Giano bifronte

Stato
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Bruja

Utente di lunga data
La itologia ha un Giano al maschile ma possiamo estendere la questione ad entrambi i sessi.
Vorrei parlare, anzi confrontarmi con voi circa l'abituale forma di sdoppiamento della personalità che subisce una persona che tradisce: tale persona è tutt'affatto differente da quella che è conosciusa dal/la legittima coniuge e che il tempo e la routine (frase fritta) ha reso in un certo modo e che, magicamente, per effetto della novità e della ritrovata emozione sentimentale e/o sessuale, diventa un elemento tinto di effetti adolescenziali.
Non voglio valutare il giusto o lo sbagliato, nè argomentare di morali o convenienze, ma solo della capacità, spesso recitativa, di un individuo in stato di innamoramento, sia che lo sia casualmente (innamorato della persona) o contingentemente (innamorato dello stato in cui si trova).
In quei frangenti si riesce ad essere due persone distinte che hanno una vita ufficiale, spesso stantìa (e non è detto che sia per colpa dell'altro/a partner) ed una frizzante ma supportata dalle solite stampelle immarcescibili, la novità e la lusinga!
Cosa può far pensare che si sia meno ingannevoli nella trasgressione di quanto lo si è nel matrimonio, e cosa fa testo circa l'attendibilità di amori che spesso sono solo il concime per rinnovare un terreno sfruttato ed un po' arido ma che finita la funzione rigenerante diventano involucri vuoti da eliminare in modo non inquinante?
E soprattutto, quanto si è disposti a raccontarsela per restare in uno stato idealizzato, mentre dall'altra parte, oltre al disagio, può esserci quella che alla fine è la sola soluzione esistenziale che veramente si riesce ad accettare ed a NON arrischiare? Quanto di Machiavelli e quanto di Lorenzo il Magnifico c'è in queste situazioni così morfologicamente accomodabili?
Bruja
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
C'è anche uno sdoppiamento quello dei valori proclamati, difesi e pretesi nel corso di una vita e la realtà di un comportamento che tradisce prima di tutto quel modo di essere...
 
O

Old lele51

Guest
!! Sdoppiamento...

Cosa può far pensare che si sia meno ingannevoli nella trasgressione di quanto lo si è nel matrimonio, e cosa fa testo circa l'attendibilità di amori che spesso sono solo il concime per rinnovare un terreno sfruttato ed un po' arido ma che finita la funzione rigenerante diventano involucri vuoti da eliminare in modo non inquinante?

Parole vere, sembra che (perlomeno nel mio caso) finchè il tradito non scopre la situazione..ci sia adirittura un miglioramento nel rapporto (tanto fisico come emotivo) che è quello che usualmente comincia a insospettire il partner. Mentre la si passa liscia il traditore vive in uno stato di pertetta armonìa con sè stesso..detenta il meglio dei due mondi, un partner che le dà sicurezza e un amante che le dà il brivido perso nel percorso del matrimonio. Purtroppo mi sembra una costante del problema, e una situazione alla quale bisogna ABITUARSI.
Parlando con l'amante di mia moglie ho capito in che maniera era poco attendibile la loro situazione, la mancanza di sincerità era l'elemento costante..insomma..me la raccontava a ME...ma anche a LUI...

Saluti Daniele

 

Lettrice

Utente di lunga data
Ci si abitua anche all'odore di merda volendo...




Chiedo scusa per il francesismo
 

Iris

Utente di lunga data
Bruja

Interessante discussione...quanto infinita.
ma siamo sicuri di trovarci di fronte ad uno sdoppiamento della personalitàsolo in occasione del tradimento?
Io credo che tali episodi, siano molto spesso il risultato di una personalità che è sempre doppia ed irrisolta.
Mi spiego: il tradimento può essere il sintomo di un disagio matrimoniale, un mero accidente, un capriccio, un modo di sfuggire alla monotonia, una forma di ripicca o evasione, una stampella per sorreggere una quotidianetà pesante..quello che volete.
Ma qualsiasi sia la causa del male a cui si vuole porre rimedio, si ricore al tradimento, solo se si è conformati per esso. Se si ha cioè la tendenza alla doppiezza. Altrimenti si può anche incappare in un tradimento, ma non lo si protrae a lungo.
 
O

Old chensamurai

Guest
La itologia ha un Giano al maschile ma possiamo estendere la questione ad entrambi i sessi.
Vorrei parlare, anzi confrontarmi con voi circa l'abituale forma di sdoppiamento della personalità che subisce una persona che tradisce: tale persona è tutt'affatto differente da quella che è conosciusa dal/la legittima coniuge e che il tempo e la routine (frase fritta) ha reso in un certo modo e che, magicamente, per effetto della novità e della ritrovata emozione sentimentale e/o sessuale, diventa un elemento tinto di effetti adolescenziali.
Non voglio valutare il giusto o lo sbagliato, nè argomentare di morali o convenienze, ma solo della capacità, spesso recitativa, di un individuo in stato di innamoramento, sia che lo sia casualmente (innamorato della persona) o contingentemente (innamorato dello stato in cui si trova).
In quei frangenti si riesce ad essere due persone distinte che hanno una vita ufficiale, spesso stantìa (e non è detto che sia per colpa dell'altro/a partner) ed una frizzante ma supportata dalle solite stampelle immarcescibili, la novità e la lusinga!
Cosa può far pensare che si sia meno ingannevoli nella trasgressione di quanto lo si è nel matrimonio, e cosa fa testo circa l'attendibilità di amori che spesso sono solo il concime per rinnovare un terreno sfruttato ed un po' arido ma che finita la funzione rigenerante diventano involucri vuoti da eliminare in modo non inquinante?
E soprattutto, quanto si è disposti a raccontarsela per restare in uno stato idealizzato, mentre dall'altra parte, oltre al disagio, può esserci quella che alla fine è la sola soluzione esistenziale che veramente si riesce ad accettare ed a NON arrischiare? Quanto di Machiavelli e quanto di Lorenzo il Magnifico c'è in queste situazioni così morfologicamente accomodabili?
Bruja
... puttana eva... parlare con te è come parlare con quell'altro... e sai bene chi... anzi, sei peggio di lui... senti, tu vivi immersa nel "principio di contraddizione" aristotelico... per carità, legittimo... ma non funziona con gli esseri umani... funziona il Logica... con i concetti... tu leggi, nel traditore, una contraddizione che, dal SUO punto di vista, non esiste... non è un Giano bifronte... lui, si sente "sintonico"... felice... finché la felicità dura... gratificato... finché la gratificazione permane... gioca ruoli DIVERSI... che solo TU percepisci come contraddittori... ma che sono perfettamente coerenti e sintonici per lui... vero è che li gioca tranquillamente... e piacevolmente... finché dura... quindi, non si è "due persone distinte" ma si è una sola persona che gioca molteplici ruoli... questo, tra l'altro, lo facciamo regolarmente tutti... non siamo con gli amici, come siamo con i colleghi di lavoro... and so on...
 

Persa/Ritrovata

Utente di lunga data
Ci si abitua anche all'odore di merda volendo...




Chiedo scusa per il francesismo
Nella festa televisiva del trentuno un comico (non ricordo chi, forse uno che odio) aveva raccontato una storiella, che non ricordo nei dettagli, ma il cui succo era: se tu fossi una rosa io sarei la farfalla che si posa su di te ...se tu fossi il mare io sarei il raggio di sole che scintilla su di te ...ma io sono una mosca...
 
O

Old chensamurai

Guest
Interessante discussione...quanto infinita.
ma siamo sicuri di trovarci di fronte ad uno sdoppiamento della personalitàsolo in occasione del tradimento?
Io credo che tali episodi, siano molto spesso il risultato di una personalità che è sempre doppia ed irrisolta.
Mi spiego: il tradimento può essere il sintomo di un disagio matrimoniale, un mero accidente, un capriccio, un modo di sfuggire alla monotonia, una forma di ripicca o evasione, una stampella per sorreggere una quotidianetà pesante..quello che volete.
Ma qualsiasi sia la causa del male a cui si vuole porre rimedio, si ricore al tradimento, solo se si è conformati per esso. Se si ha cioè la tendenza alla doppiezza. Altrimenti si può anche incappare in un tradimento, ma non lo si protrae a lungo.
... hi, hi, hi... quindi, teorizzi una "pre-disposizione genetica" al tradimento che si concretizza attraverso un processo di s-doppiamento della personalità?... hi, hi, hi...
 
O

Old chensamurai

Guest
Cosa può far pensare che si sia meno ingannevoli nella trasgressione di quanto lo si è nel matrimonio, e cosa fa testo circa l'attendibilità di amori che spesso sono solo il concime per rinnovare un terreno sfruttato ed un po' arido ma che finita la funzione rigenerante diventano involucri vuoti da eliminare in modo non inquinante?

Parole vere, sembra che (perlomeno nel mio caso) finchè il tradito non scopre la situazione..ci sia adirittura un miglioramento nel rapporto (tanto fisico come emotivo) che è quello che usualmente comincia a insospettire il partner. Mentre la si passa liscia il traditore vive in uno stato di pertetta armonìa con sè stesso..detenta il meglio dei due mondi, un partner che le dà sicurezza e un amante che le dà il brivido perso nel percorso del matrimonio. Purtroppo mi sembra una costante del problema, e una situazione alla quale bisogna ABITUARSI.
Parlando con l'amante di mia moglie ho capito in che maniera era poco attendibile la loro situazione, la mancanza di sincerità era l'elemento costante..insomma..me la raccontava a ME...ma anche a LUI...

Saluti Daniele

... e la raccontava anche a sé stessa, credimi... eccome...
 

Bruja

Utente di lunga data
figurati

... puttana eva... parlare con te è come parlare con quell'altro... e sai bene chi... anzi, sei peggio di lui... senti, tu vivi immersa nel "principio di contraddizione" aristotelico... per carità, legittimo... ma non funziona con gli esseri umani... funziona il Logica... con i concetti... tu leggi, nel traditore, una contraddizione che, dal SUO punto di vista, non esiste... non è un Giano bifronte... lui, si sente "sintonico"... felice... finché la felicità dura... gratificato... finché la gratificazione permane... gioca ruoli DIVERSI... che solo TU percepisci come contraddittori... ma che sono perfettamente coerenti e sintonici per lui... vero è che li gioca tranquillamente... e piacevolmente... finché dura... quindi, non si è "due persone distinte" ma si è una sola persona che gioca molteplici ruoli... questo, tra l'altro, lo facciamo regolarmente tutti... non siamo con gli amici, come siamo con i colleghi di lavoro... and so on...

Avrei dovuto servirti il piattino del cambio della guardia??

Guarda che io ho parlato di recita, di immedesimazione o interpretazione se vuoi, ma dubito che la duplicità sia uno stato coerente e non contraddittorio; la sintonia è alla fine quella che ci torna comoda, facci caso, raramente ci si combina con qualcuno che ha esattamente quello che riterremmo il nostro ideale al punto da mandare in fanteria tutto per abbracciare quella via felice..... c'è sempre un dovere superiore che lo impedisce (leggi alibi).
Io sarò pure aristoscocciante ma molti amanti se la raccontano per credersi esattamente quello che vogliono essere per sè stessi. Non è questa la ricetta magica dello stato in cui si versa e ci si crogiola?
Dici bene, si giocano ruoli, siamo pubblicamente dei "pubblicani", ma quando torniamo a casa siamo solo dei mediocri farisei..... e spesso, diversamente da loro, ci guardiamo allo specchio ed abbiamo la decenza di dire "O signore come sono bravo e capace di non far apparire che offendo la legge....."
Chen io sarò pure carogna ma a me pare che l'elemosina se la facciano fra loro.....
Bruja
 

Iris

Utente di lunga data
Per tradire occorre avere una certa predisposizione "morale". Non credo che siano poi così frequenti i grandi amori che nascono al di fuori di un rapporto consolidato, e pure se cio avvenisse, nessuno mi obbliga ad ingannare un patner che non amo più.
Smetto di amare, e lascio con dignità la persona che non amo più...se continuo a tenere il piede in due staffe è perchè ho scelto di vivere così. E non mi disturba mentire.
 

Bruja

Utente di lunga data
Iris

Per tradire occorre avere una certa predisposizione "morale". Non credo che siano poi così frequenti i grandi amori che nascono al di fuori di un rapporto consolidato, e pure se cio avvenisse, nessuno mi obbliga ad ingannare un patner che non amo più.
Smetto di amare, e lascio con dignità la persona che non amo più...se continuo a tenere il piede in due staffe è perchè ho scelto di vivere così. E non mi disturba mentire.

Quella descritta sarebbe la più pura e corretta etica esistenziale ma le cose pure raramente sono facilmente perseguibili perchè faticose e perchè obbligano ad una dirittura che non tutti possono permettersi con il loro "portafogli di dignità ed autostima"... Prevale la convenienza e tecnicamente chi la applica si comporta come una banca o una finanziaria... guarda quello che le torna maggiormente redditizio anche se si tratta di sentimenti e di passione. I primi a voler star bene siamo noi, diversamente che senso avrebbe tutto il marchingegno dell'innamoramento????
Bruja
 
O

Old chensamurai

Guest
Per tradire occorre avere una certa predisposizione "morale". Non credo che siano poi così frequenti i grandi amori che nascono al di fuori di un rapporto consolidato, e pure se cio avvenisse, nessuno mi obbliga ad ingannare un patner che non amo più.
Smetto di amare, e lascio con dignità la persona che non amo più...se continuo a tenere il piede in due staffe è perchè ho scelto di vivere così. E non mi disturba mentire.
... ecco che ri-cadi nel giudizio "morale"... ecco che ri-piombi nel baratro del giudizio religioso laicizzato dell'ipostatizzazione della TUA morale... una predica su ciò ch'è bene e su ciò ch'è male... non un'analisi... insomma, cadi & piombi... hi, hi, hi...
 

Iris

Utente di lunga data
Bruja

Certo. Mi rendo conto che non sia facile, indolore e che ci voglia del tempo. Io ho semplificato. E' probabile che si debba vivere per un ragionevole lasso di tempo "con il piede in due scarpe". Ma poi se c'è la volontà ,il piacere, l'attitudine a vivere alla luce del sole, si cerca di farlo.
 

Iris

Utente di lunga data
Non mi interessa della morale altrui. Mi interessa della mia, e di coloro che mi sono a fianco.

Io vivo così, cerco almeno, e mi piace condividere la mia esistenza con chi mi è affine. Credo che vivere secondo i propri valori sia una legittima aspirazione.
 
O

Old chensamurai

Guest
Avrei dovuto servirti il piattino del cambio della guardia??

Guarda che io ho parlato di recita, di immedesimazione o interpretazione se vuoi, ma dubito che la duplicità sia uno stato coerente e non contraddittorio; la sintonia è alla fine quella che ci torna comoda, facci caso, raramente ci si combina con qualcuno che ha esattamente quello che riterremmo il nostro ideale al punto da mandare in fanteria tutto per abbracciare quella via felice..... c'è sempre un dovere superiore che lo impedisce (leggi alibi).
Io sarò pure aristoscocciante ma molti amanti se la raccontano per credersi esattamente quello che vogliono essere per sè stessi. Non è questa la ricetta magica dello stato in cui si versa e ci si crogiola?
Dici bene, si giocano ruoli, siamo pubblicamente dei "pubblicani", ma quando torniamo a casa siamo solo dei mediocri farisei..... e spesso, diversamente da loro, ci guardiamo allo specchio ed abbiamo la decenza di dire "O signore come sono bravo e capace di non far apparire che offendo la legge....."
Chen io sarò pure carogna ma a me pare che l'elemosina se la facciano fra loro.....
Bruja
... Bruja, devi superare questa tua visione aristotelica... è buona solo in Logica... ma non vale per la psicologia umana... quando affermi che qualcosa è contraddittorio, devi anche specificare rispetto a cosa risulta esserlo... come ampiamente dimostrato dagli studi cognitivi, l'uomo è essenzialmente "frammentato" nelle zone più elementari del suo sitema di costrutti ma ritrova unità e coerenza nelle zone più elevate... in costrutti più nucleari... quindi, possiamo attivare comportamenti profondamente contraddittori e purtuttavia, continuare a sentirci UNO... coerente... una coerenza "interiore"... che può apparire inspiegabile a chi prova a leggerla secondo il proprio sistema di riferimento...
 
O

Old chensamurai

Guest
Non mi interessa della morale altrui. Mi interessa della mia, e di coloro che mi sono a fianco.

Io vivo così, cerco almeno, e mi piace condividere la mia esistenza con chi mi è affine. Credo che vivere secondo i propri valori sia una legittima aspirazione.
... legittimo, chi ha mai affermato il contrario?... il problema è che il mondo è assai più grande della tua morale... e assai più popoloso delle sole persone che ti stanno a fianco o che ti sono affini... capisci?... e quando trasformiamo il nostro giardinetto in misura e logica dello sterminato universo, ecco, allora agiamo, come minimo, da ingenui...
 
O

Old chensamurai

Guest
Certo. Mi rendo conto che non sia facile, indolore e che ci voglia del tempo. Io ho semplificato. E' probabile che si debba vivere per un ragionevole lasso di tempo "con il piede in due scarpe". Ma poi se c'è la volontà ,il piacere, l'attitudine a vivere alla luce del sole, si cerca di farlo.
... dimmi, per quale ragione, vivere con il piede in "una staffa" è ontologicamente "bene", mentre vivere con il piede in "due staffe" è ontologicamente "male"... sei in grado di spiegarmelo?
 
Stato
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