Gisele

CIRCE74

Utente di lunga data
Ma sei inibita! Abbattiamo i tabù!
No no, preferisco tenermi i miei tabu'.
L'abusare di persone che non possono difendersi è una cosa che non riesco a contemplare, mi fa schifo puro.
Io non giudico nessun comportamento sessuale, ognuno è libero di fare ciò che vuole in quell'ambito, l'unica cosa che non è negoziabile è che dall'altra parte ci sia il consenso.
A me piace molto il sesso, è tra le cose più belle che esistono, ma deve essere fatto per dare piacere a chi lo pratica, quello fatto a senso unico è solo una forma di violenza ed è una cosa che mi manda in bestia.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Esempio minimo e ridicolo.
Un giorno uso uno shampoo nuovo, mi va negli occhi e mi vengono gli occhi rossi. Vado al lavoro e me li fanno notare, rispondo che ho sbagliato shampoo. Qualcuno ridacchia.
Mi viene in mente che ho letto che farsi canne può fare venire gli occhi rossi, l’ho sentito anche in alcune canzoni. Personalmente non mi sono mai fatta una canna e nemmeno l’ho mai dovuta rifiutare, non ho mai frequentato nessuno che ne facesse uso. Magari sì, ma non me lo hanno confidato.
Passano mesi e, durante una discussione di lavoro, un collega se ne esce con “ma cosa ti sei fumata?!” Io divento furibonda.
Tutto da uno shampoo.
Per quale motivo avessero fatto quella deduzione e poi fosse diventata un pettegolezzo, non lo so.
Quindi suppongo che basti non riconoscere una persona per farsi fama di demenza.
 

Nicky

Utente di lunga data
Fosse così facile, non esisterebbero stupri, violenze, omicidi, guerre.
Ma l’essere umano e’ questo.
Lo dimostriamo del resto.
Non possiamo illuderci di essere capace di impedirli, è un rischio connesso alla libertà umana, che è anche libertà di fare del male.
Il problema del caso di Gisele forse può nascere anche dal fatto che, essendo il consenso e la non padronanza del marito nei confronti della moglie un principio di cui riconosciamo la validità non da moltissimo tempo, moltissime persone non lo hanno assorbito.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Quindi tu ritieni di sapere cosa è anormale o che sia corretto stabilire che qualcosa è anormale?
Per me no, non c'è l'anormalità. Ci sono comportamenti lesivi per gli altri, verso cui usare strumenti di repressione e dissuasione.
Questo, per me, è il compito della società, inclusa amici e parenti, trovare concordemente i criteri per stabilire cosa ricada in un ambito del genere.
Ogni società, non io (io potrei avere fantasie dí torture o no) stabilisce ciò che è giusto o no, ciò che è normale o no.
Come dimostrano le tue affermazioni si è diffusa l’idea che esista un solo limite, che è tra l’altro difficile da stabilire.
L’abuso non avviene solo attraverso la coercizione fisica o chimica, avviene anche attraverso una manipolazione mentale che non sempre viene percepita dalla vittima.
I comportamenti lesivi verso se stessi? Le condotte che paiono volontarie sono per questo sempre lecite?
Se a una piace essere controllata e ricevere centinaia di messaggi di controllo è “normale“?
Per pietà non ricominciamo con la definizione di normale.
Davvero dobbiamo fare “gli uomini di mondo“ che non hanno alcun riferimento etico e conseguente morale oltre al consenso?
 

Brunetta

Utente di lunga data
No no, preferisco tenermi i miei tabu'.
L'abusare di persone che non possono difendersi è una cosa che non riesco a contemplare, mi fa schifo puro.
Io non giudico nessun comportamento sessuale, ognuno è libero di fare ciò che vuole in quell'ambito, l'unica cosa che non è negoziabile è che dall'altra parte ci sia il consenso.
A me piace molto il sesso, è tra le cose più belle che esistono, ma deve essere fatto per dare piacere a chi lo pratica, quello fatto a senso unico è solo una forma di violenza ed è una cosa che mi manda in bestia.
Vedi che anche tu, inorridita, metti un unico limite?
Hai davvero solo quello?
Se tua figlia con il fidanzato facesse gang bang tu penseresti che è un suo fatto privato?
 

Nicky

Utente di lunga data
Ogni società, non io (io potrei avere fantasie dí torture o no) stabilisce ciò che è giusto o no, ciò che è normale o no.
Come dimostrano le tue affermazioni si è diffusa l’idea che esista un solo limite, che è tra l’altro difficile da stabilire.
L’abuso non avviene solo attraverso la coercizione fisica o chimica, avviene anche attraverso una manipolazione mentale che non sempre viene percepita dalla vittima.
I comportamenti lesivi verso se stessi? Le condotte che paiono volontarie sono per questo sempre lecite?
Se a una piace essere controllata e ricevere centinaia di messaggi di controllo è “normale“?
Per pietà non ricominciamo con la definizione di normale.
Davvero dobbiamo fare “gli uomini di mondo“ che non hanno alcun riferimento etico e conseguente morale oltre al consenso?
Stai facendo un mischione, che, secondo me, crea una grossa confusione.
Alla fine, andando dietro a un ragionamento così, visto che i criteri morali e etici non sono oggettivi, ma al limite maggioritari, si crea il rischio che una maggioranza schiacci una minoranza, senza neppure porsi l'obiettivo di darsi criteri basati sul limite che sia meno impattante sulla libertà del singolo e più legato alla lesività oggettiva del comportamento.
In due passaggi, si torna alla criminalizzazione degli omosessuali o altro perché anormali. Bel passo avanti.
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Vedi che anche tu, inorridita, metti un unico limite?
Hai davvero solo quello?
Se tua figlia con il fidanzato facesse gang bang tu penseresti che è un suo fatto privato?
Non è un reato
Potrebbe non farmi piacere e mi accetterei che sia una sua volontà ma non potrei impedirglielo. Sono scelte su come vivere la sessualità
 

poppy

Miele e formaggio
Esempio minimo e ridicolo.
Un giorno uso uno shampoo nuovo, mi va negli occhi e mi vengono gli occhi rossi. Vado al lavoro e me li fanno notare, rispondo che ho sbagliato shampoo. Qualcuno ridacchia.
Mi viene in mente che ho letto che farsi canne può fare venire gli occhi rossi, l’ho sentito anche in alcune canzoni. Personalmente non mi sono mai fatta una canna e nemmeno l’ho mai dovuta rifiutare, non ho mai frequentato nessuno che ne facesse uso. Magari sì, ma non me lo hanno confidato.
Passano mesi e, durante una discussione di lavoro, un collega se ne esce con “ma cosa ti sei fumata?!” Io divento furibonda.
Tutto da uno shampoo.
Per quale motivo avessero fatto quella deduzione e poi fosse diventata un pettegolezzo, non lo so.
Quindi suppongo che basti non riconoscere una persona per farsi fama di demenza.
piu che una deduzione, mi sembra fosse una battuta
 

Pincopallino

Utente di lunga data
E' attinente alla sfera dell'etica, ma non è reato.
Qui stiamo discutendo di un crimine.
Corretto.
Fare sesso di gruppo, se tutti consenzienti, non è reato.
Si sta facendo un mischione per dire che tutto ciò che non piace ad alcuni è reato.
 

Pincopallino

Utente di lunga data
Stai facendo un mischione, che, secondo me, crea una grossa confusione.
Alla fine, andando dietro a un ragionamento così, visto che i criteri morali e etici non sono oggettivi, ma al limite maggioritari, si crea il rischio che una maggioranza schiacci una minoranza, senza neppure porsi l'obiettivo di darsi criteri basati sul limite che sia meno impattante sulla libertà del singolo e più legato alla lesività oggettiva del comportamento.
In due passaggi, si torna alla criminalizzazione degli omosessuali o altro perché anormali. Bel passo avanti.
Le basi del fascismo.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Stai facendo un mischione, che, secondo me, crea una grossa confusione.
Alla fine, andando dietro a un ragionamento così, visto che i criteri morali e etici non sono oggettivi, ma al limite maggioritari, si crea il rischio che una maggioranza schiacci una minoranza, senza neppure porsi l'obiettivo di darsi criteri basati sul limite che sia meno impattante sulla libertà del singolo e più legato alla lesività oggettiva del comportamento.
In due passaggi, si torna alla criminalizzazione degli omosessuali o altro perché anormali. Bel passo avanti.
Non complichiamoci la vita e il ragionamento.
Ogni società si è data limiti e regole che sono diventate condivise attraverso legislazione, religioni e controllo sociale.
Io sostengo che senza regole e senza limiti anche interni, come le inibizioni, si crea disordine psichico e poi disgregazione sociale.
Il limite attuale è solo il consenso e un po’ di riservatezza. Il consenso salvaguarda i minori, ma anche l’età della maggior età si è abbassata nel tempo e ci sono proposte per abbassarla ulteriormente. (Tra l’altro è una cosa curiosa perché quando la maggiore età era di 21 anni, vi era il lavoro minorile, mentre ora il lavoro sembra inaccettabile per i giovanissimi. )
L’omosessualità c’è sempre stata e veniva considerata illegale solo in pochi paesi, ma prevalentemente solo quando intaccava la famiglia. Poi si è diffusa una leggenda di ostracismo che non c’è mai stato.
Non entriamo nel merito delle condotte particolari.
I limiti ci vogliono. Non possiamo vederli necessari solo se toccano le persone a cui vogliamo bene.
Poi c’è un discorso di manipolazione della opinione pubblica della cui aggressività e pervasività sono divenuta consapevole recentemente. Ma è un altro discorso.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non è un reato
Potrebbe non farmi piacere e mi accetterei che sia una sua volontà ma non potrei impedirglielo. Sono scelte su come vivere la sessualità
Sicura?
 

CIRCE74

Utente di lunga data
Vedi che anche tu, inorridita, metti un unico limite?
Hai davvero solo quello?
Se tua figlia con il fidanzato facesse gang bang tu penseresti che è un suo fatto privato?
mia figlia non è una mia proprietà....in età adulta sarà libera di scegliere per se stessa, parlerei con lei per capire se è un suo desiderio o se è una cosa fatta per accontentare il partner ma se a fine discorso venisse fuori che lei si diverte a fare questo tipo di sesso chi sono io per impedirglielo?
Per me la cosa essenziale è che qualunque cosa venga fatta deve essere fatta con cognizione di causa e avendo la certezza di non recare danno a nessuno, persone adulte consenzienti sono libere di fare ciò che vogliono nel momento che sono capaci di intendere e di volere...inoltre non sta scritto da nessuna parte che il modo mio di fare sesso sia il solo giusto.
 

Brunetta

Utente di lunga data
piu che una deduzione, mi sembra fosse una battuta
No. Si era diffusa la diceria che mi facessi canne.
So che per altri sarebbe irrilevante, anche perché se le fanno, io ero furibonda.
Poi la battuta aveva usato il pettegolezzo per delegittimare il mio punto di vista professionale.
Ma delegittimare la persona che esprime una opinione sgradita è frequente.
 
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