Un cambiamento avverrà comunque, è in corso giorno dopo giorno, e non riguarderà noi "vecchi" (se non forse nei termini in cui sarà "trattata" la nostra vecchiaia), riguarderà chi ci nascerà.
In quanto a maturità, ho forti dubbi sia applicabile. Hai usato il termine scimmie, e sai che concordo con questa espressione, che per me non è negativa -a volte qualcuno potrebbe leggerla come tale, come una sorta di declassamento alle nostre facoltà- e che trovo utile per provare a guardarci "da fuori", come fossimo una delle tante specie animali che popolano il pianeta. Tutto quello che noi creiamo, che chiamiamo realtà, normalità, è frutto di una sorta di enorme proiezione collettiva.
Niente è scontato. Io ringrazio ogni volta che mi vengono a svuotare i bidoni con i vari scarti che produco, che qualcuno venga direttamente a casa, a prendersi quelle cose, e che se le gestisca. Anche se pago, mi sembra una buona spesa. Dentro di me, non penso sia scontato, che sia in qualche modo dovuto, che sia qualcosa a cui guardare come la terra, o il fango.
Riguardo la vicenda specifica di Giulia, e altre affini (ad esempio vedo un link postato qui da
@Angie17), mi chiedo perchè non venga trattato in qualche modo l’uso che si fa ora del telefono. Mi pare sia ricorrente che vi siano forme di controllo che passano dal telefono. Sono ricorrenti messaggi continui, invio di foto, un qualche valore riconosciuto nell’invio di un messaggio, nelle risposte. Noi sappiamo bene che abbiamo vissuto decenni, senza poter sapere cosa facevano amici o fidanzati/e fuori da quelle ore che passavamo insieme, e non so ad esempio come vedano questo i nativi odierni, cosa pensino, ovvero quale sia la loro posizione, il punto da cui guardano la realtà proiettata del tempo.
Il sito dagospia non mi pare un sito serio, mi pare tratti di gossip, e la signora Hilton non so cosa abbia dentro la sua testa, e neppure mi interessa molto. Mi sa che è una già parecchio vecchia, per i giovani di oggi.