Emergenza Covid-19

Brunetta

Utente di lunga data
Boh!
È da settimane che appena dico BEH parte la filippica.
Sarò sicuramente io a non gestire, ma a pelle chi continua a ripetere le stesse cose nello stesso modo non sono io. Infatti non ne parlo neanche più. E non mi sembra di avere mai sbagliato nelle previsioni eh.
Memento mori
 

danny

Utente di lunga data
E che palle.
Il prossimo che lo scrive lo sbrano.
Ricordati che DEVI VIVERE!
Questo occorre ricordare.. Uscite da questo loop fatalista pessimista.
Vivete questo momento, combattete, riflettete, arrabbiatevi, siate allegri, malinconici, tristi, felici, godetevi quel che resta e alla fine se la scamperete vedrete che darete finalmente valore a tutto quello che sembrava scontato e avrete guadagnato qualcosa nell'aver perso molto.
Siate tutto senza escludere niente.
Non abbiate paura della tristezza.
Non abbiate angoscia della paura.
Temete solo la morte perchè nulla potrà restituirvi le emozioni della vita.
 

Brunetta

Utente di lunga data
E che palle.
Il prossimo che lo scrive lo sbrano.
Ricordati che DEVI VIVERE!
Questo occorre ricordare.. Uscite da questo loop fatalista pessimista.
Vivete questo momento, combattete, riflettete, arrabbiatevi, siate allegri, malinconici, tristi, felici, godetevi quel che resta e alla fine se la scamperete vedrete che darete finalmente valore a tutto quello che sembrava scontato e avrete guadagnato qualcosa nell'aver perso molto.
Siate tutto senza escludere niente.
Non abbiate paura della tristezza.
Non abbiate angoscia della paura.
Temete solo la morte perchè nulla potrà restituirvi le emozioni della vita.
Ma era la sintesi dei TUOI interventi.
Io sono felice come una pasqua
 

alberto15

Utente di lunga data
E che palle.
Il prossimo che lo scrive lo sbrano.
Ricordati che DEVI VIVERE!
Questo occorre ricordare.. Uscite da questo loop fatalista pessimista.
Vivete questo momento, combattete, riflettete, arrabbiatevi, siate allegri, malinconici, tristi, felici, godetevi quel che resta e alla fine se la scamperete vedrete che darete finalmente valore a tutto quello che sembrava scontato e avrete guadagnato qualcosa nell'aver perso molto.
Siate tutto senza escludere niente.
Non abbiate paura della tristezza.
Non abbiate angoscia della paura.
Temete solo la morte perchè nulla potrà restituirvi le emozioni della vita.
non dirlo a me che l'ho preso, 3 settimane di letto e ora al lavoro
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
tutto molto vero mia zia all'età di 4 anni ha aiutato i genitori a vestire il nonno... Morto in casa. Cosa che oggi qualunque psicologo direbbe essere deteriorante per la psiche del bambino. Mia zia oggi avrebbe 100 anni : vero, la società 100 anni fa non era quella attuale; la morte non era un tabù, era un fatto scontato come la vita; Oggi abbiamo ventenni che si vantano di essere invincibili ma non in modo eroico, in modo incosciente o meglio inconsapevole. Non hanno visto guerra ,non hanno visto carestia o anche solo tumulti di piazza con esiti letali ,da quando sono nati. E beninteso è molto meglio così.Oggi la morte pare un tabù ,un fenomeno mediatico non più domestico ,come se non appartenesse alla vita. Per inciso mia zia ha vissuto novantasei anni, in pace con tutti,aiutando chi poteva, equilibrata come poche altre persone che ho conosciuto,dedicandosi con umanità ed umiltà ai sofferenti.
La morte come dici , l'unica cosa che esige è la dignità, quando è possibile; e renderla possibile dipende da noi nei confronti degli altri e di noi stessi.
Non tutti gli psicologi. ;)
Quelli qualunque, hai ragione, sì. Lo dicono.

La mia nonna paterna mi ha insegnato cose sulla natura. Erbe, animali. Silenzi.

E' morta che non avevo ancora compiuto i tre anni.
Ho ricordi vividissimi di lei, di me e lei insieme.
La cucina economica e la frutta cotta.
Il suo lettone, con tre materassi di lana che a saltarci sopra era bellissimo.
Le galline che arrivavano correndo appena lei usciva e le chiamava.
L'asino. Il campo.
Insomma, la mia formazione primaria dell'affetto.

ricordo quando si è ammalata.
ricordo il suo colore.
E ricordo che il suo odore era diverso. Odore di morte.

l'ho sentito parecchie altre volte, a lavoro in particolare, ma non solo.
E' un altro di quegli odori che riconosco con la pancia.

Beh, l'hanno portata in ospedale. Mi hanno vietato - i medici - di andare da lei.
Avevano ragione probabilmente, ma io ero arrabbiata. Facevo i capricci perchè volevo salutarla.
Lo sapevo benissimo che non l'avrei più vista.

Ricordo che le facevo dei disegni, mio padre e mia zia glieli portavano. Era il mio modo di accompagnarla. Di essere con lei.
L'ultimo disegno è finito nella sua bara. Ce l'ho messo io, mi ero arrampicata per entrarci.
Ringrazio mia zia, l'altra, che aveva detto "lasì fa la pitina". (lasciate fare la bambina)
Poi mi hanno tirata fuori dalla bara.

Ho imparato così la morte. Per me la morte è rimanere vicino a chi se ne va.
La dignità del morire.
Il rispetto.
Sopra a tutto il saluto.

Ho continuato ad accompagnare. Mi piace accompagnare alla morte.

La morte è il legame fondamentale con la vita.
Ma siccome si ha paura della vita si evita la morte.

Non parlare della morte serenamente significa niente altro che temere la vita.
E parlarne serenamente è saperla.
Emozionarsi della morte. Piangere. Ridere. Commuoversi.
Avere tenerezza e amorevolezza per la propria caducità.
Combattere. Infuriarsi.

Vivere insomma.
Vivere le emozioni.

Lasciarsi vivere dalle emozioni.

E lasciarsi anche morire nelle emozioni.

La zona confort di cui tanto si parla altro non è che questo.
Stare nel piccolo recinto miope delle emozioni conosciute, per non sperimentare lo squilibrio, la caducità, l'umanità.
Lo schifo e la decomposizione.
 

alberto15

Utente di lunga data
Benvenuto fra i guariti !
Ma avevi fatto il tampone e sei risultato positivo ?
Anche io penso che i contagiati sono molti di più.
Non me lo hanno voluto fare "non rientri nel protocollo" ma poi ho scoperto che almeno 4 persone lo hanno di quelle con cui sono stato a contatto stretto per lavoro
 

ipazia

Utente disorientante (ma anche disorientata)
Ah ma io avrò poca soddisfazione, al massimo mi sarà concesso di commuovermi, perché loro (poverini) devono prendere delle decisioni difficili (sai?)

Ho già fatto razzia al supermercato di fazzoletti di carta

Sono previdente 🤣
Ma sì, si assisterà al solito balletto sociale.


Bravo!! 🤣🤣
 

Brunetta

Utente di lunga data
Allora non hai capito niente dei miei interventi.
Beata te che sei felice.
Non tutti credo lo siano in questo periodo.
Vogliamo parlare anche di chi non lo è o mette tristezza?
Lo so bene che c’è chi vive con ansia o addirittura angoscia questo periodo.
La morte è il grande rimosso della cultura attuale.
Non succede una volta che, parlando della morte di qualcuno, non la si giudichi prematura, pure di un novantenne.
In realtà non è che si sia preoccupati per il novantenne, ma per sé.
Ognuno vuole vedere la vita come infinita o quasi, soprattutto la propria e ogni morte glielo ricorda.
E non è l’empatia di chi si preoccupa per le ingiustizie.
Ovviamente ci fa soffrire la morte delle persone che amiamo e avremmo voluto averle con noi più a lungo.
Ma credo che questo dolore non dovrebbe diventare rabbia contro un destino crudele. Non esiste crudeltà nel fatto che la vita sia un dono stupendo, anche e forse proprio perché non si sa quando può finire.
Per questo sono felice. Ci sono e mi voglio bene. Quando non ci sarò più, non ci sarò e non soffrirò la mia mancanza. Ne soffriranno un po’ le pochissime persone che mi vogliono bene. Ma poi saranno felici di esserci è di vivere.
Seguiamo le indi azioni in questo periodo per salvaguardare noi e gli altri. Ma nulla ci garantisce di non morire per altro.
Non provo nessuna rabbia.
 
Top