...:D
E comunque nessun desiderio sessuale vero nasce per noia.
 
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void

Utente di lunga data
Io ho buttato fuori casa in tre giorni chi mi ha tradito.
Non ho detto che non mi volesse bene.
Penso che lui abbia sbagliato e se ne sia pentito.
Se si sta insieme per provare emozioni dopo i 23 anni (sono stata larga) si è deficienti, nel senso letterale di essere mancanti della capacità di discernere secondo il PROPRIO benessere in base al principio di realtà.
Credo che questa deficienza sia in crescita perché non vi è una cultura che educa al principio di realtà e all’apprezzamento dei valori.
Io penso che le emozioni nel tempo si trasformano. La passione diventa affetto, l'amore viscerale si spezza e si suddivide in tanti piccoli gesti quotidiani, nella presenza quando l'altro ha bisogno, nel sostegno. Che poi sono emozioni anche queste. Questa e' una cosa normale, nessuno si illude di sentire lo stomaco sfarfallante dopo 20 anni di convivenza

Ma quando il rapporto inizia, quando si e' nella fase di progettazione, le emozioni devono esserci eccome. Devono essere la base da cui partire. Poi quella base si trasformera' in qualcosa di meno effimero e piu' solido (o reale come dici tu), ma senza di quella non c'e' niente da trasformare.

Non so cosa intendi con principio di realta', ma credo che l'aprezzamento dei valori non debba per forza essere in contrasto con le emozioni. Anzi, proprio il ricordo di quelle emozioni intense che si sono provate all'inizio del rapporto e di per se' un valore che ci si porta dentro nel rapporto di coppia, anche quando quelle emozioni sono state trasformate dalla quotidianita' in qualcosa di molto piu' concreto.
 
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Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Io penso che le emozioni nel tempo si trasformano. La passione diventa affetto, l'amore viscerale si spezza e si suddivide in tanti piccoli gesti quotidiani, nella presenza quando l'altro ha bisogno, nel sostegno. Che poi sono emozioni anche queste. Questa e' una cosa normale, nessuno si illude di sentire lo stomaco sfarfallante dopo 20 anni di convivenza

Ma quando il rapporto inizia, quando si e' nella fase di progettazione, le emozioni devono esserci eccome. Devono essere la base da cui partire. Poi quella base si trasformera' in qualcosa di meno effimero e piu' solido (o reale come dici tu), ma senza di quella non c'e' niente da trasformare.

Non so cosa intendi con principio di realta', ma credo che l'aprezzamento dei valori non debba per forza essere in contrasto con le emozioni. Anzi, proprio il ricordo di quelle emozioni intense che si sono provate all'inizio del rapporto e di per se' un valore che ci si porta dentro nel rapporto di coppia, anche quando quelle emozioni sono state trasformate dalla quotidianita' in qualcosa di molto piu' concreto.
Forse bisognerebbe chiarire molti termini.
È un po’ lungo.
 

danny

Utente di lunga data
Conosco uomini che non cercano figlie e nipoti, ma coetanee.
Ma per nessun uomo normale una donna giovane sessualmente parlando è una figlia.
Se non si afferra almeno questa cosa, non ha senso discutere sul resto.
E' come se mia figlia (12 anni) pensasse a Brad Pitt in Troy (41 anni) - figo come mai - come a un padre o a un nonno o la sua amica vedesse in Johnny Depp un 50enne.
Pensa piuttosto a un maschio attraente, nient'altro. E nessuna donna è stata attratta da Richard Gere perché ha le sembianze di un nonno, ma perché "fa sangue". Mia moglie a 30 anni era attratta sessualmente da Harvey Keitel delle Iene e di Lezioni di piano, che di anni ne aveva molti più di lei, ma perché era molto maschio, non perché fosse un prototipo di un papà, che a quell'età sono spesso tutt'altro che sexy. Idem gli uomini, vengono attratti sessualmente da donne "femmine", che fanno "sangue", che sono attraenti e eccitanti per le caratteristiche peculiari di genere che sono molto più frequenti da trovare in donne in età giovanile, inutile nasconderlo. Pura questione statistica. E poiché se lei ti deve piacere anche tu devi piacere a lei, troppi paletti sono solo un ostacolo in più tutto sommato inutile per avvicinarsi alle persone. Va a finire che se lo si vuole fatto così e fatto cosà, non si trova nessuno. Non si è attratti dall'età, che è un dato irrilevante, ma dalla maggior femminilità o virilità percepita della persona. Nient'altro. Sempre e solo parlando di attrazione sessuale.
Dopodiché la maggior parte delle persone si relaziona con dei coetanei, perché la vita di relazione porta più facilmente a intrecciare relazioni con essi e perché nell'età della progettualità, intorno ai 30 o anche 40, si ha gran cura di scegliere un coetaneo per non ritrovarsi dopo 20 o 30 anni di relazione ad accudire un vecchio, magari malato anzitempo e che si teme possa essere un peso. Puro calcolo ascoltato tante volte nei discorsi che non ha alcun riscontro nelle relazioni che non hanno necessità di progettualità (come tra amanti) o in cui la passione e i sentimenti sono talmente potenti da subordinare qualsiasi pensiero razionale e cinico di questo tipo.
 
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Irrisoluto

Utente di lunga data
Ma per nessun uomo normale una donna giovane sessualmente parlando è una figlia.
Se non si afferra almeno questa cosa, non ha senso discutere sul resto.
E' come se mia figlia (12 anni) pensasse a Brad Pitt in Troy (41 anni) - figo come mai - come a un padre o a un nonno.
Pensa piuttosto a un maschio attraente, nient'altro. E nessuna donna è stata attratta da Richard Gere perché ha le sembianze di un nonno, ma perché "fa sangue". Mia moglie a 30 anni era attratta sessualmente da Harvey Keitel delle Iene e di Lezioni di piano, che di anni ne aveva molti più di lei, ma perché era molto maschio, non perché fosse un prototipo di un papà, che a quell'età sono spesso tutt'altro che sexy. Idem gli uomini, vengono attratti sessualmente da donne "femmine", che fanno "sangue", che sono attraenti e eccitanti per le caratteristiche peculiari di genere che sono molto più frequenti da trovare in donne in età giovanile, inutile nasconderlo. Pura questione statistica. E poiché se lei ti deve piacere anche tu devi piacere a lei, troppi paletti sono solo un ostacolo in più tutto sommato inutile per avvicinarsi alle persone. Va a finire che se lo si vuole fatto così e fatto cosà, non si trova nessuno.
Dopodiché la maggior parte delle persone si relaziona con dei coetanei, perché la vita di relazione porta più facilmente a intrecciare relazioni con essi e perché nell'età della progettualità, intorno ai 30 o anche 40, si ha gran cura di scegliere un coetaneo per non ritrovarsi dopo 20 o 30 anni di relazione ad accudire un vecchio, magari malato anzitempo e che si teme possa essere un peso. Puro calcolo ascoltato tante volte nei discorsi che non ha alcun riscontro nelle relazioni che non hanno necessità di progettualità (come tra amanti) o in cui la passione e i sentimenti sono talmente potenti da subordinare qualsiasi pensiero razionale e cinico di questo tipo.
Concordo pienamente.
Ho vissuto ben due storie con donne più "mature" e quello che mi attraeva era paradossalmente la loro energia, soprattutto sessuale, che aveva tutte le caratteristiche dell'energia adolescenziale.
Credo si cerchi sempre la freschezza, ma non quella della pelle, piuttosto quella delle pulsioni.
 

danny

Utente di lunga data
Concordo pienamente.
Ho vissuto ben due storie con donne più "mature" e quello che mi attraeva era paradossalmente la loro energia, soprattutto sessuale, che aveva tutte le caratteristiche dell'energia adolescenziale.
Credo si cerchi sempre la freschezza, ma non quella della pelle, piuttosto quella delle pulsioni.
Assolutamente sì.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Ma per nessun uomo normale una donna giovane sessualmente parlando è una figlia.
Se non si afferra almeno questa cosa, non ha senso discutere sul resto.
E' come se mia figlia (12 anni) pensasse a Brad Pitt in Troy (41 anni) - figo come mai - come a un padre o a un nonno o la sua amica vedesse in Johnny Depp un 50enne.
Pensa piuttosto a un maschio attraente, nient'altro. E nessuna donna è stata attratta da Richard Gere perché ha le sembianze di un nonno, ma perché "fa sangue". Mia moglie a 30 anni era attratta sessualmente da Harvey Keitel delle Iene e di Lezioni di piano, che di anni ne aveva molti più di lei, ma perché era molto maschio, non perché fosse un prototipo di un papà, che a quell'età sono spesso tutt'altro che sexy. Idem gli uomini, vengono attratti sessualmente da donne "femmine", che fanno "sangue", che sono attraenti e eccitanti per le caratteristiche peculiari di genere che sono molto più frequenti da trovare in donne in età giovanile, inutile nasconderlo. Pura questione statistica. E poiché se lei ti deve piacere anche tu devi piacere a lei, troppi paletti sono solo un ostacolo in più tutto sommato inutile per avvicinarsi alle persone. Va a finire che se lo si vuole fatto così e fatto cosà, non si trova nessuno. Non si è attratti dall'età, che è un dato irrilevante, ma dalla maggior femminilità o virilità percepita della persona. Nient'altro. Sempre e solo parlando di attrazione sessuale.
Dopodiché la maggior parte delle persone si relaziona con dei coetanei, perché la vita di relazione porta più facilmente a intrecciare relazioni con essi e perché nell'età della progettualità, intorno ai 30 o anche 40, si ha gran cura di scegliere un coetaneo per non ritrovarsi dopo 20 o 30 anni di relazione ad accudire un vecchio, magari malato anzitempo e che si teme possa essere un peso. Puro calcolo ascoltato tante volte nei discorsi che non ha alcun riscontro nelle relazioni che non hanno necessità di progettualità (come tra amanti) o in cui la passione e i sentimenti sono talmente potenti da subordinare qualsiasi pensiero razionale e cinico di questo tipo.
Quotissimo
Questa cosa della ricerca del padre mi ha sempre fatto sorridere
Poi ci saranno anche casi così ma generalizzare è sbagliato secondo me
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
Ma per nessun uomo normale una donna giovane sessualmente parlando è una figlia.
Se non si afferra almeno questa cosa, non ha senso discutere sul resto.
E' come se mia figlia (12 anni) pensasse a Brad Pitt in Troy (41 anni) - figo come mai - come a un padre o a un nonno o la sua amica vedesse in Johnny Depp un 50enne.
Pensa piuttosto a un maschio attraente, nient'altro. E nessuna donna è stata attratta da Richard Gere perché ha le sembianze di un nonno, ma perché "fa sangue". Mia moglie a 30 anni era attratta sessualmente da Harvey Keitel delle Iene e di Lezioni di piano, che di anni ne aveva molti più di lei, ma perché era molto maschio, non perché fosse un prototipo di un papà, che a quell'età sono spesso tutt'altro che sexy. Idem gli uomini, vengono attratti sessualmente da donne "femmine", che fanno "sangue", che sono attraenti e eccitanti per le caratteristiche peculiari di genere che sono molto più frequenti da trovare in donne in età giovanile, inutile nasconderlo. Pura questione statistica. E poiché se lei ti deve piacere anche tu devi piacere a lei, troppi paletti sono solo un ostacolo in più tutto sommato inutile per avvicinarsi alle persone. Va a finire che se lo si vuole fatto così e fatto cosà, non si trova nessuno. Non si è attratti dall'età, che è un dato irrilevante, ma dalla maggior femminilità o virilità percepita della persona. Nient'altro. Sempre e solo parlando di attrazione sessuale.
Dopodiché la maggior parte delle persone si relaziona con dei coetanei, perché la vita di relazione porta più facilmente a intrecciare relazioni con essi e perché nell'età della progettualità, intorno ai 30 o anche 40, si ha gran cura di scegliere un coetaneo per non ritrovarsi dopo 20 o 30 anni di relazione ad accudire un vecchio, magari malato anzitempo e che si teme possa essere un peso. Puro calcolo ascoltato tante volte nei discorsi che non ha alcun riscontro nelle relazioni che non hanno necessità di progettualità (come tra amanti) o in cui la passione e i sentimenti sono talmente potenti da subordinare qualsiasi pensiero razionale e cinico di questo tipo.
Insisti.
Se non vede una “figlia” come figlia è un problema.
È una estensione culturale del tabù dell’incesto in quanto non si poteva essere certi che non fosse una figlia. Infatti lo stupro delle giovani avveniva durante guerre e scorribande in territori stranieri, se proprio vuoi fare un riferimento storico.
E il tabù dell’incesto, trasformando l’orda in tribù, dà origine alla civiltà attraverso lo scambio genetico e culturale.
Il tabù contrasta proprio un desiderio che, per proiezione, si rivolge non verso il padre e la madre, ma verso figure simboliche (i divi) e funziona sia per maschi sia per femmine e poi, in seguito, verso figli e figlie.
Oppure tu pensi davvero che tua figlia sarebbe sessualmente disponibile con Brad Pitt? :eek::facepalm:
Ma basta una minima consapevolezza per capirlo.
Oppure leggere Pelle d’asino se Edipo re è troppo difficile.
 
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