Fine di un matrimonio

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JON

Utente di lunga data
Ti do il numero di telefono, vuoi chiamarla tu? :rotfl:
Se diamo per scontato che, come te, anche tua moglie desideri evitare la distruzione della famiglia, il discorso di Anais non fa una piega. Mentre per te una terapia di coppia è necessaria, per tua moglie, paradossalmente, vale il contrario.

Io credo che la sua ritrosia al momento ci può stare, ma perseverare sarebbe per lei come nascondere la testa in un buco. Proprio per i timori che Anais faceva notare.
 

Anais

Utente di lunga data
Quindi lui già sapeva che non lo amavi.. E allora perché avevi paura venisse fuori in terapia la cosa?
Scusa la domanda scema, forse l'hai spiegato e sono io che ho perso un passaggio da qualche parte.
Si, glielo avevo già detto. E anche i perchè.
Ma lui diceva che ero io che non mi accontentavo. Insomma non si metteva mai in dubbio. Lui si sente perfetto!!
La casa in cui viviamo (fra un pò lui traslocherà) è mia da sempre. Vivevo lì già ai tempi dell'Università.
Per cui...in linea di massima, sarebbe stato lui a doversene andare (ha un suo appartamente che ha affittato).
Ma io non gli avrei chiesto di lasciare la casa. Gli avevo proposto appunto, di vivere separati in casa.
Non lo amo e non lo voglio più fisicamente ma, pur parlando con chiarezza ai figli, avrei preferito trovare una soluzione alternativa alla separazione fisica. Per i bimbi. Non mi dilungo...ma sapevo che mi avrebbe fatto impazzire per quel che riguarda loro.
E io ero convinta che fosse meglio dare stabilità abitativa ai piccoli. Tenendo mamma e papà nella stessa casa.
In terapia temevo che la psico avrebbe fatto di tutto per convincermi a "tornare con lui" anche come donna. Cioè sessualmente. E che lui buttasse addosso a me tutte le responsabilità del mio allontanamento da lui.
Alla fine è andata proprio diversamente. Lei aveva cercato di fargli capire che se lui voleva che le cose funzionassero, avrebbe dovuto lavorare molto su se stesso, perchè in effetti, certi suoi atteggiamenti erano intollerabili.
Alla fine ti dirò che io ci ho anche creduto. Che potesse accadere il miracolo. Che riuscissimo a venirci incontro, lui a smussare certi atteggiamenti (andando anche in analisi) e io a lavorare sui miei blocchi.
E mi ci ero messa di impegno.
Ma non ci ha creduto lui. Ha negato il suo problema e ha preferito dire che era meglio finirla.
 
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Anais

Utente di lunga data
Triste.
È rimasto fregato dalle sue paure. Paura di mettersi in discussione, di smontare le sue certezze, sulle quali si è costruito una vita.
Alla fine la tipa mi ha parlato da sola.
Ha detto che se mette in dubbio ciò che è e l'armatura che si è costruito dovesse crollare...crollerebbe pure lui. Si disgregherebbe. E a volte la cura, può essere peggiore del "malanno".
Io so solo cheil rancore che gli porto è enorme. E non perchè ha scelto di separarsi.
 

Anais

Utente di lunga data
E perché gli porti rancore allora? Perché non ha avuto la forza di uscire dall'armatura?
No. Non per quello. E' lunga. Ma diciamo che la separazione è stata dura e si è comportato esattamente come temevo facesse. E preferisco non entarre nei dettagli.
 

feather

Utente tardo
E tu e tua moglie come mai non provate la terapia?
Perché sono un pessimista che si adagia e scarta in partenza tutte le vie d'uscita preferendo una tiepida e facile autocommiserazione.
O almeno questo è quello che è emerso scrivendo su questo forum.
Devo ammettere che non mi hanno convinto su questo punto.

Non andiamo in terapia, anche se mi sto informando per una psicologa per me, perché non vedo proprio la via d'uscita. Mia moglie è come è. Non c'è niente da "aggiustare". Lei ha i suoi limiti 'by design' e vive il sesso come Cenerentola. Non è una colpa ne una malattia, e quindi non si può curare.
Semplicemente abitiamo su pianeti diversi, questo rende però la comunicazione impossibile, se andiamo oltre le discussioni sulle bollette da pagare, che, per inciso, gestisco in tutto e per tutto io, non c'è dall'altra parte comprensione e interesse. Ma, ripeto, non per mancanza di buona volontà, anzi, ne ha fin troppa direi.
Siamo proprio fatti diversi, devo solo "accontentarmi" io. Aspettarsi che una psicologa la trasformi con la bacchetta magica in una donna passionale e curiosa che non è mai stata non è ne lecito ne auspicabile.
Si, lo so. Ma perché l'hai sposata?
Perché pensavo che la dolcezza, la gentilezza e la dedizione fossero quello che realmente conta, e qualcosa di trascurabile il resto.
 

Anais

Utente di lunga data
Perché sono un pessimista che si adagia e scarta in partenza tutte le vie d'uscita preferendo una tiepida e facile autocommiserazione.
O almeno questo è quello che è emerso scrivendo su questo forum.
Devo ammettere che non mi hanno convinto su questo punto.

Non andiamo in terapia, anche se mi sto informando per una psicologa per me, perché non vedo proprio la via d'uscita. Mia moglie è come è. Non c'è niente da "aggiustare". Lei ha i suoi limiti 'by design' e vive il sesso come Cenerentola. Non è una colpa ne una malattia, e quindi non si può curare.
Semplicemente abitiamo su pianeti diversi, questo rende però la comunicazione impossibile, se andiamo oltre le discussioni sulle bollette da pagare, che, per inciso, gestisco in tutto e per tutto io, non c'è dall'altra parte comprensione e interesse. Ma, ripeto, non per mancanza di buona volontà, anzi, ne ha fin troppa direi.
Siamo proprio fatti diversi, devo solo "accontentarmi" io. Aspettarsi che una psicologa la trasformi con la bacchetta magica in una donna passionale e curiosa che non è mai stata non è ne lecito ne auspicabile.
Si, lo so. Ma perché l'hai sposata?
Perché pensavo che la dolcezza, la gentilezza e la dedizione fossero quello che realmente conta, e qualcosa di trascurabile il resto.
Non ti chiedo perchè l'hai sposata. A me è stata fatta decine di volte questa domanda. Dalla terapista di coppia, dalla mia personale, dai miei amici, dai miei genitori, dal mio nuovo gatto. E giuro che non la farò mai a qualcuno :singleeye:
La terapia di coppia non cerca di far cambiare qualcuno. Suggerisce delle opzioni che si possono prendere in considerazioni. Offre spunti per riflettere. Mette a prova la coppia, anche con giochini dati come "compitini a casa" (terrificanti!!)
Alla fine comunque, se non vuoi che salti fuori che non la ami più (e sentito dire davanti ad un'estranea, seppur una professionista, non è facile da digerire)...evita di andarci.
Anche perchè poi...indietro è difficile tornare. E se tanto a tua moglie, sta meglio una parvenza di famiglia, piuttosto che affrontare i problemi...che dire...poco. C'è poco da fare.
 

zanna

Utente di lunga data
Tu sei una quasi-potenziale traditrice, Wolf un tradito. E' ovvio che tu veda più la necessità di condivisione del dolore.
Per il resto, per me, avete detto le stesse cose :D
:bacissimo:
 

Diletta

Utente di lunga data
Ma io non volevo assolutamente sminuire l'importanza del dolore di chi è stato tradito!
Se leggi il post che ho scritto da cui è partita questa diatriba, visto che eagle diceva che la moglie non vuole parlare di quello che è successo, mentre lui ne ha bisogno, io suggerivo di mettere da parte il risentimento e aprirsi alla condivisione del proprio dolore, senza però far sentire la propria rabbia, perché se io sento che l'altro è arrabbiato per quello che ho fatto e a fatica ho recuperato la sua fiducia, è logico che ho paura a riaprire certe ferite parlandone. Se sento che lui un po' si è rappacificato con questa cosa, affronto la conversazione...
IMO

:)


Tutto molto giusto, ma la realtà purtroppo vanifica le buone intenzioni.
Lo sanno bene i traditi che la rabbia e il risentimento non portano a nulla se non ad inasprire gli animi, ma fanno parte del percorso di ricostruzione, anche quando c'è la buona volontà da parte del tradito di volerlo fare quel percorso, con serietà e determinazione.
La rabbia è fisiologica, scoppia all'improvviso perché è l'animo ferito che vuole far sentire il proprio dolore.
E' inevitabile quanto incostruttiva ed è inutile cercare di contenerla, non ci si fa.
Solo il dialogo e conoscere le risposte alle tante domande, anche ossessive, che i traditi fanno a chi li ha tanto delusi, insieme al tempo, ammorbidisce il rancore.
Non so se passerà mai del tutto, anche questo lo saprò col tempo.
 

lolapal

Utente reloaded
Tutto molto giusto, ma la realtà purtroppo vanifica le buone intenzioni.
Lo sanno bene i traditi che la rabbia e il risentimento non portano a nulla se non ad inasprire gli animi, ma fanno parte del percorso di ricostruzione, anche quando c'è la buona volontà da parte del tradito di volerlo fare quel percorso, con serietà e determinazione.
La rabbia è fisiologica, scoppia all'improvviso perché è l'animo ferito che vuole far sentire il proprio dolore.
E' inevitabile quanto incostruttiva ed è inutile cercare di contenerla, non ci si fa.
Solo il dialogo e conoscere le risposte alle tante domande, anche ossessive, che i traditi fanno a chi li ha tanto delusi, insieme al tempo, ammorbidisce il rancore.
Non so se passerà mai del tutto, anche questo lo saprò col tempo.
Posso capire che è una sorta di corto circuito... non volevo certo metterla semplice... :smile:

Il tempo può essere una medicina efficace... ti auguro il meglio e ti abbraccio! :smile:
 

feather

Utente tardo
E se tanto a tua moglie, sta meglio una parvenza di famiglia, piuttosto che affrontare i problemi...che dire...poco. C'è poco da fare.
Sembra proprio di si. Sono io che non so se sto meglio con una parvenza di famiglia o no...
E in ogni caso ribadirgli come stanno le cose sarebbe corretto.. Se lei ha una possibilità di trovare un uomo che la ama per davvero, non voglio che la butti via per un'inutile speranza.
 

Diletta

Utente di lunga data
Posso capire che è una sorta di corto circuito... non volevo certo metterla semplice... :smile:

Il tempo può essere una medicina efficace... ti auguro il meglio e ti abbraccio! :smile:


Grazie per gli auguri, sono ancora contenta per la piega che la preso la tua storia. :)
Credimi se ti dico che saresti entrata in un tunnel buio e doloroso.
 

lolapal

Utente reloaded
Grazie per gli auguri, sono ancora contenta per la piega che la preso la tua storia. :)
Credimi se ti dico che saresti entrata in un tunnel buio e doloroso.
In un certo senso ci ero entrata... per fortuna sono riuscita a tornare indietro... anche se non solo per merito mio... :eek:

:)
 

zanna

Utente di lunga data

zanna

Utente di lunga data
o forza di volontà
Diciamo così in modo da non scontentare nessuno:
Culo+forza di volontà+paura delle conseguenze+mancanza del decollo completo dell'embolo+mancata predisposizione+marito lungimirante+matrimonio tutto sommato ok+una spruzzata di qualche consiglio disinteressato+un paio di foglie di menta+ghiaccio q.b. ... beh che dire un gran bel coktail .... a volte però alcuni ingrediente sono di difficile reperimento
 
Stato
Discussione chiusa ad ulteriori risposte.
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