Gatta morta

danny

Utente di lunga data
E allora accattatevilla .
Ma continuo a non capire perché sia un problema femminile.
Perché se sei la donna a cui la tua amica frega l'uomo o la dipendente la cui collega fa carriera perché si intorta tutti gli uomini dell'ufficio magari parlando male di te diventa un tuo problema.
Magari quegli uomini dopo 4 o 5 volte che ci provano e non ottengono i risultati sperati commisurati a un interesse che non sapevano essere simulato mollano il colpo.
O magari se la portano a letto, capiscono l'antifona e le danno del lungo, ovviamente tenendosela buona (negli ambienti lavorativi devi gestirtela così, sempre) o magari la tengono come amante dandole ciò che lei vuole. Ma se sei donna te lo becchi sempre nel culo dalle gatte morte, prima o poi, soprattutto se lei comprende che hai qualità e ti vede come rivale.
Se, ovviamente, sei una donna con nessuna ambizione e che se ne sta tranquillamente al suo posto, non devi temere nulla.
Non ti accorgerai manco della sua esistenza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Alla materna i bambini sono un po' tutti manipolatori. Altro discorso e' (come nel caso di @danny) la compagna che fa soffrire te e i tuoi cari.
Avrà problemi, però intanto se una persona ti fa del male vale la regola di allontanarsene.
Fa soffrire una di tredici anni che prende in giro una adulta per le labbra sottili? 😳
 

Foglia

utente viva e vegeta
Perché se sei la donna a cui la tua amica frega l'uomo o la dipendente la cui collega fa carriera perché si intorta tutti gli uomini dell'ufficio magari parlando male di te diventa un tuo problema.
Magari quegli uomini dopo 4 o 5 volte che ci provano e non ottengono i risultati sperati commisurati a un interesse che non sapevano essere simulato mollano il colpo.
O magari se la portano a letto, capiscono l'antifona e le danno del lungo, ovviamente tenendosela buona (negli ambienti lavorativi devi gestirtela così, sempre) o magari la tengono come amante dandole ciò che lei vuole. Ma se sei donna te lo becchi sempre nel culo dalle gatte morte, prima o poi, soprattutto se lei comprende che hai qualità e ti vede come rivale.
Se, ovviamente, sei una donna con nessuna ambizione e che se ne sta tranquillamente al suo posto, non devi temere nulla.
Non ti accorgerai manco della sua esistenza.
E ci risiamo. Non è gattamorta. E' una stronza, se si diverte a denigrarmi al limite mi diverto pure io, ma non instauro "gare", in cui il presupposto e' l'uomo che mi "promuove". Anche se le posizioni di potere sul lavoro sono perlopiù appannaggio degli uomini, con percentuali direi schiaccianti. Comunque: ho visto qualche caso di quella "che la da' al capo". Ed è una delle migliori prenotazioni di rapida sortita dal lavoro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Perché se sei la donna a cui la tua amica frega l'uomo o la dipendente la cui collega fa carriera perché si intorta tutti gli uomini dell'ufficio magari parlando male di te diventa un tuo problema.
Magari quegli uomini dopo 4 o 5 volte che ci provano e non ottengono i risultati sperati commisurati a un interesse che non sapevano essere simulato mollano il colpo.
O magari se la portano a letto, capiscono l'antifona e le danno del lungo, ovviamente tenendosela buona (negli ambienti lavorativi devi gestirtela così, sempre) o magari la tengono come amante dandole ciò che lei vuole. Ma se sei donna te lo becchi sempre nel culo dalle gatte morte, prima o poi, soprattutto se lei comprende che hai qualità e ti vede come rivale.
Se, ovviamente, sei una donna con nessuna ambizione e che se ne sta tranquillamente al suo posto, non devi temere nulla.
Non ti accorgerai manco della sua esistenza.
Quindi in un mondo lavorativo in cui gli uomini hanno il potere far carriera è una questione di far credere di darla, non darla, far credere di non darla e poi darla, mi sono un po’ persa. Comunque il problema è delle donne e non degli uomini.
Prendo appunti.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Se quella adulta e' mia madre si.
Ma è la madre che ci deve ridere su e ridimensionare e far capire alla figlia che sono giudizi basati su stereotipi!
 

danny

Utente di lunga data
E ci risiamo. Non è gattamorta. E' una stronza, se si diverte a denigrarmi al limite mi diverto pure io, ma non instauro "gare", in cui il presupposto e' l'uomo che mi "promuove". Anche se le posizioni di potere sul lavoro sono perlopiù appannaggio degli uomini, con percentuali direi schiaccianti. Comunque: ho visto qualche caso di quella "che la da' al capo". Ed è una delle migliori prenotazioni di rapida sortita dal lavoro.
Avrai tutti contro.
La differenza con una stronza è che la gattamorta piace a tutti e quando tu avrai qualcosa da recriminare perché avrai subito un torto che ti avrà aperto gli occhi subirai gli sguardi ostili di chi vede te come la stronza invidiosa.
Mai avuta una collega così? Un'amica così?
 

Foglia

utente viva e vegeta
Ma è la madre che ci deve ridere su e ridimensionare e far capire alla figlia che sono giudizi basati su stereotipi!
Occhei.La madre ovviamente adulta ridimensionerà. Però da figlia dodicenne non so come dire... Non sto a disposizione come un pungiball.
Non drammatizzare occhei. Sapere anche pigliare le distanze da chi non si comporta bene e' altrettanto occhei. Peraltro una dodicenne non può e non deve farsi a propria volta carico (a proprie spese) di problemi che vanno senz'altro segnalati ai genitori di questa ragazzina. La quale deve anche imparare che fuori non sono tutti come mamma e papà, a prescindere dalle cause del suo problema.
 

Foglia

utente viva e vegeta
Avrai tutti contro.
La differenza con una stronza è che la gattamorta piace a tutti e quando tu avrai qualcosa da recriminare perché avrai subito un torto che ti avrà aperto gli occhi subirai gli sguardi ostili di chi vede te come la stronza invidiosa.
Mai avuta una collega così? Un'amica così?
Non ricordo di avere vissuto ste sensazioni. Non che non sia mai capitato che mi bagnassero il naso...
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Ecco un punto di vista maschile.
Difatti peraltro sei allineato su quello che si potrebbe trovare a proposito delle gattemorte su playboy (ora banalizzo, ma è funzionale al mio discorso).
Chettefrega? Se ottieni bene, se non ottieni non ci perdi tempo. Il problema sta nel non farsi rincoglionire stando appresso.
Beh... Se si prova a googlare "gattamorta", escono fuori robe tipo:
- hai una amica gattamorta?
- donna moderna;
- vanity fair
Potrei continuare.
Essendo che l'etimologia del termine è diretta al genere femminile, (gattamorto ancora non l'ho sentito) e' manco tanto implicito il riferimento relazionale verso l'altro genere. Chissà perché i maggiori problemi se li fanno le donne.
Se piglio "piacione", sono sempre le donne a occuparsene di più, laddove al limite un altro uomo strizza l'occhio in segno di intesa al piacione di turno.
Mi domando perché siano tutti problemi delle donne.
Se ho una amica gattamorta, il fatto stesso che mi sia amica evidentemente supera il suo modo di fare. Se me la mette in quel posto fregandomi l'uomo, e' una stronza e bona.
Sono problemi delle donne perché c'è un inconscio culturale di matrice Cattolica che prevede che siano le donne quelle che investono all'interno di una relazione. Sai, Una volta era tutto più semplice. L'investimento della donna era affettivo e relazionale, quello dell'uomo materiale. Ma anche tutta la comunicazione sentimentale all'interno della famiglia funzionava così. Conosco ancora diverse famiglie in Sicilia dove ai maschi hanno lasciato l'azienda, alle femmine le case anche quando magari sarebbe stato strategicamente molto più appropriato fare il contrario. le strategie di seduzione sono strategie di seduzione, senza dover necessariamente buttarla sul sociologico. Io non ho un punto di vista particolarmente maschile. Il mio è il punto di vista di una persona che ha un effettivo potere sulle vite di altre persone. Di solito prendersela con il sistema è il modo di gestire le cose di chi non conta un cazzo. Tanto per parlare di intellighenzia di sinistra, una delle cose che Saviano ha spiegato meglio, quando delinea un contesto di società civile contigua ai sistemi mafiosi, sta nel fatto che la mafia trova terreno fertile laddove si pensa che una vita di merda è nella natura delle cose. La gatta morta è la stessa cosa. L'atteggiamento finto indifeso non è una prerogativa tipicamente femminile. Io lo utilizzo spessissimo durante le trattative di lavoro. Se devi mandare a casa 500 operai ti presenti parlando di rilancio dell'azienda, mica con la Mannaia in mano. Ed è un atteggiamento proficuo, a tutti i livelli. Per cui dovrebbe essere esaltato come tutte le cose che portano risultati. Invece no, Come mai? Perché è un atteggiamento da donna sottomessa? E dove sta scritto che le donne devono essere tutte per forza indipendenti? Come gli uomini, del resto, come le persone. In qualunque rapporto di coppia, anche quello che si instaura scambiando sguardi e abbassando gli occhi, c'è uno che è propositivo, e l'altro che deve per forza di cose essere recettivo. Poi se ti fa un po' per uno, si instaura uno scambio, Ma mica è sempre detto che sia così. E non è nemmeno detto che si stia bene in quelle stressanti coppie di rompicazzo che stanno tutto il tempo con il Bilancino a fare i conti con stereotipi culturali imposti dall'esterno. Non è che perché in tre quarti del mondo le donne sono sottomesse ai maschi, che io mi debba fare le spese. Ho addestrato mia figlia fin dalla nascita ad essere un capo e a non farsi mettere i piedi in testa indipendentemente dal fatto che fosse una femmina, Ma se un domani decidesse di fare la gatta morta per portarsi a letto uno che le piace, farebbe benissimo a farlo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Occhei.La madre ovviamente adulta ridimensionerà. Però da figlia dodicenne non so come dire... Non sto a disposizione come un pungiball.
Non drammatizzare occhei. Sapere anche pigliare le distanze da chi non si comporta bene e' altrettanto occhei. Peraltro una dodicenne non può e non deve farsi a propria volta carico (a proprie spese) di problemi che vanno senz'altro segnalati ai genitori di questa ragazzina. La quale deve anche imparare che fuori non sono tutti come mamma e papà, a prescindere dalle cause del suo problema.
Non sono cose rare di poche stronze o gatte morte, vivere in una società significa venire a contatto con persone con varie problematiche che agiranno con varie modalità, in relazione ai loro problemi. Per me a un figlio bisogna dare strumenti per vivere nella società senza sentirsi sempre in una giungla in cui bisogna schivare i colpi e cercare di colpire per primo.
Certamente prendere le distanze è necessario, ma si può farlo in vari modi. Pensare che davvero sia un problema essere definiti brutti secondo schemi stereotipati o secondo discriminazioni di classe o di razza è che abbiano lo stesso peso e valore in base alla sofferenza individuale è per me sbagliato.
C’è un interessante programma in onda su RaiDue (naturalmente se continuerà diventerà probabilmente un format di un reality falso e disgustoso) Ragazzi contro. Un animatore interviene in vari classi di diverso livello per fare prendere coscienza delle conseguenze dolorose di varie forme di insulto o emarginazione. Si possono fare molte considerazioni in merito.
Quello che mi interessa è che, per stimolare l’empatia, ogni studente (l’ultima trasmissione era una scuola superiore) viene invitato a dire le offese che ha ricevuto. È una cosa diffusa anche altrove.
Il problema, per me, è che non viene analizzato il campo di riferimento da cui derivano le critiche e gli insulti, così appare la stessa cosa dire a una ragazza con i capelli multicolore che è disagiata o al ragazzo nero negro di merda.
Io capisco il tentativo di far capire empaticamente che una denigrazione fa soffrire, ma il risultato temo che sia solo una accentuazione dell’egocentrismo per il quale vale solo la sofferenza individuale. E allora potrebbe piangere o comunque sentirsi discriminato pure un criminale se viene deriso.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
Non hai capito.
La gatta morta non la dà.
Quella che fa carriera dandola è una troia.
Una che non la dà e sta sulle sue è una figa di legno.
Se una la dà e non fa carriera è una troia pure lei, ma scema.
Una che la dà senza alcun vantaggio e senza farsi pregare è perfetta.
Questo naturalmente secondo gli uomini.
E le donne si adeguano in questo mondo in funzione maschile in cui vali se scopi, senza creare problemi, perché se hai qualche problema ti becchi una delle definizioni di cui sopra oppure sei un cesso a pedali che non sa neanche darla via.
Mi riferivo al percepito femminile per avvalorare l’esempio di squilibrio di valutazione uomo-donna verso le donne ...
Riguardo al tacciare di “darla via”.. le colleghe ..ho visto cose che voi umani .... specie una desolantissima coalizione nel definire “mignotte” le nuove arrivate ...dove il dio sole era il capo .. e le “anziane” a coalizzarsi per impedire l’eventuale ascesa della nuova arrivata ..facendo terra bruciata e bullismo spicciolo...
Roba da schifo al cubo ..e da idiote pure...perché coalizzarsi sarebbe stata la scelta migliore
In tutto questo c’e certamente qualcosa di ancestrale
 

Brunetta

Utente di lunga data
Occhei.La madre ovviamente adulta ridimensionerà. Però da figlia dodicenne non so come dire... Non sto a disposizione come un pungiball.
Non drammatizzare occhei. Sapere anche pigliare le distanze da chi non si comporta bene e' altrettanto occhei. Peraltro una dodicenne non può e non deve farsi a propria volta carico (a proprie spese) di problemi che vanno senz'altro segnalati ai genitori di questa ragazzina. La quale deve anche imparare che fuori non sono tutti come mamma e papà, a prescindere dalle cause del suo problema.
In sintesi, io da madre avrei detto “embé, ho le labbra sottili? È un problema? No. Siamo tutti diversi e piacciamo per ragioni diverse, perché mai lei ha questa preoccupazione? Perché pensa di dover corrispondere a certi modelli per piacere? Tu ti senti inadeguata a un modello?” “Piangi perché ti senti tradita? Ti sembra che non ci sia stata riconoscenza per la mia accoglienza? Non ti preoccupare, non sono ferita.”
 

Arcistufo

Papero Talvolta Posseduto
Occhei.La madre ovviamente adulta ridimensionerà. Però da figlia dodicenne non so come dire... Non sto a disposizione come un pungiball.
Non drammatizzare occhei. Sapere anche pigliare le distanze da chi non si comporta bene e' altrettanto occhei. Peraltro una dodicenne non può e non deve farsi a propria volta carico (a proprie spese) di problemi che vanno senz'altro segnalati ai genitori di questa ragazzina. La quale deve anche imparare che fuori non sono tutti come mamma e papà, a prescindere dalle cause del suo problema.
Ma risolvere la sofferenza bloggando qualche articolazione alla tredicenne che prende in giro? nel senso, l'intervento del genitore non è nemmeno previsto. Se tu prendi per il culo mia madre tra coetanei e ovviamente scontato che vuoi attaccare Briga con me. È sbagliata proprio l'impostazione del metterci in mezzo.
 

Jacaranda

Utente di lunga data
E i gatti vivi sono dei poveri ingenui che volevano solo che gliela desse.
Ho un amico che tempo fa ha buttato l’amo con quattro donne .. le scarrozzava tutte qua e là , facendo loro favori e scrivendo poemi...ma loro non gliela davano mai .
Sulla base della definizione che date, loro erano gatte morte .
come la vedo io ? : lui era quello che ci provava con la qualunque perché voleva che almeno una gliela allungasse ..loro lo trovavano gentile è garbato e lo frequentavano nella speranza che scoccasse la scintilla che però (lui è davvero cesso e pure noiosissimo ), non scoccava mai....e avevano pure timore di offenderlo perché era una brava persona ..
Quindi? Tutte fatte morte infingarde?
A volte non si vuole vedere in profondità e si giudica stando in superficie .
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mi riferivo al percepito femminile per avvalorare l’esempio di squilibrio di valutazione uomo-donna verso le donne ...
Riguardo al tacciare di “darla via”.. le colleghe ..ho visto cose che voi umani .... specie una desolantissima coalizione nel definire “mignotte” le nuove arrivate ...dove il dio sole era il capo .. e le “anziane” a coalizzarsi per impedire l’eventuale ascesa della nuova arrivata ..facendo terra bruciata e bullismo spicciolo...
Roba da schifo al cubo ..e da idiote pure...perché coalizzarsi sarebbe stata la scelta migliore
In tutto questo c’e certamente qualcosa di ancestrale
Queste classificazioni razionalizzano un comportamento istintivo (poi è da vedere se lo è o non sia piuttosto culturale) invece di comprendere che non ci si trova nella foresta dove l’aiuto del guerriero sarebbe indispensabile, io continuo a non accettarle
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho un amico che tempo fa ha buttato l’amo con quattro donne .. le scarrozzava tutte qua e là , facendo loro favori e scrivendo poemi...ma loro non gliela davano mai .
Sulla base della definizione che date, loro erano gatte morte .
come la vedo io ? : lui era quello che ci provava con la qualunque perché voleva che almeno una gliela allungasse ..loro lo trovavano gentile è garbato e lo frequentavano nella speranza che scoccasse la scintilla che però (lui è davvero cesso e pure noiosissimo ), non scoccava mai....e avevano pure timore di offenderlo perché era una brava persona ..
Quindi? Tutte fatte morte infingarde?
A volte non si vuole vedere in profondità e si giudica stando in superficie .
Soprattutto si sceglie un punto di vista.
 
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