Gli uomini e le donne delle altre. domanda ingenua o retorica

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Sbriciolata

Escluso
L'errore è portare la discussione di principio, come alcuni fautori della netta distinzione bene/male qui sopra amano fare, sul piano della realtà dove per forza di cose ci sono miliardi di sfaccettature, sfumature, prospettive diverse che rendono l'esperienza del singolo interessante e meritevole di considerazione ma non tale da renderla Verità o esempio per tutti.
Guarda che se non si parte da una base condivisa e certa di valori assoluti, più che dietro le sfaccettature ci si perde nella nebbia del particolare. Non è che da domani si metta la ghigliottina in piazza, se rispondiamo sinceramente e senza alzare barriere ad una semplice domanda qui.
Però vedi com'è difficile?
 

Sbriciolata

Escluso
Dipende dal pesce: ci sono sardine e ci sono cernie. Dire no alle sardine è facile:singleeye::singleeye:.
io le sardine manco le vedevo:mrgreen: facevo pesca d'altura:mrgreen:
 

Hellseven

Utente di lunga data
capisco.
penso che in realtà tra le sfaccettature più veritiere ci sia chi se ne frega degli altri , penso a me[/QUOTE]

No, no. "Penso a me" è quando consapevole e forte della mia posizione e di come essa sia recepita al di fuori di me apro una discussione e mi vanto del mio vissuto irreprensibile per poter sorridere con malcelato disprezzo di chi invece ha un vissuto diverso e più censurabile. Questo è penso a me, o no? Perché in un angolo del mio EGO una vocina dice : "io posso e voi merdacce non potete, perché IO non ho sbagliato". :mrgreen:;):sonar:
 

Sbriciolata

Escluso
Sai molto dipende dai momenti, dalle circostanze, dagli stati d'animo. Questo ti fa onore, ma non puoi sapere se ti saresti comportata allo stesso modo anche in un momento di crisi del tuo matrimonio o in un momento di crisi personale tua. Cerco di dire che il fatto che qualcosa non sia capitato a noi non esclude che non sarebbe potuto capitare o che non potrebbe capitare. Tenderei ad essere meno tetragono (e non mi sto riferendo a te in particolrae Sbri, parlo in generale)
ho appena scritto che non davo una valenza positiva o negativa.
Ora... se qualcuno si sente condannato, mi dispiace ma non so che farci, sinceramente.
Io faccio quello che ritengo giusto: gli altri se la vedano con la loro coscienza, la mia è già abbastanza indaffarata.:)
 

Hellseven

Utente di lunga data
ho appena scritto che non davo una valenza positiva o negativa.
Ora... se qualcuno si sente condannato, mi dispiace ma non so che farci, sinceramente.
Io faccio quello che ritengo giusto: gli altri se la vedano con la loro coscienza, la mia è già abbastanza indaffarata.:)
Se qualcuno si sente condannato concordo. Se qualcuno viene condannato lo sono meno. Auspico solo che non ci siano giudizi sommari, tutto qui :)
 

Brunetta

Utente di lunga data
Non stavamo parlando della moglie.
Stavamo parlando, o almeno credo, del sentirmi IO amante in competizione con lei
Io non mi ci sono mai sentito. Era chiaro da sempre chi fosse al primo posto.
Il discorso mi sembra diverso. Il 3d è sull'essere scorrette o no quando si entra in un altro rapporto. Non capisco neanche la domanda perché mi sembra retorica. Dire scorretti è anche poco. Nello svolgersi della discussione Sbri ha detto che per lei è inconcepibile essere in competizione. Tu hai detto che non ti sentivi in competizione. Ti dicevo che, indipendentemente da come ti sentivi o dal fatto che riconoscevi alla moglie il suo posto, eri comunque in competizione in termini relazionali in quanto quello che c'era con te toglieva qualcosa a lei. Non importa la tua intenzione perché non cambia il fatto. Anche chi non paga le tasse si sente in diritto di farlo, per varie "ottime" ragioni, ma resta il fatto che viene considerato "scorretto" da chi le paga. L' autopercezione o l'autovalutazione non cambiano i fatti. Se cambi punto di vista te ne rendi conto. E' come la questione di andare a trovarlo. Dal tuo punto di vista è giusto e anche inevitabile (visti i rapporti ufficiali) dal punto di vista della moglie (se sapesse) sarebbe intollerabile.
 

Anais

Utente di lunga data
partendo dalla base per la quale siamo tutti poi liberi di decidere ma infilarsi nei rapporti altrui non è scorretto?
Scorretto perchè l'altro, se sposato o fidanzato è automaticamente una proprietà privata?
Un/una intoccabile?
Parlando per me, mi parrebbe assurdo che non mi si rivolgessero carinerie o non mi si invitasse per il caffè solo perchè non sono libera.
E io mi ritengo liberissima di invitare o scherzare anche con chi è impegnato.
Non è che uno ci prova di default, o così...alla bruto. Avviene anche che la simpatia fra due persone si rafforzi con la frequentazione e li, se poi si scivola in qualcosa di altro, sesso o sentimento che sia...non mi verrebbe in mente la scorrettezza ma magari parlerei più di superficialità, scarsa lucidità e poca forza di carattere...
 

Nocciola

Super Moderatore
Staff Forum
Il discorso mi sembra diverso. Il 3d è sull'essere scorrette o no quando si entra in un altro rapporto. Non capisco neanche la domanda perché mi sembra retorica. Dire scorretti è anche poco. Nello svolgersi della discussione Sbri ha detto che per lei è inconcepibile essere in competizione. Tu hai detto che non ti sentivi in competizione. Ti dicevo che, indipendentemente da come ti sentivi o dal fatto che riconoscevi alla moglie il suo posto, eri comunque in competizione in termini relazionali in quanto quello che c'era con te toglieva qualcosa a lei. Non importa la tua intenzione perché non cambia il fatto. Anche chi non paga le tasse si sente in diritto di farlo, per varie "ottime" ragioni, ma resta il fatto che viene considerato "scorretto" da chi le paga. L' autopercezione o l'autovalutazione non cambiano i fatti. Se cambi punto di vista te ne rendi conto. E' come la questione di andare a trovarlo. Dal tuo punto di vista è giusto e anche inevitabile (visti i rapporti ufficiali) dal punto di vista della moglie (se sapesse) sarebbe intollerabile.
Mai negato che la moglie possa e abbia il diritto di pensare quello che meglio crede di me.
Io so cosa ho pensato, come ho agito e perchè l'ho fatto. Durante la relazione e negli anni successivi. e faccio i conti con la mia coscienza al momento
Il giorno che sua moglie mi prende e mi da una randellata in testa o mi prende a male parole di sicuro porterò a casa senza fiatare.
Al suo posto sono sicura che non penserei che il problema sono io, come mio marito non deve minimamente pensare che la causa di tutto questo sia l'altro.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Mai negato che la moglie possa e abbia il diritto di pensare quello che meglio crede di me.
Io so cosa ho pensato, come ho agito e perchè l'ho fatto. Durante la relazione e negli anni successivi. e faccio i conti con la mia coscienza al momento
Il giorno che sua moglie mi prende e mi da una randellata in testa o mi prende a male parole di sicuro porterò a casa senza fiatare.
Al suo posto sono sicura che non penserei che il problema sono io, come mio marito non deve minimamente pensare che la causa di tutto questo sia l'altro.
Quindi oggettivamente, forse soggettivamente dal punto di vista del tradito, chi partecipa al tradimento è scorretto e in qualche modo, anche involontario, è scorretto e in competizione. E' un fatto a cui si dà l'importanza che si vuol dare.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Scorretto perchè l'altro, se sposato o fidanzato è automaticamente una proprietà privata?
Un/una intoccabile?
Parlando per me, mi parrebbe assurdo che non mi si rivolgessero carinerie o non mi si invitasse per il caffè solo perchè non sono libera.
E io mi ritengo liberissima di invitare o scherzare anche con chi è impegnato.
Non è che uno ci prova di default, o così...alla bruto. Avviene anche che la simpatia fra due persone si rafforzi con la frequentazione e li, se poi si scivola in qualcosa di altro, sesso o sentimento che sia...non mi verrebbe in mente la scorrettezza ma magari parlerei più di superficialità, scarsa lucidità e poca forza di carattere...
Se non hai dodici anni sai bene che c'è modo e modo di prendere il caffè e di scherzare e anche di bloccare gli scherzi che cominciano ad andare oltre.
 

Sbriciolata

Escluso
Il discorso mi sembra diverso. Il 3d è sull'essere scorrette o no quando si entra in un altro rapporto. Non capisco neanche la domanda perché mi sembra retorica. Dire scorretti è anche poco. Nello svolgersi della discussione Sbri ha detto che per lei è inconcepibile essere in competizione. Tu hai detto che non ti sentivi in competizione. Ti dicevo che, indipendentemente da come ti sentivi o dal fatto che riconoscevi alla moglie il suo posto, eri comunque in competizione in termini relazionali in quanto quello che c'era con te toglieva qualcosa a lei. Non importa la tua intenzione perché non cambia il fatto. Anche chi non paga le tasse si sente in diritto di farlo, per varie "ottime" ragioni, ma resta il fatto che viene considerato "scorretto" da chi le paga. L' autopercezione o l'autovalutazione non cambiano i fatti. Se cambi punto di vista te ne rendi conto. E' come la questione di andare a trovarlo. Dal tuo punto di vista è giusto e anche inevitabile (visti i rapporti ufficiali) dal punto di vista della moglie (se sapesse) sarebbe intollerabile.
la mia era una battuta però.
Parlando seriamente... per me è una cosa scorretta e credo che se così non fosse non ci si troverebbe nella condizione di doversi nascondere, di dover mentire e simulare.
Aldilà di ogni giudizio morale, a me NON PIACE fare le cose di nascosto, mentire, fingere.
Non mi sento a posto, non mi sento a mio agio, lo faccio(perchè lo facciamo tutti, poco o tanto) quando sono costretta, ma mi costa fatica.
Le persone che mi conoscono bene mi rimproverano anche perchè a volte potrei fare a meno di essere così... intransigente sulla verità ad ogni costo e hanno anche ragione, ma è la mia natura.
Per cui, quando sono stata nella condizione di scegliere, ho scelto quello che mi piaceva.
Ma se mi trovassi nella condizione di non poter scegliere, mi adatterei.
Io odio l'amarena.
Puoi mettermi davanti il miglior gelato del mondo, ma se c'è sopra l'amarena lo lascio lì senza rimpianti, perchè so che non ne godrei il gusto.
Ma se avessi fame... lo mangerei perchè ne sentirei il bisogno.
Ma sono due cose diverse.
Ecco la differenza tra valore assoluto e relativo, secondo me.
 

Hellseven

Utente di lunga data
la mia era una battuta però.
Parlando seriamente... per me è una cosa scorretta e credo che se così non fosse non ci si troverebbe nella condizione di doversi nascondere, di dover mentire e simulare.
Aldilà di ogni giudizio morale, a me NON PIACE fare le cose di nascosto, mentire, fingere.
Non mi sento a posto, non mi sento a mio agio, lo faccio(perchè lo facciamo tutti, poco o tanto) quando sono costretta, ma mi costa fatica.

Le persone che mi conoscono bene mi rimproverano anche perchè a volte potrei fare a meno di essere così... intransigente sulla verità ad ogni costo e hanno anche ragione, ma è la mia natura.
Per cui, quando sono stata nella condizione di scegliere, ho scelto quello che mi piaceva.
Ma se mi trovassi nella condizione di non poter scegliere, mi adatterei.
Io odio l'amarena.
Puoi mettermi davanti il miglior gelato del mondo, ma se c'è sopra l'amarena lo lascio lì senza rimpianti, perchè so che non ne godrei il gusto.
Ma se avessi fame... lo mangerei perchè ne sentirei il bisogno.
Ma sono due cose diverse.
Ecco la differenza tra valore assoluto e relativo, secondo me.
Questo è condivisibile e lo capisco perfettamente. Anche io non ce l'ho nelle mie corde e quando l'ho fatto seppur brevemente mi è costato tanto, troppo sul piano emotivo. A tacere dei danni e del dolore generati agli altri, che è poi sempre il deterrente maggiore.
 

Sbriciolata

Escluso
Questo è condivisibile e lo capisco perfettamente. Anche io non ce l'ho nelle mie corde e quando l'ho fatto seppur brevemente mi è costato tanto, troppo sul piano emotivo. A tacere dei danni e del dolore generati agli altri, che è poi sempre il deterrente maggiore.
ci credo. Quindi il bisogno che ti ha mosso doveva essere grande. Ma:)smile:) con questo non voglio giustificare il tradimento... perchè c'è sempre l'altra opzione.
 

Anais

Utente di lunga data
Se non hai dodici anni sai bene che c'è modo e modo di prendere il caffè e di scherzare e anche di bloccare gli scherzi che cominciano ad andare oltre.
Appunto.
Per questo parlerei più di superficialità, immaturità, scarsa riflessione.
Più che scorretta, una persona che instaura una relazione con chi è impegnato la definirei leggera o addirittura menefreghista.
Una a cui piace giocare.
Altro discorso è se il sentimento che prova è profondo. Può accadere.
Allora, perchè non si dovrebbe tentare il tutto per tutto?
E anche fosse, egoista mi pare più azzeccato di scorretto
 
Ultima modifica:
Scorretto perchè l'altro, se sposato o fidanzato è automaticamente una proprietà privata?
Un/una intoccabile?
Parlando per me, mi parrebbe assurdo che non mi si rivolgessero carinerie o non mi si invitasse per il caffè solo perchè non sono libera.
E io mi ritengo liberissima di invitare o scherzare anche con chi è impegnato.
Non è che uno ci prova di default, o così...alla bruto. Avviene anche che la simpatia fra due persone si rafforzi con la frequentazione e li, se poi si scivola in qualcosa di altro, sesso o sentimento che sia...non mi verrebbe in mente la scorrettezza ma magari parlerei più di superficialità, scarsa lucidità e poca forza di carattere...
sì, si parlava di copulare
 

Brunetta

Utente di lunga data
la mia era una battuta però.
Parlando seriamente... per me è una cosa scorretta e credo che se così non fosse non ci si troverebbe nella condizione di doversi nascondere, di dover mentire e simulare.
Aldilà di ogni giudizio morale, a me NON PIACE fare le cose di nascosto, mentire, fingere.
Non mi sento a posto, non mi sento a mio agio, lo faccio(perchè lo facciamo tutti, poco o tanto) quando sono costretta, ma mi costa fatica.
Le persone che mi conoscono bene mi rimproverano anche perchè a volte potrei fare a meno di essere così... intransigente sulla verità ad ogni costo e hanno anche ragione, ma è la mia natura.
Per cui, quando sono stata nella condizione di scegliere, ho scelto quello che mi piaceva.
Ma se mi trovassi nella condizione di non poter scegliere, mi adatterei.
Io odio l'amarena.
Puoi mettermi davanti il miglior gelato del mondo, ma se c'è sopra l'amarena lo lascio lì senza rimpianti, perchè so che non ne godrei il gusto.
Ma se avessi fame... lo mangerei perchè ne sentirei il bisogno.
Ma sono due cose diverse.
Ecco la differenza tra valore assoluto e relativo, secondo me.
Concordo su tutto e soprattutto sull'amarena :p. Però è tutto relativo. Mi sono sorpresa a trovare coinvolgenti cose nascoste, come non mi sarei mai aspettata. La fame dipende anche dalla pietanza.
 

Brunetta

Utente di lunga data
Appunto.
Per questo parlerei più di superficialità, immaturità, scarsa riflessione.
Più che scorretta, una persona che instaura una relazione con chi è impegnato la definirei leggera o addirittura menefreghista.
Una a cui piace giocare.
Altro discorso è se il sentimento che prova è profondo. Può accadere.
Allora, perchè non si dovrebbe tentare il tutto per tutto?
E anche fosse, egoista mi pare più azzeccato di scorretto
D'accordo. Sempre scorretti si è ma per un fine alto. Il fine giustifica i mezzi:cool:. O no?
 

Sbriciolata

Escluso
Stato
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