Ghosted

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Questa conversazione spiega che parti proprio da basi sbagliate. Partí già da un progetto. Non vivi il presente e non ti dai tempo
Dall’altra parte questo viene percepito.
Se io avessi avuto il tuo stesso atteggiamento mi sarei persa gli incontri più importanti della mia vita.
non risottolineo che lui poteva abche parlare e non sparire ,
Oppure basta trovare una persona con lo stesso atteggiamento che in sè non è nocivo. Lo diventa se incontri un altro di ben diverso avviso, da cui la domanda: ma se io mi sento di fare così perchè dovrei forzarmi di fare cosà per compiacere uno che comunque ha uno "scopo" diverso dal mio?

Tra l'altro dire a una persona che si ritiene responsabile in tutto e per tutto degli esiti di ogni sua relazione: "se avessi fatto questo sarebbe andata meglio" è più o meno come buttare una granata in un cesto di granate
 

Nicky

Utente di lunga data
Tra l'altro dire a una persona che si ritiene responsabile in tutto e per tutto degli esiti di ogni sua relazione: "se avessi fatto questo sarebbe andata meglio" è più o meno come buttare una granata in un cesto di granate
Infatti è complicato dare dei consigli a chi è a terra. Però, non penso che debba fare dei cambiamenti, per far andare meglio le sue relazioni.
Penso che debba farli, per proteggersi di più, per non investire subito tanto quando ancora non conosce bene la persona o per vedere queste rotture come una sua responsabilità o un giudizio negativo su di sè.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Oppure basta trovare una persona con lo stesso atteggiamento che in sè non è nocivo. Lo diventa se incontri un altro di ben diverso avviso, da cui la domanda: ma se io mi sento di fare così perchè dovrei forzarmi di fare cosà per compiacere uno che comunque ha uno "scopo" diverso dal mio?

Tra l'altro dire a una persona che si ritiene responsabile in tutto e per tutto degli esiti di ogni sua relazione: "se avessi fatto questo sarebbe andata meglio" è più o meno come buttare una granata in un cesto di granate
Vero.
Però siamo qui tutti per ragionare, non per fare terapia o per usare le delicatezze che magari usa un’amica.
Nelle relazioni non è mai tutta responsabilità di uno dei due, ma ognuno contribuisce a far sentire l’altro accettato e compreso.
È giusto esprimere sé stessi, le proprie aspirazioni relazionali, ma senza esagerare. Soprattutto non si può stare in una relazione come al casinò con continue puntate di tutte le fiches sul rosso e sul nero. Perché è certamente bello vincere e raddoppiare, ma si può anche perdere tutto.
A volte mi capita di leggere persone, prevalentemente donne, che criticano il coniuge perché non fa il regalo azzeccato, perché non fa in casa le attività desiderate, perché non organizza la cena romantica o le vacanze. Su questo poi si trova solidarietà e ognuna ha da raccontare aneddoti in cui, se non avesse organizzato lei, non sarebbero andati a cena fuori da decenni, oppure lui che manifesta scontento per la vacanza organizzata da lei.
Temo che queste rivendicazioni abbiano una base di aspettative legittime, ma ho anche la sensazione che costituiscano una forma di gioco d’azzardo. Una modalità per mettere in gioco la relazione o l’altro nel desiderio di ottenere una “prova d’amore“ che non fa che aumentare i nodi al dito.
SE lui farà questo, vuol dire che mi ama, che tiene a me, che mi ascolta.
Per cui “SE ho detto mille volte che mi piace la borsa di quella bancarella da cui siamo passati due mesi fa, perché mi ha regalato quella borsa costosa che non mi piace?”
Questo per dire che le modalità relazionali di Rosetta non sono solo sue.
Questo “poveretto” è un uomo di quasi sessant’anni , con tutti i suoi bagagli di relazioni finite, i traumi non li avrà solo lei, con la responsabilità di tre figli (sarà stato un bel trauma la fine di una relazione in cui si è investito, no?) e ha un suo modo di vivere con un lavoro, con del tempo libero, ma anche un modo di esprimersi ecc. Si possono esprimere i propri desideri, ma si può pretendere che uno faccia “i salti mortali“ per adeguarsi, se no è uno stronzo?
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Vero.
Però siamo qui tutti per ragionare, non per fare terapia o per usare le delicatezze che magari usa un’amica.
Nelle relazioni non è mai tutta responsabilità di uno dei due, ma ognuno contribuisce a far sentire l’altro accettato e compreso.
È giusto esprimere sé stessi, le proprie aspirazioni relazionali, ma senza esagerare. Soprattutto non si può stare in una relazione come al casinò con continue puntate di tutte le fiches sul rosso e sul nero. Perché è certamente bello vincere e raddoppiare, ma si può anche perdere tutto.
A volte mi capita di leggere persone, prevalentemente donne, che criticano il coniuge perché non fa il regalo azzeccato, perché non fa in casa le attività desiderate, perché non organizza la cena romantica o le vacanze. Su questo poi si trova solidarietà e ognuna ha da raccontare aneddoti in cui, se non avesse organizzato lei, non sarebbero andati a cena fuori da decenni, oppure lui che manifesta scontento per la vacanza organizzata da lei.
Temo che queste rivendicazioni abbiano una base di aspettative legittime, ma ho anche la sensazione che costituiscano una forma di gioco d’azzardo. Una modalità per mettere in gioco la relazione o l’altro nel desiderio di ottenere una “prova d’amore“ che non fa che aumentare i nodi al dito.
SE lui farà questo, vuol dire che mi ama, che tiene a me, che mi ascolta.
Per cui “SE ho detto mille volte che mi piace la borsa di quella bancarella da cui siamo passati due mesi fa, perché mi ha regalato quella borsa costosa che non mi piace?”
Questo per dire che le modalità relazionali di Rosetta non sono solo sue.
Questo “poveretto” è un uomo di quasi sessant’anni , con tutti i suoi bagagli di relazioni finite, i traumi non li avrà solo lei, con la responsabilità di tre figli (sarà stato un bel trauma la fine di una relazione in cui si è investito, no?) e ha un suo modo di vivere con un lavoro, con del tempo libero, ma anche un modo di esprimersi ecc. Si possono esprimere i propri desideri, ma si può pretendere che uno faccia “i salti mortali“ per adeguarsi, se no è uno stronzo?
Più che di delicatezza io mi riferivo al contenuto del suggerimento. Posto che il problema è riconoscere che in una relazione si è in DUE e dunque gli esiti della medesima non dipendono solo ed esclusivamente dal comportamento di uno ma dall'interazione, questo riconoscimento va consigliato. Dire invece qualcosa che suoni come "se facevi così andava meglio" rafforza l'idea iniziale da cui molto disagio discende, cioè che dal suo esclusivo comportamento sarebbe potuto (anche se non necessariamente) sortire un esito favorevole.

Per il resto ricordo un bel libro di Watzlawick: "istruzioni per rendersi infelici", dove con arguzia e ironia vengono proprio poste in risalto le dinamiche che hai elencato
 

Brunetta

Utente di lunga data
Più che di delicatezza io mi riferivo al contenuto del suggerimento. Posto che il problema è riconoscere che in una relazione si è in DUE e dunque gli esiti della medesima non dipendono solo ed esclusivamente dal comportamento di uno ma dall'interazione, questo riconoscimento va consigliato. Dire invece qualcosa che suoni come "se facevi così andava meglio" rafforza l'idea iniziale da cui molto disagio discende, cioè che dal suo esclusivo comportamento sarebbe potuto (anche se non necessariamente) sortire un esito favorevole.

Per il resto ricordo un bel libro di Watzlawick: "istruzioni per rendersi infelici", dove con arguzia e ironia vengono proprio poste in risalto le dinamiche che hai elencato
Il libro lo ricordo molto divertente.
Ma io concordo soprattutto sul fatto che notare un comportamento da roulette possa far sprofondare nella convinzione “ho sbagliato tutto”. Però l’errore è proprio questo.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Il libro lo ricordo molto divertente.
Ma io concordo soprattutto sul fatto che notare un comportamento da roulette possa far sprofondare nella convinzione “ho sbagliato tutto”. Però l’errore è proprio questo.
Ho fatto questo ragionamento verso i 18 anni, ma riferito agli amici... era come se mettessi alla prova il rapporto di amicizia ogni volta dicendomi "se non fanno questo allora non sono amici" o qualcosa del genere che è proprio come puntare alla roulette... siccome di solito si perde e il banco vince sempre, mi dissi che era meglio cambiare modo di pensare.
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Ho fatto questo ragionamento verso i 18 anni, ma riferito agli amici... era come se mettessi alla prova il rapporto di amicizia ogni volta dicendomi "se non fanno questo allora non sono amici" o qualcosa del genere che è proprio come puntare alla roulette... siccome di solito si perde e il banco vince sempre, mi dissi che era meglio cambiare modo di pensare.
Anche io ho provato a cambiare atteggiamento...ma qualche volta ci casco anche ora...dipende molto da che periodo sto passando...se sono sotto stress spesso mi ritrovo in queste dinamiche che so essere sbagliate ma in momenti di debolezza riaffiorano.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Ho fatto questo ragionamento verso i 18 anni, ma riferito agli amici... era come se mettessi alla prova il rapporto di amicizia ogni volta dicendomi "se non fanno questo allora non sono amici" o qualcosa del genere che è proprio come puntare alla roulette... siccome di solito si perde e il banco vince sempre, mi dissi che era meglio cambiare modo di pensare.
Ma è diffuso.
Ho un’amica che per ogni ricorrenza, Natale o compleanno o anniversario, fa mille costruzioni su ciò che desidererebbe che lui facesse. Lui fa sempre altro. Ma, per dire, lei ha sempre detto che ama i fiori ed era meravigliosa la nonna che glieli faceva avere per il compleanno. Lui le manda i fiori, ma il bouquet è sempre brutto. Ma il peggio è che glielo dice. Lui si mortifica e lei ha la prova che lui non la manda a quel paese. L’ultima volta lui ha contattato me per non sbagliare regalo. Ha fatto benissimo, perché aveva pensato una cosa che l’avrebbe fatta diventare furibonda. Quel regalo non sarebbe piaciuto nemmeno a me, ma se me lo regalassero ci riderei su.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Anche io ho provato a cambiare atteggiamento...ma qualche volta ci casco anche ora...dipende molto da che periodo sto passando...se sono sotto stress spesso mi ritrovo in queste dinamiche che so essere sbagliate ma in momenti di debolezza riaffiorano.
Io mi trovai quasi senza amici appena dopo la maturità. Siccome non mi piace stare da solo, mi dissi che intanto era assurdo avere aspettative che di fatto erano pretese, nel senso che non è detto che se una determinata aspettativa non viene rispettata allora è necessariamente un rapporto da buttare, se ovviamente si resta nei limiti della correttezza, ma poi anch'io potrei non soddisfare le aspettative degli altri involontariamente non sapendo molto spesso cosa esattamente gli altri si aspettano. Dunque meglio prendere le cose come vengono. I miei amici di allora lo sono ancora adesso.
 

ParmaLetale

Utente cornasubente per diritto divino
Ma è diffuso.
Ho un’amica che per ogni ricorrenza, Natale o compleanno o anniversario, fa mille costruzioni su ciò che desidererebbe che lui facesse. Lui fa sempre altro. Ma, per dire, lei ha sempre detto che ama i fiori ed era meravigliosa la nonna che glieli faceva avere per il compleanno. Lui le manda i fiori, ma il bouquet è sempre brutto. Ma il peggio è che glielo dice. Lui si mortifica e lei ha la prova che lui non la manda a quel paese. L’ultima volta lui ha contattato me per non sbagliare regalo. Ha fatto benissimo, perché aveva pensato una cosa che l’avrebbe fatta diventare furibonda. Quel regalo non sarebbe piaciuto nemmeno a me, ma se me lo regalassero ci riderei su.
Però se glielo dice ne possono almeno discutere, per quel che può valere. Sempre meglio di una che si tiene tutto dentro (conteggiato meglio che su un registro contabile), non dice nulla, poi presenta il conto con gli interessi..
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Io mi trovai quasi senza amici appena dopo la maturità. Siccome non mi piace stare da solo, mi dissi che intanto era assurdo avere aspettative che di fatto erano pretese, nel senso che non è detto che se una determinata aspettativa non viene rispettata allora non è necessariamente un rapporto da buttare, se ovviamente si resta nei limiti della correttezza, ma poi anch'io potrei non soddisfare le aspettative degli altri involontariamente non sapendo molto spesso cosa esattamente gli altri si aspettano. Dunque meglio prendere le cose come vengono. I miei amici di allora lo sono ancora adesso.
fortunatamente non ho fatto molti danni...ho anche io amici storici che sono con me da una vita...io non esternavo gran che il mio malcontento...ho dovuto cambiare rotta perché fondamentalmente quella che stava male ero io...mi tenevo tutto dentro...poi calmandomi mi rendevo conto che spesso mi ero fatta dei film inutili...a me principalmente questa cosa scatta quando tengo molto alla persona...con tutto il resto riesco a farmi scivolare un po' tutto...non mi interessa granché quello che fanno o dicono le persone in generale...quando si tratta di affetti importanti noto ogni sfumatura e ci ragiono sopra...ma è un lavoro faticoso che spesso mi lascia spossata...quindi mi sono ripromessa di cercare di stare più calma e magari se c'è una cosa che non mi torna chiedo spiegazioni.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Però se glielo dice ne possono almeno discutere, per quel che può valere. Sempre meglio di una che si tiene tutto dentro (conteggiato meglio che su un registro contabile), non dice nulla, poi presenta il conto con gli interessi..
Meglio dirlo.
Ma non si può sgridare qualcuno per un regalo, benché non azzeccato.
 

Brunetta

Utente di lunga data
fortunatamente non ho fatto molti danni...ho anche io amici storici che sono con me da una vita...io non esternavo gran che il mio malcontento...ho dovuto cambiare rotta perché fondamentalmente quella che stava male ero io...mi tenevo tutto dentro...poi calmandomi mi rendevo conto che spesso mi ero fatta dei film inutili...a me principalmente questa cosa scatta quando tengo molto alla persona...con tutto il resto riesco a farmi scivolare un po' tutto...non mi interessa granché quello che fanno o dicono le persone in generale...quando si tratta di affetti importanti noto ogni sfumatura e ci ragiono sopra...ma è un lavoro faticoso che spesso mi lascia spossata...quindi mi sono ripromessa di cercare di stare più calma e magari se c'è una cosa che non mi torna chiedo spiegazioni.
Ma sei consapevole che 1) gli altri non ti leggono nel pensiero 2) il mondo non è lì per adeguarsi alle tue aspettative.
 

Brunetta

Utente di lunga data

Brunetta

Utente di lunga data
te l'ho detto...è più forte di me...riuscissi ne farei volentieri a meno...quando sono più tranquilla ci riesco...
Credo che sia come per uno dei disturbi alimentari: la fame compulsiva.
Quando ci si trova in uno stato emotivo che non si riesce a controllare scattano automatismi. Ci si attacca al salvagente che ha funzionato. C’è chi si butta su merendine industriali, nemmeno buonissime, e chi ricerca conferme dalle persone vicine.
 
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