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@Nocciola.
Ho una zia che in questo periodo mi manda le preghiere. Non la sfanculo. Capisco che lei ha bisogno di credere nella mano di dio.
Ma è un suo bisogno. Anche se lei non riesce a riconoscerlo come tale e pensa che diffondendolo come speranza sollevi gli animi.
A me da sempre e di più in questo momento questo moto della speranza spaventa. In corea del sud è stata esattamente una chiesa a far partire il delirio da loro. Anche loro speravano.
Ho sempre ritenuto la speranza slegata dal senso di realtà sia un modo per sfuggire alla realtà. E sfuggire dalla realtà crea problemi al vivere nella realtà. Non solo a chi sfugge, ma a tutti.
Vedi il delirio degli asintomatici o di chi ha sottovalutato i sintomi ed è andato in giro senza pensare al sistema sociale nelle ultime settimane. Che è lo stesso delirio di quelli che hanno preso i treni pensando di scappare al virus (minchia...scappare al virus è veramente ridicolo in termini di logica scientifica, ed è una ignoranza anche storica. Nel periodo della peste la gente ha avuto gli stessi comportamenti, diffondendo in modo incontrollato i contagi. Ignoranza scientifica e storica).
Prova per un attimo, solo per un attimo se riesci, ad uscire dal tuo guscio personale.
C'è un mondo intorno a te, giusto?
(lo stesso mondo che ti ha fatto il mazzo per stronzate da forum che sono derivate ANCHE da tuoi errori di valutazione. Che per carità, tutti fanno. Ma poi di solito si impara anche a mettere in discussione se stessi negli errori che si compiono).
Ecco.
In quel mondo lì esistono sistemi che permettono alla gente di poter andare a farsi l'aperitivo, sputtanare soldi in shopping, andare in vacanza, stare in rete a cazzeggiare, fondamentalmente un sistema che permette alla comunità di lamentarsi per quello che non va comodamente seduta sui cuscini del suo divano davanti alla smart tv in salotto sgranocchiando noccioline.
Quel mondo lì adesso è in sofferenza.
Non qui da me.
Globalmente la situazione è complessa.
Dal punto di vista sanitario (adesso è questo che balza all'occhio), ma è in sofferenza dal punto di vista economico (ho amiche, partite iva, che non prendono lo stipendio da due mesi ad oggi e non vedono la fine del tunnel).
Molto probabilmente le fabbriche di produzione dovranno rimanere chiuse ancora.
Il turismo, dai siti ufficiali degli enti che si occupano di ricerca turistica, prevedono che per quest'anno forse per luglio si potrà parlare di turismo interno. Per quanto riguarda il turismo esterno si andrà all'autunno.
Questo significa che una buona parte di chi vive di stagione piuttosto che gli albergatori etc etc quest'anno se la vedranno nera. Ma nera eh.
Dal punto di vista sociale questo avrà impatti non indifferenti.
Solo a partire dalla solidità delle famiglie. Per non allargare non stroppo il campo di osservazione.
Voglio vedere, fatta la conta dei nonni morti e degli stipendi medi italiani, come se la sbrigheranno quelli che potevano contare sul sostegno concreto dei nonnetti.
Certo, ci guadagneremo col risparmio sulle pensioni.
Neanche mi addentro sugli impatti che questa situazione avrà sui flussi migratori che già stavano cambiando anche a seguito dei processi di desertificazione, guerre, povertà. Sono imprevedibili.
E quei flussi impattano sul nostro sistema dal punto di vista sanitario, economico e sociale.
Io lo capisco che tu abbia paura del virus in sè.
Ne ho paura anche io.
Ma non è il virus in sè a rendere catastrofica la situazione.
Il virus è solo un detonatore di tutta una situazione preesistente.
Fra l'altro, la nostra generazione è una delle poche generazioni nella storia che ha avuto l'opportunità di vivere bene e a lungo.
Le precedenti si sono attraversate due guerre mondiali, la spagnola, la mancanza delle penicillina (è stata scoperta nel 1928 eh, mica 1000 anni fa).
E prima di quelle era pure peggio.
tutto sommato ci è andata pure bene fino ad oggi.
Adesso è il momento del dolore e dello stupore. Da decenni la morte non passeggiava per le strade come oggi.
E' caduto il mito della sicurezza che gentaglia come il berlusca ha svenduto ai poveri imbecilli che ci credevano.
Ma la morte passeggia per il mondo da ben prima che noi ci mettessimo piede.
Passato lo stupore per le colonne di camion con i morti portati via perchè una città non riesce neanche a cremarli, e io spero che quelle immagini non saranno dimenticate ma sinceramente ne dubito (e leggendoti quel poco di speranza diminuisce ulteriormente).
Passato lo stupore poi entreremo in un mondo con un sistema sanitario economicamente disintegrato.
Con un sistema produttivo che dovrà reinventarsi.
Con un sistema di scambio merci che traballerà per almeno un annetto almeno, con le conseguenze che questo ha.
Con un sistema turistico che faticherà non poco.
Disoccupati, Gente senza soldi in uno stato che a malapena riesce a reperire mascherine.
ETc etc. non sono brava a leggere tutte le pieghe delle implicazioni. Ne vedo solo una piccola parte.
E lo capisco, non si vuole guardare.
Paradossalmente il virus sta permettendo di guardare poco per volta.
E' per certi aspetti misericordioso da questo punto di vista. Tiene presente la fatica umana ad entrare nel nuovo.
Ma.
E' tuo il bisogno di stare tranquilla.
Se ti spaventano i miei toni, saltami a piè pari.
Se ti fa stare tranquilla, non leggermi.
io non ho bisogno di stare tranquilla. Sono già tranquilla.
Mi tranquillizza la realtà e mi agitano le illusioni.
Io sto bene nella realtà.
Anche quando non è quella che desidero.
Che è poi il motivo per cui non prendo lo xanax e mi attivo invece per fare cose concrete nel quotidiano.
Fottendomene del fatto che riscuotano o meno consenso.
E valutando secondo le mie conoscenze.