spero di no Minnie...lui ora pare davvero convinto di tante cose e io se lo amo devo credergli...se poi mi deludera' e soffriro', comunque col marito non avrebbe funzionato xche' ormai sono troppo coinvolta da quell'altra storia...e a quel punto mi ritrovero' da sola...lo so'...
Io sto' vedendo davvero dei cambiamenti in lui...pero' ripeto, se mi dovessi sbagliare (e con lui sono stata chiara, che alla prossima sparisco DEFINITIVAMENTE a costo di cambiare casa!-abitiamo stesso paese)...allora tornero' a darvi ragione. Almeno di questo me ne dovete dare atto, ho sempre raccontato le cose anche a costo di sembrarvi "pietosa"....
Grazie Minnie...
Bentornata.
Immagino che tu abbia continuato a leggerci anche nella tua prolungata assenza.
Ho notato che il tono con cui sei tornata è stato inizialmente molto risentito, hai parlato di delusione, di incomprensione, di attacchi gratuiti, fino a sfidare i traditori/traditi ad una folle gara di incoerenza o di gradazione di menzogna.
Io non posso parlare a nome di tutti. Posso parlare a nome mio, e ti posso sinceramente dire che mi sono sentito e mi sento molto empatico con te. Ovviamente con le limitazioni di quel che riesco a percepire. E' ovvio che vedo ben poco e so ben poco di quel che ti accade e spesso tu dici di non voler rivelare particolari "personali" della tua vicenda, come se non fosse tutto molto ma molto personale quel che si scrive qui.
Anche io, protetto dall'anonimato, mi sento molto più sincero di quel che sono in realtà, nella vita reale, in cui sovente sono costretto ad indossare una maschera. L'anonimato potrebbe anche rappresentare una ulteriore maschera, dando la possibilità di dipingersi diversi da quel che siamo, ma davvero non ci sarebbe poi nessun vantaggio, nessun reale interesse a dover recitare anche qui.
E qui io ho parlato delle mie esperienze, del mio tradimento. Ed è da traditore, con l'esperienza (di cui non mi vanto) del traditore che vedo, dal di fuori, la tua storia. Sento l'amore che provi per lui e sento anche l'amore del tuo amante. Immagino le piccole grandi menzogne che deve rifilare a sua moglie per poterti vedere e le piccole grandi menzogne che deve rifilare a te per continuare il suo equilibrismo bislacco che è diventata la vera cifra della sua esistenza.
Quattro/cinque anni di questa vita fanno della vostra storia un matrimonio parallelo, un rapporto intenso, ma senza progettualità. Statisticamente è più probabile che un amore travolgente si concretizzi subito, quando l'amore è più intenso, piuttosto che dopo quando spesso gli ostacoli di questo rapporto sono il modo per tenerlo in vita.
Già ti immagino saltare sulla sedia pensando che io non ho gli elementi per giudicare, non conosco tutti i risvolti della vostra storia. Perdonami, ho fatto una considerazione generale e generica, spero che tu faccia eccezione che tu riesca a confutare questa mia logica (e un po' banale) considerazione.
Mi fa pensare l'altalena dei tuoi sentimenti, del modo in cui ti rappresenti qui, la mutevolezza delle considerazioni che hai fatto sul tuo amante e su tuo marito che hanno saturato (entrambi, ma con toni più tiepidi per tuo marito) tutto lo spettro che va dal rancore, alll'indifferenza, all'amore.
La stessa elasticità che hai attribuito alla durata della tua storia che, quando sei ottimista diventa di quattro anni (ragionevoli in virtù della difficoltà della cosa), quando sei risentita con il tua amante diventa di cinque anni (lunghi ed insopportabili).
Vedo il modo in cui utilizzi il maiuscolo, per le cose che vuoi siano categoriche ed assolute, e lo usi per le decisioni future proprio quelle che certe non sono. Mi sembra un tuo modo di convincerti, un modo per cercare una via di fuga da una vicenda che non ti dà la felicità nè la serenità.
Io ti auguro entrambe, di cuore, e lo spero non solo per te ma anche per tutti quelli che sono coinvolti nella vostra vicenda, i vostri figli e i vostri coniugi.
Un abbraccio.