Fenomenologia del tradimento. Edmund Husserl.

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la solita bestia!

il ruttino con la kelly...grandeeeeeeeeeee!


Mi assomigli tanto in certi aspetti.
Certo... da brava signorina: vestitino, tacco, Kelly e poi sparo rutti ti faccio le meches aggratis
 

Fedifrago

Utente di lunga data
...vedi, questo atteggiamento...questo tuo modo di trattare la questione...mi dice qualcosa di te...dei tuoi costrutti...vedi, io parlo con tutti...lupa o non lupa...amici e nemici...con tutti...qui, invece, ci sono alcune persone che troncano il dialogo...che dicono: "con questo, non ci parlo più...e già ci parlavo poco prima"...io, invece, parlo con tutti...con chi mi ha insultato...denigrato...attaccato...vedi, anch'io sono una PERSONA...lo so, è difficile accettarlo...è più facile dire...che sono un PERSONAGGIO...è più facile squalificare...vedi, io mi chiedo: quanto delle tue problematiche esistenziali e relazionali...delle tue delusioni...è frutto di questi tuoi atteggiamenti?...prova a chiedertelo...quante volte hai squalificato qualcuno?...sai, le donne e gli uomini...quando si sentono squalificati...tradiscono...sei stato tradito?...preciso che uso il termine "squalificato" per intendere "invalidato"...termine tecnico della psicologia dei costrutti personali di Kelly...


Vedi, questa è la lampante dimostrazione che non solo non hai capito una fava e che tutte le tue letture ben poco servono se non ti danno modo di riconoscere l'altro, ma che neanche ti dai la pena di leggere gli altri.

Quindi i discorsi stanno a ZERO.


Ps. Hai giustamente riconosciuto l'intelligenza di Bruja, ma visto che, come detto sopra non "leggi" gli altri se non superficialmente, non hai nemmeno capito cosa ti ha voluto dire!!
 
O

Old chensamurai

Guest
Ragazze, vi farei notare che tolto quello lì, la conversazione ha come sempre dei toni più che civili e ragionevoli.
O no?

Son d'accordo che abbia sfondato già prima di adesso... ma io oggi c'ho mercurio in opposizione, cosa ci posso fare? Mica dovete venirmi dietro per forza...
..."quello lì"...ecco il tuo grado di civiltà...o meglio...di inciviltà...
 

Lettrice

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Bruja

Utente di lunga data
Chen

...Ciao NOUS!...certo che sei un bel tipo...sei acutissima...vedi, chiediti perchè, quando incontro una persona come te...che sia in un forum...come questo...o nella vita di tutti i giorni...diciamo che la "riconosco"...non importa se condivide le mie idee oppure no...io, la "riconosco"...sai cosa riconosco?...l'intelligenza...ecco, vedi, io apprezzo molto la cultura, il sapere...ma quando incontro l'intelligenza...la riconosco subito...e le rendo onore...e tu, secondo me, sei la persona più intelligente del forum...devi avere un QI altissimo...per quanto mi riguarda, sono abituato al dibattito...allo scontro di idee...però, non tollero l'insulto gratuito...l'invalidazione...ho avuto successo nella vita professionale e provengo da una famiglia di industriali...il mio tallone d'Achille è la vita di relazione...un casino pazzesco...un senso di vuoto pneumatico...ieri sera ho passato la notte con una ragazza...questa mattina, ho fatto l'amore a casa di un'altra...sai cos'è l'autodistruzione?...ecco, io ne sono il campione...
La sensazione è che nel reale sia più forzoso confrontarsi con distacco, il virtuale permette un vero modo di dibattere ed argomentare. Forse questo favorisce quello che chiami "riconoscere".
Non voglio addentrarmi in ipotesi....le ragioni le ho dette, ma dai la sensazione di metterti sempre alla prova, di voler cavillare su te stesso, di vedere le reazioni altrui al tuo muoverti ed al tuo vivere e, forse, perdi di vista il vivere che socializza e non analizza.
Non credo al vuoto relazionale......... non sarà che, scusa l'azzardo sgradevole, tu hai una noia intrinseca e, quando vivi i rapporti, salvo casi isolati, già il pensiero di ripetere l'esperienza che sarebbe fondamento di una vita a due (duri quel che duri) ti si prospetta una scontatezza, una probabile situazione di dejà vu che paralizza il prosieguo dei rapporti?
Tu pretendi, a torto o a ragione, troppo.... da te stesso e, soprattutto dagli altri. Non voglio dare giudizi a tutti i costi, ma la via intrapresa in due dovrebbe essere paritetica, tu tendenzialmente sei abituato a trainare.......... e prima o poi ci si stanca perchè la fatica psicologica e mentale impedisce il godimento di quanto sta attorno.
Una volta ho usato la definizione "collezionismo" ........... c'è quello deteriore che significa solo tacche in più, l'altro e quello isolante, autodistruttivo, dove si coltiva la pianta dell'incredulità e della non speranza..........
Capiterà una persona che riterrai "giusta" e che riempia quel"vuoto", ma sei tu che devi rinegoziare le aspettative con te stesso. Io sono una scettica fondamentale, ma so che chi è scettico come me capta quale sia il punto di incontro del ricredersi o dell'affidarsi........ sei certo di "voler" essere estraneo a questa eventualità?
E' un parlare sospeso, simili argomenti andrebbero dibattuti in contraddittorio in quei salotti di cui si è perso l'uso e la memoria, qui cerchiamo di fare quello che potrebbe essere considerato un accettabile surrogato.
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
La sensazione è che nel reale sia più forzoso confrontarsi con distacco, il virtuale permette un vero modo di dibattere ed argomentare. Forse questo favorisce quello che chiami "riconoscere".
Non voglio addentrarmi in ipotesi....le ragioni le ho dette, ma dai la sensazione di metterti sempre alla prova, di voler cavillare su te stesso, di vedere le reazioni altrui al tuo muoverti ed al tuo vivere e, forse, perdi di vista il vivere che socializza e non analizza.
Non credo al vuoto relazionale......... non sarà che, scusa l'azzardo sgradevole, tu hai una noia intrinseca e, quando vivi i rapporti, salvo casi isolati, già il pensiero di ripetere l'esperienza che sarebbe fondamento di una vita a due (duri quel che duri) ti si prospetta una scontatezza, una probabile situazione di dejà vu che paralizza il prosieguo dei rapporti?
Tu pretendi, a torto o a ragione, troppo.... da te stesso e, soprattutto dagli altri. Non voglio dare giudizi a tutti i costi, ma la via intrapresa in due dovrebbe essere paritetica, tu tendenzialmente sei abituato a trainare.......... e prima o poi ci si stanca perchè la fatica psicologica e mentale impedisce il godimento di quanto sta attorno.
Una volta ho usato la definizione "collezionismo" ........... c'è quello deteriore che significa solo tacche in più, l'altro e quello isolante, autodistruttivo, dove si coltiva la pianta dell'incredulità e della non speranza..........
Capiterà una persona che riterrai "giusta" e che riempia quel"vuoto", ma sei tu che devi rinegoziare le aspettative con te stesso. Io sono una scettica fondamentale, ma so che chi è scettico come me capta quale sia il punto di incontro del ricredersi o dell'affidarsi........ sei certo di "voler" essere estraneo a questa eventualità?
E' un parlare sospeso, simili argomenti andrebbero dibattuti in contraddittorio in quei salotti di cui si è perso l'uso e la memoria, qui cerchiamo di fare quello che potrebbe essere considerato un accettabile surrogato.
Bruja
...dici bene, amica mia...pretendere troppo...autodistruzione...incredulità...disperazione...e la mancanza di forza...per rimettersi in piedi...per ricredersi...per affidarsi...per accettare i limiti...i limiti...non li ho mai sopportati...i limiti...la noia...un abbraccio, amica mia.
 

Lettrice

Utente di lunga data
tesora..è per questo che mi piaci...a parte i completini intimi verde acido fru fru....di come si chiama quella stilista..vabbè..hai capito...

Altrimenti sai che maroni..tutto il giorno in piega col vestitino!!!

E poi mi piacciono i forti contrasti
 
Stato
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