Nausicaa
sfdcef
Situazione opposta alla mia: mia madre è stata la figura che ha sempre legato l'asino dove voleva mio padre. Un uomo brillante, intelligenza ampiamente sopra media, seducente e trascinatore. Ma bipolare e ossessivo compulsivo. Gelosia come costante con la quale fare i conti ogni giorno. E, a ondate, situazioni da chiamare i Carabinieri. Non andavo ancora a scuola e già ero calato nel ruolo di connettivo fra loro. Un ruolo che m'imponeva responsabilità che stridevano fortemente con i miei 4-5 anni. La mia compagna mi dice sempre che non sono mai stato bambino. Ha ragione. Però se oggi sono come sono è anche per questo. Quindi non rimpiango ciò che non ho vissuto. Ho imparato a piangere a oltre 30 anni. Ho imparato a chiedere aiuto oltre i 40. Non l'ho comunque avuto. Ma almeno ho esorcizzato il fantasma di essere io quello che mette sempre una pezza a tutto e che si erge a pilastro di una famiglia che altrimenti non ci sarebbe. E così sono riuscito a fare la pace con mio padre. Almeno, col suo ricordo. E ho fatto pace con me stesso.
Il ricordo di tuo padre è struggente. In te ha lasciato molto di sé. Questo dovrebbe fartelo sentire ancora presente. Verso tua madre però, sarei meno severo. Da come la descrivi credo fosse una persona che si sentiva profondamente incompiuta. La severità, la ricerca della perfezione nei comportamenti, l'ha resa ai tuoi occhi insopportabile. E penso che insopportabile fosse. Ma dalle tue parole non emergono evidenze che fosse cattiva d'animo. Se tuo padre non ha mai potuto volare, in fondo, non è solo colpa della moglie. Nessuno può prendersi tutta la colpa delle nostre imprese lasciate a mezzo. In fondo, loro due, insieme, ti hanno messo al mondo. Quindi qualcosa di buono hanno dimostrato di saperlo fare... Almeno qualche momento d'amore l'hanno avuto. E credo sia cosa buona e giusta ricordarsi anche di questo.
un abbraccio
D.
E' molto bello questo tuo post, e l'ho pensato anche di altri che hai scritto.
Mi piace che indichi qualcosa di buono in una situazione che è stata senz'altro fonte di sofferenza.
Mi sembra una attitudine coraggiosa.
Tra l'altro, da quel che dici ho qualche punto di contatto con te
Benvenuto nel forum, non te l'avevo ancora detto