Francesi di religione ebraica insultati e spintonati all' autogrill

Brunetta

Utente di lunga data
Io ho espresso un'opinione sull'argomento, come si fa su altri argomenti, esprimendo come vedo l'attuale azione israeliana e come, per me, superi ogni diritto di difesa, diritto di difesa che ho sempre riconosciuto a Israele, io come altre persone che tuttavia disapprovano quello che sta avvenendo.
Dedurre che queste opinioni vengano espresse da me o dalle tante persone che stanno dicendo la stessa cosa per fare bella figura o peggio ancora per esprimere sentimenti antiebraici è una conclusione arbitraria.
Semmai ho detto che è da scemi posizionarsi.
E con posizionarsi dalla parte che si presume più giusta, indubbiamente giusta e inattaccabile, è una posizione interna.
È un modo per sentirsi “a posto con la coscienza“. È un modo per sentire di non avere la responsabilità per i bambini.
Quei specifici bambini.
Intendiamoci ho avuto anch’io posizioni sceme e le ho.
Questo non mi impedisce di vederle, anzi me le mostra molto chiaramente.
Oh c’è gente che paga la Lucarelli per leggere la sua ricostruzione che conferma che il cattivo era l’ebreo.
Poi a me fa ridere che nella versione dell’ebreo cattivo, lui avrebbe aggredito SOLO per il ciondolo che rappresenta la cartina della Palestina. Qual è la cartina della Palestina? Quella senza Israele.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Spiego la mia affermazione “la gente è scema.
La uso per spiegare che non ha senso cercare di trovare una spiegazione per le scelte e i comportamenti altrui (ma anche propri) perché prevalentemente non sono razionali, ma motivati da bisogni anche più profondi.
Se così non fosse non solo non tradirebbe nessuno, con il rischio che si corre, ma non vi sarebbero la maggior parte degli omicidi.
L’idea del furto o del delitto perfetto, così come del tradimento non sgamabile è una illusione.
Certo poi esistono tradimenti non scoperti, così come omicidi ben occultati e perfino furti dei soliti ignoti, ma sono eventi “fortunati“.
In seguito si costruiscono teorie per dare un senso all’accaduto.
Questo vale anche per lo schierarsi nei conflitti che non ci riguardano direttamente.
Io ritengo “scemo” ovvero irrazionale schierarsi perché è difficilissimo, anche per chi ha studiato l’argomento, avere una visione limpida di una realtà complessa.
E la cosa più preoccupante è che tutti sono scemi, anche i governanti, perché in quanto esseri umani, hanno il loro percorso di vita, le proprie delusioni e speranze che trasferiscono in politica. 🤦🏻‍♀️
 

perplesso

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a meno di voler aderire alla teoria che afferma come la Shoah sia servita agli ashenaziti per togliere di mezzo i semiti in quanto non sionisti affidabili, parlare di guerra etnica per evrei e palestinesi mi pare azzardato
 

hammer

Utente di lunga data
a meno di voler aderire alla teoria che afferma come la Shoah sia servita agli ashenaziti per togliere di mezzo i semiti in quanto non sionisti affidabili, parlare di guerra etnica per evrei e palestinesi mi pare azzardato
Se ti riferisci al fatto che entrambe le popolazioni appartengono allo stesso ceppo semitico, ritengo che questo abbia un'importanza piuttosto relativa.
Del resto, anche tedeschi e russi condividono origini indoeuropee, ma ciò non ha impedito conflitti terribili.
Dopo duemila anni di convivenza in Europa orientale, molti ebrei polacchi erano, sotto il profilo fisico, praticamente indistinguibili dai tedeschi.
Nel tempo, numerosi israeliani si riferivano agli arabi con il termine dispregiativo "arabucci", a indicarne una presunta inferiorità culturale e una scarsa capacità organizzativa.
Gli israeliani si reputano "superiori", come colonizzatori nei confronti di una popolazione indigena.
Se tutto ciò non è sufficiente a scatenare un odio etnico...
 

perplesso

Administrator
Staff Forum
gli ebrei non sono una razza omogenea, come i giapponesi o i coreani.

Netanyahu è un ebreo askenazita polacco cresciuto negli USA, il cognome del padre era Milejkowski. sebbene lui sia nato in Israele, è il primo premier israeliano nato dopo la costituzione dello stato d'Israele, non c'entra fava con gli ebrei di Palestina
 

jack-jackson

Utente di lunga data
Per molti anni abbiamo avuto ottimi rapporti di lavoro con aziende gestite da imprenditori ebrei.
Mio padre ripeteva spesso: "Negli affari, da loro c’è solo da imparare."
Abbiamo collaborato anche con un’azienda diretta da un tedesco, un ex ufficiale delle SS.
Un giorno venne a trovarci in sede e ci mostrò alcune fotografie in cui appariva mentre distribuiva pane alla popolazione.
Sosteneva che i tedeschi non fossero poi così malvagi.
Non ci convinse granché.
Non tanto per quello che diceva sui tedeschi in generale, ma per ciò che traspariva da lui, in particolare. :unsure:
Un modo per salvarsi il culo per chi come lui non è riuscito lasciare l'Europa, probabilmente
 
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