Emergenza Covid-19

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Si, come paziente della neuro.

Guarda che i tuoi continui epiteti e commenti costantemente autoreferenziali non servono a mostrare me come utente medio di social, ma te come tipico utente leone da tastiera.


p.s. distaccarti dal gregge non ti rende automaticamente pastore: rimani sempre una percora.
Io non mostro nulla, sei tu che mostri te stesso, nella tua pochezza. Poi, che io sia autoreferenziale non mi pare di averlo mai negato. Piccolissimo particolare, quando uno non capisce un cazzo nel mio mondo chiede con la giusta umiltà. E in quei casi trova accoglienza.
Tu sei il rompipalle senza un cazzo da fare che si accanisce all'ufficio reclami per avere un po' di importanza mentre gli altri si danno da fare.
la differenza tra la pecora e il pastore sta nel fatto che mentre la pecora subisce la decisione, Il pastore prende quella stessa decisione. io per non essere una pecora ci ho lavorato duro, poi arrivano quelli come te, con i diritti delle persone qualunque e vengono a dire che siamo tutti uguali. Ma vaffanculo! :LOL:
 

Brunetta

Utente di lunga data
Premettendo che per il momento l'urgenza è rispettare le consegne confidando nel fatto che siano le più razionali.
Pero' una considerazione che non sento in giro mi sembra utile farla.

Siamo tutti d'accordo sul fatto che con più strutture e con più personale la situazione sarebbe molto meno drammatica.

E pero' accettiamo che la carenza di strutture e personale sia o naturale, o colpa di una "cattiva gestione".

Senza vedere che invece questa carenza è il prodotto necessario del nostro modo di produzione.

Questa potrebbe essere l'occasione per prendere finalmente coscienza di questa contraddizione:
avremmo tutte le forze per moltiplicare per 100 la nostra potenza sociale, quindi la nostra capacità di risposta a una pandemia.

E se non le abbiamo non è perché i politici sono teste di cazzo o perché non ci sono abbastanza soldi.
Ma perché il nostro modo di produzione prevede che metà della popolazione sia a spasso.

Non vi spinge a rivoltarvi l'idea che ai disoccupati di tutto il mondo è stato impedito di costruire ospedali, di diventare infermieri, medici, ricercatori?
In parte è vero, ma non è che si possono avere normalmente 3000 posti di rianimazione quando normalmente se ne utilizzano 5. Non è che tutti siano in grado di fare i medici o gli infermieri, intellettualmente e psicologicamente.
Verissimo che sono state sbagliate le previsioni delle necessità di personale sanitario Non è comunque facile fare previsioni.
Basta vedere Ritorno al futuro o la linea Maginot.
Invece dopo sappiamo sempre tutti cosa sarebbe stato opportuno fare.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum


e non mi riferisco solo all'Italia.

Questo siamo fondamentalmente.
E' un semplice dato di realtà con cui fare i conti.

Per me non è nè critica nè altro.
Ma se si vuol stare con i piedi nella realtà, serve guardarla ripulendola da speranze e immaginari.

Solo a partire dalla realtà la si può attraversare.

Le cure che mancano, le mascherine mancano, i respiratori mancano. Mancano i reparti e manca il personale.
Chi era nel settore alle prime avvisaglie lo sapeva già.
Adesso la dissonanza è data dal fatto che la realtà irrompe prepotentemente nelle varie costruzioni di benessere che erano state create negli anni e a cui in tanti anno deciso di credere.

Manca disciplina.
Manca allenamento alla disciplina.
Manca l'abitudine al rispetto di una regola senza doverla necessariamente discutere un miliardo di volte.
Manca anche la rigidità. Il doversi tirar dietro pesi morti per una qualche forma pelosa di compassione.

E no. non parlo degli anziani. quelli non sono pesi morti. Quelli sarebbero la nostra storia.
Parlo di tutte quelle persone che hanno lavorato a ribasso, al minimo, al risparmio di ogni energia. Investendo principalmente nella comodità del proprio orto.

Mancano. Non ci sono.
E' tutto qui. E' facile.

Complessa la risposta.

Come è un dato di fatto che l'europa in questo momento e anche prima non è coordinata (non si improvvisa un coordinamento di un sistema complesso in un mese. E' tardi per pensare a quello. Lo si sapeva già ai primi casi che non ci sarebbe stato coordinamento. I fatti hanno solo confermato una realtà che era lì da guardare).

Quello che si riuscirà a fare sarà rattoppato. Mal organizzato e in affanno.

E per la verità siamo messi bene rispetto ad altri che sono messi peggio.

Se serve una qualche forma di consolazione basata sul fatto che ci si consola attraverso il guardare gli altri.

A me non serve.
la cosa spassosa è che in realtà il coordinamento UE esiste, c'è il commissario alle situazioni di crisi, c'è il commissario alla sanità. ci sarebbero fondi da sbloccare ed in parte verranno sbloccati, ma solo perchè adesso probabilmente serviranno anche per la Francia.

ed ancora più divertente vedere molti di quelli che ci criticano per la gestione "poco compassionevole" dei clandestini appoggiare la Grecia, che se le motovedette italiane avessero anche solo pensato di fare quello che GIUSTAMENTE stanno facendo i greci, ci avrebbero spappolato i timpani con il rassisssmo ed il fassssisssmo.

o vedere come stiano tirando su muri, anche fisicamente come al confine sloveno, pur di impedire agli italiani di muoversi, impedendo peraltro a molti italiani di poter rientrare a casa.

l'UE se non si tratta di questioni contabiili non esiste, facciamo passare la buriana e poi riflettiamoci su bene. a che ci serve un'entità che nel momento del bisogno ci prende anche per il culo, come Ursula col suo discorso di ieri?
 

Irrisoluto

Utente di lunga data
In parte è vero, ma non è che si possono avere normalmente 3000 posti di rianimazione quando normalmente se ne utilizzano 5. Non è che tutti siano in grado di fare i medici o gli infermieri, intellettualmente e psicologicamente.
Verissimo che sono state sbagliate le previsioni delle necessità di personale sanitario Non è comunque facile fare previsioni.
Basta vedere Ritorno al futuro o la linea Maginot.
Invece dopo sappiamo sempre tutti cosa sarebbe stato opportuno fare.
Ma a me pare che anche in tempi normali viaggiamo al minimo e c'è penuria di tutto.
Come se, ripeto, non ci fosse la possibilità di avere più operai per costruire ospedali, più infermieri e medici per curare, più ricercatori per trovare soluzioni.
E invece questa possibilità c'è.
Non si tratta di prevedere, ma di non bloccare manodopera disponibile.

Per quanto riguarda la capacità di fare certi mestieri, intanto io parlavo anche della manodopera che serve a costruire, ma poi dai, come fai a dire che la selezione tra medici e disoccupati viene fatta in base alle capacità iniziali?!?!?
La selezione è in gran parte ancora di origine sociale e lo sappiamo tutti, per questo ognuno cerca di spendere il più possibile per i figli.
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
Premettendo che per il momento l'urgenza è rispettare le consegne confidando nel fatto che siano le più razionali.
Pero' una considerazione che non sento in giro mi sembra utile farla.

Siamo tutti d'accordo sul fatto che con più strutture e con più personale la situazione sarebbe molto meno drammatica.

E pero' accettiamo che la carenza di strutture e personale sia o naturale, o colpa di una "cattiva gestione".

Senza vedere che invece questa carenza è il prodotto necessario del nostro modo di produzione.

Questa potrebbe essere l'occasione per prendere finalmente coscienza di questa contraddizione:
avremmo tutte le forze per moltiplicare per 100 la nostra potenza sociale, quindi la nostra capacità di risposta a una pandemia.

E se non le abbiamo non è perché i politici sono teste di cazzo o perché non ci sono abbastanza soldi.
Ma perché il nostro modo di produzione prevede che metà della popolazione sia a spasso.

Non vi spinge a rivoltarvi l'idea che ai disoccupati di tutto il mondo è stato impedito di costruire ospedali, di diventare infermieri, medici, ricercatori?
siamo tutti sudditi delle leggi della termodinamica. se tu metti come valore costituzionale il pareggio di bilancio, sai che una delle prime conseguenze sarà la contrazione dello stato sociale, che per definizione si fa in deficit. confidando poi di rientrare grazie al gettito fiscale, dato che la sanità statale siu paga con la fiscalità generale.

e ormai persino i comunisti più incalliti (ne sono sopravvissuti pochi per fortuna, ma ci sono ancora) hanno capito che per aversi un gettito fiscale adeguato, ci vuole un livello di tassazione basso, una spesa pubblica oculata e priva di sprechi marcati ed una burocrazia non opprimente, elementi che rendono poco conveniente evadere.

noi invece abbiamo una tassazione opprimente, figlia di una spesa pubblica fuori controllo ed opaca ed una macchina burocratica piena ancora di gente che non s'è capito che lavoro facciano ed a cosa serva il loro lavoro.

a partire dalla commissione UE, dove ci sono i commissario alla promozione dello stile di vita europeo, all'uguaglianza, quello per i valori e latrasparenza e qualche altra vaccata che ora mi sfugge. però mancano i commissari alla Difesa ed ai beni culturali.

c'è un commissario alla sanità ed uno alla situazioni di crisi che in Italia non si sono fatti vedere nè si sa che intenzioni abbiano.


In poche parole, siamo nelle mani di nessuno, che peraltro si appella alle mani di qualcuno che se le tiene bene in tasca.

e tutto questo, quando passerà la buriana, andrà ricordato. anche con la mazza da baseball
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ma a me pare che anche in tempi normali viaggiamo al minimo e c'è penuria di tutto.
Come se, ripeto, non ci fosse la possibilità di avere più operai per costruire ospedali, più infermieri e medici per curare, più ricercatori per trovare soluzioni.
E invece questa possibilità c'è.
Non si tratta di prevedere, ma di non bloccare manodopera disponibile.

Per quanto riguarda la capacità di fare certi mestieri, intanto io parlavo anche della manodopera che serve a costruire, ma poi dai, come fai a dire che la selezione tra medici e disoccupati viene fatta in base alle capacità iniziali?!?!?
La selezione è in gran parte ancora di origine sociale e lo sappiamo tutti, per questo ognuno cerca di spendere il più possibile per i figli.
Se vuoi dire delle cose dille tranquillamente, senza dire che stai controbattendo qualcosa che NON ho scritto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
siamo tutti sudditi delle leggi della termodinamica. se tu metti come valore costituzionale il pareggio di bilancio, sai che una delle prime conseguenze sarà la contrazione dello stato sociale, che per definizione si fa in deficit. confidando poi di rientrare grazie al gettito fiscale, dato che la sanità statale siu paga con la fiscalità generale.

e ormai persino i comunisti più incalliti (ne sono sopravvissuti pochi per fortuna, ma ci sono ancora) hanno capito che per aversi un gettito fiscale adeguato, ci vuole un livello di tassazione basso, una spesa pubblica oculata e priva di sprechi marcati ed una burocrazia non opprimente, elementi che rendono poco conveniente evadere.

noi invece abbiamo una tassazione opprimente, figlia di una spesa pubblica fuori controllo ed opaca ed una macchina burocratica piena ancora di gente che non s'è capito che lavoro facciano ed a cosa serva il loro lavoro.

a partire dalla commissione UE, dove ci sono i commissario alla promozione dello stile di vita europeo, all'uguaglianza, quello per i valori e latrasparenza e qualche altra vaccata che ora mi sfugge. però mancano i commissari alla Difesa ed ai beni culturali.

c'è un commissario alla sanità ed uno alla situazioni di crisi che in Italia non si sono fatti vedere nè si sa che intenzioni abbiano.


In poche parole, siamo nelle mani di nessuno, che peraltro si appella alle mani di qualcuno che se le tiene bene in tasca.

e tutto questo, quando passerà la buriana, andrà ricordato. anche con la mazza da baseball
Non capisco perché non ti occupi di tutto tu.
 

bettypage

Utente acrobata
E secondo te, secondo quali parametri sensati io potrei dirti che hai o meno consapevolezza?
E cosa mi farebbe guadagnare il farlo?
Io mi muovo sul personale solo se ho qualcosa da guadagnare personalmente.

Non è un discorso personale. E' un discorso generale.

Non si sta discutendo di me, di te, di pinco o pallino.

Non sarebbe neanche possibile su un forum passare al personale.

Non è lo strumento.
Invece si discute del personale, tu sei fortemente condizionata dalle condizioni di casa tua (vd papà immunodepresso) e ti preoccupi ti dignità della morte. Io sono condizionata da casa mia e da madre che guarda al futuro.
 

Irrisoluto

Utente di lunga data
siamo tutti sudditi delle leggi della termodinamica. se tu metti come valore costituzionale il pareggio di bilancio, sai che una delle prime conseguenze sarà la contrazione dello stato sociale, che per definizione si fa in deficit. confidando poi di rientrare grazie al gettito fiscale, dato che la sanità statale siu paga con la fiscalità generale.

e ormai persino i comunisti più incalliti (ne sono sopravvissuti pochi per fortuna, ma ci sono ancora) hanno capito che per aversi un gettito fiscale adeguato, ci vuole un livello di tassazione basso, una spesa pubblica oculata e priva di sprechi marcati ed una burocrazia non opprimente, elementi che rendono poco conveniente evadere.

noi invece abbiamo una tassazione opprimente, figlia di una spesa pubblica fuori controllo ed opaca ed una macchina burocratica piena ancora di gente che non s'è capito che lavoro facciano ed a cosa serva il loro lavoro.

a partire dalla commissione UE, dove ci sono i commissario alla promozione dello stile di vita europeo, all'uguaglianza, quello per i valori e latrasparenza e qualche altra vaccata che ora mi sfugge. però mancano i commissari alla Difesa ed ai beni culturali.

c'è un commissario alla sanità ed uno alla situazioni di crisi che in Italia non si sono fatti vedere nè si sa che intenzioni abbiano.


In poche parole, siamo nelle mani di nessuno, che peraltro si appella alle mani di qualcuno che se le tiene bene in tasca.

e tutto questo, quando passerà la buriana, andrà ricordato. anche con la mazza da baseball
Giusto per chiarire a scanso di equivoci: non ho mai detto che l'aumento delle risorse vada finanziato con un aumento della spesa pubblica.
Per me i soldi sono un equivalente generale che indica il lavoro speso.
Indi per cui, "ci sono pochi soldi" per me significa "c'è poco lavoro".
Ora, il lavoro chi lo limita? Non certo "la gente", né "i politici corrotti", ma il modo di produzione che si autoregola per il profitto e non per la ricchezza generale.
Ma vabbè non mi pare il caso di discuterne qui.
Volevo solo chiarire che le mie posizioni sono diametralmente opposte alle politiche welfaristiche.
Se vuoi dire delle cose dille tranquillamente, senza dire che stai controbattendo qualcosa che NON ho scritto.
Non mi sembra di essermi mai trattenuto.
Rispondevo a qualcosa che hai scritto, mi pare, sulla presunta incapacità di taluni a esercitare certe professioni.
E lo ribadisco, perché l'hai scritto, che no, non è certo la capacità che scarseggia nel mondo.
 

stany

Utente di lunga data
Premettendo che per il momento l'urgenza è rispettare le consegne confidando nel fatto che siano le più razionali.
Pero' una considerazione che non sento in giro mi sembra utile farla.

Siamo tutti d'accordo sul fatto che con più strutture e con più personale la situazione sarebbe molto meno drammatica.

E pero' accettiamo che la carenza di strutture e personale sia o naturale, o colpa di una "cattiva gestione".

Senza vedere che invece questa carenza è il prodotto necessario del nostro modo di produzione.

Questa potrebbe essere l'occasione per prendere finalmente coscienza di questa contraddizione:
avremmo tutte le forze per moltiplicare per 100 la nostra potenza sociale, quindi la nostra capacità di risposta a una pandemia.

E se non le abbiamo non è perché i politici sono teste di cazzo o perché non ci sono abbastanza soldi.
Ma perché il nostro modo di produzione prevede che metà della popolazione sia a spasso.

Non vi spinge a rivoltarvi l'idea che ai disoccupati di tutto il mondo è stato impedito di costruire ospedali, di diventare infermieri, medici, ricercatori?
Nella mia esperienza raramente la gerachia sa rispondere.

io di critiche ne ricevo e ne ho ricevute parecchie.

E uno dei motivi per cui a 20 anni ho scelto una strada diversa dalla gerarchia, e non sono pentita, è che ritengo che da dentro il sistema si può fare concretamente.

Ho sempre scelto la strada del fare.

Mi son presa critiche, insaccate. Me ne sono sempre fottuta.
Ho sempre fatto potendo giustificare quello che facevo in responsabilità e tendenzialmente portando a casa il risultato.

Non a caso, credo, sono da sempre vicina alla gerarchia.
Ma in modo da non finirci dentro.
(vabbè...da giovane facevo fatica...ricordo questa avvocata che mi disse "attenta...sta camminando su un filo sottile. " sono fortunata, ho avuto buoni maestri. Duri e inflessibili. Ma mi hanno ben formata)

Fuori dalla gerarchia c'è più spazio di movimento. Meno burocrazia. Che lascio volentieri a qualcun altro.
E più spazio per la creatività.
Non è casuale la mia maschera da morigerata ;)
Mi è utile.
Se non sono ritenuta pericolosa, invadente, competitiva, ho la possibilità di "muovere" le pedine.

La gerarchia non esiste se non è riconosciuta.
Non esiste un re se un popolo non lo riconosce come tale.
Non esiste nemmeno un dittatore se un popolo non lo riconosce come tale.

non sarebbe esistito hitler se il popolo non lo avesse riconosciuto.

Non penso che chi è in gerarchia sia una specie di superman o superwoman.
E' una delega.
Anche i gerarchi si siedono sul water e cagano. E mentre cagano scoreggiano.E puzza anche la loro merda.
 

Lara3

Utente di lunga data

perplesso

Administrator
Staff Forum
Giusto per chiarire a scanso di equivoci: non ho mai detto che l'aumento delle risorse vada finanziato con un aumento della spesa pubblica.
Per me i soldi sono un equivalente generale che indica il lavoro speso.
Indi per cui, "ci sono pochi soldi" per me significa "c'è poco lavoro".
Ora, il lavoro chi lo limita? Non certo "la gente", né "i politici corrotti", ma il modo di produzione che si autoregola per il profitto e non per la ricchezza generale.
Ma vabbè non mi pare il caso di discuterne qui.
Volevo solo chiarire che le mie posizioni sono diametralmente opposte alle politiche welfaristiche.

Non mi sembra di essermi mai trattenuto.
Rispondevo a qualcosa che hai scritto, mi pare, sulla presunta incapacità di taluni a esercitare certe professioni.
E lo ribadisco, perché l'hai scritto, che no, non è certo la capacità che scarseggia nel mondo.
i sistemi di produzione si autoregolano sempre per il profitto. l'ultimo sistema che diceva di non badare al profitto, ma al benessere generale è collassato nel 1991.

l'unico sistema che sia sostenibile e non decrescente è quello descritto dai libertarians. non è applicabile al 100% per alcune insanabili contraddizioni, ma asintoticamente si può condurre il nostro modo di vivere e di lavorare in quella direzione
 
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